Schedone Gazzetta: tutti gli ingaggi della Serie A

[fish_mark]

Bene, tutto giusto.
Oltre a segare i segabili, bisognerebbe trovare il modo anche di aumentare i ricavi se vogliamo essere competitivi.

Intanto eviti di rinnovare i lungodegenti e quelli che hanno già raggiunto l'età pensionabile, ingaggiando il giovane terzino Kuzmanovic del Partizan Belgrado e il giovanissimo centrocampista di quantità e anche di qualità Van der Ende del Fortuna Sittard.
 
Poi prendi non uno ma due sponsor da 3 mln di euro, come fa il Napoli.


Risultato? diciamo sui 8-10 milioni di euro in più da spendere, dove magari vai a fare l'operazione monstre, con un bel parametro zero - una punta o un centrocampista - di 30 anni da ingaggiare a botte di 4 mln di euro (fatemi un nome che ci apriamo un topic).

Non è facile per niente, ma questa può essere una strada. Direi l'unica in questo momento.

[aquilafelyx]

Bene, tutto giusto.
Oltre a segare i segabili, bisognerebbe trovare il modo anche di aumentare i ricavi se vogliamo essere competitivi.

la via maestra per aumentare i ricavi sono i risultati , i risultati sono direttamente proporzionali al valore dei calciatori .

[fish_mark]

la via maestra per aumentare i ricavi sono i risultati , i risultati sono direttamente proporzionali al valore dei calciatori .

Si può vincere uno scudetto e aumentare di un solo euro i ricavi e si può perdere uno scudetto e volare con botteghino, sponsor e vendita del merchandising.

In campo danno soltanto tre punti. Non di più. Peraltro, neanche si scontano in banca.

[franz_kappa]

Bene, tutto giusto.
Oltre a segare i segabili, bisognerebbe trovare il modo anche di aumentare i ricavi se vogliamo essere competitivi.

Operazione invero assai ardua considerando il mercato in cui opera la Lazio, ovvero il business del calcio.

Questo, amici cari, va sempre riconosciuto - con franchezza - a una presidenza (quella di Lotito o di qualsiasi altro presidente, vorrei dire) di un club di calcio italiano, almeno nelle attuali condizioni dell'industria-calcio del Belpaese: non è semplice né automatico ottenere un aumento della propria base di ricavi, rappresentata sostanzialmente da:
- diritti tv (venduti collettivamente e dunque collettivamente soggetti a un aumento o a una riduzione del totale incassato dalla Lega, fatte salve le singole differenze legate ai risultati del club)
- incassi da botteghino
- accordi commerciali di varia natura (a partire dalle sponsorizzazioni)
- proventi da merchandising

Su alcune di queste voci è assai arduo intervenire. Su altre non è proprio possibile agire.

Una squadra di calcio non è una fabbrica di guarnizioni filettate che acquista nuovi macchinari per produrre nuovi modelli di guarnizioni, gli unici adatti alle macchine statunitensi, così aprendo un nuovo mercato potenzialmente assai ricco.
Una squadra di calcio (a meno che i club non si mettano a diversificare radicalmente il proprio business, divenendo ad esempio soggetti che investono nel real estate o in altre iniziative commerciali) i suoi ricavi li ottiene sostanzialmente da quelle quattro voci. Io non so se sarebbe stato possibile aumentarle sensibilmente negli anni passati. Immagino solo - con una buona dose di presunzione, non lo nego - che l'idea che un incremento dei ricavi sia ottenibile con uno schiocco di dita sia illusoria e assai semplicistica.

