Autore Topic: Rassegna stampa 04/10/2012  (Letto 599 volte)

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Offline lollapalooza

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Rassegna stampa 04/10/2012
« : Giovedì 4 Ottobre 2012, 09:21:46 »
UEFA.COM


Petković vuole la vera Lazio

Dopo lo 0-0 di Londra contro il Tottenham, i Biancocelesti inseguono i tre punti all'Olimpico contro il Maribor, in vetta al Gruppo J. Il tecnico: "Non sarà una partita facile, ma siamo la Lazio e dobbiamo farci valere".



Obiettivo tre punti. Per cambiare marcia in UEFA Europa League, per dare continuità dopo aver ritrovato la vittoria contro l’AC Siena. Dopo l’ottimo pareggio a Londra contro il Tottenham Hotspur FC, nella seconda giornata del Gruppo J la S.S. Lazio affronta all’Olimpico i campioni di Slovenia dell’NK Maribor: “Non sarà una partita facile”, avverte Vladimir Petković, “ma noi siamo la Lazio e dobbiamo farci valere”.

La squadra di Darko Milanič guarda tutti dall’alto in basso nel girone, grazie al 3-0 inflitto in casa al Panathinaikos FC due settimane fa, ed è in testa imbattuta nel suo campionato, con dieci vittorie e due pareggi in dodici partite. Il Maribor rievoca però dolci ricordi alla Lazio, che nella UEFA Champions League 1999/00 si impose 4-0 sia in casa sia in trasferta contro la formazione all’epoca allenata Bojan Prašnikar; in generale i Biancocelesti hanno un bilancio complessivo di quattro vittorie su quattro contro le squadre slovene.

“Sono anni che il Maribor fa bene in patria”, ricorda Petković nella conferenza stampa della vigilia, “E’ primo in campionato e non dobbiamo sottovalutarlo, faremo un’analisi video con la squadra: ma con tutto il rispetto, noi siamo la Lazio e dobbiamo farci valere in casa”. Il fattore stanchezza potrebbe avere il suo peso. “E’ normale, subiamo un po’ tutte queste partite”, ammette il tecnico, “Ma non siamo gli unici, occorre il carattere per superare questi momento nei quali c’è meno brillantezza”.

La UEFA Europa League occupa un posto molto alto nelle priorità del 49enne di Sarajevo, che infatti finora ha attuato con grande moderazione il turn-over. “Si deve giocare allo stesso modo in campionato e in Europa, sarebbe stupido non considerare un traguardo raggiunto la stagione precedente”, l’opinione di ‘Vlado’, “A me interessa che i giocatori che giocano meno di altri abbiano voglia di rovesciare le gerarchie”.

Qualche indicazione sulla formazione anti-Maribor però arriva dalla conferenza stampa pre-gara. Il nuovo acquisto Ederson, che contro il Siena ha realizzato la prima rete con la maglia della Lazio, potrebbe essere in campo anche giovedì, così come Michaël Ciani (“[Ştefan] Radu è fuori, [Marius] Stankevičius non è pronto, quindi è probabile”, ammette il tecnico”). E a chi gli chiede se Miroslav Klose è fondamentale, Petković risponde: “Conta più la squadra dei singoli, [Miroslav] è stato supportato spesso dalla squadra che ha più valore del singolo giocatore”.

Non sarà poi solo l’aspetto tecnico a determinare il futuro della Lazio, in campionato e in Europa. “La testa conta moltissimo, gli altri valori dipendono da questo: tutte le altre caratteristiche devono essere supportate dalla testa”, avvisa l’allenatore bosniaco, “In ogni partita per 90 minuti ci sono momenti di difficoltà provocati dall’avversario, ma anche da noi stessi. Siamo un po’ calati a un certo punto per quanto riguarda i risultati (due sconfitte consecutive, contro Genoa CFC e SSC Napoli, ndr) ma per fortuna abbiamo subito ripreso la marcia. Dobbiamo avere tanta fame e dimostrarlo sul campo”.

Antonio Candreva, tra i più positivi di questo inizio, è sicuro che la Lazio si farà trovare pronta all’esame Maribor. “Abbiamo fatto un sacrificio enorme per entrare in Europa”, ricorda il centrocampista, “Loro non hanno mai perso in campionato, sarà una gara dura ma ci faremo trovare pronti. Siamo partiti con il piede giusto e vogliamo continuare a fare bene, così come fatto a Londra”.

A livello personale, poi, c’è un traguardo colorato d’Azzurro – con la A rigorosamente maiuscola – da tagliare. “Ci spero sempre in una convocazione, è una maglia importante, che pesa.”, ammette Candreva, “Ma per me conta prima fare bene con la Lazio, devo ancora migliorare tanto, serve continuità per arrivare in nazionale. A livello personale mi sento più maturo, sono contento del ruolo che sto ricoprendo, mi piace molto: speriamo di continuare così”.


Cartella Stampa del match


GAZZETTA DELLO SPORT













TUTTOSPORT





Lazio: cè Zarate E lultima chance
SIMONE DI STEFANO
ROMA.

Arriva lEuropa League, è tempo di
cambi per Vladimir Petkovic . Il tecnico
bosniaco continua a dire che ci crede, che «se
si fanno tanti sacrifici per arrivare in Europa
League poi lanno dopo è un peccato buttare via
tutto». Lo dice, ma a guardare la Lazio che
potrebbe schierare
stasera contro il
Maribor - seconda
giornata di Europa
League - non sembra
crederci tanto. Sarà perché gli sloveni non sono
il Tottenham (lì Petko schierò davvero i
migliori), sarà che si è reso conto anche lui che, a calendario ravvicinato, il suo calcio
in quinta morde piuttosto agli adduttori. Sta di fatto che il tecnico sembra intenzionato
a ruotare. Lui ha delle gerarchie: «Ma spero che chi scenderà in campo possa un po
rovesciarle...», sobilla. Possibilità eque per coloro che attendono in fila, tanto che alla
Lazio si va ormai in panchina con il numeretto e - avanti il prossimo - in attacco
stasera è il turno di Sergio Floccari . Da solo come vice- Klos e (per lui affaticamento
muscolare e ieri solo differenziato), o in coppia con Zarate . Maurito è stato in effetti
provato negli ultimi due giorni come esterno di sinistra: per lui sarebbe lennesima
chance da non gettare via. A centrocampo largo invece a
Lorik Cana , che darà fiato a Ledesma . «Non sarà una gara
facile, non sottovalutiamo nessuno ma giochiamo in casa e
non dimentichiamo il nostro nome», ha tuonato Petkovic.

OBIETTIVI Chi è certo del posto è Antonio Candreva :
«Questanno - ha osservato lesterno laziale - mi sento più
maturo, ho più responsabilità. La Nazionale? Uno ci spera
sempre, ma serve avere tanta continuità». Gli sloveni sono
reduci dal 3-0 sul Panathinaikos e stasera festeggiano le
100 gare europee: «Noi in Slovenia vogliamo sempre vincere - ha dichiarato il tecnico
Darko Milanic - però contro le grandi squadre come la Lazio è sempre difficile
attaccare, quindi dovremo saperci difendere». Nel Maribor assente per squalifica il
difensore Arghus . In porta ci sarà invece Jasmin Handanovic , cugino di Samir,
portiere dellInter: «Si è meritato il grande salto - ha detto - lo chiamerò dopo la partita,
spero dopo un buon risultato per noi».









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Re:Rassegna stampa 04/10/2012
« Risposta #1 : Giovedì 4 Ottobre 2012, 09:51:33 »
CORRIERE DELLO SPORT







