A proposito di Sponsor

[LaLazioMia]

http://www.passionemaglie.it/2011/09/aumentano-del-16-i-ricavi-degli-sponsor-di-maglia-per-la-serie-a/

Diciamo che la Lazio potrebbe al max ricavare un 3.5 4 milioni di euro. Certo non sono cifre che fanno svoltare, e forse svendere non è opportuno, in particolare se si riesce a raccogliere qualcosa con delle sponsorizzazioni sporadiche( come accaduto negli ultimi anni).
La spinta politica e mediatica credo sia comunque fondamentale per ottenere uno sponsor ben pagante

[Fraplaya]

Bah, 4 l'anno fanno secondo me la differenza tra avere un terzino di riserva o no, specie di questi tempi: io li prenderei volentieri.


Forza Lazio

[LaLazioMia]

Nessuno lo mette in dubbio, ma se con gli sponsor occasionali prendi 1 mentre uno sponsor da 4 milioni lo troveresti solo con certe spinte politiche che la Lazio per tanti motivi non ha.
Che poi la Lete paghi al Napule soccer la bellezza di 9 milioni in un anno mi lascia veramente basito ( ma quanti ettolitri8 di minerale deve vendere per rientrarci??)

[Il frigorifero]

Sarò pazzo però, a me, quattro milioni sembrano piuttosto pochi. Insomma, i ciucci prendono nove milioni annui e i cani (sotto di noi da due anni e senza europa) ne hanno cinque. Personalmente sarei soddisfatto con una cifra tra i 5/7 mln.

[fish_mark]

Sarò pazzo però, a me, quattro milioni sembrano piuttosto pochi. Insomma, i ciucci prendono nove milioni annui e i cani (sotto di noi da due anni e senza europa) ne hanno cinque. Personalmente sarei soddisfatto con una cifra tra i 5/7 mln.

I ciucci i 9 li fanno con due sponsor, non con uno.
Vuoi uno scudo (di milioni)? Fai un paio di inserzioni da 2,5: infissi Nemorenze e spezie Pirampepe.

[robylele]

I ciucci i 9 li fanno con due sponsor, non con uno.
Vuoi uno scudo (di milioni)? Fai un paio di inserzioni da 2,5: infissi Nemorenze e spezie Pirampepe.

però poi si direbbe che il presidente gestisce la Lazio come fosse una trattoria.   

[fish_mark]

però poi si direbbe che il presidente gestisce la Lazio come fosse una trattoria.   

ma magari mi fa una cosa del genere per 5 mln tondi tondi, non il cambio merce o le sponsorizzazioni spot di questi ultimi anni.

[Giglic]

Dal Pane e Frittata alla maglietta stile F1: la poetica vale solo quando ci fa comodo?

[fish_mark]

Dal Pane e Frittata alla maglietta stile F1: la poetica vale solo quando ci fa comodo?

Il Pane e frittata parla al cuore.
La maglietta stile F1 parla al portafoglio.

Oggi, senza portafoglio è impossibile vincere e vincendo si parla al cuore.
Come vedi siamo tornati al punto di partenza.

Anche la Ferrari ha dovuto farsene una ragione. Schumacher non l'avrebbe mai preso senza il main sponsor.

[ammiraglio]

Sarò pazzo però, a me, quattro milioni sembrano piuttosto pochi. Insomma, i ciucci prendono nove milioni annui e i cani (sotto di noi da due anni e senza europa) ne hanno cinque. Personalmente sarei soddisfatto con una cifra tra i 5/7 mln.

si chiama MARKETING  e non "Sarò pazzo però, a me, quattro milioni sembrano piuttosto pochi".
se la mia bottiglia di amarone costa 100 dollari al  ristorante ma non li vale, beh allora sei sgamato nella vita.
hai voglia a dire che è amarone ... perchè la qualità è nella casa produttrice, non nella tipologia di uva ex se.

si chiama marketing: se il prodotto è invenduto è sbagliato il posizionamento.
e di solito il product manager viene cazziato a sangue dal direttore marketing.

le 4 P del marketing: prezzo, prodotto, punto vendita e promozione.

la P di "saro pazzo io" non c'è.

[fish_mark]

si chiama MARKETING  e non "Sarò pazzo però, a me, quattro milioni sembrano piuttosto pochi".
se la mia bottiglia di amarone costa 100 dollari al  ristorante ma non li vale, beh allora sei sgamato nella vita.
hai voglia a dire che è amarone ... perchè la qualità è nella casa produttrice, non nella tipologia di uva ex se.

si chiama marketing: se il prodotto è invenduto è sbagliato il posizionamento.
e di solito il product manager viene cazziato a sangue dal direttore marketing.

le 4 P del marketing: prezzo, prodotto, punto vendita e promozione.

la P di "saro pazzo io" non c'è.

