Autore Topic: Una Fama...Infame . Cosa fare?  (Letto 18549 volte)

0 Utenti e 2 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Offline Brunogiordano

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 1653
  • Karma: +65/-1
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:Una Fama...Infame . Cosa fare?
« Risposta #200 : Sabato 24 Novembre 2012, 14:22:04 »
(E potete pure cantare ragazzi di Buda e duce duce :D )

Che tanto questi a Lotito manco dispiacciono!
"E' più difficile descriverla che sentirla la Lazialità: è signorilità non di carattere esteriore, è cosa che si sente dentro, della quale ci si sente orgogliosi. E' un messaggio che tocca i cuori, la mente, la sensibilità e ci innalza verso il cielo, è un messaggio di costume di vita"
RENZO NOSTINI

Offline Eagles71

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 7869
  • Karma: +103/-13
  • Sesso: Maschio
  • Roma-Isola Tiberina- fine '800
    • Mostra profilo
Re:Una Fama...Infame . Cosa fare?
« Risposta #201 : Sabato 24 Novembre 2012, 14:22:27 »
allarghiamo l'analisi e interroghiamoci anche su questo:
perchè quando dieci, quindici anni fa, la Nord era davvero un ricettacolo di neonazismo (devo andare su google e tirare fuori una ventina di immagini? no, me sa che ricordate tutti) le campagne di stampa anti-Laziorazzista non erano così veementi?
quando tutte le domeniche sulla vetrata e tra gli spalti campeggiavano svastiche e celtiche, il World Jewish Congress come mai non era attivato da nessuno?
perchè oggi, perchè con tutta questa virulenza e, soprattutto, perchè nei confronti di accadimenti decisamente meno rilevanti rispetto a quelli di due, tre lustri fa?

la cassa risonanza europea caro boks, ste cose sò arrivate a Liverpool Street
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Boks XV

Re:Una Fama...Infame . Cosa fare?
« Risposta #202 : Sabato 24 Novembre 2012, 14:30:42 »
la cassa risonanza europea caro boks, ste cose sò arrivate a Liverpool Street

dici che quando giocavamo col Chelsea, il Real, l'Arsenal e la curva pareva Norimberga pavesata per il Reichsparteitag, la cassa di risonanza europea non c'era?

Offline disabitato

  • Biancoceleste Clamoroso
  • *
  • Post: 28205
  • Karma: +575/-15
  • Sesso: Maschio
  • antiromanista compulsivo
    • Mostra profilo
Re:Una Fama...Infame . Cosa fare?
« Risposta #203 : Sabato 24 Novembre 2012, 14:51:22 »
Sono assolutamente d'accordo, figuriamoci. Sono giorni che lo dico, giorni che mi becco anche insulti vari, giorni che mi sento avvilita per questo nuova ondata di merda sulla Lazio.

Volevo solo rispondere a Sav. Perché anche il ruolo della stampa, per quanto importante, si rifà comunque a fatti, fatti concreti.
Che da una parte, quella della roma, hanno un certo 'taglio' (mi si perdoni il macabro gioco di parole) dalla nostra, un altro, spesso considerato grave perché più politicamente ed ideologicamente scorretto.


La stampa ha un ruolo chiave: portare all'attenzione delle masse fatti che altrimenti resterebbero nell'oblio.
Questo compito, se fatto con deontologia e strumentalità, è un gran servizio civico e pubblico. Fatto in maniera strumentale è pari alla peggiore espressione di razzismo.

Cito episodi a caso:

Il saluto romano di Radu
I 100 laziali che assaltano i tifosi del tottenham
Lo striscione antisemita di Lazio - Tottenham: "Free Palestine" può essere provocatorio quanto ci pare, ma non certo antisemita visto che c'è un principio di guerra in corso.
Per non dimenticare le varie puncicate "cronisticamente non rilevanti" ecc ecc..
O più semplicemente tutta la vicenda Mauri..


E' un servizio civico oppure una macchina spara merda (spesso) etero diretta?

Il coro c'è stato, nessuno lo nega. Mettiamo in chiaro questa cosa.

L'unica (L'UNICA) persona deputata a prenderne nota ed eventualmente a deferire la Lazio era il delegato UEFA presente allo stadio. Può averlo non sentito, o giudicato (visto l'immediata dissociazione da parte del resto della tifoseria) un episodio marginale e comunque non rappresentativo della tifoseria laziale.

Quindi che il WJC che manco c'era allo stadio, fa una invasione di campo e viene a chiedere alla uefa provvedimenti nei confronti della Lazio, può anche andare a fanculo per quanto mi riguarda mettendo in campo il proprio peso politico.

Ciò non toglie minimamente che va fatta pulizia presto e senza sconti all'interno della tifoseria laziale.