Ledesma e Klose a riposo, tocca a Cana e Floccari. Ederson
vicino a Hernanes. Premi Uefa: nella stagione scorsa 2,6 milioni
alla Lazio
Dallinviato
Fabrizio Patania
FORMELLO - Come sostiene Petkovic, non è la
Champions, ma lEuropa League rappresenta lo
stesso un obiettivo nobile e può portare qualche
soldo. Eliminando gli sloveni del Mura nei play
off e accedendo alla fase a gironi, Lotito ha già
messo in tasca un milione di euro. Più 70 mila di
premio per il pareggio al White Hart Lane con il
Tottenham. La partita di Londra aveva, però, un
significato profondo e un valore decisamente
superiore in termini di prestigio e visibilità.
«Stiamo tornando nel calcio che conta» disse il
presidente della Lazio, abituato a guardare
lontano attraverso una politica prudente e nel
segno del fair play finanziario che tanto piace a
Platini. Un passo alla volta, dopo otto anni di
gestione, si sta riavvicinando alle grandi del
campionato italiano e ha voglia di andare il più
avanti possibile in Europa. La favola di Eriksson
e Cragnotti nel 98 nacque proprio con la
galoppata sino alla finale Uefa di Parigi, persa
con lInter di Ronaldo. Altri tempi, paragoni
improponibili, ma questa stagione segnata da
Petkovic, il tecnico poliglotta e signore di
Sarajevo, può essere davvero lalba di un nuovo
giorno a Formello.
BIG - Di fronte al Tottenham, sera presentato
con la Lazio dei titolarissimi, perché così
chiedeva il contesto della partita e perché cosìvolevano anche i duemila tifosi in viaggio a
Londra. Bisognava onorare lappuntamento con
labito da sera. Questa volta, con gli sloveni del
Maribor, servirà una squadra tosta, compatta,
pronta a portare a casa il risultato: meno
svolazzi, più concretezza. Petkovic non imiterà
Stramaccioni e Mazzarri. Non ha una mentalità
italiana e non snobberà il torneo che sembra
tanto un peso alle nostre latitudini. «Sarebbe
stupido trascurare un traguardo dopo averlo
inseguito per un anno» ha spiegato prima
dellallenamento di rifinitura. Pillole di saggezza e di buon senso, un equilibrio che si
riflette nelle scelte. Niente rivoluzioni o stravolgimenti, ma un turnover ragionato.
Quattro cambi rispetto alla partita di domenica con il Siena. Novità sostanziali, perché
spiccano le mancate convocazioni di Klose e Ledesma, risparmiati per Pescara, ma
anche il tentativo di coinvolgere e di far crescere giocatori sinora poco utilizzati (Cana,
Ederson e Floccari) per svariati motivi. Lo spessore e la risposta delle alternative ai
titolarissimi?? descriverà in modo aderente le prospettive di questa Lazio, partita sulla
carta con lidea di competere per il terzo posto in serie A (vale la Champions) e di non
snobbare lEuropa League. Klose, dopo tanti impegni e in attesa di ripartire per la
nazionale, ha bisogno di rifiatare. E lo stesso discorso vale per Ledesma, sinora
impiegato a tempo pieno.
FANTASIA - Gli altri cambi non stravolgeranno lassetto della Lazio, che si affiderà
ancora al collaudato 4-1-4-1. Se le indicazioni emerse da Formello non verranno
condizionate dalla pretattica, Petkovic finirà per confermare sulla linea difensiva
Konko, Biava e Dias con lunica novità del rientro di Cavanda. Gli esterni di
centrocampo dovrebbero essere Candreva e Mauri, in vantaggio su Lulic e Zarate.
Cana si piazzerà davanti alla difesa e per regalare palleggio al centrocampo Petkovic
non rinuncerà ad Hernanes. Il Profeta dovrebbe essere affiancato da Ederson,
chiamato a portare avanti il suo rodaggio. Lex Lione è favorito nel ballottaggio con
Gonzalez e Onazi, più muscolari e dinamici, ma avrà il compito di assistere Floccari. Il
modulo potrebbe trasformarsi nel più classico 4-4-2. La Lazio deve provare a battere e
superare in classifica il Maribor, che alla prima giornata ha travolto (3-0) i greci del
Panathinaikos.
PREMI - Un milione di gettone di presenza, 140 mila euro per ogni vittoria, altri 200
mila per le prime due classificate di ogni girone. Nella stagione passata, arrivando sino
ai sedicesimi di finale, Reja portò un bonus di 2,6 milioni di euro nelle casse della
Lazio. LUefa ha appena ufficializzato la ripartizione dei premi: lAtletico Madrid,
vincendo il trofeo, sè assicurato 10,5 milioni. E lo Schalke 04, eliminato ai quarti, ha
contato un introito di 7,9 milioni. Per spagnole, inglesi e tedesche più ricco il cosiddetto
market pool composto da sponsor e diritti televisivi. Ecco la voce che fa realmente la
differenza in Europa League. Certo, se in Italia continuano a trascurarla...GL I S LOVENI S EMPRE KO
Quel doppio poker calato da Eriksson in Champions
I precedenti: due 4-0 dei biancocelesti al Maribor nel 1999
ROMA - Due poker, due quaterne, due 4-0, otto gol totali al Maribor: due delle
sconfitte più pesanti nella storia europea degli sloveni. Era lanno scudettato 1999-00,
si giocava in Champions League e la Lazio schiantò il Maribor nella doppia sfida.
Eriksson vinse 4-0 il 29 settembre 1999 allOlimpico e replicò il risultato il 19 ottobre in
trasferta. Il Maribor era nel girone A??, allandata cadde sotto i colpi di Inzaghi (prima
rete europea per lui), Conceicao e Salas. Il Matador diede spettacolo: unincornata per
il primo gol (assist di Mancini), una volée spettacolare per la seconda rete (suggeritore
Inzaghi). I biancocelesti si scatenarono nel secondo tempo, dal 59 in poi. Troppo facile
per la Lazio, per quella squadra dei sogni.
La musica non cambiò nel match di ritorno, fu servito il secondo 4-0. Al festival del gol
parteciparono Mihajlovic (punizione pennellata), Stankovic (destro in diagonale su
assist di Nedved) e Inzaghi (doppietta folgorante). Il Maribor rimase in piedi sino al 36,
la corazzata di Eriksson fu impietosa. Il successo non bastò per acquisire la
qualificazione matematica alla seconda fase della Champions, ma gettò le basi per il
passaggio del turno.
LINCROCIO - Lazio e Maribor, società e mondi opposti, valori tecnici ed economici
diversi. Saffronteranno stasera, si daranno battaglia senza pensare al passato. Il
presente è diverso e non cè da fidarsi degli sloveni, sono giovani e affamati, saffidano
a talenti in rampa di lancio, giocano senza paura. Il Maribor ha schiantato il
Panathinaikos nel primo turno della fase a gruppi, prima ancora sera esibito nei
preliminari di Champions contro la Dinamo Zagabria: fu eliminato e retrocesso in
Europa League, colpa delle due sconfitte subite contro i croati. Il Maribor non ha una
tradizione favorevole contro le squadre italiane: nel 2010 affrontò il Palermo, vinse 3-2
allandata, perse 3-0 al ritorno, si giocava in Europa League, le sfide erano valide per
gli spareggi. Non andò bene neppure nel 2004, gli sloveni affrontarono il Parma in
Coppa Uefa, pareggiarono 0-0 in casa, furono sconfitti 3-2 al Tardini??. Il Maribor
partecipa alla fase a gironi per la seconda volta, lanno scorso non riuscì a vincere
neppure una partita su sei, racimolò un pareggio e cinque sconfitte.
d.r.