Qui invece il direttore marketing dice che sotto i 4 non si tratta.

[Giglic]

Il Pane e frittata parla al cuore.
La maglietta stile F1 parla al portafoglio.

Oggi, senza portafoglio è impossibile vincere e vincendo si parla al cuore.
Come vedi siamo tornati al punto di partenza.

Anche la Ferrari ha dovuto farsene una ragione. Schumacher non l'avrebbe mai preso senza il main sponsor.

Anche il pane e frittata parla al portafoglio: se vuoi i soldi per una grande squadra, devi trovare stida che ti consentano di evitare il pane e frittata, che sarà poetico, ma non fa guadagnare. Quindi si a stadi polifunzionali dove vai, MANGI e vedi la partita bello riparato, trovi un comodo parcheggio (tutto a pagamento che qui si parla al portafoglio) e no al ridere di Viale Tiziano. Si a magliette belle ricoperte di sponsor col celeste che per giudicare il pantone toccherà usare il microscopio. (Poi col main sponsor, rischi di avere il pomodoro rosso su maglia gialla, però, eh...). (Su Schumacher credo tu abbia detto una cosa non esatta: non ricordo main sponsir di Schumi in ferrari, mentre per ALonso è vero...)

[BobLovati]

" non fate quello che faccio io, fate quello che vi dico (cit) "

[feiez]

ma non ci dovevano essere novità ?

Sarò pazzo però, a me, quattro milioni sembrano piuttosto pochi. Insomma, i ciucci prendono nove milioni annui e i cani (sotto di noi da due anni e senza europa) ne hanno cinque. Personalmente sarei soddisfatto con una cifra tra i 5/7 mln.

Non abbiamo il numero di tifosi che hanno i topi e i ciucci, e cinque/sette mln in crisi economica non te li dà nessuno.

[ammiraglio]

Qui invece il direttore marketing dice che sotto i 4 non si tratta.

bisogna vedere l'esposizione mediatica, la cosiddetta coverage dell'ufficio stampa a livello articoli e foto, le iniziative di p.r. dietro la sposnzorizzazione (palchi allo stadio, possibilità di una promozione alla clientela, concorsi, etc.).
io azienda - se uno mi chiede 4 milioni - ordino subito un'indagine di brand awareness e brand equity del marchio lazio per capire lo stato di salute. (a prescindere se la lazio accompagni sempre la vendita del prodotto già con questi dati).

se il prodotto è invenduto da troppi anni c'è qualcosa che non va.
uno può pure dire "a me sembra corretta la quotazione di  4 milioni" ma poi resta la solita domanda: sulla base di cosa?

da quanti anni siamo senza sponsor? non me lo ricordo più ...

 

[BobLovati]

bisogna vedere l'esposizione mediatica, la cosiddetta coverage dell'ufficio stampa a livello articoli e foto, le iniziative di p.r. dietro la sposnzorizzazione (palchi allo stadio, possibilità di una promozione alla clientela, concorsi, etc.).
io azienda - se uno mi chiede 4 milioni - ordino subito un'indagine di brand awareness e brand equity del marchio lazio per capire lo stato di salute. (a prescindere se la lazio accompagni sempre la vendita del prodotto già con questi dati).

se il prodotto è invenduto da troppi anni c'è qualcosa che non va.
uno può pure dire "a me sembra corretta la quotazione di  4 milioni" ma poi resta la solita domanda: sulla base di cosa?

da quanti anni siamo senza sponsor? non me lo ricordo più ...

io credo che, pensandoci un po´ su e buttando la una googolata, i motivi li sappiamo, no ?
O so´ io che so´ troppo furbo   ?? 

[fish_mark]

Anche il pane e frittata parla al portafoglio: se vuoi i soldi per una grande squadra, devi trovare stida che ti consentano di evitare il pane e frittata, che sarà poetico, ma non fa guadagnare.