Un paio di "pezze" Lotito ce le aveva messe con Hitz e soprattutto Golasa, ma ci è andata male.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline benvolio

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 3559
  • Karma: +123/-0
    • Mostra profilo
Re:Una Fama...Infame . Cosa fare?
« Risposta #204 : Sabato 24 Novembre 2012, 15:35:54 »
Mi sembra che ci siano due scuole di pensiero ormai ben delineate- La prima (semplifico identificandola con Boks, col quale mi scuso) è che la situazione viene fortemente strumentalizzata da chi ha interesse "fazioso" a farlo e quindi accedere a comportamenti di autocritica (a livello societario o di tifosi) rischia di fornire il destro alla campagna denigratoria della nostra Lazio. La seconda (semplifico ancora e la identifico con No Surrender) indica invece come prioritaria l'assunzione di iniziative concrete contro questo fenomeni ricorsivi di razzismo e antisemitismo e chiede a tutti (tifosi e società) di non minimizzare la questione, pur riconoscendo l'esistenza di un'evidente strumentalizzazione mediatica di ciò che avviene attorno alla Lazio.
Ora, a mio giudizio, a favorire la strumentalizzazione mediatica contribuisce il momento storico di forte disagio sociale che l'Europa si avvia a vivere o già vive. Ciò che negli anni '90 trovava una relativa risonanza, e solo nella opinione pubblica democratica e pseudo impegnata, brutto termine chiedo venia, non veniva comunemente avvertito come un problema politico reale. D'altro canto il revisionismo finiano aveva portato l'ex MSI nel governo e l'Italia era governata da un leader di stampo populista, mentre la sinistra istituzionale si leccava le ferite. Oggi il mercato della politica, soprattutto a sinistra ed a destra, è di nuovo in movimento e in ricollocazione. A Roma a livello giovanile il neofascismo e la destra sociale hanno ripreso a fare politica autonomamente e stanno tentando di riconquistare uno spazio in vista delle scadenze elettorali per poi verificare alleanze e strategie. A sinistra la federazione della sinistra e la galassia del comunismo di base, con i suoi giovani, sta nuovamente caratterizzandosi con forti connotati di opposizione sociale e movimentisti, con inevitabile ripresa della rivendicazione antifascista. In tale contesto, esiste la necessità che il quadro politico istituzionale si consolidi e venga chiuso in modo "moderato" al fine di contenere gli effetti delle riforme tecniche in corso e di quelle che verranno.
Culturalmente quindi c'è la tentazione di vedere il dissenso estremo come pericoloso e criminaloide a prescindere (per esmpio il modo in cui si tratta il movimento no tav).
L'altro giorno persino Ezio Mauro su Repubblica si è chiesto se non sia un "po' miope" pensare che la crisi economica scaricata addosso ai ceti medi e subalterni ed  ai giovani possa essere governata a manganellate nelle strade. Per dire che allora è più funzionale ricominciare con le tirate antirazziste (contro i tifosi), anti facinorosi (contro gli studenti) e similari.
Questa è una parziale risposta a Boks sul perchè ora un coro di dieci secondi vale di più di una similparata neonazista in curva di dieci anni fa.
Credo quindi che la SS lazio ed i suoi tifosi debbano stare ben attenti a non fare la fine dello studente che era caduto in terra e si è preso le manganellate gratis l'altro giorno; devono cioè evitare di prestare il fianco ed anzi sbrigarsi a fare qualsiasi cosa possibile per rivendicare le proprie ragioni, non cercando lo scontro con i media ma invitandoli a ragionare su dati concreti. E bisogna costruire questi dati concreti, ossia compiere fatti, iniziative e gesti non equivocabili al fine poi di rivendicarli come linea culturale contro tutte le strumentalizzazioni possibili.
Scusate la lunghezza

Teo

Re:Una Fama...Infame . Cosa fare?
« Risposta #205 : Sabato 24 Novembre 2012, 17:23:07 »
dici che quando giocavamo col Chelsea, il Real, l'Arsenal e la curva pareva Norimberga pavesata per il Reichsparteitag, la cassa di risonanza europea non c'era?

La voglia di linciaggio, lo sappiamo bene, aumenta al decrescere della larghezza delle spalle dell'avversario. Go to have a shower? Aspetta un po', quante copie ci costa se lo mettiamo alla berlina? Ah ok, l'ha visto qualcuno? no, allora lascia perdere...

Noi abbiamo DUE problemi: i cretini in casa nostra che giocano al piccolo Starace; il razzismo (è ora di chiamare le cose col loro nome) dell'informazione.

Una delle conseguenze più gravi del secondo problema e che, per colpa di quello, si tende a giustificare e minimizzare il primo. Chi fa atto di discriminazione nei confronti della Lazio quindi, quando informa, è uno che sta lavorando attivamente e coscientemente per un'Europa sotto il tallone del Reich, non ci sono altre spiegazioni possibili.