Lazio, Petkovic ha ancora fame «Ora lEuropa»
«Mi aspetto risposte e segnali confortanti da chi ha giocato meno.
Non si snobba un obiettivo dopo averlo inseguito un anno»
«Non sarà facile con il Maribor: da anni fa bene e ci sono talenti
Ma n o i s i a m o l a L a z i o »
«Rinfresco la squadra: sono rischi calcolati Tutti si faranno
t rovar e pront i in campionato»
«Non siamo dipendenti da Klose. E una partita importante, non
la più importante. Vinceremo»
Dallinviato
Fabrizio Patania
FORMELLO - Ha voglia di andare avanti, di
scavalcare il Maribor nel girone di Europa
League, di trovare altre convincenti risposte dalla
Lazio. Petkovic fa pretattica, ma risparmierà
alcuni big con lidea di non stravolgere lassetto
collaudato di una squadra che dovrà dimostrarsi
competitiva non solo in campionato. Dalla
trasferta di Londra è rientrato con lidea di una
squadra solida, dura come lacciaio, pronta a
resistere allassalto degli Spurs. Ora chiede una
prova di carattere e concretezza ai biancocelesti.
«E una partita importante, non la più importante,
ma significativa. Il Maribor ha vinto 3-0 alla prima
giornata, forse è stato un risultato esagerato rispetto alla prestazione, ma si tratta diuna buona squadra. Vengono dai preliminari di Champions. Non sarà facile».
MIX - Con lo Young Boys sera divertito in Europa League, con la Lazio intende
prolungare lavventura, provando a cambiare la mentalità italiana. Non si snobba il
torneo, significherebbe svilire il risultato della passata stagione, quando Reja chiuse al
quarto posto. «Si deve giocare allo stesso modo in campionato e in Europa League. Si
fatica un anno per arrivarci, sarebbe stupido non considerare un traguardo conquistato
lanno prima. Non è la Champions, ma resta un obiettivo prestigioso». Turnover
ragionato. Petkovic ha bisogno di coinvolgere altri giocatori importanti (e sinora poco
utilizzati) nel progetto. «Non ragiono solo nellottica della prossima sfida con il Pescara.
Mi interessa che ogni giocatore si batta per dimostrare il proprio valore e per provare a
sovvertire le gerarchie del momento, mettendomi in difficoltà». E unoccasione per
Cana, unaltra possibilità per Ederson. «Dovrebbe essere un assetto variabile. La
squadra deve sfruttare le qualità dei giocatori che scenderanno in campo. Aspetto che
mi arrivino dei segnali da chi è stato infortunato o indisponibile nellultimo periodo.
Alcuni hanno giocato non essendo al 100 per cento, mi aspetto anche da loro una
risposta». Questo aspetto fa ritenere a Petkovic che la Lazio riuscirà lo stesso ad
esprimersi su uno standard elevato. Non è ancora ai livelli di turnover di Napoli e Inter
(metteranno in campo quasi tutte le riserve), ma si tratterà di un mix ponderato. «Un
rischio cè sempre, ma non si può scegliere tra campionato ed Europa League.
Dobbiamo aspettare le partite e vedere come si sviluppano. E poi sono rischi calcolati.

