L’appello al Comune della Società Sportiva Lazio e la risposta odierna di Cochi

[paoletto]

Corriere della Sera Edizione Roma - ieri
«Dateci il Flaminio». L’appello al Comune arriva dalla Società Sportiva Lazio, comunemente detta Polisportiva, una delle più antiche società di Roma, con 112 anni di storia (e di successi) alle spalle. Una realtà composta da 56 organizzazioni aderenti, 44 delle quali sportive, che mobilita circa 10 mila praticanti sportivi in quasi tutte le discipline: dal calcio al basket, dalla pallanuoto alla pallavolo, dal rugby alla ginnastica. Dieci di queste sezioni militano nella massima serie dei rispettivi campionato, con la Lazio di Lotito in testa. E poi tutti gli altri: calcio femminile, calcio a cinque maschile e femminile, calciotto, pallanuoto, rugby, football americano, badminton, polo, pallamano. Alcune di queste squadre non hanno una «casa»: il calcetto va a giocare a Colleferro, la pallamano a Civitavecchia. Ora il presidente, Antonio Buccioni, ex presidente del Circolo Canottieri Lazio, imprenditore nel mondo dei giostrai, lancia la sua proposta: «Ho letto— dice—proprio sul Corriere che lo stadio Flaminio tornerà in gestione al Comune e che il Campidoglio non sa ancora a chi affidarlo. Ecco, ce lo dia a noi». Sarebbe, secondo Buccioni, anche il modo per colmare una lacuna: la disattenzione che, da anni, le istituzioni hanno nei confronti della Polisportiva. «Mi rivolgo — continua —a tutti: indistintamente: Comune, Regione, Provincia, Coni, Ministero. E anche alla cosiddetta “magnifica gente di questa città”, come la chiamava Nanni Loy nel film Scugnizzi ». Buccioni è deluso, amareggiato: «Tante volte abbiamo chiesto aiuto. Ma un segnale concreto non è mai arrivato. Eppure c’è tanta gente che pontifica, ma che poi all’atto pratico non tira fuori un soldo neppure per pagare un caffè». La richiesta del Flaminio non è una boutade: «Certo che gestire una struttura così ha dei costi. Ma il Comune ci potrebbe dare una mano, anche trovando uno sponsor». Se non altro, si scongiurerebbe il rischio abbandono: «Nello stadio c’è una palestra, la piscina, il ring per il pugilato. E poi uffici, lo spazio per il polo museale della Polisportiva ». E il rettangolo di gioco? «Potrebbe essere usato dal calcio femminile, dal rugby, dal football americano». Ne ha già parlato col sindaco Alemanno e col delegato allo Sport Alessandro Cochi, lazialissimo e anche socio del Canottieri Lazio? «Del Flaminio no. Ma a luglio, quando sono venuti al circolo per la Madonna fiumarola, ci hanno promesso un sostegno ». Quel giorno, il capitano della Lazio pallanuoto (tornata in serie A e allenata da Pierluigi Formiconi) Claudio Sebastianutti, aspettò Alemanno sulla porta: «Sindaco, stiamo facendo una squadra con tutti romani. Ci dia una mano». Da allora, alla Lazio, attendono risposte.
(Ernesto Menicucci)
Corriere della Sera Edizione Roma - oggi
L’appello di Antonio Buccioni, presidente della Polisportiva Lazio, che da queste pagine ha chiesto al Comune la possibilità di gestire lo stadio Flaminio arriva dritto al cuore di Alessandro Cochi, delegato per lo sport di Roma Capitale dalla mai rinnegata fede laziale: «Accolgo la proposta e rendo pubblico quello che è un mio sogno: affidare il Flaminio alla Lazio Calcio. Magari in accordo con la Polisportiva per la fruizione degli spazi, ma senza il traino del calcio la vedo un’operazione complessa». Nessuna preclusione, solo un enorme problema di costi di gestione che aleggia su chiunque decida di avvicinarsi allo stadio-monumento. «Tutto si può fare, Buccioni presenti un business plan dettagliato e potremo discuterne. Ma solo di piccola manutenzione il Flaminio costa almeno 700 mila euro l’anno, senza mettere in conto i milioni di euro che si dovranno spendere per adeguare le strutture e per la loro messa a norma. La Polisportiva ci chiede una mano e noi siamo pronti a darla alle sue squadre, per aiutarle a iscriversi ai campionati e permettere loro di svolgere un’attività sportiva di vertice. Con il bilancio comunale che ancora deve essere messo nero su bianco e con la crisi che ci obbliga ai salti mortali, oggi è difficile per il Comune prendere impegni come quello di aiutare chiunque a gestire un impianto così oneroso. Però le idee possiamo valutarle insieme, facciamo un tavolo con la Coni Servizi e cerchiamo una soluzione percorribile». Sarà pure un monumento, ma il rischio di vederlo morire in abbandono non è solo un pensiero pessimistico: «Per un altro anno la gestione sarà ancora della Coni Servizi e poi lì c’è il nodo della Federugby, con cui era già stato firmato un disciplinare che prevedeva ampliamento a 42 mila posti dello stadio e la successiva gestione federale. Poi ci sono stati i pienoni del Sei Nazioni all’Olimpico e il rugby ha capito che il Flaminio gli sarebbe andato comunque stretto. Né possiamo dimenticare che ci sono già delibere che affidano la piscina alla Federnuoto, la palestra della scherma all’Accademia, il pugilato e la ginnastica a società romane. Resta fuori lo stadio e continuo a sognare di vederci giocare la Lazio. Ma, purtroppo, al momento il presidente Lotito non è della mia stessa idea». (Valerio Vecchiarelli)


