Insomma, nel mio programma penitenziale oggi ero in pellegrinaggio a Vulci. Espiavo i miei peccati, perché quando si raggiunge la maturità prevalgono saggezza e continenza e tutto assume tonalità più sfumate, meno contrastate. Morbide. Come lo gnocco fatto in casa, condito col salmì di cinghiale con cui ho iniziato la mia meditazione sul vero senso della vita. Un break col morellino e l'introspezione s'è fatta più profonda, con l'adorazione della tagliata ai porcini. Mentre attendevo il semifreddo alla nocciola per intonare il mantra conclusivo, coglievo il dialogo in atto nel tavolo accanto, dove sedevano quattro adulti e quattro bambini in età scolare, una femminuccia e tre maschi. Lei, con voce angelica, chiede al suo amichetto: Qual è il gol di Klose che ti è piaciuto di più? E lui, dopo un momento d'esitazione: tutti, sò tutti bellissimi. Sono uscito dal locale porgendo il braccio alla mia bianconera signora, per poi ripetutamente legnarla, tornando a casa, ascoltando la cronaca scandita da tutto il calcio minuto per minuto. Sò belli, i bimbi della Lazio.