Autore Topic: Rassegna stampa 20/09/2012  (Letto 1427 volte)

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Rassegna stampa 20/09/2012
« : Giovedì 20 Settembre 2012, 09:44:33 »
GAZZETTA DELLO SPORT












UEFA.COM


La Lazio vuole continuare a stupire

Cinque vittorie in cinque gare ufficiali, primo posto in classifica: nell'esordio nel Gruppo J, i Biancocelesti affrontano in trasferta il Tottenham senza timori reverenziali. Petković: "Cercheremo di prendere le redini del gioco".



Sfatare il tabù d’oltremanica. Per dimostrare di essere una big non solo in Italia, ma anche in campo internazionale. La S.S. Lazio non ha mai vinto nelle ultime sette trasferte europee in Inghilterra, ma arriva a White Hart Lane con un biglietto da visita di cinque vittorie in altrettante gare ufficiali in questa stagione e soprattutto con un primo posto in classifica in serie A, insieme a Juventus e SSC Napoli. Nella tana del Tottenham Hotspur FC, i Biancocelesti vogliono iniziare con il piede giusto il cammino nel Gruppo J di UEFA Europa League.

Lo stesso Vladimir Petković, neo allenatore della Lazio che ha convinto anche i più scettici in questo avvio di stagione, ha un conto aperto con i londinesi, che nel 2010/11 eliminarono il BSC Young Boys all’epoca allenato proprio dal 49enne bosniaco negli spareggi di UEFA Champions League. La sfida di giovedì sera gli offre una grande opportunità di rivincita.

“Loro hanno tanta qualità, non solo sulle fasce, hanno inoltre fisicità e sanno sfruttare le palle inattive”, ha sottolineato Petković nella conferenza stampa pre-gara, “Sono tanti i punti in cui il Tottenham è pericoloso. Il gioco sulle corsie laterali con [Gareth] Bale e [Aaron] Lennon è una loro arma da tempo, i miei giocatori però lo sanno e cercheranno di comportarsi in maniera adeguata. Come ho già detto altre volte, però, pur rispettando il nostro avversario, cercheremo di prendere le redini del gioco, per neutralizzare la loro iniziativa con la nostra”.

Il tecnico rafforza il concetto quando gli chiedono se per frenare potenza e velocità dell’irlandese Bale punterà sull’esperienza di [Lionel] Scaloni o sulla freschezza di [Luis Pedro] Cavanda: “Il mio modo di pensare è più costruttivo. Non sceglierò il giocatore che scenderà in campo per cercare di frenare Bale, ma per mettere Bale in difficoltà”.

Il Tottenham è reduce dalla prima vittoria in Premier League, contro il Reading FC, e la squadra sembra iniziare a recepire il ‘credo’ del suo manager André Villas-Boas dopo un avvio difficile. Il portoghese, dopo la deludente esperienza al Chelsea FC, non ha nascosto che gli Spurs puntano a vincere la UEFA Europa League. “Noi non vogliamo andare troppo in là con il tempo”, sottolinea invece l’allenatore della Lazio, “Loro cercheranno di vincere questa competizione, mentre noi, semplicemente, cercheremo di vincere contro di loro”.

Chi invece non ha avuto alcun problema di ambientamento è proprio Petković, sempre più punto di riferimento del gruppo Biancoceleste. “Un allenatore deve essere da esempio per i suoi giocatori”, conclude il tecnico bosniaco, “Deve essere forte anche se sotto pressione, perché il gruppo deve capire che non mollerai mai e che lavorerai tranquillamente per trasmettere serenità a tutti”. Proprio quello che sembrano aver percepito i suoi giocatori.

Tra questi, il più in forma è sicuramente Hernanes, reduce dalla meravigliosa doppietta del Bentegodi contro l’AC Chievo Verona. Che Petković ha riportato nella posizione più congeniale. “Prima giocavo quasi come una seconda punta, ora sto più indietro e mi piace”, sottolinea in conferenza stampa il brasiliano, “Ho sempre giocato così e sfrutto le mie qualità venendo da dietro. Il fattore sorpresa. Mi piace toccare tanti palloni e non aspettare che mi arrivi la palla”.

Hernanes non vuole fallire a Londra. “Quella con il Tottenham è una gara speciale, sarà trasmessa anche in Brasile, ha una dimensione internazionale e noi vogliamo dimostrare di aver acquisito una mentalità nuova”, conclude il ‘Profeta’, “Non ci poniamo obiettivi, pian piano vogliamo creare questa mentalità”. A partire da giovedì sera a White Hart Lane.

Scarica il Press Kit del match

CORRIERE DELLO SPORT






Esame da grandi comanda Klose
Dallinviato
Alberto Polverosi
LONDRA - Si fatica, in Italia, a considerare lEuropa League un torneo vero. La colpa è
di quei club che lhanno spesso snobbata, trattata come un tempo (anche recente) le
grandi trattavano la Coppa Italia. Lerrore è evidente e ci serviamo di Tottenham-Lazio
per unulteriore dimostrazione: rispetto a Lilla-Bate Borisov e
Braga-Cluj, che aprono due gironi di Champions League,
non è forse una partita più ricca, più interessante, più
appassionante? Ma ogni tentativo di dimostrare che questa è
una Coppa da non prendere sottogamba andrà a vuoto fin
quando una squadra e un allenatore non la metteranno al
centro dei loro pensieri. Questa squadra potrebbe essere la
Lazio e questo allenatore Petkovic, oggi sorpresa in serie A
e magari da stasera anche in Europa. Nella due giorni
italo-inglese, iniziata ieri sera con Chelsea-Juventus e che prosegue stasera con
Tottenham-Lazio, abbiamo portato a Londra le due squadre in testa alla serie A
insieme al Napoli. Ma se la Juve ha giocato contro la prima della Premier League, la
Lazio potrà avere il vantaggio di incontrare una squadra che ancora non ha assorbito
in pieno le idee di Villas Boas, più debole sul piano tecnico per le cessioni di Modric e
Van der Vaart e che ha fatto appena 5 punti in 4 partite. Al suo confronto, la Lazio
vola.