P.s.= so bene che la vicenda dell'assenza di un main sponsor invalida parte di quanto appena affermato. Che dire... Ignoro le vere ragioni che hanno impedito alla Lazio di avere un main sponsor negli ultimi anni. Sono forse addirittura cinque gli anni senza sponsor sulla maglia Non ne sono certo ma non mi allontano troppo dalla realtà, ritengo.
Il responsabile marketing del club ha riferito in più occasione (una volta durante la trasmissione di Francesca Turco "Diario di bordo campo" su Radio Incontro: ricordo di averla sentita con le mie orecchie non so più quando. Direi genericamente in un periodo che va dall'estate 2009 ad oggi) riferisce che le offerte ottenute, troppo basse, sono state rifiutate perché ritenute irricevibili in sé e anche perché vendere lo spazio sulla maglia a una data cifra avrebbe fissato un benchmark che avrebbe influenzato, al ribasso, la rinegoziazione di altri accordi commerciali annualmente conclusi dalla Lazio.

Ovviamente non dico di prendere per oro colato quanto affermano le fonti societarie. Dico anzi che urgerebbe confrontare tali motivazioni con il parere di un esperto equanime. Però in assenza di altri riscontri io cerco sempre di rifarmi alle dichiarazioni ufficiali di esponenti della società.

[disabitato]

Ripeto, uscendo dall'ambito prettamente sportivo, cosa potrebbe fare la Lazio per aumentare i ricavi?

Sponsor: ci stiamo lavorando.

Merchandising: come andiamo? che margini ci sono?

Botteghini: la vera nota dolente. La Lazio offre molto, ma il Laziale non risponde.

Ovvio è che vincere porta soldi. Per vincere però servono i campioni. Per ingaggiare i campioni servono i soldi.

Sul piano sportivo: basta quinquennali. Contratti 3+2 (di opzione esercitabile dalla Lazio) potrebbero essere un viatico.

Sul piano del merchandising: il Laziale non compra prodotti ufficiali. Ci sono margini enormi per migliorare.

Biglietteria: molto è stato fatto. Oltre questo c'è il taxi pagato per lo stadio da parte della società.

Altri ricavi: sponsor, televisione, radio, rivista.. non ci possiamo permettere attività in perdita. Se c'è un ramo secco va tagliato.

Ultimo ma non ultimo: serve lo stadio con attività commerciali complementari che possano generare ricavi tutto l'anno.

n.b. per Franz che leggo solo ora: fatturato, non ricavi. Scusa il lapsus.

[CiPpiripi]

ad oggi il miglior posizionamento possibile in Europa al netto di una posizione in campionato per andare in Europa.

ergo, meglio spingere per una semi finale in EL che un secondo posto in campionato, per il semplice fatto che l'EL l'anno dopo non richiedera' le spese che richiederebbe la CL, permettendo quindi un maggiore utile.

[fish_mark]

La Lazio ha i margini per aumentare i ricavi nello spazio che tra i 10 e i 20 milioni. Oltre mi sembra per il momento davvero improbabile*.

Sullo sponsor è già stato detto tutto. Si ricordi che nell'ultimo annosono mancati anche gli introiti della sponsorizzazione di Formello, per cui questo piatto piange davvero.

I ricavi da stadio sono stabili sui 10 mln. Potrebbero aumentare di qualche milioncino, non di più. Per questo potrebbe essere d'aiuto una politica ancora più aggressiva, con sconti per gruppi e famiglie anche e soprattutto nelle partite minori. Riempire lo stadio è doveroso per la società.

Il trading di giocatori porta soldi e quando sei fortunato ne porta parecchi. Abbiamo fatto i nostri affari, finora, ma i crack veri li hanno fatti Udinese con Sanchez e Palermo con Pastore. Ci stavamo provando con Zarate e sappiamo tutti come è andata a finire. Pazienza, ma anche qui si possono trovare i soldi necessari da reinvestire: le ultime campagne stanno a dimostrarlo nel bene (2010 e 2011) e nel male (2012).
 

* Prossimamente faremo una bella analisi del bilancio del Napoli, di cui ho disponibile il pdf. Da quelle parti si viaggia sui 140 mln di fatturato.

[pariolo 10]

Dopo aver letto la rassegna degli errori della società io direi di focalizzarci un po’ sui numeri.

