Autore Topic: Auguri Sergio Cragnotti  (Letto 13337 volte)

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Offline Frank 73

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Re:Auguri Sergio Cragnotti
« Risposta #40 : Venerdì 10 Gennaio 2020, 00:09:30 »
Secondo me la grandezza di questi Presidenti non si misura (soltanto) dal numero e dal peso dei titoli conseguiti, ma anche e soprattutto attraverso la valutazione dell'impatto che la loro azione ha avuto sulle vicende e sulla Storia del nostro club ultracentenario.

A mio avviso, e vista in questa ottica, emergono due personaggi che si contendono la palma del Presidente più importante della Storia della Lazio.
Si tratta, li metto a pari merito in quanto non so stabilire una preferenza, di Fortunato Ballerini e Sergio Cragnotti.

Nessun altro Presidente, a prescindere dai titoli passati, presenti e futuri, si può accostare o avvicinare a questi due.
Per il semplice fatto che questi due hanno cambiato, arrivo a dire "stravolto", la dimensione della Lazio, portandola da un livello a un altro attraverso un'azione che ha costituito, per la Società Sportiva Lazio, una svolta epocale.
La prima nell'età pioneristica, quanto Ballerini trasformò l'eroico sodalizio sportivo che si era costituito nel primo quindicennio del secolo scorso nella più gloriosa polisportiva del nostro Paese, la seconda nella fase decisiva dello sviluppo del calcio moderno, chiamiamola l'era Bosman, collocando la Lazio sulla vetta del calcio nazionale proprio nel momento storico in cui la prima importante ripartizione dei proventi televisivi definiva, per allora e per il ventennio successivo, le gerarchie del calcio italiano.

Entrambi determinarono una svolta, per entrambi era dietro l'angolo, sul finire della loro opera, il pericolo che tutto andasse in fumo.
Per il primo la minaccia allo spirito e agli ideali olimpici e biancocelesti che il professionismo poteva rappresentare e le conseguenze che poteva determinare e che in parte determinò per la Lazio sul finire degli anni '20 e l'inizio degli anni '30 fino all'arrivo di un altro Presidente da ricordare, Eugenio Gualdi.

Per il secondo, la crisi del gruppo Cirio, il venir meno del sostegno bancario che ne aveva accompagnato l'azione, sembravano far precipitare la Lazio dalla vetta cui il Presidente l'aveva collocata. Anche qui, la messa in sicurezza operata da Capitalia in prima battuta e dal Presidente Lotito nel decennio successivo hanno permesso di salvaguardare l'opera di Sergio Cragnotti. Che non è stata (solo) 1 scudetto e 7 coppe, ma soprattutto l'aver collocato la Lazio in quella posizione (quinto o sesto posto indicativamente) nel ranking assoluto dei club di serie A.
E non era affatto scontato!
Se guardiamo al calcio italiano di inizio anni novanta, Cragnotti (o "un" Cragnotti) avrebbe potuto far lo stesso di un Torino che batteva il Real e veniva derubato dall'Ajax, di una Fiorentina che giocava finali Uefa presentando ora Baggio ora Batistuta, della Sampdoria dei gemelli, del Genoa che sbancava Anfield, mentre noi non riuscivamo neanche ad entrarci in Europa. Oggi una di queste, se Cragnotti fosse piombato lì, si sarebbe collocata al posto nostro, avrebbe i nostri introiti televisivi, e se avesse trovato un bravo Presidente come Lotito vincerebbe le coppe al posto nostro.

Perché le sei Coppe che Lazio ha vinto sotto la gestione Lotito originano da una potenzialità economica che Cragnotti ha costruito e lasciato in eredità e che Lotito ha saputo in modo eccellente salvaguardare, anche e soprattuto con la sua politica di bilancio prudente.
Così come lo scudetto e le sette coppe di Cragnotti vivono e arricchiscono la Lazio anche grazie al Presidente Lotito, che ha mantenuto la Lazio in prossimità di quella vetta (intesa come livello competitivo di primo piano) dove Cragnotti l'aveva condotta e dove il destino aveva collocato un burrone che l'avrebbe riportata al punto di partenza se non in un abisso peggiore.

Cragnotti l'ha scalata quella montagna ed è lui l'eroe di questa Storia, perché è colui che ci ha fatto cambiare dimensione.

Ma, come detto, anche chi non è l'Eroe, anche chi ha contribuito in maniera diversa pur senza svolte epocali, ha comunque portato un mattone decisivo nella costruzione del gioiello che è questa società sportiva centenaria.