GOL A CENTROCAMPO - Gli Spurs hanno compiuto in estate un percorso simile a
quello della Lazio, passando da Redknapp, allenatore
stimato e amato in Inghilterra, una specie di Mazzone di
Londra, a un tecnico che basa quasi tutto il suo lavoro sulla
tattica. Il processo di rinnovamento è più o meno a metà
dellopera, però già adesso del Tottenham ci sono un paio di
aspetti da considerare e temere. Il primo: i gol arrivano
spesso dal centrocampo, grazie alle caratteristiche
dellamericano Dempsey (13 gol lanno scorso nel Fulham) e
dellislandese Sigurdsson (9 gol da gennaio a giugno con lo
Swansea). Il secondo: partiti Modric e Van der Vaart, la qualità è rimasta tutta sulle ali
dove giocano Lennon e Bale.
LA NUOVA LAZIO - Petkovic ha fatto più in fretta di Villas Boas. In estate ha
cambiato la Lazio di Reja, ha attraversato rapidamente alcuni moduli fino ad
approdare a quello definitivo, con la difesa a quattro, Ledesma poco oltre, quattro
centrocampisti con libertà per Hernanes e una sola punta. Lidea non è quella di
presidiare il centrocampo avversario, ma di arrivare in area con 4 o 5 giocatori. E così
che si sta esaltando Hernanes, padrone del gioco laziale,
protagonista assoluto di questo avvio di stagione. Anche in
passato aveva raggiunto le cime che sta toccando in questo
periodo, aveva già giocato bene, benissimo, ma non aveva
mai giocato così tanto, non si era mai fatto coinvolgere in
questo modo dalla manovra della squadra. Petkovic l'ha
messo al centro della sua idea e il brasiliano gli sta dando
ragione.

IL NUOVO HERNANES - E con questo talento dalle dimensioni adesso ben chiare
che la Lazio cercherà di giocare alla pari col Tottenham. Il nuovo Hernanes e il
vecchio Klose rappresentano i rischi maggiori per la difesa londinese che in Premier
ha subìto 5 gol in 4 partite. Per Petkovic è una grande occasione: in Italia si è fatto
largo con le sue idee fra lo scetticismo generale, adesso può cominciare a provarci
anche in Europa. Londra, il Tottenham, lEuropa League possono diventare il suo
territorio di caccia. Per crescere, lui e la Lazio hanno bisogno di altre certezze lontano
dalla serie A. Oggi può essere il giorno giusto.

L A S Q U A D R A
Dubbio Cavanda-Scaloni Scalpita Zarate, che ha già battuto gli
Spurs

LONDRA - La Lazio è partita ieri mattina alle 10.30 da Fiumicino ed è atterrata a
Stansted alle 13.30. La squadra si è poi trasferita al Marriott, a pochi passi
dallaeroporto, mentre mogli e fidanzate dei giocatori (quelle che da queste parti
chiamerebbero WAGs, wifes and girlfriends??) sono andate ad alloggiare in un hotel
in zona Wembley (sempre Londra Nord). La Lazio peraltro si è trovata nello stesso
hotel anche Hugo Lloris, il portiere francese che questa sera difenderà i pali del
Tottenham e che per i media inglesi è diventato un vero tormentone. Lex Lione sta
ancora cercando casa a Londra e al momento vive in hotel, a pochi passi dal
nuovissimo centro sportivo di Bulls Cross.
I MIGLIORI - Petkovic ha confermato che non farà turnover. «Le gambe a questo
punto della stagione sono fresche - ha confermato il tecnico - e non avrebbe senso
cambiare. Poi, qualora dovessi notare qualche giocatore fuori forma con il passare
della stagione, allora avrebbe senso, ma i cambi devono essere naturali. Quelli che
potrebbero calare, si possono sostituire, ma quelli che stanno al top li lascio giocare.
Per il turnover cè tempo». Il tecnico bosniaco deciderà soltanto allultimo chi schierare
a destra per contrastare limpeto di Gareth Bale. Per il tecnico bosniaco, sia Scaloni
che Cavanda rappresentano una valida alternativa, ma soltanto stamattina dopo la
rifinitura il tecnico scioglierà gli ultimi dubbi in merito. «Per mettere Bale in difficoltà ci
sono dei giocatori che danno due diverse e ottime alternative: domani mattina (oggi)
deciderò». Certo è che Scaloni conosce meglio il territorio, avendo già militato nelle
fila del West Ham (Spurs sconfitti 2-1 nel 2006 ma ad Upton Park), ma Cavanda può
dare la spinta offensiva necessaria per aderire ai principi elencati spesso in
conferenza stampa da Petkovic. A centrocampo il solito Ledesma agirà davanti alla
difesa dettando i tempi dellazione, coadiuvato da Candreva, GoGonzalez, Hernanes e
Mauri. Anche in questo caso a sinistra cè la possibilità che, dallinizio o in corsa,
scenda in campo Mauro Zarate, che pure contro il Tottenham ha giocato ma solo per 6
minuti nel marzo 2008 in una gara stravinta 4-1 dal suo Birmingham. In attacco agirà il
solito Klose, sempre più voglioso di fare bene sulla scena internazionale, nonostante
conti solo tre partecipazioni in Uefa o Europa League con le maglie di Werder, Bayern
e Lazio.
g.m.

I TIFOSI IN AVVICINAMENTO
Appuntamento a Liverpool Street

LONDRA - Si sono dati appuntamento a Liverpool Street, la stazione principale di
Londra Est. Qui arrivano i treni da Ipswich e Norwich. Da qui però si prende anche il
treno cittadino che in poche fermate conduce a White Hart Lane. Sarà un raduno
eccezionale, da pelle doca. Almeno 1500 laziali si sono dati appuntamento per le 16
ora locale in una delle quattro stazioni principali londinesi. Cori, bandiere, battimani:
sembra già di sentire i canti scanditi. Sembra già di vedere i passanti che, tra una
risatina isterica e un applauso compiaciuto (magari tifosi dellArsenal di ritorno da
Montpellier) si godranno lo spettacolo gratuito questo pomeriggio. I tifosi laziali si
ritroveranno, si abbracceranno e sventoleranno al mondo
tutta la loro voglia dEuropa. Con loro presenti anche alcuni
esponenti della tifoseria del West Ham che, dopo aver
ospitato alcuni omologhi laziali a Wembley lo scorso maggio
per la finale playoff con il Blackpool, hanno intensificato i
rapporti con la Nord. Ieri sera intanto, per i primi arrivati, nei
numerosi pub in giro per la capitale inglese, un occhio a
Chelsea-Juventus e allo spettacolo della Champions
League, uno show a cui anche i tifosi laziali, dopo due tentativi non riusciti, vorrebbero
partecipare il prossimo anno. Ma adesso meglio godersi il momento: uno degli stadi
più belli e storici dInghilterra aspetta la Lazio e la sua gente.