Breve premessa assai importante: essendo i dati presentati dalla Gazzetta tratti da fonti disparate (non certo i bilanci, se non per quanto riguarda il monte ingaggi complessivo. E comunque ad oggi non è detto che siano ancora disponibili i bilanci al 30 giugno scorso, che rappresentano comunque una realtà superata dalle compravendite realizzate nel mercato estivo) non possiamo escludere errori, approssimazioni e imprecisioni.
Insomma… io tenderei a prendere il complesso lavoro dei giornalisti della Gazzetta (coordinati da Laudisa. Mica vorremo credere che solo un cronista è in grado di raccogliere una tal mole di dati: ovviamente avranno contribuito molti altri suoi colleghi della Rosea, a partire da chi segue come primo inviato le maggiori squadre di A) come un’indicazione di massima, senza focalizzarmi con certezze assolute sull’entità di quell’ingaggio o di quell’altro.
Per un semplice motivo, in fondo: NESSUNO è tenuto a comunicare a un giornalista che ne dovesse far richiesta l’entità di un ingaggio lordo o netto che sia del tal calciatore. E’ facoltà del soggetto che riceve questa richiesta (la società, il procuratore o lo stesso calciatore oppure un membro del suo entourage) rispondere ma non è certo obbligatorio.

Detto ciò, andiamo ai numeri. Io partirei con una notazione. Chi di voi ha avuto la compiacenza di andarsi a leggere un lungo articolo pubblicato sull’ultimo Magazine biancoceleste inerente la situazione finanziaria del club al 31 marzo scorso potrà apprendere che nello scorso esercizio il costo del personale è ammontato nei primi nove mesi a 40,80 milioni. Mi sento di azzardare che nei 12 mesi quel valore sia salito a non più di 53-54 milioni, diciamo 55 ipotizzando che la società abbia riconosciuto dei premi per il raggiungimento della qualificazione in Europa League. In linea di massima il costo del personale è stabile di trimestre in trimestre e dunque dividendo per nove i 40,80 milioni e moltiplicando quella cifra per 12 si dovrebbe avere un valore ragionevolmente vicino all’effettivo costo sostenuto dalla SS Lazio per pagare i suoi dipendenti nella scorsa stagione.

Ora… non è legittimo sollevare qualche dubbio sul fatto che la campagna acquisti estiva (che si riduce, negli ingressi, a Ederson, Ciani e Candreva) abbia fatto salire il monte ingaggi a 66 milioni, ovvero circa 11 milioni in più? Si consideri, in fondo, che sono contestualmente partiti Makinwa, Garrido, Del Nero e Stendardo, che assieme qualche milione di ingaggio netto lo assommavano. E si consideri che i costi dello scorso anno hanno anche tenuto conto dei sei mesi di Cissé, il cui stipendio era assai elevato.
E’ però vero che lo scorso anno la Lazio non dovrebbe aver contabilizzato gli ingenti ingaggi di Zarate, Floccari, Foggia, Carrizo e degli altri calciatori che ora non rammento prestati nelle sessioni estiva e invernale.

Insomma… pur restando in me qualche serio dubbio sul fatto che il monte ingaggi della Lazio sia potuto salire da 53-55 milioni (stimati e dunque del tutto teorici) a 66 milioni quello che mi domando, leggendo questi numeri, è: come è possibile che un club il cui fatturato consolidato si dovrebbe essere attestato nel 2011-2012 attorno agli 80 milioni (anche questa è una mia stima, direi per eccesso, basata sui circa 62 milioni di ricavi dei primi nove mesi dell’esercizio 2011-2012) e che dunque possiamo attendere sostanzialmente stabile in questo esercizio 2012-2013 arrivi a pagare 66 milioni di ingaggi a fronte di “altri costi di gestione” che - da soli, senza dunque includere i costi per il personale - si sono attestati a 15,58 milioni nei primi nove mesi della passata stagione (restando sostanzialmente stabili rispetto ai 15,88 milioni dei primi nove mesi dell’esercizio 2010-2011)?