Cercherò di rinfrescare la squadra e sono convinto che tutti si faranno trovare pronti
per il campionato».
TESTA - Non vede la Lazio stanca, ma alla sesta partita in diciotto giorni ci può essere
meno brillantezza. «E successo anche al Napoli. Dopo aver affrontato la Lazio, ha
vinto a Genova con la Samp senza brillare. E normale. Serve il carattere per superare
i momenti nei quali cè meno brillantezza». E allora conta lo spessore morale, la
personalità, la capacità di portare a casa i risultati. «La testa conta tantissimo. Dal
fattore mentale dipendono tutti gli altri valori, che devono essere supportati dalla testa.
Siamo calati come risultati incassando due sconfitte consecutive, ma la Lazio ha
ripreso la marcia. Si deve avere tanta fame e dimostrarla sul campo».GERARCHIE - Farà riposare il centravanti tedesco, che dopo la trasferta di Pescara
partirà unaltra volta per rispondere alla convocazione del ct Loew. Petkovic lo adora,
ma preferirebbe cancellare lidea di una dipendenza della Lazio dal suo fuoriclasse.
«Klose è importantissimo, tante volte ha trascinato la squadra e tante volte la squadra
ha trascinato lui. Per me conta di più la squadra che il valore di ogni singolo giocatore.
La diffida in campionato? Non guardo così avanti, vedo solo chi sta meglio come
condizione, non considero squalifiche e infortuni. Quando succede, ci sono altri
giocatori che entrano». Toccherà a Floccari. Kozak e Zarate non hanno monetizzato
loccasione avuta in campionato con il Genoa. Concorrenza durissima e regole da
accettare. Per tutti. «Dallinizio si sapeva che abbiamo tanti attaccanti. In campo
possiamo andare in undici, di solito ci sono una punta di ruolo e tanti trequartisti.
Giochiamo con quattro o cinque giocatori di propensione offensiva. Tocca a loro
sfruttare le occasioni, quando si presentano, per mettermi in difficoltà». Ieri, prima di
scendere in campo per la rifinitura, ha messo la Lazio di fronte alla tv per studiare gli
sloveni. «Da diversi anni il Maribor domina il campionato sloveno, sono primi in
classifica e stanno facendo bene. Ci prepareremo anche con una video analisi dei
nostri avversari, hanno diversi giocatori giovani e di qualità. Ma noi siamo la Lazio e
dovremo farci valere, anche perché giochiamo in casa».

