Lazio 2000 vs Lazio 2019

[contevlad]

Nella Lazio del 2000 faccio fatica a ricordare la formazione titolare.
Quella è una squadra che aveva un centrocampo composto da Veron, Nedved, Almeyda, Sensini, Stankovic, Simeone, Sensini, Conceicao, Mancini e Lombardo.
De che stamo a parlà?
Secondo me della Lazio di oggi  solo Immobile avrebbe concrete possibilità di essere titolare in quella squadra. Correa forse.
Milinkovic e Luis Alberto  se la potrebbero giocare insieme a quei centrocampisti e Acerbi potrebbe stare in quella difesa.
Solo questi sarebbero meritevoli di essere considerati all'altezza di giocare in quella squadra.
Secondo me.
Quella è una squadra che ha reso per il 60% delle sue possibilità

[Fabio70rm]

Scusate ma non sono d'accordo con voi.

Prendete gli "scarpari" dell'epoca: Capocchiano, Gottardi e compagnia cantante.

E paragonateli ai giocatori più scarsi della serie A di oggi.

Ma non c'è proprio confronto, vincerebbero tecnicamente i primi a spasso!

Si è alzato l'agonismo, la velocità, non la tecnica.

Un Ciofani a confronto di un Matrecano scompare.

Anaolgamente se le stelle sono Messi e CR7, ma scomparirebbero a confronto dei Zico, Gullit, Zidane e compagnia cantante.

[Skorpius]

Prendete gli "scarpari" dell'epoca: Capocchiano, Gottardi e compagnia cantante.

E paragonateli ai giocatori più scarsi della serie A di oggi.

Ma non c'è proprio confronto, vincerebbero tecnicamente i primi a spasso!

credo che anche Djordjevic sia molto superiore a capocchiano
Anche Gottardi non so neanche se giocherebbe in questa serie A

Leggendo questo post mi sono chiesto quanto ci sarebbe servito Lazzari nell'anno successivo allo scudetto

[arturo]

Ci sarebbe servito un allenatore , soprattutto.

[Gasco luis veron]

Secondo me, confondiamo una cosa fondamentale tra le due Lazio: il centrocampo (dando per scontato che in attacco le due squadre si equilibriano nei due attaccanti titolari e nei portieri titolari e che la Lazio del 2000 aveva comunque in generale tra i titolari un Nesta in piu' quindi era piu' forte in assoluto!).

Aveva anche un Mihajlovic per le punizioni in piu' ma compensato dal bomber in piu' che ha la Lazio del 2019.

Poi sulla rosa gia' l' abbiamo detto: la Lazio del 2000 era nettamente piu' forte.

Qui stiamo parlando invece del fatto che alcuni giocatori di oggi, avrebbero giocato in quella formazione titolare quindi si fa un altro discorso.

Be', il centrocampo ci crea questi dubbi e cioe' che nessuno dei nostri centrocampisti attuali avrebbe giocato nel centrocampo dell' epoca.

E questo e' vero ma non vi siete fatti la domanda, opposta: i centrocampisti dell' epoca avrebbero giocato nel centrocampo di oggi?


TUTTO RUOTA INTORNO  AD UNA CHIAVE DI LETTURA, TATTICA: IL CENTROCAMPO IN LINEA E A ROMBO.

I centrocampisti dell' epoca erano i migliori per giocare in linea e nessuno dei nostri avrebbe giocato titolare in quel centrocampo.

Ma e' anche vero che il centrocampo di oggi e' il migliore per giocare a rombo e nessuno di quelli dell' epoca avrebbe giocato in quello di oggi.

Mettete ad esempio, Almeyda: un mostro di dinamicita' e di ruba palloni, anche piu' di Leiva ma che aveva bisogno di uno a fianco che impostasse poiche' non sapeva giocare a rombo come perno centrale del centrocampo in quanto non possedeva quelle caratteristiche.

Il centrale non solo deve rubar palloni ma deve anche saper far girare la palla in un certo modo.

Almeyda, invece era un vero mediano di rottura ma era il piu' forte di tutti a far quel tipo di gioco.

Nedved, quando giocava a rombo con Zeman nel 4/3/3 lasciava assolutamente a desiderare nella fase difensiva: era troppo gracile.

Quindi ne consegue che...


S.Conceicao Veron Almeyda Nedved

In linea nessun centrocampista della Lazio attuale sarebbe mai stato titolare.