Chiarisco meglio nel caso in cui quanto appena scritto non sia chiaro: tra ingaggi e altri costi di gestione i costi ‘vivi’ della Lazio nel 2012-2013 dovrebbero attestarsi, assumendo come vero il dato di un monte ingaggi lordo di 66 milioni, a non meno di 85 milioni (ovvero 66 + circa 20). Ovvero più dei ricavi che è lecito attendersi nel medesimo periodo. E senza considerare tfr, ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni (voci, quest’ultime, in alcuni casi tangibili e in altri casi sostanzialmente ‘virtuali’).

--> Da questi numeri si potrebbe dedurre che la gestione della Lazio si starebbe pesantemente squilibrando.

E’ tuttavia presto per trarre conclusioni definitive: le mie sono stime basate sui teorici numeri relativi a tutti i dodici mesi dell'esercizio 2011-2012, ad oggi non ancora disponibili. Manca tuttavia poco: nelle prossime settimane il Cdg si riunirà per approvare il progetto di bilancio al 30 giugno 2012. Allora vedremo i numeri definitivi dell’ultimo anno e potremo dunque, stimando detti numeri sostanzialmente stabili anche nell’attuale esercizio 2012-2013, concludere se i presunti 66 milioni di monte ingaggi lordo siano una cifra in primo luogo vera e in secondo -ma non meno importante luogo - sostenibile per le finanze della Lazio.

FK, in primis grazie per l'analisi.
In realtà la situazione che descrivi nel tuo pezzo è una costante. Oramai da due anni i ricavi ordinari non coprono i costi. Negli anni scorsi la situazione si è riequilibrata grazie al trading dei calciatori (Kolarov e Lich). Quest'anno sono molto preoccupato perchè in questa sessione di mercato la Lazio non ha realizzato alcuna plusvalenza.
Il costo del lavoro 2011/2012 tiene conto anche per due mesi di Zarate, Floccari e Foggia.
Inoltre se vogliamo già nel mercato di gennaio scorso la Lazio è intervenuta pesantemente sul costo del lavoro con le cessioni di Cisse (che ha consentito di realizzare una plusvalenza da 1.000), Stendardo e così via.

In altri termini se non (i) riempiamo lo stadio (come stanno facendo sull'altra sponda) (ii) incrementiamo le somme da investire nel merchandising, a gennaio aspettiamoci qualche  doloroso addio...

p.s.: il dato positivo della campgna di rafforzamento è quello relativo all'ammoratamento, destinato a ridursi in misura significativa.

[Reflexblue]

...


P.s.= so bene che la vicenda dell'assenza di un main sponsor invalida parte di quanto appena affermato. Che dire... Ignoro le vere ragioni che hanno impedito alla Lazio di avere un main sponsor negli ultimi anni. Sono forse addirittura cinque gli anni senza sponsor sulla maglia Non ne sono certo ma non mi allontano troppo dalla realtà, ritengo.
Il responsabile marketing del club ha riferito in più occasione (una volta durante la trasmissione di Francesca Turco "Diario di bordo campo" su Radio Incontro: ricordo di averla sentita con le mie orecchie non so più quando. Direi genericamente in un periodo che va dall'estate 2009 ad oggi) riferisce che le offerte ottenute, troppo basse, sono state rifiutate perché ritenute irricevibili in sé e anche perché vendere lo spazio sulla maglia a una data cifra avrebbe fissato un benchmark che avrebbe influenzato, al ribasso, la rinegoziazione di altri accordi commerciali annualmente conclusi dalla Lazio.

Ovviamente non dico di prendere per oro colato quanto affermano le fonti societarie. Dico anzi che urgerebbe confrontare tali motivazioni con il parere di un esperto equanime. Però in assenza di altri riscontri io cerco sempre di rifarmi alle dichiarazioni ufficiali di esponenti della società.