UNA LAZIO DA AMARE NON LASCIATELA SOLA
di Daniele Rindone
ROMA - Il dodicesimo uomo non può mancare e Olympia non può volare nel
deserto. E una Lazio da amare, non lasciatela sola, non fatela giocare in un
Olimpico vuoto e desolante. Andate allo stadio tifosi, raccogliete linvito, questa
squadra merita affetto e fiducia, ha bisogno di voi, ha bisogno delluomo in più.
E vero, giocare alle 19 è penalizzante, la città è ancora in pieno movimento, ma
chi ha la possibilità di esserci stasera non rimanga a casa davanti alla
televisione. I numeri sono deludenti, la prevendita è stata fiacca: meno di
duemila mini-abbonamenti distribuiti, poco più di duemila biglietti staccati. La
Lazio chiama i tifosi, chiama il suo popolo, ha proposto varie iniziative per
ricreare entusiasmo: il volo di Olympia, le tessere europee, una squadra
affamata e propositiva, gli ingredienti sono gustosi. Ci ha provato anche la
Curva Nord a scuotere lambiente proponendo il terzo tempo??: uniniziativa
aggregante, nata per riaccendere la passione, per riportare le famiglie allo
stadio, ha raccolto migliaia di persone prima delle sfide contro Genoa e Siena
(sarà riproposta prima del big match col Milan del 20 ottobre). La Lazio si sente
sola nella sua casa, sogna di giocare in un Olimpico colmo, vibrante, così come
accadeva in passato. Erano in duemila a Londra, al White Hart Lane, saranno
meno di cinquemila stasera per la sfida al Maribor. A Londra si catapultarono in
tanti, a Roma si contano gli assenti. Certo, ci sono sfide di gala e partite meno
attraenti, ma lEuropa è sempre lEuropa. Serve uno sforzo in più perché in
questa Lazio si può credere. Dodici punti in sei partite di campionato, il pareggio
contro il Tottenham, solo due sconfitte subite in nove gare ufficiali, il calcio di
Petkovic, una nuova anima spettacolare. Tifosi laziali, non potete mancare
proprio voi. Olympia vi aspetta.



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Re:Rassegna stampa 04/10/2012
« Risposta #2 : Giovedì 4 Ottobre 2012, 09:53:02 »


Turbo Candreva non si ferma più e vede lazzurro
«Alla Nazionale ci penso sempre ma serve continuità con la Lazio
Piegheremo anche il Maribor»
Dallinviato
Fabrizio Patania
FORMELLO - Turbo Candreva. Lo chiamano
così perché quando parte sulla fascia regala
accelerazioni e scosse di adrenalina alla
manovra della Lazio. Corre perché non vuole più
fermarsi. Ha già perso un paio di stagioni
importanti e questa può essere la svolta della
sua carriera. Gioca con rabbia Antonino da Tor
de Cenci, con la fame evocata spesso da
Petkovic e la classe di uno dei centrocampisti
italiani di maggior classe. Se nera accorto Lippi,
che laveva inserito nel giro dei papabili per il
Mondiale in Sudafrica. Così bravo da giocare
ovunque, un merito trasformato in uno
svantaggio. Alla fine, dopo due anni di prestiti e
incertezze di ruolo, la collocazione giusta glielha
trovata Reja. Esterno di qualità per regalare
dinamismo al gioco compassato della Lazio con
possibilità di accentrarsi e scoccare il tiro. Petkovic lha solo assecondato, lo impiega a
destra e pure a sinistra, difficilmente lo lascia fuori. Candreva corre e non si ferma più.
Vuole sfruttare ogni occasione. «Questanno mi sento più maturo e responsabilizzato.
Sono contento del ruolo in cui vengo impiegato, mi piace molto. Speriamo di
continuare così».
AZZURRO - Questa sera giocherà ancora titolare. Tra tanti dubbi di formazione, cè
una certezza chiamata Candreva. «Mi sento bene. Spero di continuare così. Tutta la
squadra è stata protagonista di un ottimo inizio di campionato. Se la squadra risponde
bene, tutti se ne avvantaggiano. Ora speriamo di battere il Maribor. A Londra il girone
è cominciato bene, si tratta di continuare». Il ct Prandelli lo tiene sotto osservazione.
Domenica allOlimpico aveva spedito Francesco Rocca per seguire la Lazio. «Uno alla
nazionale ci pensa sempre. E una maglia importante, che pesa. Ma conta far bene
con la Lazio, devo ancora migliorare tanto. Mi serve continuità a questi livelli per
pensare di riprendermi la maglia azzurra» ha spiegato Antonio, concentrato sulla sfida
al Maribor. LEuropa League ha un peso nella stagione della Lazio. «Sono tutte
importanti le partite. Nella stagione passata abbiamo fatto un sacrificio enorme per
raggiungere la qualificazione europea. E ora ci teniamo ad andare avanti».SVOLTA - E un appuntamento chiave per scalare la classifica e mettere il girone in
discesa. «Sappiamo che il Maribor è una squadra forte. Viene dai preliminari di
Champions League, domina il campionato e non ha mai perso, dieci vittorie e due
pareggi. E una partita dura, ma sono convinto che la Lazio si farà trovare pronta». Un
gol fantastico al Palermo, ora cerca la sua prima prodezza in una partita europea.

