Anni Novanta

[DinoRaggio]

Non avevo questa sensazione di poter comandare la partita dall'era pre-rossiana, abbiamo una squadra che fa la partita.

[CiPpiripi]

una crescita non e' fatta di continua evoluzione ma anche di momenti di assestamento, di riposo, di riequilibrio, di quella fase dove s irimette un po' d'ordine.

in questi 8 anni la Lazio ha fatto i suoi esercizi, salti, volteggi, piroette, numeri e figure.

ora e' il momento di attestarci dove siamo arrivati e riprendere un attimo il fiato. di permettere alle finanze di trovare quello spazio su cui fondare la prossima fase di crescita.

il nostro obiettivo ora, per i prossimi 2-3 anni, dovrebbe essere quello di una regolare conquista dell'EL con relativa lotta per il 3o posto, un cammino in europa che sia degno della partecipazione e magari lo sfizio di un'altra 'portambrelli'.

certo ci scappasse la CL, una finale di EL o un lottare per lo scudo all'ultima giornata ben vangano, ma la mancanza di questi momenti non dovrebbero essere considerati segni di 'non' crescita.

per l'umore vediamo a maggio, al momento il rimpianto per Reja e', giustamente ma esclusivamente per meriti di Petko, pressoche' nullo ed il gioco e' molto piu' piacevole per rovinarci il palato alla prima sconfitta.

[BobLovati]

che ce famo co' quagliarella? me tengo rocchi.
quanti imbecilli ho dovuto senti' 'st'estate...

a chi lo dici   

[gondrano]

che ce famo co' quagliarella? me tengo rocchi.
quanti imbecilli ho dovuto senti' 'st'estate...

Cci loro

[gondrano]

Non avevo questa sensazione di poter comandare la partita dall'era pre-rossiana, abbiamo una squadra che fa la partita.

110%

[V.]

dite quagliarella ma quagliarella con un napoli da scudetto (e non dite subito seee, cercate de capì) se n'è andato via perchè ha voluto fare lo strnz.
aveva la città ai piedi, si è creduto più forte. non credete che alla juve abbia vita facile. infatti a londra segna e fa quello risentito. pedala quagliarè, pedala. poi sì, è forte. ma se veniva a roma era il primo a rompere le scatole. tommaso le ha rotte solo quest'anno. dopo 100 gol,

[Er Matador]

dite quagliarella ma quagliarella con un napoli da scudetto (e non dite subito seee, cercate de capì) se n'è andato via perchè ha voluto fare lo strnz.
aveva la città ai piedi, si è creduto più forte. non credete che alla juve abbia vita facile. infatti a londra segna e fa quello risentito. pedala quagliarè, pedala. poi sì, è forte. ma se veniva a roma era il primo a rompere le scatole. tommaso le ha rotte solo quest'anno. dopo 100 gol,

Senza contare il bruttissimo infortunio al ginocchio che ne metteva in serio dubbio il pieno recupero.
I rimpianti di mercato sono altri. E a farmeli venire in mente è stata Lazio-Genoa, non Juventus-Chievo.

[V.]

i rimpianti sono l'infortunio di lulic a Lazio Fiorentina
e il gol di Bojinov, una inculata che ancora faccio fatica a sedermi.
quelli sò rimpianti.
e cmq w Fabrizio Corona.

[V.]

sempre più. la Lazio gioca veramente bene e con grande continuità.

[lollapalooza]

finalmente torno a sentirmi parte di qualcosa, di una stagione, di un momento di sospensione di fiducia, entusiasmo, anche e persino dentro questa sensazione di irrealtà per aver perso una partita dominata ovunque. Reja è lontano anni luce.  Non so chi sia questo Petkovic e da dove sia spuntato fuori ma racconta più Lazio questa sconfitta che tante partite dell'anno scorso. Siamo una vera squadra. L'anno scorso eravamo decimati è vero ma ora è diverso. sento sapore di anni Novanta. ricordo un servizio del tg3 con la gente fuori da formello e una ragazza pallocchetta e tosta che chiedeva con tono da mamma a Nedved "Pavel tutto ok, stai bene?" lui rispondeva sì mani al volante e lei replicava "Bene, a posto". Quella ragazza aveva già capito tutto. stava montando crescendo la grande Lazio e nessuno ci voleva credere. La Lazio mi sta tirando dentro questa sensazione, quella della sicurezza, della tranquillità, del non aver paura.

Tutto verissimo.
Al momento, a parte l'ovvio godimento che pervade ogni millimetro quadrato di epidermide, la sensazione più vivida è l'incredulità.

Ché questa squadra, benché presenti più o meno la medesima ossatura dell'anno precedente, è di tutta un'altra pasta; da Reja a Petkovic è cambiato praticamente tutto, senza cambiare quasi nulla.

Eppure anche a Pescara — anche tenuto conto del valore non eccelso degli abruzzesi — s'é recitato il solito copione da grande squadra, quelli che te la fanno passa' in mezzo alle recchie con una facilità disarmante.

Lo sguardo impenetrabile del colonnello Vlado, la paresi il sorriso di Ederson, la furia del rinnovato Hernanes, Mitoslav Klose, quello che basta la parola.

Una bella, bellissima Lazio, da applausi.

[V.]

da Reja a Petkovic è cambiato praticamente tutto, senza cambiare quasi nulla.

è questa, soltanto questa, la via per arrivare lassù e giocarsela.
non dico che siamo perfetti, ma siamo più forti nel senso letterale del termine del dizionario della lingua italiana: più potenti, più sicuri, più lucidi.
maledetta sosta