Ho amato tutti questi Presidenti, pregi e difetti inclusi, ognuno ha dato qualcosa di decisivo. Calleri. Vogliamo parlare di Giammaco Calleri? La sua non è stata una svolta epocale per il club, la sua è stata una svolta epocale per tutto ciò che circondava il club. La cornice marcia di cui si lamentò ventanni dopo Edoardo Reja fu lui a spazzarla via, a spazzarla via quando si era per un quarto di secolo impadronita della Lazio.
Insomma, un contributo importante, non un cambio di dimensione come quello di Ballerini e Cragnotti perché riguardava il contorno, ma molto importante, anche nel favorire ciò che Cragnotti avrebbe costruito subito dopo.

Insomma, grazie Presidente Cragnotti, sia per i trionfi vissuti sotto la sua gestione, sia per quello che è oggi la Lazio, per il posto che occupa e che dobbiamo alla sua Visione di quello che dovevamo diventare e che siamo diventati, e grazie anche al Presidente Lotito che con acume, prudenza e costanza ha messo in sicurezza la Sua opera.

Rifiuto la contrapposizione tra Cragnotti e Lotito, perché l'uno deve tanto all'altro. Il primo lo ricordiamo con piacere e nostalgia anche grazie al salvataggio del secondo, il secondo ottiene risultati di tutto prestigio anche grazie alla base di partenza ereditata dal primo.

Ma la Storia l'ha fatta Lui. L'Imperatore Sergio Cragnotti.
"Chi ama la Lazio va a vedere la Lazio" (S. Cragnotti)

Offline Er Matador

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Re:Auguri Sergio Cragnotti
« Risposta #41 : Venerdì 10 Gennaio 2020, 01:10:38 »
E una coppa Italia e una Supercoppa.
Credo che, seppur di poco, pesino più i 5 trofei di Corrado dei 7 trofei di Sergio.
FERLAINO:

- gli arbitraggi della stagione 1986/'87, su tutti Agnolin in Juventus-Napoli 1-3
- la carriera virtuale di Maradona, che senza magheggi con le provette dell'antidoping sarebbe finito quasi subito come Bachini e Flachi
- gli arbitraggi di Kirschen (ritorno dei quarti di finale con la Juventus) e Germanakos (finale di andata con lo Stoccarda) nella Coppa Uefa rub... ehm vinta
- la monetina di Alemão, l'arbitraggio di Lo Bello in Verona-Milan 2-1 e le partite con recupero protratto fino al gol del Napoli


CRAGNOTTI:

- gli arbitraggi, e il contorno, del quadriennio 1997-2001
- la condizione fisica del Valencia: dove i vari Mendieta e Kily González sparirono in altri lidi, mentre ex giocatori come Angloma e Carboni ripresero a sfrecciare sulle fasce fino agli "anta" una volta approdati nella DDR iberica


BILANCIO:

- Cragnotti ha vinto sul campo tre scudetti, avrebbe lottato per il quarto, forse sarebbe arrivato più avanti in CL
- Ferlaino è stato avvantaggiato il decuplo di Franco Sensi e, al netto dei trofei a tavolino, ha vinto quanto Rosella Sensi


Così, per ristabilire quel minimo di realtà.

Zapruder

Re:Auguri Sergio Cragnotti
« Risposta #42 : Venerdì 10 Gennaio 2020, 06:54:11 »
Secondo me la grandezza di questi Presidenti non si misura (soltanto) dal numero e dal peso dei titoli conseguiti, ma anche e soprattutto attraverso la valutazione dell'impatto che la loro azione ha avuto sulle vicende e sulla Storia del nostro club ultracentenario.

A mio avviso, e vista in questa ottica, emergono due personaggi che si contendono la palma del Presidente più importante della Storia della Lazio.
Si tratta, li metto a pari merito in quanto non so stabilire una preferenza, di Fortunato Ballerini e Sergio Cragnotti.

Nessun altro Presidente, a prescindere dai titoli passati, presenti e futuri, si può accostare o avvicinare a questi due.
Per il semplice fatto che questi due hanno cambiato, arrivo a dire "stravolto", la dimensione della Lazio, portandola da un livello a un altro attraverso un'azione che ha costituito, per la Società Sportiva Lazio, una svolta epocale.
La prima nell'età pioneristica, quanto Ballerini trasformò l'eroico sodalizio sportivo che si era costituito nel primo quindicennio del secolo scorso nella più gloriosa polisportiva del nostro Paese, la seconda nella fase decisiva dello sviluppo del calcio moderno, chiamiamola l'era Bosman, collocando la Lazio sulla vetta del calcio nazionale proprio nel momento storico in cui la prima importante ripartizione dei proventi televisivi definiva, per allora e per il ventennio successivo, le gerarchie del calcio italiano.