A rombo...
                           L.Leiva
              Milinkovic    L.Alberto
Lazzari                                             Lulic

Nessun centrocampista della Lazio del 2000 sarebbe mai stato titolare tranne forse S.Conceicao che secondo me avrebbe potuto adattarsi a fare anche il quinto.

Ma con una difesa Nesta, Mihajlovic, Acerbi avresti potuto rinunciare anche a un mediano e allora avrebbe trovato spazio ad esempio Veron davanti alla difesa.

In questo caso adatti il modulo ai giocatori facendo un misto e giocando con i piu' forti delle due epoche.

Credo che forse un discorso del genere possa esser maggiormente non di parte in quanto chiaramente ci lega un forte legame con la Lazio del 2000 e ne siamo percio' fortemente condizionati.

Per mettere i piu' forti  delle due epoche devi schierarti con il 3/5/2:

          STRAKOSHA/Marchegiani
    Nesta        Mihajlovic     ACERBI
    MILINKOVIC Veron L.ALBERTO
Conceica                                        LULIC
              IMMOBILE      Salas

Il numero di giocatori che giocherebbero titolari sarebbe paro tra la Lazio del 2000 e la Lazio del 2019.

Al limite potrete dire che solo Ciro avrebbe giocato nella lazio IN LINEA, schierata con il 4/4/2 dell' epoca r un Lazzari (magari adattato a terzino destro): questo, si.

Ma per correttezza dovete dire che nessun centrocampista dell' epoca avrebbe giocato in questa Lazio con il 3/5/2: Veron e S.Conceicao li puoi adattare solo se pero' dietro hai oltre ad Acerbi anche MIHAJLOVIC e  NESTA.

Da qui' il misto-formazione fatto da me.

[Fabio70rm]

credo che anche Djordjevic sia molto superiore a capocchiano
Anche Gottardi non so neanche se giocherebbe in questa serie A

Leggendo questo post mi sono chiesto quanto ci sarebbe servito Lazzari nell'anno successivo allo scudetto

Ma dici davvero?

Cioè Gottardi non giocherebbe che so al posto di Lucioni, di Durmisi, di Martella?

E davvero Djordjevic superiore a Capocchiano? Ma in cosa? Forse nella spettacolarità dei lisci e dei goal mangiati?

[Skorpius]

Ma dici davvero?

Cioè Gottardi non giocherebbe che so al posto di Lucioni, di Durmisi, di Martella?

E davvero Djordjevic superiore a Capocchiano? Ma in cosa? Forse nella spettacolarità dei lisci e dei goal mangiati?

Tu non ricordi capocchiano.
Io a Lazio Ascoli ero allo stadio non mi posso scordare cosa ho visto (anche se vorrei)
Ti dico che anche il giardiniere Cruz quando ha giocato con la Lazio era preferibile.

Anzi anche alfaro!

[geddy]

C'ero anche io con l'Ascoli, Bernardino non era un giocatore di serie A.
Gottardi non giocava, esattamente come Durmisi. Il primo Gottardi non era presentabile a livello di serie A, quello della finale con il Milan si e' visto solo in quella mezz'ora. Lulic e' giocatore di tre o quattro categorie superiore.

[Zapruder]

Gottardi nel 98 giocò spesso e sfoderando buone prestazioni, vedi per esempio Auxerre.

Capocchiano fa parte della schiera di elementi che con la serie A, ma anche con la B, proprio non c'entrano nulla. Peggio di lui solo l'inarrivabile Fabio Hector Nigro.

[paperinik]

Perché Chiodi ci andava liscio….

[geddy]

Era uno dei punti di forza del Milan campione del 1979 il povero Chiodi.

[paperinik]

si ma ho impresso nella testa, quando era alla Lazio, un gol mangiato ad un metro dalla porta senza portiere! Non ricordo quale ma ricordo che era una partita importante per noi ai fini del risultato.

[geddy]

Forse a Bergamo. Uno a uno, credo ha segnato Chiarenza.

[Gasco luis veron]

Visto che stiamo tirando fuori il creme della creme allora non posso nascordevi il mio amore per alcuni giocatori degli anni 80' e non posso (aimhe'), nascondervi neanche il mio "gusto per il brutto".