Offline Brunogiordano

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 1653
  • Karma: +65/-1
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:Una Fama...Infame . Cosa fare?
« Risposta #206 : Sabato 24 Novembre 2012, 17:54:08 »
La voglia di linciaggio, lo sappiamo bene, aumenta al decrescere della larghezza delle spalle dell'avversario. Go to have a shower? Aspetta un po', quante copie ci costa se lo mettiamo alla berlina? Ah ok, l'ha visto qualcuno? no, allora lascia perdere...

Noi abbiamo DUE problemi: i cretini in casa nostra che giocano al piccolo Starace; il razzismo (è ora di chiamare le cose col loro nome) dell'informazione.

Una delle conseguenze più gravi del secondo problema e che, per colpa di quello, si tende a giustificare e minimizzare il primo. Chi fa atto di discriminazione nei confronti della Lazio quindi, quando informa, è uno che sta lavorando attivamente e coscientemente per un'Europa sotto il tallone del Reich, non ci sono altre spiegazioni possibili.
Che è il sogno recondito di quelli che "giocano al piccolo Starace". E il cerchio si chiude.
"E' più difficile descriverla che sentirla la Lazialità: è signorilità non di carattere esteriore, è cosa che si sente dentro, della quale ci si sente orgogliosi. E' un messaggio che tocca i cuori, la mente, la sensibilità e ci innalza verso il cielo, è un messaggio di costume di vita"
RENZO NOSTINI

Offline LaLazioMia

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 5595
  • Karma: +90/-77
    • Mostra profilo
Re:Una Fama...Infame . Cosa fare?
« Risposta #207 : Sabato 24 Novembre 2012, 19:59:04 »
Dossierino su chi la fama infame dovrebbe averla tratta dai commenti al Blooog di Bocca su Rep

Secondo i dati 2009 dell’archivio del Cnims, dal 2002 sono state denunciate più di 110 coltellate in una cinquantina di partite (44 vedevano in campo i giallorossi). Negli ultimi due lustri il bilancio sale a 130 coltellate. E nel conto mancano i tifosi che non denunciano l’aggressione e quelli che nei verbali di polizia vengono genericamente inseriti tra i feriti senza specificare l’uso dell’arma da taglio.

Provando a fare una non semplice ricerca in internet (molti fatti sono riportati solamente da agenzie di stampa oppure camuffati senza specificare quale delle due tifoserie è vittima e assalitore) ne esce fuori un quadro impressionante; che copre ben 12 anni di tifo romanista.

9 novembre 1998 – Bologna – Roma

Ferito un tifoso bolognese colpito da una coltellata alla schiena; condotto in ospedale, gli sono stati refertati 20 giorni di prognosi.

2 marzo 2000 – Roma – Leeds

Un giovane inglese di 16 anni, ricoverato presso l’ Ospedale San Giacomo, fa registrare la prognosi più grave: 40 giorni salvo complicazioni, per 2 coltellate, la più profonda alla coscia destra e la seconda al braccio destro. Il ragazzo è stato trovato sanguinante dalla polizia all’ altezza di ponte Duca D’ Aosta prima dell’ inizio della partita. Sempre nel centralissimo ospedale San Giacomo è stato ricoverato un inglese di 36 anni per una ferita più leggera alla coscia sinistra, sempre da coltello. Gli investigatori dichiarano essersi trattato di due vere e proprie imboscate

6 febbraio 2001 – Parma – Roma

Accoltellato uno studente di 21 anni, tifoso gialloblù. In quell’occasione il sindaco di Parma, Elvio Ubaldi, chiese (senza ottenerlo) un risarcimento economico alla Roma per i danni causati in città dai tifosi giallorossi.

16 febbraio 2001 – Roma – Liverpool

7 tifosi inglesi feriti, con prognosi dai 5 ai 15 giorni, colpiti ai glutei e alle gambe. Un altro più grave, Gerard Collins di 27 anni, accoltellato all’ addome.

11 giugno 2001 – Napoli – Roma

Un treno che riporta i tifosi a Roma viene bloccato a Formia da un gruppo di ultras giallorossi che azionano il freno a mano e lanciano sassi. Durante i disordini che ne scaturiscono viene accoltellato un poliziotto.

5 dicembre 2001 – Roma – Liverpool

4 tifosi inglesi accoltellati ai glutei e alle gambe

12 febbraio 2002 – Roma – Juventus

5 feriti nel prepartita, il più grave è ricoverato all’ ospedale Santo Spirito in prognosi riservata per una coltellata all’ addome.