Entrambi determinarono una svolta, per entrambi era dietro l'angolo, sul finire della loro opera, il pericolo che tutto andasse in fumo.
Per il primo la minaccia allo spirito e agli ideali olimpici e biancocelesti che il professionismo poteva rappresentare e le conseguenze che poteva determinare e che in parte determinò per la Lazio sul finire degli anni '20 e l'inizio degli anni '30 fino all'arrivo di un altro Presidente da ricordare, Eugenio Gualdi.

Per il secondo, la crisi del gruppo Cirio, il venir meno del sostegno bancario che ne aveva accompagnato l'azione, sembravano far precipitare la Lazio dalla vetta cui il Presidente l'aveva collocata. Anche qui, la messa in sicurezza operata da Capitalia in prima battuta e dal Presidente Lotito nel decennio successivo hanno permesso di salvaguardare l'opera di Sergio Cragnotti. Che non è stata (solo) 1 scudetto e 7 coppe, ma soprattutto l'aver collocato la Lazio in quella posizione (quinto o sesto posto indicativamente) nel ranking assoluto dei club di serie A.
E non era affatto scontato!
Se guardiamo al calcio italiano di inizio anni novanta, Cragnotti (o "un" Cragnotti) avrebbe potuto far lo stesso di un Torino che batteva il Real e veniva derubato dall'Ajax, di una Fiorentina che giocava finali Uefa presentando ora Baggio ora Batistuta, della Sampdoria dei gemelli, del Genoa che sbancava Anfield, mentre noi non riuscivamo neanche ad entrarci in Europa. Oggi una di queste, se Cragnotti fosse piombato lì, si sarebbe collocata al posto nostro, avrebbe i nostri introiti televisivi, e se avesse trovato un bravo Presidente come Lotito vincerebbe le coppe al posto nostro.

Perché le sei Coppe che Lazio ha vinto sotto la gestione Lotito originano da una potenzialità economica che Cragnotti ha costruito e lasciato in eredità e che Lotito ha saputo in modo eccellente salvaguardare, anche e soprattuto con la sua politica di bilancio prudente.
Così come lo scudetto e le sette coppe di Cragnotti vivono e arricchiscono la Lazio anche grazie al Presidente Lotito, che ha mantenuto la Lazio in prossimità di quella vetta (intesa come livello competitivo di primo piano) dove Cragnotti l'aveva condotta e dove il destino aveva collocato un burrone che l'avrebbe riportata al punto di partenza se non in un abisso peggiore.

Cragnotti l'ha scalata quella montagna ed è lui l'eroe di questa Storia, perché è colui che ci ha fatto cambiare dimensione.

Ma, come detto, anche chi non è l'Eroe, anche chi ha contribuito in maniera diversa pur senza svolte epocali, ha comunque portato un mattone decisivo nella costruzione del gioiello che è questa società sportiva centenaria.

Ho amato tutti questi Presidenti, pregi e difetti inclusi, ognuno ha dato qualcosa di decisivo. Calleri. Vogliamo parlare di Giammaco Calleri? La sua non è stata una svolta epocale per il club, la sua è stata una svolta epocale per tutto ciò che circondava il club. La cornice marcia di cui si lamentò ventanni dopo Edoardo Reja fu lui a spazzarla via, a spazzarla via quando si era per un quarto di secolo impadronita della Lazio.
Insomma, un contributo importante, non un cambio di dimensione come quello di Ballerini e Cragnotti perché riguardava il contorno, ma molto importante, anche nel favorire ciò che Cragnotti avrebbe costruito subito dopo.

Insomma, grazie Presidente Cragnotti, sia per i trionfi vissuti sotto la sua gestione, sia per quello che è oggi la Lazio, per il posto che occupa e che dobbiamo alla sua Visione di quello che dovevamo diventare e che siamo diventati, e grazie anche al Presidente Lotito che con acume, prudenza e costanza ha messo in sicurezza la Sua opera.

Rifiuto la contrapposizione tra Cragnotti e Lotito, perché l'uno deve tanto all'altro. Il primo lo ricordiamo con piacere e nostalgia anche grazie al salvataggio del secondo, il secondo ottiene risultati di tutto prestigio anche grazie alla base di partenza ereditata dal primo.

Ma la Storia l'ha fatta Lui. L'Imperatore Sergio Cragnotti.

Un applauso, per la visione d'assieme che dimostra profonda conoscenza  e, soprattutto, comprensione della nostra storia. Merce rara in un quadro, quello laziale, che non ha fatto grossi passi in avanti dalla mentalità raccontata ne L'allenatore nel pallone. Mentalità in cui è tristemente affogato anche questo 9 gennaio. 

Panzabianca

Re:Auguri Sergio Cragnotti
« Risposta #43 : Venerdì 10 Gennaio 2020, 07:09:03 »
Un applauso a Frank. Minkia che post!

Una pacca sulla spalla a Zap (è vero, ho avuto sensazioni simili) e alla B-zona.