Noi, non eravamo in serie A ma ho sempre sognato un attacco formato da:

J.Ekstroem, Severeyns, H.Maradona.

E che je voi di'?

[geddy]

Il contrario, Chiodi segna da un metro e forse Sanguin si mangia un goal analogo. Chiarenza non c'era.

[paperinik]

No, Chiodi si mangia il gol clamoroso e poi, inseguito dai tifosi, scappa per evitare... sanguin! 

[paperinik]

A tre minuti dalla fine, l’episodio fatale. Dopo un’azione in mischia, Mastropasqua finì a terra in piena area vicentina. Il guardialinee alzò la bandierina, l’arbitro Lops indicò il dischetto del rigore e l’Olimpico esplose in un urlo liberatorio. Decisione esagerata e proteste vibranti da parte dei veneti.
 Alcuni tifosi della Curva Nord entrarono in campo a festeggiare mentre Stefano Chiodi adagiava il pallone sul dischetto. Lo specialista laziale, cecchino infallibile dagli undici metri, venne ripetutamente disturbato dai giocatori avversari prima della battuta. Furono attimi di tensione pura: l’attaccante solo davanti al portiere e l’intero stadio con il fiato sospeso.

Quel tiro poteva dare un senso a mesi di impegno e speranze. La porta, in quelle circostanze, diventa piccolissima, l’estremo difensore sembra un gigante. Ed è inutile sperare di “non aver paura di tirare un calcio di rigore” che va benissimo nel testo di una celebre canzone ma sul campo un penalty trasformato o sbagliato può contrassegnare una carriera in positivo o in negativo. Sugli spalti regnava un silenzio irreale. Lo sguardo di Chiodi, il centravanti dalla folta chioma che Liedholm tre anni prima aveva valorizzato con la maglia del Milan, sembrò quello di Clint Eastwood nei western della trilogia del dollaro di Sergio Leone. Sulla linea di porta si posizionò Di Fusco, immobile, quasi impietrito. La rincorsa dell’attaccante laziale non fu molto lunga, il tiro forte ed angolato, alla destra del portiere. Fin troppo angolato. La palla toccò il palo esterno e si perse sul fondo.

Il silenzio dei tifosi divenne un rantolo di delusione mentre Chiodi, mani sui capelli, rimase ancora più solo. La radio diede i finali dagli altri campi: Genoa e Cesena avevano vinto in trasferta contro Atalanta e Foggia. Per la Lazio fu la fine di ogni speranza promozione. In quegli undici metri si compì la parabola biancoceleste: un’annata carica di speranze, svanite sul più bello e nel modo più beffardo. Il punto conquistato all’Olimpico servì poco anche al Lanerossi, retrocesso in C. Vagheggi, autentico spauracchio dei biancocelesti nel campionato 80/81, autore già all’andata di una doppietta, venne ceduto proprio alla Lazio ma il suo rendimento, nella stagione 81/82, fu deludente: appena nove gol in trentotto partite.

Per Chiodi l’annata 80/81 fu molto sfortunata. Era rientrato in campo in coincidenza con il calo fisico e psicologico della squadra laziale. Lo schema ad una punta, spesso adottato da Castagner in quel campionato, lo aveva notevolmente penalizzato. Nella storia della Lazio, Stefano Chiodi, deceduto nel novembre 2009 ad appena 52 anni, sarà ricordato soprattutto per quel rigore sbagliato che negò ai biancocelesti l’immediato ritorno in A.

[Zapruder]

È andata molto meglio, anzi di lusso, a 99. Senza la doppietta di Pazzini, ora il rigore di Chiodi sarebbe derubricato a erroruccio tra amici al campo della parrocchietta.

[Leòn]

Leggendo questo post mi sono chiesto quanto ci sarebbe servito Lazzari nell'anno successivo allo scudetto

Lazzari è caruccio e fa tanta tenerezza, con quella faccia da creatura. Inoltre si impegna tanto e corre velocissimo.
Ma non azzecca un cross manco con la pistola puntata alla tempia.
Nella Lazio di Cragnotti, forse, avrebbe potuto giocare in Primavera.
Forse, perché quell'anno la Primavera vinse lo scudetto.

[Leòn]

È andata molto meglio, anzi di lusso, a 99. Senza la doppietta di Pazzini, ora il rigore di Chiodi sarebbe derubricato a erroruccio tra amici al campo della parrocchietta.