sbaglio secondo voi a sentirmi preso per il culo? 

[Teo]

Vecchia storia... Una simile scelta sarebbe la pietra tombale sul progetto-stadio di Lotito: e ho il forte sospetto che tra le motivazioni della richiesta ci sia anche (soprattutto?) questa.

[BobLovati]

sbaglio secondo voi a sentirmi preso per il culo? 

secondo me sbagli; solo minkiate e voglia di farsi notare   

[Bob]

che dice Renato?
 

[aquilafelyx]

il Flaminio farà la fine del Velodromo

[disabitato]

altra polpetta avvelenata...

[CiPpiripi]

Ottima idea.

Ci vada la polisportiva tutta, mentre il calcio maschile continua a fare uso dell'olimpico, a meno che Buccioni non sia convinto che la sezione non possa fare i pienoni stile sei nazioni del rugby che hano portato quella nazionale a traslocare proprio all'olimpico.

I tanti che ancora ci credono avranno modo di dimostrarlo, e tutti vivremmo felici e contenti.

[giangoverni]

Non è una polpetta avvelenata, è un nodo che prima o poi dovrà sciogliersi. Il Flaminio è ritornato al Comune che deve sopportare, a vuoto, i costi di manutenzione, per un complesso che rimarrà vuoto e inutilizzato perché lì non si può fare uno stadio per il calcio, così come deve averlo una squadra di primaria importanza che gioca anche in Europa. Cochi vuole tenerlo legato alla Lazio Calcio sapendo che la risposta è impossibile. Bene ha fatto Buccioni a ricordare che esiste anche una Polisportiva (la più antica importante e grande d'Europa) che non dipende dal calcio. Il Comune sarà costretto a conferirlo alla Polisportiva, assumendosi anche attraverso sponsor i costi di manutenzione, altrimenti l'alternativa sarà l'abbattimento.

[disabitato]

Non è una polpetta avvelenata, è un nodo che prima o poi dovrà sciogliersi. Il Flaminio è ritornato al Comune che deve sopportare, a vuoto, i costi di manutenzione, per un complesso che rimarrà vuoto e inutilizzato perché lì non si può fare uno stadio per il calcio, così come deve averlo una squadra di primaria importanza che gioca anche in Europa. Cochi vuole tenerlo legato alla Lazio Calcio sapendo che la risposta è impossibile. Bene ha fatto Buccioni a ricordare che esiste anche una Polisportiva (la più antica importante e grande d'Europa) che non dipende dal calcio. Il Comune sarà costretto a conferirlo alla Polisportiva, assumendosi anche attraverso sponsor i costi di manutenzione, altrimenti l'alternativa sarà l'abbattimento.

Magari l'abbattimento!

Da ciò che si evince dalla risposta di Cochi a Buccioni (che fa una richiesta in totale buona fede) è che, stadio a parte, tutto il resto già è assegnato ad altre società romane.
Il cappio lo hanno stretto comune e coni in decenni di menefreghismo e cattiva manutenzione, ed ora lo vogliono mettere intorno al collo della Lazio.