Il pane e frittata è un qualcosa di personale, direi intimo del corredo del vero tifoso, il quale si reca allo stadio con sciarpa e bandierone (a proposito quanto vorrei rivedere una curva piena di bandiere come ho visto soltanto in Lazio-Catania del 1983), ma anche con il suo panino con la frittata, amorevolmente preparato a casa dalla sua mamma, ben oliato, racchiuso nel suo alluminio, che mangia lentamente alla fine del primo tempo, per ricaricarsi in vista della ripresa delle ostilità.
E’ un rito scaramantico, come il Borghetti, che io bevo puntualmente poco prima dell’inizio, con le squadre ormai schierate in campo ed infatti l’arbitro - se ci fai caso - prima di fischiare l’avvio della partita guarda i suoi collaboratori, poi le due squadra, quindi si rivolge alle tribune, verso la mia postazione, per verificare che abbia assunto il mio Borghetti. Soltanto al mio cenno di risposta, dà il via alla partita!

Quindi si a stadi polifunzionali dove vai, MANGI e vedi la partita bello riparato, trovi un comodo parcheggio (tutto a pagamento che qui si parla al portafoglio) e no al ridere di Viale Tiziano.

Uno stadio polifunzionale, con tribune riparate da coperture mobili, privo di comodi parcheggi che attirano inutile traffico, si può fare a Viale Tiziano secondo un progetto che ho postato nei giorni scorsi e che costerebbe dai 50 ai 70 mln di euro. Centralissimo, godibilissimo, lazialissimo.
Un altro Lazio non solo è possibile: c’è già.

Si a magliette belle ricoperte di sponsor col celeste che per giudicare il pantone toccherà usare il microscopio. (Poi col main sponsor, rischi di avere il pomodoro rosso su maglia gialla, però, eh...). (Su Schumacher credo tu abbia detto una cosa non esatta: non ricordo main sponsir di Schumi in ferrari, mentre per ALonso è vero...)

Su Schumacher ho detto una cosa da precisare.
La Ferrari ospita il logo di una nota casa di sigarette dal lontano 1983. E’ noto che Enzo Ferrari accettava soltanto marchi c.d. tecnici, attinenti alla componentistica.
Con Schumacher, nel 1996, la Scuderia Ferrari ingaggia il miglior pilota del momento, con un onorario a dir poco faraonico per l’epoca (ma anche in assoluto), visto che eravamo nell’ordine dei 36 miliardi di lire annui.
Poi questo “stipendio” andrà ad aumentare, come andrà ad aumentare lo spazio del logo non solo di quella nota casa di sigarette e ma anche di altre aziende non tecniche, come una ditta di spedizioni e una casa dolciaria.

Tutto questo il Drake, Enzo Ferrari, non lo avrebbe mai consentito. Ma per competere ai massimi livelli, per finanziare uno sforzo di centinaia di milioni di euro servivano (e servono) finanziatori non “tecnici”. Il mito Ferrari ha continuato a crescere, raggiungendo con Schumacher un periodo di vittorie con pochi precedenti nella storia della Formula 1.

Per questo i discorsi sulla verginità della maglia riscaldano il cuore, ma mi provocano personalmente anche un buco allo stomaco, perché nello sport si compete per vincere e per vincere occorrono tanti soldi.
Io (come te, sicuramente) voglio vincere lo scudetto, non arrivare costantemente quarto, risultato ottimo, soddisfacente, ma niente di più.

bisogna vedere l'esposizione mediatica, la cosiddetta coverage dell'ufficio stampa a livello articoli e foto, le iniziative di p.r. dietro la sposnzorizzazione (palchi allo stadio, possibilità di una promozione alla clientela, concorsi, etc.).
io azienda - se uno mi chiede 4 milioni - ordino subito un'indagine di brand awareness e brand equity del marchio lazio per capire lo stato di salute. (a prescindere se la lazio accompagni sempre la vendita del prodotto già con questi dati).

se il prodotto è invenduto da troppi anni c'è qualcosa che non va.
uno può pure dire "a me sembra corretta la quotazione di  4 milioni" ma poi resta la solita domanda: sulla base di cosa?

da quanti anni siamo senza sponsor? non me lo ricordo più ...

 

dalla stagione 2007-08. Il riferimento ai 4 mln di euro è del presidente, pronunciato nel corso dell'ultima assemblea soci (come da verbale pubblicato su internet).
Per il resto, l'ipotesi di mettere due sponsor sarebbe il rimedio, in una "società" normale.

[Giglic]

Uno stadio polifunzionale, con tribune riparate da coperture mobili, privo di comodi parcheggi che attirano inutile traffico, si può fare a Viale Tiziano secondo un progetto che ho postato nei giorni scorsi e che costerebbe dai 50 ai 70 mln di euro. Centralissimo, godibilissimo, lazialissimo.
Un altro Lazio non solo è possibile: c’è già.