31 gennaio 2005 – Roma -Messina

Un tifoso siciliano è stato accoltellato intorno alle 14.20 nei pressi dello stadio, lato Tribuna Montemario: era con tre ragazze quando è stato aggredito da un gruppo di ultrà della Roma.

21 febbraio 2005 – Roma – Livorno

Viene accoltellato un semplice passante in quanto scambiato per tifoso del Livorno.

8 marzo 2005 – Roma – Juventus

Accoltellato un tifoso juventino proveniente da Napoli

LA TESTIMONIANZA (di Stefano Boldrini)

Siamo arrivati prima delle 19.30. Abbiamo parcheggiato l’ auto nei pressi della Farnesina. Ho aperto lo sportello e sono stato aggredito da un gruppo di otto, forse dieci persone. Mi hanno dato una coltellata alla gamba destra, poi mi hanno colpito all’ altra gamba. Uno di loro mi ha gridato «di dove sei?», «sono di Napoli, sono tifoso della Roma» e allora ho ricevuto un calcio ed è partita la terza coltellata. Il colpo era diretto al fegato, ma per fortuna sono riuscito a proteggermi con il braccio. A quel punto sono scappati e i miei amici hanno chiamato l’ ambulanza. Sono stato medicato prima allo stadio, poi per fare un piccolo intervento all’ avambraccio destro sono stato trasportato al policlinico Umberto primo. Sono uscito dall’ ospedale all’ una e un quarto di notte e un amico mi ha riportato a casa a Portici, dove sono arrivato alle 5 del mattino. (…) Mi sembra tutto così folle, così assurdo. Chissà, forse l’ automobile». – Perché l’ automobile? «È una Bravo targata Milano. Avranno pensato che eravamo milanesi tifosi della Juventus». – L’ età degli aggressori? «Erano giovanissimi, tra i 18 e i 20 anni, qualcuno con il volto mascherato, altri con il viso scoperto, come quello che ha cercato di colpirmi al fegato». (…) – Come sta ora? «Fatico a stare in piedi, dovrò fare due mesi di rieducazione motoria al braccio, ma sto bene perché penso che poteva andare peggio. Potevano uccidermi.

4 febbraio 2006 – Parma – Roma

(ANSA) Parma-Roma: tifoso accoltellato. Ferito a torace e gamba, e’ grave ma non rischia la vita. Non e’ in pericolo di vita il giovane tifoso del Parma, accoltellato dopo Parma-Roma. Le sue condizioni sono pero’ serie. L’uomo di 30 anni e’ stato colpito con 3 colpi di coltello al torace e a una gamba.

13 febbraio 2006 – Siena – Roma

Un tifoso del Siena riporta una ferita da taglio alla fronte nel corso di un’ aggressione da parte di un gruppo di sostenitori giallorossi, nei pressi dello stadio «Artemio Franchi» prima dell’ inizio della gara.

15 marzo 2006 – Roma – Middlesbrough

Un tifoso inglese viene accoltellato alla schiena

9 aprile 2006 – Roma – Lecce

(AGR) Un tifoso del Lecce e’ stato accoltellato al polpaccio, nel tardo pomeriggio, mentre si trovava in via Marsala, vicino alla stazione Termini, da dove sarebbe dovuto ripartire per la Puglia da Roma. Il tifoso, che ha 24 anni, era in compagnia di alcuni amici quando e’ stato avvicinato da alcuni ultras romanisti che lo hanno ferito con un coltello e poi sono fuggiti.

12 settembre 2006 – Roma – Shakhtar Donetsk

Un tifoso ucraino di 27 anni, residente a Roma, è stato accoltellato alla schiena nei pressi di piazzale De Bosis, a pochi metri dallo stadio Olimpico. Successivamente è stato portato nel vicino ospedale Santo Spirito.

20 settembre 2006 – Roma – Inter

(ANSA) – Due giovani tifosi sono stati accoltellati nel piazzale della Farnesina, a poca distanza dallo stadio Olimpico. E’ accaduto dopo l’inizio della partita tra Roma e Inter. I due ragazzi sono stati medicati al pronto soccorso dell’ospedale San Giacomo

31 ottobre 2006 – Roma – Olympiakos

Un tifoso greco, che era con altri connazionali, è stato ferito con 5 tagli alla coscia destra. Il tifoso, di 32 anni, è stato soccorso e trasportato all’Aurelia Hospital

19 novembre 2006 – Roma – Catania

Un tifoso catanese viene accoltellato dai romanisti nelle vicinanze dello stadio e soccorso da amici che chiamano il 118.

03 dicembre 2006 – Roma – Atalanta

Tre tifosi bergamaschi sono stati accoltellati da tifosi romanisti in uno scontro avvenuto in prossimità dello stadio. Uno degli ultras lombardi è stato ferito al fianco sinistro; un altro, in maniera più seria, all’addome (è grave); un terzo al braccio.

4 aprile 2007 – – Roma – Manchester United

Gli inglesi vengono aggrediti da gruppi di romanisti, armati di sassi e coltelli. Alcuni inglesi si allontanano dallo stadio per sfuggire agli agguati e raggiungono Ponte Milvio, dove sono di nuovo aggrediti. 7 cadono a terra accoltellati, un ferito grave viene portato al Pronto soccorso del San Giacomo dove entra come codice rosso.

«Sanguinavo, non c’ era nessuno»

Parla il tifoso del Manchester accoltellato a Roma: «In trasferta? Mai più»
(di Andrea Pugliese)

(…) dalle parti di piazza Mancini, sulla strada per l’ Olimpico, è stato accoltellato all’ addome. «È fuori pericolo, ma poteva andare peggio», dicono i medici del San Giacomo. Già. Poteva. Che ricordi ha dell’ agguato? «Ero con altri tifosi del Manchester, venivamo dal centro. I taxi ci hanno lasciato in una zona con molto verde, vicina allo stadio. All’ improvviso sono spuntati dei tifosi della Roma, con sciarpe e cappelli. Ci hanno colpito con i coltelli, poi via. Sono crollato a terra. Sentivo dolore, poi il sangue». Che sensazione le è rimasta dentro? «Paura. E insicurezza. In Inghilterra lo stadio è sicuro dentro e fuori. Qui intorno non ho visto un poliziotto. Poteva succedere di tutto».

30 aprile 2007 – – Roma – Lazio (Il giorno in cui nasce il termine “Puncicata”)

Quattro accoltellati: 2 laziali prima della partita alla coscia e al gluteo, e 2 dopo la gara aggrediti alle spalle: un inglese ed un altro tifoso biancoceleste che aveva a collo la sciarpa del Manchester. Il prefetto Serra, parlando dei due prima del derby, ha sminuito: «Si tratta – ha detto – di due “puncicate”, niente di grave».

02 ottobre 2007 – – Roma – Inter

“Prima dell’inizio della partita due giovani tifosi nerazzurri sono stati feriti a coltellate nei pressi di Ponte Milvio, non lontano dallo stadio. ”

13 dicembre 2007 – Roma – Manchester United

Cinque tifosi inglesi vengono accoltellati nella zona attorno allo stadio Olimpico. I feriti sono trasferiti all’ospedale Gemelli, al Santo Spirito e al San Giacomo.

21 gennaio 2008 – Roma – Catania

Tre catanesi accoltellati
(di Alessandro Catapano)

ROMA Il miracolato di questa domenica si chiama Alessandro Gangi La Rosa e ha 30 anni. Ieri, è arrivato a Roma di buon mattino, dopo un viaggio in treno, e troppo presto si è presentato nei dintorni dell’ Olimpico. Stavolta, gli accoltellati sono tre, tutti catanesi, beccati davanti alla Farnesina poco prima delle 12: Alessandro e altri due «puncicati» (come si dice in gergo) ai glutei. Alessandro ha preso una coltellata seria: alle spalle, la lama ha sfiorato il polmone, per un paio d’ ore si è temuto il peggio, si è pensato pure di non giocare la partita. Alessandro se l’ è cavata con un ingresso in pronto soccorso da codice rosso e, alla fine, una prognosi di venti giorni. «Se l’ è cavata» lo dicono quelli che si sono rassegnati alla normalità delle «puncicate».

ACCUSE

Da Catania e all’ Olimpico hanno parlato in tanti, anche andando un po’ oltre. Loro per la morte di Raciti hanno pagato sul serio. Il sindaco Scapagnini ha parlato di «brutale aggressione da parte di teppisti travestiti da tifosi», chiedendo «l’ intervento della giustizia sportiva e una rapida attività investigativa». C’ è pure chi ha accusato Rai e Mediaset di servizi troppo filoromanisti. Il presidente Pulvirenti è andato giù duro: «Roma è una città recidiva, un campo di battaglia, eppure non viene mai punita. Certe cose accadono solo qui. I nostri tifosi hanno subito un agguato e chi ha sbagliato deve pagare. Chiederò la squalifica del campo».

Stavolta sembrano tutti veramente indignati, infatti un mese dopo…

20 febbraio 2008 – Roma –Real Madrid

Accoltellato tifoso del Real

LA STORIA SI RIPETE

Il fattaccio è avvenuto nella solita piazza Mancini, teatro già di altri precedenti episodi di questo genere, a circa 500 metri dallo stadio Olimpico. Colpito ripetutamente ai glutei, il tifoso madrileno ha riportato varie ferite da arma da taglio ed è stato trasportato all’ospedale Santo Spirito. Le condizioni per fortuna non sono gravi.