Offline Setteblu

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Re:Auguri Sergio Cragnotti
« Risposta #44 : Venerdì 10 Gennaio 2020, 07:09:38 »
Secondo me la grandezza di questi Presidenti non si misura (soltanto) dal numero e dal peso dei titoli conseguiti, ma anche e soprattutto attraverso la valutazione dell'impatto che la loro azione ha avuto sulle vicende e sulla Storia del nostro club ultracentenario.

A mio avviso, e vista in questa ottica, emergono due personaggi che si contendono la palma del Presidente più importante della Storia della Lazio.
Si tratta, li metto a pari merito in quanto non so stabilire una preferenza, di Fortunato Ballerini e Sergio Cragnotti.

Nessun altro Presidente, a prescindere dai titoli passati, presenti e futuri, si può accostare o avvicinare a questi due.
Per il semplice fatto che questi due hanno cambiato, arrivo a dire "stravolto", la dimensione della Lazio, portandola da un livello a un altro attraverso un'azione che ha costituito, per la Società Sportiva Lazio, una svolta epocale.
La prima nell'età pioneristica, quanto Ballerini trasformò l'eroico sodalizio sportivo che si era costituito nel primo quindicennio del secolo scorso nella più gloriosa polisportiva del nostro Paese, la seconda nella fase decisiva dello sviluppo del calcio moderno, chiamiamola l'era Bosman, collocando la Lazio sulla vetta del calcio nazionale proprio nel momento storico in cui la prima importante ripartizione dei proventi televisivi definiva, per allora e per il ventennio successivo, le gerarchie del calcio italiano.

Entrambi determinarono una svolta, per entrambi era dietro l'angolo, sul finire della loro opera, il pericolo che tutto andasse in fumo.
Per il primo la minaccia allo spirito e agli ideali olimpici e biancocelesti che il professionismo poteva rappresentare e le conseguenze che poteva determinare e che in parte determinò per la Lazio sul finire degli anni '20 e l'inizio degli anni '30 fino all'arrivo di un altro Presidente da ricordare, Eugenio Gualdi.

Per il secondo, la crisi del gruppo Cirio, il venir meno del sostegno bancario che ne aveva accompagnato l'azione, sembravano far precipitare la Lazio dalla vetta cui il Presidente l'aveva collocata. Anche qui, la messa in sicurezza operata da Capitalia in prima battuta e dal Presidente Lotito nel decennio successivo hanno permesso di salvaguardare l'opera di Sergio Cragnotti. Che non è stata (solo) 1 scudetto e 7 coppe, ma soprattutto l'aver collocato la Lazio in quella posizione (quinto o sesto posto indicativamente) nel ranking assoluto dei club di serie A.
E non era affatto scontato!
Se guardiamo al calcio italiano di inizio anni novanta, Cragnotti (o "un" Cragnotti) avrebbe potuto far lo stesso di un Torino che batteva il Real e veniva derubato dall'Ajax, di una Fiorentina che giocava finali Uefa presentando ora Baggio ora Batistuta, della Sampdoria dei gemelli, del Genoa che sbancava Anfield, mentre noi non riuscivamo neanche ad entrarci in Europa. Oggi una di queste, se Cragnotti fosse piombato lì, si sarebbe collocata al posto nostro, avrebbe i nostri introiti televisivi, e se avesse trovato un bravo Presidente come Lotito vincerebbe le coppe al posto nostro.

Perché le sei Coppe che Lazio ha vinto sotto la gestione Lotito originano da una potenzialità economica che Cragnotti ha costruito e lasciato in eredità e che Lotito ha saputo in modo eccellente salvaguardare, anche e soprattuto con la sua politica di bilancio prudente.
Così come lo scudetto e le sette coppe di Cragnotti vivono e arricchiscono la Lazio anche grazie al Presidente Lotito, che ha mantenuto la Lazio in prossimità di quella vetta (intesa come livello competitivo di primo piano) dove Cragnotti l'aveva condotta e dove il destino aveva collocato un burrone che l'avrebbe riportata al punto di partenza se non in un abisso peggiore.

Cragnotti l'ha scalata quella montagna ed è lui l'eroe di questa Storia, perché è colui che ci ha fatto cambiare dimensione.

Ma, come detto, anche chi non è l'Eroe, anche chi ha contribuito in maniera diversa pur senza svolte epocali, ha comunque portato un mattone decisivo nella costruzione del gioiello che è questa società sportiva centenaria.

Ho amato tutti questi Presidenti, pregi e difetti inclusi, ognuno ha dato qualcosa di decisivo. Calleri. Vogliamo parlare di Giammaco Calleri? La sua non è stata una svolta epocale per il club, la sua è stata una svolta epocale per tutto ciò che circondava il club. La cornice marcia di cui si lamentò ventanni dopo Edoardo Reja fu lui a spazzarla via, a spazzarla via quando si era per un quarto di secolo impadronita della Lazio.
Insomma, un contributo importante, non un cambio di dimensione come quello di Ballerini e Cragnotti perché riguardava il contorno, ma molto importante, anche nel favorire ciò che Cragnotti avrebbe costruito subito dopo.

Insomma, grazie Presidente Cragnotti, sia per i trionfi vissuti sotto la sua gestione, sia per quello che è oggi la Lazio, per il posto che occupa e che dobbiamo alla sua Visione di quello che dovevamo diventare e che siamo diventati, e grazie anche al Presidente Lotito che con acume, prudenza e costanza ha messo in sicurezza la Sua opera.

Rifiuto la contrapposizione tra Cragnotti e Lotito, perché l'uno deve tanto all'altro. Il primo lo ricordiamo con piacere e nostalgia anche grazie al salvataggio del secondo, il secondo ottiene risultati di tutto prestigio anche grazie alla base di partenza ereditata dal primo.

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Offline Davide

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Re:Auguri Sergio Cragnotti
« Risposta #45 : Venerdì 10 Gennaio 2020, 07:50:36 »
Cragnotti lo incontrai nella Langhe ad una fiera del vino...lui grande appassionato e qui in zona c'è una delle aziende più grosse che produce macchine automatiche per imbottigliarlo...che uomo e che imprenditore...visionario.

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Offline MagoMerlino

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Re:Auguri Sergio Cragnotti
« Risposta #46 : Venerdì 10 Gennaio 2020, 10:21:41 »
Secondo me la grandezza di questi Presidenti non si misura (soltanto) dal numero e dal peso dei titoli conseguiti, ma anche e soprattutto attraverso la valutazione dell'impatto che la loro azione ha avuto sulle vicende e sulla Storia del nostro club ultracentenario.

A mio avviso, e vista in questa ottica, emergono due personaggi che si contendono la palma del Presidente più importante della Storia della Lazio.
Si tratta, li metto a pari merito in quanto non so stabilire una preferenza, di Fortunato Ballerini e Sergio Cragnotti.

Nessun altro Presidente, a prescindere dai titoli passati, presenti e futuri, si può accostare o avvicinare a questi due.
Per il semplice fatto che questi due hanno cambiato, arrivo a dire "stravolto", la dimensione della Lazio, portandola da un livello a un altro attraverso un'azione che ha costituito, per la Società Sportiva Lazio, una svolta epocale.
La prima nell'età pioneristica, quanto Ballerini trasformò l'eroico sodalizio sportivo che si era costituito nel primo quindicennio del secolo scorso nella più gloriosa polisportiva del nostro Paese, la seconda nella fase decisiva dello sviluppo del calcio moderno, chiamiamola l'era Bosman, collocando la Lazio sulla vetta del calcio nazionale proprio nel momento storico in cui la prima importante ripartizione dei proventi televisivi definiva, per allora e per il ventennio successivo, le gerarchie del calcio italiano.

Entrambi determinarono una svolta, per entrambi era dietro l'angolo, sul finire della loro opera, il pericolo che tutto andasse in fumo.
Per il primo la minaccia allo spirito e agli ideali olimpici e biancocelesti che il professionismo poteva rappresentare e le conseguenze che poteva determinare e che in parte determinò per la Lazio sul finire degli anni '20 e l'inizio degli anni '30 fino all'arrivo di un altro Presidente da ricordare, Eugenio Gualdi.

Per il secondo, la crisi del gruppo Cirio, il venir meno del sostegno bancario che ne aveva accompagnato l'azione, sembravano far precipitare la Lazio dalla vetta cui il Presidente l'aveva collocata. Anche qui, la messa in sicurezza operata da Capitalia in prima battuta e dal Presidente Lotito nel decennio successivo hanno permesso di salvaguardare l'opera di Sergio Cragnotti. Che non è stata (solo) 1 scudetto e 7 coppe, ma soprattutto l'aver collocato la Lazio in quella posizione (quinto o sesto posto indicativamente) nel ranking assoluto dei club di serie A.
E non era affatto scontato!
Se guardiamo al calcio italiano di inizio anni novanta, Cragnotti (o "un" Cragnotti) avrebbe potuto far lo stesso di un Torino che batteva il Real e veniva derubato dall'Ajax, di una Fiorentina che giocava finali Uefa presentando ora Baggio ora Batistuta, della Sampdoria dei gemelli, del Genoa che sbancava Anfield, mentre noi non riuscivamo neanche ad entrarci in Europa. Oggi una di queste, se Cragnotti fosse piombato lì, si sarebbe collocata al posto nostro, avrebbe i nostri introiti televisivi, e se avesse trovato un bravo Presidente come Lotito vincerebbe le coppe al posto nostro.