E' curioso che aziende che operano secondo logiche di mercato trovino accordi con diciannove società di serie A su venti.
Quindi:
a) le aziende hanno subito interferenze non riconducibili al libero mercato e hanno realizzato un cartello per calmierare le proposte;
b) Lotito ha sovrastimato l'appeal della maglia biancoceleste.

In tutta onestà, se non subentrano elementi imponderabili (es. Lotito sta trattando da cinque anni con un'ipotetica azienda che coprirà la Lazio di milioni di euro, tanto da giustificare il presunto immobilismo), non vedo alternative alla questione sponsor.

[aquilafelyx]

Si può vincere uno scudetto e aumentare di un solo euro i ricavi e si può perdere uno scudetto e volare con botteghino, sponsor e vendita del merchandising.

In campo danno soltanto tre punti. Non di più. Peraltro, neanche si scontano in banca.

intanto facciamo i risultati poi all'unico euro dei ricavi ci penseremo

[aquilafelyx]

Lotito stamattina a sky

CINQUE ATTACCANTI - "Il nostro monte ingaggi è congruo alla squadra e ai valori. Creiamo un equilibrio economico e finanziario ogni anno, con bilanci in utile senza artifizio contabile di sorta. Ci sono altri mercati aperti in uscita, stiamo lavorando in tal senso. Abbiamo sei attaccanti, forse a breve saranno cinque. Abbiamo rifiutato diverse offerte per nostri calciatori, anche importanti: la Lazio non deve comprare, non siamo al supermercato, ma compiere interventi mirati".

Saranno frasi di circostanza ma sulla gestione economica e finanziaria a Lotito si può dire poco .

[disabitato]

Lotito stamattina a sky

CINQUE ATTACCANTI - "Il nostro monte ingaggi è congruo alla squadra e ai valori. Creiamo un equilibrio economico e finanziario ogni anno, con bilanci in utile senza artifizio contabile di sorta. Ci sono altri mercati aperti in uscita, stiamo lavorando in tal senso. Abbiamo sei attaccanti, forse a breve saranno cinque. Abbiamo rifiutato diverse offerte per nostri calciatori, anche importanti: la Lazio non deve comprare, non siamo al supermercato, ma compiere interventi mirati".

Saranno frasi di circostanza ma sulla gestione economica e finanziaria a Lotito si può dire poco .

Alfaro verso l'arabia.

[disabitato]

Riguardo l'aumentare gli spettatori: de che stamo a parla'? Nemmeno a Lazio - Reggina del 14 Maggio 2000 lo stadio era pieno.. e quel giorno hai vinto uno scudetto.

La società ha fatto di tutto.. chi manca decisamente all'appello è una grossa fetta del pubblico Laziale.

[ammiraglio]

è probabile che ci sia qualche errore verso "l'alto" da parte di laudisa e del suo staff (e quindi sposerei l'opinione di franz), ma va comunque evidenziata una certa somma di soldi letteralmente buttata da parte della ss lazio.

è mancata completamente la politica di trading e lotito, oltre a sottolineare la mancata cessione dei pezzi pregiati, dovrebbe forse spiegare come mai abbiamo una rosa da 38 elementi (se parte alfaro).

[ammiraglio]

è probabile che ci sia qualche errore verso "l'alto" da parte di laudisa e del suo staff (e quindi sposerei l'opinione di franz

come volevasi dimostrare: galliani ha dichiarato che la società paga 100 mln lordi l'anno e non 120.
anche la lazio potrebbe attestarsi ad un meno 15-16% circa, quindi.
è sospetta la cifra ad es. di zauri e brocchi (tanto per fare due nomi).

[LaLazioMia]

Qualcuno puo' postare l'elenco dei ricavi delle varie squadre oppure non si hanno notizie fresche ( anche se approssimative come le false info sugli stipendi di molti calciatori).