WHITE HART LANE - Cè voglia dEuropa anche a White Hart Lane. Lo stadio è quasi
esaurito (previsti in oltre 30.000 sugli spalti) e già la scorsa settimana, per una partita
contro il Barcellona delle Next Generation Series (quelle che hanno reso famoso
Stramaccioni), cerano 9200 spettatori. Al contrario di quanto accade di solito, stavolta
il Tottenham non ha disseminato cartelloni pubblicitari della gara in giro per la città.
Segno che evidentemente il pubblico di casa risponderà alla grande.

VIP - Sarà un vippaio "scarno" quello che seguirà la visita della Lazio a White Hart
Lane. Così almeno dicono le previsioni. Ci sarà quasi sicuramente Roberto Mancini,
rientrato ieri nella notte da Madrid dopo la delusione raccolta in Champions con il suo
Manchester City. Tottenham-Lazio per lui rappresenta la classica occasione per unire
lutile al dilettevole: incontrare vecchi amici e contemporaneamente spiare dal vivo il
nuovo Tottenham di Villas-Boas che il Manchester City affronterà l11 novembre (a
Roma giorno di derby) in campionato. Roberto Di Matteo potrebbe fare altrettanto in
vista della gara del suo Chelsea proprio a White Hart Lane il 20 ottobre. Mancini in
particolare amava portare le sue squadre in tournée in Inghilterra: alla sua prima
esperienza da allenatore sulla panchina della Lazio, proprio a White Hart Lane arrivò
un pareggio in rimonta, un 2-2 firmato da Lopez e Crespo (che pochi giorni dopo
salutò insieme a Nesta per trasferirsi a Milano). Non dovrebbe esserci Paolo Di Canio,
reduce dalla vittoriosa trasferta di Portsmouth (1-2) con il suo Swindon e presente in
campo nellultima trasferta della Lazio in gare ufficiali in terra dAlbione, un 2-0
rimediato al Riverside di Middlesbrough. Non ci sarà nemmeno Paul Gascoigne che
due anni fa raccolse linvito di José Mourinho e presenziò alla gara di Champions
League tra Tottenham e Real Madrid. Per lui però appuntamento al ritorno.
g.m.

ROMA - Lultimo Tottenham-Lazio risale all11 agosto 2002. Unamichevole conclusa
2-2 (gol di Richards e Redknapp, poi rimonta con Claudio Lopez e Crespo). La partita
chiudeva due settimane di ritiro in Inghilterra della Lazio di Mancini. Ma quel giorno, al
White Hart Lane, Alessandro Nesta giocò anche la terzultima partita in maglia
biancoceleste. La trattativa con il Milan era già aperta, da mesi il nome del capitano
era in bilico, Cragnotti doveva venderlo per motivi di bilancio. Alle cinque del
pomeriggio, con tutta la Lazio già sul pullman e in attesa di tornare allaeroporto di
Heatrow, rimbalzò da Rimini (dove Berlusconi era per un convegno di Forza Italia)
arrivò il comunicato del Milan: «Ci ritiriamo. La nostra offerta era di 26 milioni. E
Berlusconi non si è mai occupato della vicenda». La risposta di Cragnotti: «Lo tolgo
dal mercato, sarà il nostro capitano». Il 31 agosto, venti giorni dopo lamichevole di
Londra, Nesta sarebbe passato al Milan.
f.p.




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Re:Rassegna stampa 20/09/2012
« Risposta #1 : Giovedì 20 Settembre 2012, 09:51:37 »
«La mia Lazio può vincere anche qui»

LONDRA - «Loro cercheranno di vincere la
coppa, noi semplicemente di vincere questa
partita» , è un approccio soft e convinto quello di
Vladimir Petkovic. Adatto ad una squadra che ha
vinto solo due volte nelle ultime undici disputate
in Europa. Vivere alla giornata è diventato il
nuovo imperativo di questa squadra che si
affaccia nuovamente alla ribalta internazionale
per il secondo anno
consecutivo, per la
terza volta nelle ultime
cinque stagioni. E
necessario mantenere
un low profile, anche se
questa sera non cè da
aspettarsi una squadra rinunciataria. «Contro il Tottenham
sarà un vero test ha sentenziato Petkovic - ma dovremo
saper mostrare anche la capacità di soffrire e imporre il
nostro gioco su un campo di fama internazionale, in casa di
una squadra che ha una grande tradizione» .

FISICITA - Ma il Tottenham che vinse la Coppa Uefa nel 1984 è chiaramente altra
cosa rispetto a questo di Villas Boas che ha raccolto il testimone di Harry Redknapp,
facendo del gioco sulle fasce uno dei suoi punti di forza principali. «Una squadra come
loro dimostra qualità sulle fasce ma anche grazie alla fisicità a centrocampo. Ci sono
diversi punti del campo dove possono essere pericolosi. I miei giocatori lo sanno ma
noi dovremo per prima cosa cercare di imporre il nostro gioco. Studiamo, diamo
suggerimenti su punti forti e deboli degli avversari, ma dobbiamo essere noi a cercare
di prendere il pallino in mano. Lobiettivo sarà come sempre quello di neutralizzare il
gioco dell'avversario con il nostro» .

OBIETTIVI - LEuropa League è una competizione che Petko
non si sente di snobbare: «Negli ultimi due o tre anni
lapproccio a questa coppa è leggermente cambiato. Per me
è importante farsi vedere e farsi valere a livello
internazionale per confrontarsi con altre realtà. Le diversità
nel calcio possono far crescere la squadra». La Lazio ha
centrato solo una finale Uefa nella sua storia pluricentenaria,
ma Petkovic non accenna alla possibilità di arrivare fino in
fondo: «Non me la sento di andare troppo in là nel tempo,
non voglio fare previsioni, mi sento solo di dire che dobbiamo vivere alla giornata e
cercare di vincere qui a Londra» . Villas Boas invece ha vinto lEuropa League, ma
Petkovic ad inizio stagione si è trovato sotto pressione come e quanto il tecnico
portoghese, ancor prima di iniziare. Da lui il tecnico portoghese potrebbe prendere
esempio: «Sotto pressione ci si può sentire solo quando la soffri. Noi allenatori
dobbiamo essere forti ed essere desempio per i nostri giocatori. Limportante è sempre
lavorare, essere sereni e concentrarci solo sulla partita».

gazza - Pensiero finale per Paul Gascoigne, assente forzato stasera a White Hart
Lane: «Seguivo da lontano Gascoigne e mi dispiace per le difficoltà che sta passando.
Spero, come tutti gli sportivi, che con la forza della volontà riesca a recuperare tutto e
magari essere presente allOlimpico al ritorno».







E un avvio con il botto, quello di Hernanes sotto la gestione Petkovic. Il brasiliano ha
messo insieme quattro reti su cinque uscite ufficiali: una nella gara di andata dei
preliminari di Europa League contro il Mura 05, in Slovenia, una alla prima in
campionato contro lAtalanta a Bergamo, poi la doppietta di domenica a Verona contro
il Chievo.

LONDRA - Andare piano piano, vivere alla
giornata e affrontare un ostacolo alla volta. Lo
dice Petkovic, lo professa Hernanes: «Lho
imparato da voi, bisogna andare piano piano. In
questi due anni ho imparato alcune cose. Prima
avevo determinati obiettivi, ma ora ho imparato a
prendere una cosa per volta, senza creare
troppe aspettative, partita dopo partita, e senza
entusiasmarsi troppo. Stiamo creando la
mentalità per pensare che la partita più
importante è la prossima e questo è speciale» ,
ha raccontato il centrocampista brasiliano, che
non si è esaltato e continua a volare basso. La
doppietta pazzesca
realizzata domenica al
Bentegodi non ha
provocato eccessi di
euforia.

VETRINA - Il Profeta è
in sintonia con Petkovic
anche per quello che
riguarda la risonanza
mediatica di questa
gara. E il debutto di Europa League, è
unoccasione per farsi vedere. Ribalta prestigiosa
per il fantasista brasiliano, che ci tiene a
riconquistare la nazionale verdeoro. Giocare la
Champions è uno dei suoi obiettivi professionali.
Rubare locchio stasera a Londra significherebbe
cominciare ad accorciare la strada. E avere lidea
che la Lazio sta veramente tornando a pensare
in grande. «In Brasile il campionato italiano non
lo fanno vedere sempre - spiega - mentre la
partita con il Tottenham sarà trasmessa in diretta
tv. Questa gara ci conferisce una dimensione
internazionale e per questo ci dà sensazioni diverse: vogliamo fare bene e continuare
a dimostrare il nostro valore anche in campo europeo. Ci sono sensazioni speciali
perché sarà una partita speciale» . Sicuramente lo sarà per lui, perché oltre al
momento di forma, ha confessato recentemente che in estate ha detto no proprio al
Tottenham, e in Europa con la maglia della Lazio ha segnato soltanto nei preliminari.
Lanno scorso due gol con i macedoni del Rabotnicki Skopje, questanno (con un altro
bellissimo tiro di sinistro) nella partita dandata a Maribor con gli sloveni del Mura. Il
primo dei suoi quattro gol stagionali, considerando anche i tre realizzati in campionato
(con Atalanta e Chievo). Ora segna solo in trasferta il Profeta e chissà che a Londranon riesca a tirar fuori unaltra prodezza: sarebbe la prima nei gironi di Europa League.
SVOLTA - Per ora però, il Profeta non se la sente di vaticinare oltre, ma avverte che
questo può già essere un punto di svolta per la stagione biancazzurra: «Può essere un
momento di svolta sia per me che per la squadra. Tutti stiamo facendo bene. Non
vogliamo lasciare dubbi tra i tifosi: per questo vogliamo fare ancora bene e dimostrare
tutto il nostro valore e le nostre capacità» . Con grande semplicità, ha spiegato che la
nuova collocazione tattica è alla base della sua crescita. Ora gioca con unaltra
prospettiva. «La mia posizione in campo ovviamente è un po diversa. Avevo già
giocato in questo ruolo. Prima giocavo come seconda punta e adesso più indietro e
questo mi piace perché in fondo ho sempre giocato cosi. Questo ruolo mi permette di
sorprendere e di sfruttare le mie qualità di inserimento. Non mi piace stare davanti e
attendere che mi arrivi il pallone: preferisco stare più basso».




«Questa Lazio merita rispetto»

LONDRA Il Tottenham sembra aver trovato la
quadratura del cerchio. Domenica a Reading ha
ottenuto una vittoria parallela a quella della
Lazio: un 3-1 perentorio subendo linutile gol della
squadra di casa nel finale. Un gol in
progressione a tagliare in due la difesa (per
Hernanes leggi Defoe). È un Tottenham ritrovato
oltre che rinnovato e proprio per questo Villas
Boas non stravolgerà più di tanto la formazione
vittoriosa domenica al Majdeski. In porta però
appare praticamente scontato limpiego di Hugo
Lloris, il portiere
francese (in passato
nel mirino della Lazio)
arrivato poche
settimane fa dal Lione
per 15 milioni di euro. Il
posto in campionato è
di Brad Friedel che
domenica ha raggiunto
la sua 308ª presenza
consecutiva in Premier League (con maglie di Blackburn,
Aston Villa e Tottenham). Come lanno scorso però, dove in campionato giocava
lamericano e le coppe se le smezzavano Cudicini e Gomes, questanno dovrebbe
essere la stessa cosa. Lloris scalpita e, come dichiarato la scorsa settimana, vuole
dimostrare di essere il migliore nel ruolo. In mezzo alla difesa Gallas dovrebbe lasciare
il posto a Caulker che sarà affiancato da Vertonghen: anche lui è nuovo, ha
esperienza europea con lAjax, e ha bisogno di minuti. Walker e Naughton appaiono
scelte obbligate nei ruoli di terzini. Soprattutto il secondo, visto che ad Assou-Ekotto è
stato rimosso un frammento osseo allaltezza del ginocchio e starà fuori per un mese.
A fare schermo ci saranno Sandro (a novembre scorso marcatore insieme ad
Hernanes nella vittoria del Brasile in Gabon) e Huddlestone, più adatto al ruolo rispetto
a Dembélé. Confermato il terzetto di trequartisti (Lennon, Sigurdsson e Bale) chedomenica contro il Reading hanno tutti lasciato il campo anzitempo.
BALLOTTAGGIO - In attacco sembrava fatta per Adebayor unica punta, ma ieri
mattina il togolese non si è allenato ( «le sue condizioni andranno valutate nei prossimi
giorni» ha detto Villas Boas in conferenza stampa) e in avanti è ballottaggio tra lottimo
Defoe, che ha già segnato 3 gol in 4 gare, e Clint Dempsey ( «può giocare anche da
solo in avanti» ). Nel caso in cui Villas Boas a sorpresa
decidesse di confermare ancora Defoe, lamericano
scalerebbe indietro al posto di Sigurdsson. Per il Tottenham
comunque è la prima di 7 gare in 30 giorni e, con 18
giocatori a disposizione, «dovremo stare molto attenti da ora
in poi» , come ha spiegato AVB. Il tecnico portoghese però,
al contrario del suo predecessore Redknapp, non snobberà
di certo la competizione, anche perché lha vinta due anni fa
alla guida del Porto. «Forse non offrirà la stessa ricompensadella Champions, ma ha un turno in più ed è comunque una competizione ricca di
storia, che regala emozioni, e questo alla fine è quello che vogliono i tifosi» , ha
commentato.
ROMANE Villas Boas ha parlato in termini positivi della Lazio, squadra di cui teme
soprattutto la spinta emotiva. «Penso che la Lazio abbia giocatori di grande talento,
ma quello che dobbiamo pensare è che affronteremo una squadra molto motivata ha
spiegato l'ex tecnico del Chelsea in conferenza stampa . Per questo sarà una gara
molto difficile. La Lazio in questo momento ha sorpreso tutti in Serie A e, pur avendo
cambiato allenatore e stile di gioco, sta facendo benissimo. È una squadra piena di
talento e ben organizzata. Dovremo temere anche e soprattutto la spinta emotiva che
è laspetto che rende questa gara difficilissima» . Lanno scorso si parlò di un approccio
da parte della nuova Roma americana con il tecnico portoghese. «Non posso
speculare troppo ha risposto Villas Boas Lanno scorso alla fine ero un allenatore
libero, sono stato contattato da un paio di club, ma per il rispetto che ho per Baldini,
Sabatini e Zeman non posso rispondere. Sono molto felice per le scelte che ha fatto
Baldini, che è un mio amico, e anche Walter, ma non posso dire niente di più. Posso
solo confermare che ho avuto un paio di contatti da parte di squadre italiane, ma
nessuno dei due si è spinto oltre i sondaggi iniziali» .


IL DOPPIO EX Cudicini, i biancocelesti nel cuore «Tifosi grandiosi,
mi vogliono bene»

LONDRA - Carlos memories , il racconto di
Cudicini. Un viaggio alle radici biancocelesti della
carriera che lha condotto al Tottenham.
Nessuno, tra gli uomini di André Villas Boas, può
raccontare la Lazio come lui e per questo è il suo
sorriso ad aprire il sito ufficiale degli Spurs: una
sola presenza remota - 20 ottobre del 1996:
lanno di nascita, pensate, del terzo portiere
Guido Guerrieri -, eppure l'emozione è senza
tempo e il legame con i tifosi indissolubile.
FREDDO - Impossibile
dimenticare l'esordio in
A. E' il sogno di
bambino afferrato dopo
le giovanili al Milan e
lapprendistato tra
Como e Prato. Carlo
viene strappato alla
panchina quando Luca
Marchegiani abbatte Dario Silva e viene espulso.
E freddo, come sa essere un predestinato:
difende la vittoria con buone parate e diventa
perfino eroico alla fine: si rompe il tendine
d'Achille ma completa la partita, non ci sono più
sostituzioni e non vuole abbandonare la porta.
«E' stata la mia prima partita in A - ricorda - ,coincisa con una vittoria: ero eccitatissimo
perfino dopo l'infortunio. Poi ho realizzato la gravità e il giorno dopo è arrivata la brutta
notizia: sei mesi fermo, è stato devastante».
FRANTUMI - La felicità in frantumi con il legamento, fino a quel momento era tutto
perfetto: il 20 ottobre, oltretutto, è il compleanno di papà Fabio, una festa completa se
non ci si fosse messo il destino. Ma anche lo sbalzo di sentimenti fa di Lazio-Cagliari
un match immortale e di Cudicini un campione amato, non una meteora. «Roma è una
città fantastica - ricambia lui - e lesperienza biancoceleste molto positiva. I tifosi sono
grandiosi, molto appassionati: benché abbia indossato una sola volta la maglia, mi
sono sempre stati vicini. Ancora oggi, dopo tanto tempo, ricevo molte lettere: ho molto
rispetto nei loro confronti».
FORZA - Ripartì da Casteldisangro, poi la magìa di Londra: dieci stagioni al Chelsea,dove lo chiama Gianluca Vialli, poi il Tottenham dove teme di chiudere la carriera per
un grave incidente in moto ormai dimenticato. Una vita nella City e sempre con la
Lazio nel cuore: «Ha faticato durante la preparazione e cera molta pressione sul
nuovo tecnico, però nelle prime tre partite di campionato ha ottenuto tre vittorie. E una
squadra solida, con un ottimo portiere, Marchetti. Luomo da temere è Hernanes, ma
cè anche Klose: tutti sanno quanto sia pericoloso davanti. I giocatori, inoltre, sono
insieme da anni e questo è uno dei principali punti di forza».


