Autore Topic: Elogio del laziale  (Letto 2325 volte)

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Offline Fabio70rm

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Re:Elogio del laziale
« Risposta #20 : Giovedì 4 Ottobre 2012, 09:25:41 »
Discorso complesso e profondo, che meriterebbe, come dice Teo, un volume a parte.

Il fatto è che noi siamo come i poveri, quando arrivano i piatti ricchi (era Cragnotti), trafughiamo e ci ingozziamo ma avendo ben presente la povertà precedente.

E quando stiamo in povertà siamo abituati a centellinare le pietanze, godendo del minimo grumo di carne, ed evitando le zozzerie.

Almeno in gran parte.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline Reflexblue

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Re:Elogio del laziale
« Risposta #21 : Giovedì 4 Ottobre 2012, 09:38:11 »
In questi giorni - capirete - sto ascoltando più del solito le radio delle mmerde. Non si danno pace, si spremono i due neuroni per cercare di capire dov'è l'errore, perché non riescono ad ammettere che la classifica, da due anni a questa parte come quasi sempre, dica la verità.
Ovviamente esagerano, hanno la solita percezione falsata della realtà, ma io credo che, come in ogni leggenda, anche nella loro versione ci sia anche un fondo di verità. Insomma, che tra monte ingaggi e piazzamento ci sia una discrepanza è un fatto. Di pippe ne hanno parecchie, ma è innegabile che calciatori di nome come Stekelenburg, De Rossi, Pjanic, Lamela, Bojan, Gago (per restare all'ultimo anno e mezzo) stiamo rendendo meno di quanto dovrebbero. Per non parlare degli strombazzatissimi dirigenti e dei rivoluzionari azionisti americani.
Dall'altra parte c'è una squadra il cui proprietario è un medio imprenditore locale, e che con un vecchio minestraro dalla carriera mediocre in panchina ha sfiorato per due anni di fila la Champions League. Una squadra che, con poche eccezioni, massimizza le potenzialità dei propri calciatori: siano fuoriclasse sul viale del tramonto come Klose o ex carneadi del campionato svizzero come Lulic, siano mestieranti a fine carriera come Biava o ex mezzi giocatori quasi falliti come Candreva, o siano ottimi giocatori pagati cifre importanti come Marchetti, Ledesma e Hernanes, tutti si esprimono su valori vicini al proprio limite. Qui, escluso Ballardini e compreso lo sconosciuto Petkovic, tutti gli allenatori che arrivano fanno il loro e anche di più. Di là lo Spalletti della situazione è figlio unico di madre vedova. Capello non lo conto perché aveva uno squadrone, e in compenso dei vari Zeman, Luis Enrique, Montella, Ranieri, Del Neri, Voeller, Prandelli e quant'altri non ce n'è uno che se ne sia andato con un bilancio positivo.
Insomma, io credo che non sia un caso. Passano - da tutte e due le parti - le proprietà, i dirigenti, gli allenatori e i calciatori, ma l'unica cosa che resta sono i tifosi, è il cosiddetto ambiente. Ecco, io credo che le due squadre siano figlie dei rispettivi ambienti. Di come sia merdoso il loro ne parliamo in continuazione e non penso di dovermi ripetere: mi limito a ipotizzare che ad ambiente di merda corrisponda squadra di merda, in pratica sono la rovina di se stessi. Qui vorrei invece spezzare una lancia a favore del cinismo laziale, di quella maniera tutta nostra di essere sempre ipercritici che alcuni - anche giustamente - mettono spesso alla berlina. Ebbene, io credo che alla fine l'approccio disincantato del laziale costringa quelli che approdano sulla sponda giusta del Tevere a conquistarsi il nostro amore, laddove dall'altra parte vengono immediatamente venerati appena sbarcano a Fiumicino. Una delle poche eccezioni che dicevo prima, guardacaso, è Zarate: con lui, da tre anni, ci stiamo comportando da romanisti. Vediamo il campione dove non c'è (più), gli diamo un affetto totalmente ingiustificato e non ricambiato, e quello campa di rendita.
In buona sintesi, e per concludere, saremo pure pretenziosi e sempre insoddisfatti, ma secondo me è proprio grazie a questo che da anni stiamo quasi sempre facendo le nozze coi fichi secchi.

Quindi c'ha ragione Baldini.  ;D

Offline ML

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Re:Elogio del laziale
« Risposta #22 : Giovedì 4 Ottobre 2012, 10:21:49 »
Certamente. Ma lo dicesse a bassa voce, perché a Roma come plenipotenziario (nonostante un cv non all'altezza) c'è tornato anche grazie al gradimento della stessa piazza che ora attacca. Quelli che lo considerano icona del carciopulito nonostante abbia ottenuto gli unici risultati della sua carriera lavorando con Capello, quelli che ancora gli danno retta nonostante un anno di Luis Enrique e quattro mesi di Zeman: idee geniali che costano 600mila euro all'anno (tanto prende Baldini pur non sapendo giocare a pallone).

Offline giangoverni

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Re:Elogio del laziale
« Risposta #23 : Giovedì 4 Ottobre 2012, 10:27:06 »
La differenza fondamentale sta fra l'ottimismo acritico del romanista e lo scetticismo strutturale del laziale, il quale si stufa pure delle vittorie e fa del "sì, però..." la sua filosofia. Ricordo un mio amico laziale della Rai che incontrai all'indomani della vittoria dell'ennesimo trofeo, il quale mi disse: "Che palle 'sta Lazio, sta sempre a vince'... nun ce la faccio più..." Scherzava ma mica tanto. Io a Pietro, il mio nipotino che è diventato laziale dopo averla vista perdere 4-1 in casa con il Cagliare (la prima volta che fu portato allo stadio!), ho insegnato che il laziale si distingue dagli altri tifosi perché sa perdere. Saper vincere siamo capaci tutti... Pietro che ha imparato a perdere si gode le vittorie più degli altri.

Offline giangoverni

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Re:Elogio del laziale
« Risposta #24 : Giovedì 4 Ottobre 2012, 10:28:23 »
Discorso complesso e profondo, che meriterebbe, come dice Teo, un volume a parte.

Il fatto è che noi siamo come i poveri, quando arrivano i piatti ricchi (era Cragnotti), trafughiamo e ci ingozziamo ma avendo ben presente la povertà precedente.

E quando stiamo in povertà siamo abituati a centellinare le pietanze, godendo del minimo grumo di carne, ed evitando le zozzerie.

Almeno in gran parte.

Perfetto!

Offline Cliath

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Re:Elogio del laziale
« Risposta #25 : Giovedì 4 Ottobre 2012, 13:31:03 »
...ad ambiente di merda corrisponda squadra di merda, in pratica sono la rovina di se stessi.
...
 :chapeau:

ottima analisi ML, ma basta questa frase e hai detto tutto  :icon_biggrin: