adriano

[salasso]

..In Italia ha vestito cinque casacche, compresa l'ultima apparizione, meno di due anni fa, senza reti con la Roma. Ma la crisi di Adriano era cominciata molto prima, tra il 2008 e il 2009, quando non era riuscito a conquistare la fiducia di Roberto Mancini e aveva perso, dopo un brevissimo idillio, quella di José Mourinho: un periodo nero, nerissimo, in cui l'Imperatore ha sofferto prima di tutto come uomo, sfiorando anche il gesto fatale.

"Stavo male, malissimo. Soffrivo molto - rivela Adriano in una intervista concessa a Globoesporte -. Ero a Milano e mi sentivo solo. Mi mancava la mia famiglia. Smisi anche di credere in Dio. Un giorno chiamai mia madre e le dissi che stavo pensando al suicidio, ma che non l'avevo ancora fatto perché era lei l'unico motivo per rimanere in vita".

"Alla fine della mia carriera con l'Inter ho svolto anche delle sedute con lo psicologo - prosegue -. Ho dovuto risolvere il problema dell'alcolismo. Ora, però, fortunatamente sono una persona felice".sono contento per lui

[pizzeman]

perchè 5 maglie?
inter, parma, fiorentina, roma.. la quinta?

[Matita]

perchè 5 maglie?
inter, parma, fiorentina, roma.. la quinta?

alle merde ne metteva 2 seno' non gli entrava....

[malacarne]

"Ora sono felice".

Lo dice praticamente ogni volta che cambia squadra.

Al di là dei problemi psicologici sui quali non voglio sentenziare, penso si possa dire tranquillamente che questo calciatore aveva tutte le potenzialità per diventare il centravanti più forte del mondo, più forte anche di Ibra.
Tra i vari gol che gli ho visto fare non dimenticherò mai quello che realizzò all'Olimpico contro di noi in un Lazio-Parma 2-3 in cui si portò a spasso tutta la difesa prima di scagliare uno scaldabagno all'angolino.
Dribbling, velocità, potenza, precisione... quello è un gol da centravanti completo. E non fu un caso, ne fece anche altri simili.
Mancini lo voleva fortemente per la stagione 2002/03, disse che con lui la Lazio avrebbe lottato per lo scudetto e, considerando l'Adriano di allora, non gli si poteva dare poi tutto sto' torto.

A prescindere da COSA lo abbia realmente portato ad avere la vita che ha avuto, è stato cmq un talento preso e scaraventato nel cesso. Con tanto di tirata d'acqua.
Un dato oggettivo su cui nessuno potrà avere mai da ridire.

P.S.: Adriano ha giocato in quattro squadre italiane, ma ha vestito la casacca dell'Inter in due lassi di tempo separati (2001/02 e 2004/08)

[Er Matador]

Al di là dei problemi psicologici sui quali non voglio sentenziare, penso si possa dire tranquillamente che questo calciatore aveva tutte le potenzialità per diventare il centravanti più forte del mondo, più forte anche di Ibra. [...]

Perfettamente d'accordo su tutta la linea.
Sottolineo solo quella che, a mio avviso, rimane la sua dote per eccellenza: l'abilità nell'uno-due in tutte le sue fasi, a partire dal movimento perfetto per suggerirlo al compagno che magari non ci aveva pensato.
Sul COSA di cui dicevi scomodo almeno una concausa: l'essere arrivato, lui ragazzo già fragile di suo, nella società più ridicola, cialtrona e disorganizzata del pianeta, vale a dire la morattese.
Fosse capitato in una Juventus o un Milan - dove hanno domato rispettivamente gente come Davids e Cassano e dove, per lo stesso motivo, mi auguro finisca Balotelli -, oggi staremmo forse parlando di un pezzo di storia del calcio.

P.S. Sempre in materia di talenti buttati, non posso fare a meno di citarne un altro: Faustino Asprilla. Qualcosa in carriera ha combinato, ma secondo me sfruttando sì e no il 20% delle sue impressionanti doti.

[malacarne]

Vero, sicuramente arrivare in una società che ha rovinato un botto di giocatori non è stata una gran cosa.

Asprilla non mi pare avesse problemi di alcolismo, ma aveva il difetto di essere completamente fuori di testa.

"Usa la pistola per scacciare le mosche che gli ronzano attorno".

E' la frase con cui Fulvio Zara lo descrive nel suo libro "Bidoni"... direi che lo fotografa benissimo