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Re:Rassegna stampa 20/09/2012
« Risposta #2 : Giovedì 20 Settembre 2012, 09:55:24 »

Tottenham-Lazio in quattro duelli
Servizi di Fabrizio Patania

ROMA - Calcio inglese, profumo dEuropa League, sfida nobile con il Tottenham,
partita da giocare a cento allora. Testa e cuore serviranno per provare a
sbancare White Hart Lane e partire alla grande anche nel girone europeo.
Petkovic e la Lazio ci credono, non intendono fermarsi. Hanno studiato i punti
deboli degli Spurs, proveranno a sorprendere Villas Boas: per il tecnico di
Sarajevo servirà la capacità di gestire la partita, di
riuscire a controllarla attraverso il possesso del pallone,
ma bisognerà anche accettare la sfida dal punto di vista
fisico. Perdere i contrasti, andare con il piede morbido,
favorirebbe la pressione del Tottenham. Lallenatore
della Lazio, invece, chiede alla squadra di neutralizzare il
gioco inglese e impadronirsi del pallino, possibilmente
dai primi minuti. La sfida con il Tottenham, però, si
deciderà con i duelli individuali. Con la classe e la forza
dei giocatori di spicco delle due formazioni. Ci sono
tante storie da raccontare, intrecci e incroci curiosi dentro questa partita, che di
sicuro verrà guardata in tutta Europa e non solo. Per Lotito e il ds Tare è un
appuntamento fondamentale, segna il confine tra la gestione oculata, un lungo
periodo complicato per uscire dai guai del passato e lalba di un nuovo ciclo,
lorizzonte dorato per tornare a pensare in grande, a sognare come vogliono i
tifosi. E certi nomi aiutano a far volare la fantasia. Petkovic aspetta unaltra
prodezza di Klose, il fuoriclasse senza età, più forte del turnover. Il tedesco
cercherà di essere più bravo e decisivo di Defoe, centravanti della nazionale
inglese, allievo di Paolo Di Canio, conosciuto ai tempi del West Ham. A
centrocampo peseranno di più le geometrie e il contrasto di Sandro oppure i
ricami e le intuizioni di Hernanes, reduce dalla doppietta pazzesca del
Bentegodi? E poi si giocherà di forza, di corsa, ad alta velocità. E allora Lulic
proverà a rispondere a Bale. Arginare e ripartire. Era il dogma di Reja. Su una
fascia e sullaltra, stasera il bosniaco e il gallese faranno a gara a chi accelera di
più.




K L O S E
D E F O E
Lasso tedesco insegue il 30° gol europeo contro linglese di
scuola-Di Canio

ROMA - Queste partite si decidono con listinto sotto porta, il cinismo e la capacità di
sfruttare la prima occasione. Petkovic si augura che Klose, il pescatore di gol, inventi
unaltra prodezza. Il tedesco, tre gol in campionato e uno nei play off con il Mura, cerca
la trentesima rete europea della sua carriera, le ultime quattro con la maglia
biancocelestre. Tre appartengono alla gestione Reja. Klose sfida e spaventa il
Tottenham, che in estate aveva provato ad avvicinarlo, pure se Villas Boas ha
attribuito queste indiscrezioni alle proposte di alcuni procuratori. In realtà Miroslav non
ha mai pensato di lasciare la Lazio. Ha firmato un triennale in scadenza 2014, ha
intenzione di giocare ad alto livello almeno sino al Mondiale in Brasile, forse anche
dopo, se le gambe lo sosterranno. Gli Spurs dovranno guardarsi da Klose e non
potranno contare su Adebayor, il congolese ex City, bloccato da un infortunio e un
anno e mezzo fa entrato nei pensieri di Reja e del ds Tare, che avrebbero voluto
portarlo alla Lazio. Non se ne fece di niente, mancavano i presupposti economici per
sopportare un ingaggion pesantissimo. Vilas Boas punterà su Jermain Defoe, classe
82, centravanti della nazionale inglese (51 presenze, 17 gol), 3 gol nelle prime 4
giornate di Premier League questanno. Che centra Defoe con la Lazio? Risposta
semplice. E un centravanti cresciuto alla scuola di Paolo Di Canio, suo capitano nel
West Ham allinizio della carriera. Era il 2002 quando, con la Lazio di Mancini in
tournée in Inghilterra, lex talento del Quarticciolo indicò proprio in Defoe un nome da
seguire per il futuro. Nellestate 2010 segnò un gol allo Young Boys di Petkovic.
Stasera toccherà a Biava e Dias arginarlo.



L U L I C
B A L E
Si sono già affrontati La loro corsa può rivelarsi devastante



ROMA - Non è la prima volta che sincrociano.
Senad Lulic o Gareth Bale, chi corre più forte?
Ceduto Kolarov al Manchester City, il ds Tare ha
trovato nel bosniaco la risposta della Lazio al
gallese. Giocheranno su fasce opposte, perché
tutti e due prediligono la corsia sinistra.
Entrambi, poi, possono essere impiegati anche
da interni di centrocampo. Chissà dove Villas
Boas piazzerà Bale, ma certo uno dei principali
temi tattici della sfida tra Tottenham e Lazio
verterà sul confronto tra i due, sulla capacità di
spostare la partita e far prevalere la propria
forza. Se gli Spurs punteranno sulle percussioni
di Bale, Petkovic chiederà a Lulic di costringere
Lennon a rincorrerlo. Gli inserimenti offensivi e le
sortite a sorprese del bosniaco diventeranno una
delle armi della Lazio. Lulic e Bale si erano
sfidati nellormai celebre preliminare di
Champions League dellestate 2010 tra Young
Boys e Tottenham: 3-2 per gli svizzeri nella
partita dandata a Berna, 4-0 per gli Spurs nel
match di ritorno al White Hart Lane. Lulic di
sinistro segnò il primo gol allandata e portò in
vantaggio la squadra di Petkovic: quella sera
impressionò tutti, a partire dal ds Tare, che un
anno dopo lo avrebbe acquistato per quasi tre
milioni. Un affare, visto che il suo valore di
mercato si è già quintuplicato. Bale, invece,
diventò protagonista nella partita di ritorno.
Crouch firmò una tripletta, il gol del 2-0 realizzato
da Defoe. Per il gallese tre assist e un rigoreprovocato. Petkovic lo ricorda ancora come un
incubo. Gli Spurs acquistarono Bale per 14,7
milioni dal Southampton nel 2007: oggi il gallese
vale 40 milioni di euro.