Perché le sei Coppe che Lazio ha vinto sotto la gestione Lotito originano da una potenzialità economica che Cragnotti ha costruito e lasciato in eredità e che Lotito ha saputo in modo eccellente salvaguardare, anche e soprattuto con la sua politica di bilancio prudente.
Così come lo scudetto e le sette coppe di Cragnotti vivono e arricchiscono la Lazio anche grazie al Presidente Lotito, che ha mantenuto la Lazio in prossimità di quella vetta (intesa come livello competitivo di primo piano) dove Cragnotti l'aveva condotta e dove il destino aveva collocato un burrone che l'avrebbe riportata al punto di partenza se non in un abisso peggiore.

Cragnotti l'ha scalata quella montagna ed è lui l'eroe di questa Storia, perché è colui che ci ha fatto cambiare dimensione.

Ma, come detto, anche chi non è l'Eroe, anche chi ha contribuito in maniera diversa pur senza svolte epocali, ha comunque portato un mattone decisivo nella costruzione del gioiello che è questa società sportiva centenaria.

Ho amato tutti questi Presidenti, pregi e difetti inclusi, ognuno ha dato qualcosa di decisivo. Calleri. Vogliamo parlare di Giammaco Calleri? La sua non è stata una svolta epocale per il club, la sua è stata una svolta epocale per tutto ciò che circondava il club. La cornice marcia di cui si lamentò ventanni dopo Edoardo Reja fu lui a spazzarla via, a spazzarla via quando si era per un quarto di secolo impadronita della Lazio.
Insomma, un contributo importante, non un cambio di dimensione come quello di Ballerini e Cragnotti perché riguardava il contorno, ma molto importante, anche nel favorire ciò che Cragnotti avrebbe costruito subito dopo.

Insomma, grazie Presidente Cragnotti, sia per i trionfi vissuti sotto la sua gestione, sia per quello che è oggi la Lazio, per il posto che occupa e che dobbiamo alla sua Visione di quello che dovevamo diventare e che siamo diventati, e grazie anche al Presidente Lotito che con acume, prudenza e costanza ha messo in sicurezza la Sua opera.

Rifiuto la contrapposizione tra Cragnotti e Lotito, perché l'uno deve tanto all'altro. Il primo lo ricordiamo con piacere e nostalgia anche grazie al salvataggio del secondo, il secondo ottiene risultati di tutto prestigio anche grazie alla base di partenza ereditata dal primo.

Ma la Storia l'ha fatta Lui. L'Imperatore Sergio Cragnotti.
Complimenti.

Certo ripensare che dei "tifosi" della Lazio (aggiungerei sedicenti, ma non sarebbe l'aggettivo giusto) lo appellavano "bufalaro" appena cadde in disgrazia, nonostante avesse provato ad evitare il disastro, non depone a favore di quei "tifosi".
Altro che coscienza della Lazio, bidoni e baggianate simili. Definirlo bufalaro fu un atto di alto tradimento, degno di topi che scappano dalla nave che affonda. Quelli sono "tifosi" che oggi non si dovrebbero permettere di annoverare tra i trofei della Lazio quelli vinti con Cragnotti.
Per fortuna la Lazio è oltre e pure altro e accetta senza preclusione alcuna tra le sue fila anche i traditori.
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Offline Davide

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Re:Auguri Sergio Cragnotti
« Risposta #47 : Venerdì 10 Gennaio 2020, 10:36:59 »
L'erroe di Cragnotti fu quello di non sentire la puzza di bruciato, solo quello....e bisognerebbe ricordare a tutti che la Lazio, grazie ad un paio di aumenti di capitale (fatti da Cragnotti) e grazie ad un paio di vendite giuste, si sarebbe potuta benissimo tirare su i pantaloni e ripartire, purtroppo le banche ci affossarono e quintuplicarono il debito mangiandosi tutto il mangiabile e lasciandoci ad un passo dal baratro. Cragnotti fu fatto fuori dal sistema calcio, questo per me e' palese.

Offline robylele

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Re:Auguri Sergio Cragnotti
« Risposta #48 : Venerdì 10 Gennaio 2020, 10:58:30 »
Senza alcun dubbio.
La conquista di un campionato 'autarchico', dal basso livello di competitività, attestato anche dalla mediocrità di una nazionale che fallì nei mondiali del 1974, non può equiparare le pesantissime coppe conquistate contro l'inter del triplete o la juventus campione per otto campionati di fila. Per tacere del trionfo dei trionfi ossia la Coppa Italia del 26 maggio 2013, che si posiziona ad anni luce di distanza non da una ma da ben tre Champions consecutive, nel soggettivo ma legittimo metro dei tifosi laziali.