I parcheggi servono. Punto, come scriverebbe l'amico rupert. COSTRINGERE le persone ai mezzi pubblici a Roma è impensabile per cultura ed ordine pubblico. E poi, puoi postare tutti i progetti che vuoi, ma il Flaminio lo devi tirare giù. Ci parli tu con chi di dovere?
Si, un'altra Lazio con 5.000 spettatori a partita è sicuramente possibile.

[fish_mark]

I parcheggi servono. Punto, come scriverebbe l'amico rupert. COSTRINGERE le persone ai mezzi pubblici a Roma è impensabile per cultura ed ordine pubblico. E poi, puoi postare tutti i progetti che vuoi, ma il Flaminio lo devi tirare giù. Ci parli tu con chi di dovere?
Si, un'altra Lazio con 5.000 spettatori a partita è sicuramente possibile.

Discussione infinita, degna di altri topic. Ma a Roma è possibile, anzi doveroso, fare una cosa del genere, ossia uno stadio con pochissimi parcheggi (qualche decina, principalmente di servizio), come fanno in tutte le altre capitali.
Il Flaminio come salto culturale della città. Un sogno (che non si avvera, lo so bene).
Ci vorrebbe un'azione forte del Comune di Roma, con una gara internazionale di architettura. Una volta assegnato il progetto lo si dà in vendita a una società interessata.

[franz_kappa]

io credo che, pensandoci un po´ su e buttando la una googolata, i motivi li sappiamo, no ?
O so´ io che so´ troppo furbo   ?? 

E' senza dubbio possibile che tu sia troppo furbo e che, parimenti, fior di professionisti della materia ignorino che con una curva di nazisti e fascisti come la nostra (presumo che tu ti riferisca a questo. Sbaglio?) è pressoché utopia ambire a raccogliere anche solo quattro baiocchi da un main sponsor.

C'è un però, tuttavia: certo, i gesti di Di Canio del periodo 2004-2006 non ci hanno molto aiutato, ma non è che nella seconda metà degli anni Novanta i 'regazzi' fischiassero, in Curva. L'immagine della Lazio (vi ricordate quando gli inglesi ci definirono Ratzio? Non rammento più di che periodo si trattasse ma deve essere roba assai vecchia, visto che ricordo su Lazionet una Darklady inviperita...), per tradizione non proprio adamantina (ripetuto coinvolgimento negli scandali delle scommesse, propensione di una parte della tifoseria verso l'estrema destra, etc), era già allora per certi versi discutibile. Però le sponsorizzazioni le trovavamo.

Alla scadenza del contratto con Parmacotto (post Siemens) rinnovammo con Ina Assitalia per due anni, ad esempio. E c'era già Lotito, se non erro.
Poi, in vista della Champions 2006-2007 che la Lazio si apprestava a disputare con la casacca intonsa, si disse che sarebbe arrivato uno sponsor disposto a pagare per quella congrua vetrina internazionale. Stiamo ancora aspettando, mi pare.

Le motivazioni ufficiali, fornite dalla società, le ho rammentate in un mio post di ieri. A ciò mi atterrei in assenza di novità.

[...]
P.s.= so bene che la vicenda dell'assenza di un main sponsor invalida parte di quanto appena affermato. Che dire... Ignoro le vere ragioni che hanno impedito alla Lazio di avere un main sponsor negli ultimi anni. Sono forse addirittura cinque gli anni senza sponsor sulla maglia Non ne sono certo ma non mi allontano troppo dalla realtà, ritengo.
Il responsabile marketing del club ha riferito in più occasione (una volta durante la trasmissione di Francesca Turco "Diario di bordo campo" su Radio Incontro: ricordo di averla sentita con le mie orecchie non so più quando. Direi genericamente in un periodo che va dall'estate 2009 ad oggi) riferisce che le offerte ottenute, troppo basse, sono state rifiutate perché ritenute irricevibili in sé e anche perché vendere lo spazio sulla maglia a una data cifra avrebbe fissato un benchmark che avrebbe influenzato, al ribasso, la rinegoziazione di altri accordi commerciali annualmente conclusi dalla Lazio.

Ovviamente non dico di prendere per oro colato quanto affermano le fonti societarie. Dico anzi che urgerebbe confrontare tali motivazioni con il parere di un esperto equanime. Però in assenza di altri riscontri io cerco sempre di rifarmi alle dichiarazioni ufficiali di esponenti della società.