E D E R S O N
L L O R I S
Sei anni insieme a Nizza e Lione hanno rischiato di ritrovarsi
anche a Roma

ROMA - Una sorpresa. Ieri la Lazio, entrando nel
suo albergo londinese, ha trovato Hugo Lloris,
portiere francese e neoacquisto del Tottenham.
E appena arrivato a Londra e, in attesa di trovare
casa, vive ancora in albergo. Di sicuro si sarà
abbracciato con il suo amico Ederson. Negli
ultimi sei anni, dal 2006 al 2012, hanno vissuto
uno accanto allaltro. Compagni di squadra nel
Nizza, ceduti nellestate 2008 dal club rossonero
della Costa Azzurra allOlympique Lione. Si sono
separati soltanto a giugno ed è curioso lintreccio.
Perché Ederson, a parametro zero, è arrivato
alla Lazio dopo cinque anni. Datato è il
corteggiamento del presidente Lotito. Hugo
Lloris, 40 presenze con la nazionale francese,
classe 86, alla Lazio invece non è arrivato e
chissà mai se ci arriverà. Ma nel 2007 lex diesse
Walter Sabatini lo aveva scelto come erede di
Peruzzi, che annunciò allimprovviso di voler
chiudere la carriera tra i pali. Con un blitz a
Montecarlo, la Lazio mise le mani su Lloris: di
fatto era stato acquistato per 2 milioni di euro. Il
Nizza voleva allargare loperazione, Antonio
Caliendo e Patrizia Pighini (che oggi è la moglie
di Ederson) si presentarono a Formello: la Lazio
trattò a lungo anche il francese, ma il suo
cartellino costava undici milioni di euro. Alla fine non se ne fece di niente, la società
biancoceleste dirottò su Carrizo (e poi su Muslera per i noti problemi di passaporto
dellargentino) e tutti e due i giocatori rimasero in carico al Nizza. Nellestate 2008
vennero acquistati dal Lione per un totale di 23,5 milioni di euro. Questa sera si
sfideranno al White Hart Lane: per Ederson si profila (nella migliore delle ipotesi) la
panchina. Lloris ha rischiato di finirci, ma alla fine troverà posto tra i pali.

H E R N A N E S
S A N D R O
Già avversari in Brasile si contendono anche un posto nella
Seleçao


ROMA - La sfida di centrocampo che può
orientare il controllo della partita si gioca tra
Hernanes e Sandro, brasiliani, rivali sino
allestate 2010 dallaltra parte del mondo. Il
Profeta contro lex regista dellInternacional di
Porto Alegre, finito in Premier League perché
favorito dal passaporto portoghese e dunque
tesserabile con lo status di comunitario.
Hernanes è più offensivo, è un playmaker con il
vizio del gol. Sandro è un volante con spiccate
attitudini di interdizione. Si giocano il posto in
Nazionale. Sandro è entrato stabilmente nel giro
verdeoro del ct Menezes e ha totalizzato 15
presenze (con un gol) nelle ultime due stagioni.
Hernanes è fermo a quota 8 e negli ultimi giri di
convocazioni non è mai entrato, forse
lesplosione di queste settimane con la Lazio lo
aiuterà a riconquistare stima, considerazione e
attenzione. E chiaro che per tutti e due i
centrocampisti lobiettivo sia il Mondiale 2014 da
giocare a casa, in Brasile. Sono arrivati in
Europa nello stesso periodo e con la medesima
valutazione: Sandro costò al Tottenham 10
milioni di euro, Hernanes alla Lazio circa 11,5
(da bilancio). Sandro non ha avuto responsabilità
di regia nelle sue due prime stagioni inglese perché la luce del gioco era garantita da
Modric, la stella croata. Hernanes è stato costretto per due anni a giocare da
trequartista e spesso è rimasto ai margini della manovra. Arretrando di una decina di
metri più indietro, ha la possibilità di entrare nel vivo dellazione. Hernanes ha perso le
Olimpiadi di Londra, Sandro no, ma stasera al White Hart Lane proveranno a
prendersi il primo pezzo di Europa League. Petkovic, ovviamenteovviamente, si augura che il Profeta sia un trascinatore come a Verona.




Offline DinoRaggio

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Re:Rassegna stampa 20/09/2012
« Risposta #3 : Giovedì 20 Settembre 2012, 09:57:34 »
"Piano, Piano, l'ho imparato in Italia". Hernanes è lento.  ;D

Grazie lolla! :)
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline lollapalooza

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Re:Rassegna stampa 20/09/2012
« Risposta #4 : Giovedì 20 Settembre 2012, 10:01:50 »
TUTTOSPORT



IL BOMBER AVVERTE
Rocchi teme le giocate del gallese «Bale è il
pericolo numero uno»
ROMA (ste.car.) Il Tottenham perde i pezzi. Stasera non ci sarà Adebayor, infortunato
al bicipite femorale. In panchina domenica, era pronto a prendere il posto di Defoe
(doppietta a Reading) che dovrebbe essere confermato. A Villas-Boas mancano
anche Assou-Ekotto, Parker, Gomes, Livermore e Kaboul. Ci sarà invece Bale, il
pericolo numero 1 per Rocchi: «Il Tottenham si è ripreso domenica vincendo la prima
partita in Premier - ha spiegato a Lazio Style -. Hanno il morale alto e il pubblico a
caricarli, oltre a giocatori di qualità tra i quali Bale è il più temibile. Ma sono fiducioso».
Come Hernanes: «E una partita speciale. Viviamo un momento positivo, tutti stanno
facendo bene e vogliamo dimostrare di poter far meglio. Sarà importante la mentalità».