Il ferimento è bastato a suscitare la peraltro giusta indignazione dei media spagnoli. Il quotidiano Marca definisce il tifo giallorosso tra i più pericolosi d’Italia nell’articolo a firma di José Felix Diaz e stila un elenco dettagliato di tutte le malefatte della frangia violenta del tifo romanista. La reputazione negativa di gruppi di tifosi italiani e romanisti in particolare varcò i confini nazionali già in occasione della vigilia con il Manchester United del novembre scorso, quando i vertici della società inglese, memori dei violenti tafferugli tra ultras romanisti e hooligans inglesi nella precedente Champions League (incidenti che coinvolsero anche le forze dell’ordine), decisero di rimborsare i biglietti ai sostenitori che avrebbero scelto di non partire alla volta dell’Olimpico per paura di incidenti.

Arriva il monito dell’UEFA…

Roma, 31 marzo 2008 – William Gaillard, portavoce della confederazione europea “Se si dovessero verificare nuovamente incidenti come quelli avvenuti in occasione di Roma-Real Madrid dovremo riconsiderare l’ipotesi di far svolgere la finale della Champions League del 2009 a Roma”.

Tutti penseranno che ora la Federazione prebda provvedimenti, faccia qualcosa.. ma appena una settimana dopo il copione è lo stesso

6 aprile 2008 – Roma – Genoa

A fine gara aggrediti e feriti 2 tifosi genoani di 19 anni: uno accoltellato, l’ altro ha ricevuto un colpo alla testa.

25 maggio 2008 – Roma – Inter

Due accoltellati nel dopo partita della finale di Coppa Italia.

31 agosto 2008 – Roma – Napoli

Un tifoso napoletano è stato trasportato da un mezzo del 118 all’ospedale Santo Spirito in codice verde a causa di una coltellata ad una coscia. In base a quanto si apprende l’aggressione sarebbe avvenuta al termine del primo tempo di Roma-Napoli, nella zona esterna allo stadio Olimpico.

Se l’aggressione avviene nei pressi dello stadio la Roma potrebbe essere passibile di squalifica… ma ovviamente non succederà niente, dunque si continua

21 settembre 2008 – Roma – Reggina

Accoltellato un tifoso della squadra calabrese. La vittima si stava recando allo stadio Olimpico insieme con la fidanzata e a tre amici quando e’ stato ferito alla gamba destra: ne avra’ per sette giorni.

12 aprile 2009 – Roma – Lazio

Un cittadino inglese accoltellato al gluteo a ponte Milvio

27 maggio 2009 – Manchester United – Barcellona (Finale Champions League)

Figuraccia mondiale, nonostante le precauzioni straordinarie messe in atto dal Prefetto di Roma: nella nottata di ieri sono stati due i casi di aggressione e accoltellamento ai danni di un cittadino americano (confuso per tifoso del Manchester) e di 22enne inglese effettivamente al seguito dei Red Devils.
A lanciare l’allarme era stato il Times: il quotidiano inglese aveva addirittura proposto all’Uefa, con tanto di raccolta firme online sul suo sito, di togliere la finale di Champions League a Roma, magari optando un’altra sede italiana, Milano in testa. L’appello era caduto nel vuoto e allora gli articoli degli ultimi giorni avevano avvertito i tifosi inglesi pronti a partire per la Capitale: “occhio alle puncicate“. Il termine romanesco, che indica la consuetudine degli Ultras romanisti di utilizzare il coltello per colpire tifosi avversari, aveva così fatto il suo esordio sul prestigioso quotidiano londinese.

18 Aprile 2010 – Roma – Lazio

7 feriti, di cui 3 accoltellati.

06 maggio 2010 – Roma – Inter

Tifo violento a Roma: accoltellato un tifoso dell’Inter

L’aggressione da parte di 4 supporters romanisti è avvenuta nella notte al termine della finale di Coppa Italia.
Aggredito da un gruppo di quattro romanisti, un tifoso dell’Inter è stato accoltellato la scorsa notte intorno all’1,30 a Roma, in via di Tor di Quinto 30 in uno dei consueti agguati a cui gli ultras della Roma hanno abituato i tifosi ospiti italiani e stranieri. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. Il giovane, colpito alla coscia sinistra da una coltellata, è stato trasportato all’ospedale Santo Spirito e dimesso con una prognosi di 10 giorni.

Nella stessa occasione un tifoso romanista invade il campo e viene fermato prima che riesca ad aggredisse Cambiasso dell’Inter.

Chi si aspetta un segnale forte da parte delle istituzioni deve solo rassegnarsi ed attendere la prima amichevole estiva..