Se a ciò aggiungiamo che le vittorie di Cragnotti furono ottenute a prezzo dei raggiri perpetrati nei confronti dei poveri risparmiatori cui furono rifilate azioni e bond Cirio, direi che da un punto di vista formale - oltre che sostanziale - non possiamo che concludere che le vittorie di Lotito (rectius della Lazio) hanno il maggior peso specifico all'interno del ricco palmares della SS Lazio.

 :laughing6: :laughing6:
'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Offline robylele

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Re:Auguri Sergio Cragnotti
« Risposta #49 : Venerdì 10 Gennaio 2020, 11:04:48 »
Comunque al di là dei trofei e del loro peso, papà Lenzini dovrà restare sul podio pure raggiungessimo il Milan nel computo delle C.L.vinte.  8)

Er sor Umberto tirava fuori i soldi di tasca sua, aiutandosi col botteghino. Quando morì nel salone di casa sua c'era solo una lampadina annerita e una poltrona un pò lisa.  :'(
'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Offline SAV

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Re:Auguri Sergio Cragnotti
« Risposta #50 : Venerdì 10 Gennaio 2020, 11:34:49 »
L'erroe di Cragnotti fu quello di non sentire la puzza di bruciato, solo quello....e bisognerebbe ricordare a tutti che la Lazio, grazie ad un paio di aumenti di capitale (fatti da Cragnotti) e grazie ad un paio di vendite giuste, si sarebbe potuta benissimo tirare su i pantaloni e ripartire, purtroppo le banche ci affossarono e quintuplicarono il debito mangiandosi tutto il mangiabile e lasciandoci ad un passo dal baratro. Cragnotti fu fatto fuori dal sistema calcio, questo per me e' palese.

La Lazio non sarebbe mai potuta ripartire senza la pesante cura dimagrante imposta da Lotito.
I costi superavano pesantemente i ricavi.
Era, in piccolo, un po' come l'attuale Alitalia che perde 900.000 euro al giorno...

Offline Davide

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Re:Auguri Sergio Cragnotti
« Risposta #51 : Venerdì 10 Gennaio 2020, 11:40:58 »
La Lazio non sarebbe mai potuta ripartire senza la pesante cura dimagrante imposta da Lotito.
I costi superavano pesantemente i ricavi.
Era, in piccolo, un po' come l'attuale Alitalia che perde 900.000 euro al giorno...
Lotito fece un lavoro fantastico partendo dalla cenere...se le banche non avessero mangiato in quel modo,magari si sarebbe potuto ripartire dalla brace...moooolto diverso direi...

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Offline Jim Bowie

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Re:Auguri Sergio Cragnotti
« Risposta #52 : Venerdì 10 Gennaio 2020, 14:33:42 »
Comunque al di là dei trofei e del loro peso, papà Lenzini dovrà restare sul podio pure raggiungessimo il Milan nel computo delle C.L.vinte.  8)

Er sor Umberto tirava fuori i soldi di tasca sua, aiutandosi col botteghino. Quando morì nel salone di casa sua c'era solo una lampadina annerita e una poltrona un pò lisa.  :'(
La figura e l'opera del Sor Umberto e' stata offuscata dall'Achille laziale, in cui noi popolo biancoceleste, incarniamo Giorgio Chinaglia.
Giorgio e' stato di piu', Giorgio ha traghettato una Lazio modesta in quella che e' stata la rinascita della Lazio, Giorgio ci ha dato la fierezza che ancora oggi latita in molti cuori laziali, quei cuori che avvertono ancora la paura ogniqualvolta dobbiamo incontrare squadre di alta classifica.
Giorgio ha fatto in modo di augurarmi un campionato fatto da 38 derbies.
Ma Sergio, vabbe' nessuno mai come lui!
Ex En_rui da Shanghai

Win Lose or Tie
"Forza Lazio"
till i die

Sarri uomo di Principi non di Opportunita'

Antiromanista si nasce non ci si diventa, ed io modestamente lo nacqui!

Offline Matita

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Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

borgorosso

Re:Auguri Sergio Cragnotti
« Risposta #54 : Venerdì 10 Gennaio 2020, 17:57:22 »

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Re:Auguri Sergio Cragnotti
« Risposta #55 : Venerdì 10 Gennaio 2020, 18:22:02 »
https://m.lalaziosiamonoi.it/in-evidenza/lazio-lotito-lo-scudetto-di-lenzini-e-stato-un-caso-quello-di-cragnotti-117035

Poi dice che uno gli augura le peggio cose...

E' veramente una persona sgradevole.
Io ne difendo spesso l'operato (che del resto è quanto conta di più), ma la persona è veramente pessima.
Come si permette di dare del "pallone gonfiato" ai suoi predecessori? Peraltro, proprio nel giorno in cui Cragnotti l'ha pubblicamente elogiato...
Ma stesse zitto e continuasse a far bene il suo lavoro!