ORE 21.05 TOTTENHAM-LAZIO
Petkovic: sfida al milionario

ROMA. Le idee contro i soldi. Lo sconosciuto
contro il predestinato. Lazio contro Tottenham è
anche Petkovic contro Villas Boas . Ma non
solo. Sono due mondi a confronto che per certi
versi sembrano viaggiare su binari paralleli.
Quello biancoceleste incarna il cavallo di
battaglia del suo presidente, ossia del calcio
moralizzato fatto di umiltà e sacrificio, capace
anche di mettere fuori
squadra un elemento
valido come Diakitè
«perché non incarna i
valori del club». A dir la verità, più che una
questione di principio, alla fine è sempre una
mera questione di soldi, ma come dar torto a
Lotito quando nei giorni scorsi spiegava che
dopo «che lo abbiamo cresciuto anche quando
qualcuno non ci credeva, gli abbiamo rinnovato
il contratto quando era infortunato, ora per
ringraziarci ci chiede allimprovviso 1,2
milioni?». Figuriamoci cosa deve aver pensato
Villas Boas che se ha dato il via libera alla
cessione di Modric al Real Madrid ha poi
comunque preteso un portiere ( Lloris ) pagato
12 milioni, un centrale difensivo ( Vertonghen )costato 13 milioni, tre centrocampisti (
Dempsey , Dembelé e Sigurdsson ) altri 37
milioni e una punta ( Adebayor ) dal valore di
6,5? Dal canto suo Petkovic si è accontentato
di poco: Ciani e Ederson con il brasiliano
arrivato a parametro zero. Eppure stasera, la
Lazio ha intenzione di continuare nella striscia
positiva che la vede capolista in Italia a
punteggio pieno mentre il Tottenham dello
Special Two annaspa a metà classifica,
confortato solamente dalla prima vittoria in
campionato ottenuta domenica scorsa in
trasferta contro il
Reading.
NO TURNOVER Villas Boas, che ha già vinto il trofeo con il
Porto nel 2011, ha le idee chiare: «Per noi è una
competizione importante, al pari del campionato. La
disputiamo per vincerla anche se siamo finiti in un girone
difficile. Oltre alla Lazio, cè il Maribor che è la squadra più
forte della Slovenia e il Panathinaikos». Massimo rispetto
per i biancocelesti: «La Lazio è molto solida, unita e difficile
da superare. Ha iniziato molto bene il campionato e perquesto verranno a giocare con molta tranquillità e soprattutto con tantissimi stimoli e
voglia di fare bene. Sono una squadra che annovera poi tanti ottimi giocatori e qualche
talento importante. Anche loro hanno cambiato allenatore ma sono riusciti a trovare in
breve tempo i meccanismi giusti e, ripeto, hanno trovato gli stimoli che sono
fondamentali. Proprio su questi, punta Petkovic: «Non dobbiamo rilassarci e
continuare sulla strada che abbiamo intrapreso. Vogliamo essere capaci dimporre il
nostro gioco anche su un campo importante come quello del Tottenham. Turnover?
Nelle prime partite non è necessario, forse tra qualche settimana ci penserò ma
adesso si va avanti con una squadra che sta facendo bene. Non vorrei rovinare e dare
segnali negativi. Il turnover deve essere naturale. Quelli che potrebbero avere
problemi fisici si possono sostituire ma quelli che stanno al top li lascio in campo».





Offline lollapalooza

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Re:Rassegna stampa 20/09/2012
« Risposta #5 : Giovedì 20 Settembre 2012, 10:10:24 »
CORRIERE DELLA SERA ED.ROMANA





Offline borges

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Re:Rassegna stampa 20/09/2012
« Risposta #6 : Giovedì 20 Settembre 2012, 10:13:37 »
stefano carina
luca valdiserri

che dire....
Alla Sensi consiglio un Aulin (S.Siviglia)
Bisogna rinunciare al consenso per la legalità (C. Lotito)
è il calcio pulito, baby (centurio)

Offline Il lodolaio

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Re:Rassegna stampa 20/09/2012
« Risposta #7 : Giovedì 20 Settembre 2012, 10:40:04 »
stefano carina
luca valdiserri

che dire....

Mi hai anticipato.
"A noi la qualità cià rotto il cazzo.
VIVA LA MERDA!"

Offline Reflexblue

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Re:Rassegna stampa 20/09/2012
« Risposta #8 : Giovedì 20 Settembre 2012, 10:42:16 »
stefano carina
luca valdiserri

che dire....

Una sola parola: grattateve.

Offline BobLovati

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Re:Rassegna stampa 20/09/2012
« Risposta #9 : Giovedì 20 Settembre 2012, 11:07:47 »
Reduce da 2 anni al quarto posto in campionato, la Lazio deve cercare di andare a vincere; è una idea che dobbiamo avere tutti noi Laziali, non solo Petkovic !

Basta con la paura di prenderle e basta con " prima difendersi "; andare a giocare al calcio, per favore !

F O R Z A   L A Z I O  :band2: :band2: :band2: :band2: :band2: 
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline LaLazioMia

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Re:Rassegna stampa 20/09/2012
« Risposta #10 : Giovedì 20 Settembre 2012, 11:18:41 »
«La mia Lazio può vincere anche qui»



Qualcun altro avrebbe detto.
"da un certo punto di vista domani dovremmo fare la partita perfetta per limitare i danni"

Aria NUOVA in casa LAZIO 8) a partire dalle parole che comunque fanno legna in uno spogliatoio.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline CeiZanettiGarbuglia

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Re:Rassegna stampa 20/09/2012
« Risposta #11 : Giovedì 20 Settembre 2012, 14:04:58 »
stefano carina
luca valdiserri

che dire....
I giornalisti Laziali, sono in via di estinzione. (E il wwf non fa niente per proteggerli :()
Non sono tifoso di una squadra, sono Laziale!

Offline ML

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Re:Rassegna stampa 20/09/2012
« Risposta #12 : Giovedì 20 Settembre 2012, 16:25:05 »
stefano carina
luca valdiserri

che dire....

Perché, Magliocchetti?