Allepoca della doppia sfida con lAtletico Madrid era ancora alla ricerca di se stesso.
Da sei mesi si esprime su livelli altissimi di rendimento. La svolta, per Candreva, ha
una data precisa. Sabato 7 aprile. «Per un mese, appena sono arrivato alla Lazio, ero
irriconoscibile. La scossa che mi ha fatto ritrovare arrivò la notte della partita con il
Napoli. Mi sono sbloccato e adesso spero di non fermarmi più. Ma sono sempre i
risultati della squadra a favorire i giocatori».







Beric, il gioiello che piace a tutti
ROMA - Sono loro i gioiellini di famiglia: Ibraimi, Tavares e Beric. Sono loro che hanno
steso il Panathinaikos, sono loro gli autori dei tre gol che hanno mandato gambe
allaria i greci nella prima partita del girone. Ibraimi, numero 10 sulle spalle,
centrocampista di talento, origini macedoni, parte largo a destra, inventa e colpisce. E
classe 1988, si diverte ad azionare i bomber Tavares e Beric. Il primo è brasiliano
(classe 1984), ha segnato tre gol nelle sei partite europee fin
qui giocate (ha colpito anche nei preliminari di Champions).
Non è altissimo (1,75), ma è possente, è cresciuto nel
Gremio, è capocannoniere del campionato sloveno con 5
reti. Tavares è ambidestro, ha una buona tecnica, vede la
porta.
Il Maribor è il club che ha lanciato Bacinovic e Ilicic del
Palermo, ora è pronto a consacrare Robert Beric, centravanti
di forza, bomber di razza. Lui e Tavares si dividono il bottino dei gol, anche Beric ne
ha siglati tre in sei partite europee, è un cecchino da tenere sotto osservazione. E
giovanissimo, classe 1991, sè fatto largo nellunder 21 slovena (12 presenze e 3 reti).
E cresciuto a Lubjana, dal 2010 gioca nel Maribor, ha il contratto in scadenza nel
2014, costa poco più di un milione di euro, ma la sua valutazione sta crescendo. Lo
stanno seguendo in tanti, lascerà presto la Slovenia, è un uomo mercato. Beric è alto
un metro e 88, sa muoversi con discreto dinamismo. Può giocare da prima o seconda
punta, appartiene alla stessa scuderia fortunata di Ilicic e Bacinovic.
GLI ALTRI - In porta cè Jasmin Handanovic, cugino di Samir, il numero uno dellInter
(vanta un passato nella Lazio). Uno dei centrocampisti più interessanti è Ales Mertelj,
classe 1987, ha buoni piedi, sa farsi valere sulla linea mediana. Il Maribor sta
dominando la Prva Liga con 32 punti, ha conquistato 10 vittorie, ha pareggiato 2 volte,
non ha mai perso. La squadra segna molto (28 reti) e incassa poco (6 gol al passivo
nel torneo sloveno). Ha messo paura al Panathinaikos, proverà a spaventare la Lazio.
Milanic punterà sul 4-4-2, ha costruito un Maribor offensivo, con una mentalità
vincente. Non ha snaturato la squadra per affrontare i biancocelesti, ma ha chiesto ai
suoi uomini un atteggiamento diverso, più difensivo. Il Maribor vuole essere la
sorpresa del gruppo J??, vuole dare filo da torcere alle big mettendo in vetrina i suoi
gioielli.