09 agosto 2010 – Pescara – Roma

Pescara Roma finisce con due accoltellati
Due tifosi pescaresi, di cui non sono stati ancora resi noti i nomi, sono stati accoltellati nel corso di alcuni tafferugli avvenuti tra gruppi di opposte tifoserie dopo l’incontro amichevole Pescara-Roma di ieri sera, vinto dai giallorossi per 1-0.
Dei due feriti, dei quali non sono stati resi noti i nomi, uno ha ricevuto due coltellate agli arti inferiori, l’altro una coltellata all’emotorace. Entrambi sono stati ricoverati all’ospedale di Pescara e dimessi in nottata con prognosi tra i dieci e i quindici giorni.

07 novembre 2010 – Lazio – Roma

Un ragazzo di 20 anni, tifoso della Lazio, è stato ferito con una coltellata poco prima dell’inizio del derby Lazio-Roma allo stadio Olimpico.

20 gennaio 2011 – Roma – Lazio

Un tifoso della Lazio di 15 anni è stato accoltellato al gluteo e trasportato al Gemelli. Ma anche il pullman biancoceleste ha subito un attacco da parte dei tifosi romanisti: “Un sasso grande come un pallone – racconta De Martino, addetto stampa della Lazio – è stato tirato contro il vetro del pullman all’altezza di Ponte Duca D’Aosta. Il vetro ha retto ma le schegge hanno colpito il nostro team manager Maurizio Manzini. Ha un taglio sulla fronte che gli è stato medicato e gli sono state tolte due schegge dall’occhio”
.[/i]

Gran bel lavoro. le famose PUNCICATE dell'ex questore riommerdista. >:(



Comunque sembra che Lotito si stia convincendo alla scritta sulla maglia "No Racism"
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Teo

Re:Una Fama...Infame . Cosa fare?
« Risposta #208 : Sabato 24 Novembre 2012, 20:00:10 »
Comunque sembra che Lotito si stia convincendo alla scritta sulla maglia "No Racism"

Bella cazzata. Ormai è nel pallone.

Offline disabitato

  • Biancoceleste Clamoroso
  • *
  • Post: 28205
  • Karma: +575/-15
  • Sesso: Maschio
  • antiromanista compulsivo
    • Mostra profilo
Re:Una Fama...Infame . Cosa fare?
« Risposta #209 : Sabato 24 Novembre 2012, 20:02:44 »
Bella cazzata, concordo.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Giglic

Re:Una Fama...Infame . Cosa fare?
« Risposta #210 : Sabato 24 Novembre 2012, 20:11:47 »


L'iniziativa, invece, nella sua retorica è significante: il razzismo ci fa schifo come Società Sportiva Lazio. Poi vediamo che dice il Bonini di turno. Ovviamente, secondo me.

Offline Whistle

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 3467
  • Karma: +66/-2
    • Mostra profilo
Re:Una Fama...Infame . Cosa fare?
« Risposta #211 : Sabato 24 Novembre 2012, 20:15:20 »
Bella cazzata. Ormai è nel pallone.

Ok, quindi la S.S. Lazio, concretamente, cosa dovrebbe fare?

Offline giamma

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 7962
  • Karma: +218/-7
  • Sesso: Maschio
  • Lazio...che altro ?
    • Mostra profilo
Re:Una Fama...Infame . Cosa fare?
« Risposta #212 : Sabato 24 Novembre 2012, 20:18:04 »

L'iniziativa, invece, nella sua retorica è significante: il razzismo ci fa schifo come Società Sportiva Lazio. Poi vediamo che dice il Bonini di turno. Ovviamente, secondo me.
Concordo, temo però sia troppo poco.
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

V.

Re:Una Fama...Infame . Cosa fare?
« Risposta #213 : Sabato 24 Novembre 2012, 20:32:57 »
usare la rete: pubblicare foto e articoli veri.
non insultare, non smerdare o mettere foto di bambini morti.
si può correggere e segnalare rendendo tutto visibile in rete.
mandare lettere di sdegno a caselle inutili non serve.
ma voi lo sapete che da 2 giorni circola una foto di uno dei tifosi aggrediti?
ha fatto il giro del mondo, è ovunque.
e c'è ancora chi pensa a sfogarsi sui forum...
ma non c'è interesse ad agire così, solo pochi e davvero intelligenti lo fanno, come nosurrender.
e neanche si chiede consiglio a chi ne sa di più o a chi è più vicino a certe dinamiche di giornalismo.
ognuno per sè, si fa gruppo solo per dire che la colpa di tutto sarebbe di mensurati...

Giglic

Re:Una Fama...Infame . Cosa fare?
« Risposta #214 : Sabato 24 Novembre 2012, 20:35:43 »
Concordo, temo però sia troppo poco.