Offline MagoMerlino

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Re:Auguri Sergio Cragnotti
« Risposta #56 : Venerdì 10 Gennaio 2020, 18:27:34 »
https://m.lalaziosiamonoi.it/in-evidenza/lazio-lotito-lo-scudetto-di-lenzini-e-stato-un-caso-quello-di-cragnotti-117035
 
Lazio, Lotito: “Lo Scudetto di Lenzini è stato un caso, quello di Cragnotti..."

Giornata di festeggiamenti, quella di ieri, per la Lazio. I 120 anni celebrati nei luoghi più importanti di Roma. A margine della presentazione del Lazio Club Montecitorio, il presidente Lotito ha rilasciato alcune dichiarazioni all'Ansa. Queste le parole del patron della biancoceleste: "Lo Scudetto di Lenzini nacque dal caso, non fu una cosa programmata. Se invece vogliamo parlare di quello del 2000 di Cragnotti è nato su un’organizzazione che si basava su alcuni concetti che oggi non trovano più vita nella gestione di una società sana, tant’è che poi la società era nei registri del tribunale, stava per fallire. Io lo dissi dall’inizio che stavo prendendo una società al funerale e la stavo portando al coma irreversibile per poi portarla al coma reversibile. Dissi che mi sarebbero serviti 3 anni per dare stabilità alla società, costruendo delle fondamenta che si basassero sul cemento armato e non sula sabbia. Sulla base di questo oggi con il tempo e piano piano stiamo dimostrando che con l’organizzazione, con lo spirito di gruppo e con la trasparenza si raggiungono gli obiettivi e sono valori nei quali noi crediamo. Quelli che hanno gestito prima la società erano solo dei palloni gonfiati e non rappresentavano la forza che ora ha la società. Ad oggi la Lazio ha la forza di decidere le scelte strategiche della politica sportiva italiana".

Non ci credo ha detto veramente quelle cose.
Non può averle dette.
Dev'essere una interpretazione del giornalista.
Capisco che si possa essere fatto prendere dalla concitazione del contesto in un delirio di autoesaltazione, ma non può aver detto quelle cose.
Anche il vantarsi del peso politico, che ora sarà utilizzato dai nemici per dimostrare come la Lazio sia aiutata dagli arbitri.
Poi ci stupiamo di Diaconale?


Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Offline fish_mark

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Re:Auguri Sergio Cragnotti
« Risposta #57 : Venerdì 10 Gennaio 2020, 18:30:36 »
Dopo 15 anni sente sempre il bisogno di rimarcare il suo operato e metterlo in confronto diretto con quello dei suoi predecessori. Atteggiamenti piuttosto frequenti tra imprenditori autoreferenziali.

I commenti sono esauriti da tempo.
Il personaggio questo è, come il suo stile, il suo lessico e i suoi argomenti. Che a molti piace.

Non c'è altro da dire.


FORZA LAZIO e domani tutti allo stadio.


@Mago
Ci sono video che girano su internet.
Lascia stare Diaconale. Lascia stare tutto.
Guardati la Lazio. Niente altro.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

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Re:Auguri Sergio Cragnotti
« Risposta #58 : Venerdì 10 Gennaio 2020, 18:39:22 »
Dopo 15 anni sente sempre il bisogno di rimarcare il suo operato e metterlo in confronto diretto con quello dei suoi predecessori. Atteggiamenti piuttosto frequenti tra imprenditori autoreferenziali.

La cosa incredibile è che, grazie al suo silenzio e agli ottimi risultati della squadra, stava riuscendo a essere apprezzato dalla maggioranza della tifoseria.
In questo modo, si crea quel "coacervo" caro a Darienzo, che è il modo migliore per consentire alla squadra di ottenere buoni risultati. Per questo, sono contrario a ogni contestazione, destinate soltanto a peggiorare le cose...
E invece non appena le cose vanno meglio, sente il bisogno di inimicarsi la tifoseria laziale colpendo due mostri sacri come Lenzini e, soprattutto, Cragnotti.
Da un lato, capiamo chi era il ghost writer di Diaconale...
Dall'altro, e per me è il fatto più grave, Lotito ha ignorato bellamente le sacrosante critiche piovute su Diaconale dopo le cazzate sparate il giorno prima... invece di correggere il tiro, ci ha messo il carico da 90.
Sono veramente rammaricato di questo sviluppo...  :(

borgorosso

Re:Auguri Sergio Cragnotti
« Risposta #59 : Venerdì 10 Gennaio 2020, 18:40:45 »
Il tifoso laziale tifa Lazio e colesterolo.
Stammerda


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