IL MARIBOR NON HA PAURA Milanic: «Vogliamo fare punti e
dimostrare quanto siamo bravi»
di Daniele Rindone
ROMA - Cambio di gioco. Attaccano sempre, è
la loro natura. Attaccano a testa bassa, giocano
così nel campionato sloveno. Ma stasera sarà un
altro Maribor, più abbottonato: «Come
giocheremo? Dipenderà dalla pressione che farà
la Lazio. Siamo abituati ad attaccare, nel nostro
campionato non ci difendiamo, puntiamo a
vincere ogni partita. Ma quando giochi contro la
Lazio, fuori casa, non puoi scoprirti, non puoi
pensare solo alla fase offensiva. Sarà importante
difendere bene e giocare al meglio in attacco» .
Si chiama Darko Milanic, è il tecnico del Maribor,
non offrirà il fianco a Petkovic. Ha creato un
Maribor spericolato e vincente, sta dominando la
Prva Liga, non ha mai perso finora (10 vittorie e
2 pareggi), ha schiantato il Panathinaikos (3-0)
nel primo turno
europeo e comanda la
classifica del gruppo
J?? con 3 punti.
Milanic, ex difensore
del Partizan Belgrado e
dello Sturm Graz, ha
vestito le maglie della
nazionale jugoslava e
di quella slovena (ne è stato capitano agli
Europei 2000), parla un buon italiano, sa come
colpire: «Abbiamo studiato la Lazio in dvd, non
labbiamo vista giocare dal vivo, ma conosciamo
tutto dei biancocelesti. Non penseremo al loro
modo di giocare, penseremo al nostro» .
LOBIETTIVO - Il Maribor non si scoprirà, proverà
a colpire nel momento giusto. Milanic ha catechizzato i suoi uomini: «Ai ragazzi lho
detto, dovremo stare attenti, dovremo avere lo stesso atteggiamento mostrato nella
prima gara contro il Panathinaikos» . Il Maribor non culla sogni di gloria, ma vuole
andare avanti il più possibile: «Volevamo giocare i preliminari di Champions e ci siamo
riusciti, ora siamo in Europa League, abbiamo fatto più punti dellanno scorso, non
vogliamo fermarci. Il nostro obiettivo è giocare bene, dimostrare agli altri che siamo
bravi e fare altri punti, ad iniziare dalla partita con la Lazio» . Il Maribor giocherà senza
paura: «I biancocelesti stanno vivendo un buon momento, adottano buone strategie,
giocano bene. Ma io sono concentrato su di noi, sul nostro gioco, non penso a quello
della Lazio» . Milanic saffida al gioiello Beric, attaccante caldissimo sotto porta: «E
veramente bravo, sta facendo molto bene, lo osservano in tanti, prima o poi andrà via,
giocherà in una grande squadra» .

HANDANOVIC - Beric in avanti, Handanovic in porta, è il cugino di Samir Handanovic
dellInter: «Giocheremo entrambi in questo giovedì, ci sentiremo a fine partita, spero di
potergli comunicare una buona notizia. Ha fatto il salto di qualità, lo meritava da
qualche anno. Noi abbiamo tanto entusiasmo, i tre punti ottenuti contro il
Panathinaikos ci hanno caricato, vogliamo fare bene anche a Roma» . I cugini
Handanovic hanno il mestiere in comune e unetà diversa. Jasmin, il portiere del
Maribor, ex Mantova ed Empoli, è classe 1978, Samir Handanovic è classe 1984:
«Sono contento per mio cugino - ha aggiunto Jasmin - è un grande portiere. Lo è
anche Marchetti, lho conosciuto in serie B, ha vissuto un momento difficile a Cagliari,
ora si è ripreso e sta dimostrando le sue qualità ». Il Maribor ha tanta fame: «Sarà
emozionante giocare allOlimpico contro la Lazio. Lappetito vien mangiando...» . Gli
sloveni vivono un momento storico, sono lanciatissimi, viaggiano verso la conquista
dello scudetto, si sono fatti pubblicità battendo il Panathinaikos in casa nel primo turno
di Europa League. Il successo ottenuto contro i greci (3-0) ha messo fine a un digiuno
lungo 11 turni (lultima vittoria europea risaliva all1-0 contro la Dinamo Kiev, si giocava
la Champions League 1999-00). Il Maribor stasera disputerà la partita numero 100
nelle competizioni Uefa, le precedenti 99 si sono concluse con 41 vittorie, 17 pareggi e
41 sconfitte. Il Maribor attaccherà di meno, ma non sa perdere.




Offline lollapalooza

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Re:Rassegna stampa 04/10/2012
« Risposta #3 : Giovedì 4 Ottobre 2012, 11:01:19 »
LA REPUBBLICA





Offline lollapalooza

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Re:Rassegna stampa 04/10/2012
« Risposta #4 : Giovedì 4 Ottobre 2012, 11:25:08 »
CORRIERE DELLA SERA






Offline Dija

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Re:Rassegna stampa 04/10/2012
« Risposta #5 : Giovedì 4 Ottobre 2012, 13:28:33 »
Grazie di cuore Lollapalooza,da parte di tutti,se lo facessi tutti giorni sarebbe meraviglioso. Io,aime,non so farlo.

Secondo me,per far giocare Ederson,Hernanes e Zarate insieme,i deve essere uno immezzo al campo che dia una mano a Cana.
Gonzalez,Onazi (manco lo so....) o Lulic messo interno di centrocampo.
Sono i sogni a fare la realtà