Certo che è poco, è solo uno slogan e poco più. Ma mi insegni che il miglioramento, rispetto allo zero, è infinito  ;D

Se la S.S. Lazio prendesse posizione ufficiale contro determinati comportamenti (ed è inutile dire che è ovvio essere contro il razzismo, non è ovvio manco per niente, viste le goliardate di curva) rischierebbe cosa? E mediaticamente la palla della controinformazione passerebbe a "loro".
Il messaggio è chiaro: non posso gestire chi entra perchè lo stadio non è casa mia, di certo non farei entrare chi è contro determinati valori. Che poi, a dirla tutta, ha molto più senso questa della preghiera di Mauri alla madonna di medjogourie...
Anzi, proprio ora che sto scrivendo mi viene in mente il paragone: quella contro Mauri è stata - parliamoci chiaro - una violenta campagna di stampa avallata da un maldestro tentativo di Di Martino di scoprire cose interessanti tramite galera. In quel caso mi sembra che - senza alzare la voce - la società si sia comportata più che correttamente, tanto che i Mensurati di turno sono scomparsi nella nebbia che giustamente avvolge le loro coscienze. Comunicati giusti nei momenti giusti. Ed a differenza di altre squadre, noi siamo, dopo due anni, ancora neanche deferiti. Credo quindi che, in caso di messaggi, se vuole la Lazio sappia comportarsi correttamente. Non sarà lo slogan alternativo "bella cazzata" di certo a rovinare o a far perdere di significato il gesto.

Offline disabitato

  • Biancoceleste Clamoroso
  • *
  • Post: 28205
  • Karma: +575/-15
  • Sesso: Maschio
  • antiromanista compulsivo
    • Mostra profilo
Re:Una Fama...Infame . Cosa fare?
« Risposta #215 : Sabato 24 Novembre 2012, 20:39:23 »
Denunciare i propri tifosi. Mettersi dall'altra parte della barricata.

Fare come i ratti.. essere sempre parte lesa.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Teo

Re:Una Fama...Infame . Cosa fare?
« Risposta #216 : Sabato 24 Novembre 2012, 20:41:00 »
Ok, quindi la S.S. Lazio, concretamente, cosa dovrebbe fare?

E' grottesco giocare con le armi da fuoco e poi, una volta che t'hanno sparato a un ginocchio, attaccarsi un cartello al collo stile John Lennon con scritto "no war". La Lazio non è McDonald's, che fa merchandising ANCHE grazie alla beneficienza pelosa. E poi sulla maglia non deve MAI esserci nulla che non sia il nostro simbolo.

Soluzioni pratiche? Ne individuo tre, naturalmente alternative tra loro:

a) convincere il pianeta intero, ora convinto del contrario, che certe manifestazioni riguardino soggetti isolati e che il 99,9% dei tifosi della Lazio, allo stadio, pensa solo a sostenere la Lazio. La vedo molto dura, vista la potenza mediatica di Lotito&DeMartino, che messa a confronto con quella di Sun, Repubblica e congresso ebraico mondiale mi sembra un tantino inferiore. Idea da scartare, per me;

b) perfezionare i termini dell'amicizia con la curva e spiegare ai relativi rappresentanti che, evidentemente, far comminare alla Lazio multe e squalifiche non può ritenersi un atteggiamento amichevole e laziale;

c) ritornare sui propri passi, dicendo ai rappresentanti del tifo "cari signori, ci siamo sbagliati", dissociandosi TOTALMENTE, e in modo che dopo la rottura diverrebbe credibile, da quanto accade nello stadio.

Naturalmente la c) può passare anche attraverso la rimozione del responsabile della comunicazione, visto che sotto questo profilo la nostra popolarità, rispetto a un anno fa, è crollata ai livelli di un Pacciani.

Teo

Re:Una Fama...Infame . Cosa fare?
« Risposta #217 : Sabato 24 Novembre 2012, 20:42:34 »
mettere foto di bambini morti.

Qui sopra? Dove?

V.

Re:Una Fama...Infame . Cosa fare?
« Risposta #218 : Sabato 24 Novembre 2012, 20:47:00 »
Qui sopra? Dove?

dai, il brodo è lo stesso. non posso far finta che le parrocchie sono così diverse.
passami la cosa, è un ragionamento da uno che infila la testa negli scantinati della ns rete e trova poco buon senso.

POMATA

Re:Una Fama...Infame . Cosa fare?
« Risposta #219 : Sabato 24 Novembre 2012, 20:49:08 »
Ma come bella cazzata? La maglia è un veicolo importante in mondovisione, non scherziamo.

Ottima iniziativa e un grazie enorme a Giancarlo Governi che ha pressionato il nostro presidente.

La gente sa bene che c'è sempre il cretino di turno in ogni curva, ma per lo meno la società dà un segnale importante.