Se i beni culturali daranno l'ok per il rifacimento dell'impianto
Se la sovrintendenza archeologica darà il suo nulla osta
Se verrà concesso alla Lazio lo sfruttamento anche sul piano commerciale
Se il comune lo cederà totalmente alla Lazio (flaminio, palazzetto, piscine, palestre ecc)
Se gli eredi Nervi molleranno l'osso

Allora l'idea potrà essere presa in seria considerazione.

[paoletto]

secondo me sbagli; solo minkiate e voglia di farsi notare   

io Presidente della Polisportiva chiedo al comune la disponibilità dell'impianto e tu comune sostanzialmente rispondi:
Per un altro anno la gestione sarà ancora della Coni Servizi e poi lì c’è il nodo della Federugby, con cui era già stato firmato un disciplinare che prevedeva ampliamento a 42 mila posti dello stadio e la successiva gestione federale..... Né possiamo dimenticare che ci sono già delibere che affidano la piscina alla Federnuoto, la palestra della scherma all’Accademia, il pugilato e la ginnastica a società romane.
come se non bastasseci aggiunge pure che però il tutto è legato alle partite della Lazio sezione Calcio che è risaputo non è minimamente interessato all'impianto stesso

Mi aspetto una controreplica di Buccioni

Altrimenti hanno ovviamente ragione Teo e Disabilitato, secondo me

[giangoverni]

Arriverà la controreplica di Buccioni e sarà molto dura. La SS Lazio 1900 ha deciso di andare "a vedere", come si dice a poker.

[mazzok]

Non è una polpetta avvelenata, è un nodo che prima o poi dovrà sciogliersi. Il Flaminio è ritornato al Comune che deve sopportare, a vuoto, i costi di manutenzione, per un complesso che rimarrà vuoto e inutilizzato perché lì non si può fare uno stadio per il calcio, così come deve averlo una squadra di primaria importanza che gioca anche in Europa. Cochi vuole tenerlo legato alla Lazio Calcio sapendo che la risposta è impossibile. Bene ha fatto Buccioni a ricordare che esiste anche una Polisportiva (la più antica importante e grande d'Europa) che non dipende dal calcio. Il Comune sarà costretto a conferirlo alla Polisportiva, assumendosi anche attraverso sponsor i costi di manutenzione, altrimenti l'alternativa sarà l'abbattimento.

partiamo dal presupposto che il problema è del comune e non della Lazio. 700 mila euro l'anno per una struttura sottoutilizzata sono una enormità. Con quei soldi potresti metterci a posto dei veri monumenti invece di sprecarli nel Flaminio.

700.000 euro l'anno, il gestore del campidoglio e i suoi uomini dovrebbero spiegarci come intendono risolvere questo problema.

[LaLazioMia]

Non è una polpetta avvelenata, è un nodo che prima o poi dovrà sciogliersi. Il Flaminio è ritornato al Comune che deve sopportare, a vuoto, i costi di manutenzione, per un complesso che rimarrà vuoto e inutilizzato perché lì non si può fare uno stadio per il calcio, così come deve averlo una squadra di primaria importanza che gioca anche in Europa. Cochi vuole tenerlo legato alla Lazio Calcio sapendo che la risposta è impossibile. Bene ha fatto Buccioni a ricordare che esiste anche una Polisportiva (la più antica importante e grande d'Europa) che non dipende dal calcio. Il Comune sarà costretto a conferirlo alla Polisportiva, assumendosi anche attraverso sponsor i costi di manutenzione, altrimenti l'alternativa sarà l'abbattimento.

Un nuovo stadio polifunzionale, con annessi e connessi diventa un investimento e una fonte di ricavi, il Flaminio è una fonte di spese che nessun Buccioni puo' assumersi. In tempi di spending review mi sembra poco onesto pretendere che sia poi la collettivita' ad accollarselo.

[giangoverni]

Un nuovo stadio polifunzionale, con annessi e connessi diventa un investimento e una fonte di ricavi, il Flaminio è una fonte di spese che nessun Buccioni puo' assumersi. In tempi di spending review mi sembra poco onesto pretendere che sia poi la collettivita' ad accollarselo.

Allora lo abbattiamo... come pure Cinecittà... il Teatro Valle... il Teatro Argentina e tutte le strutture culturali (tra queste ci metto anche le sportive) che producono un utile che non si misura in moneta.
La SS Lazio 1900 deve essere considerato un bene culturale.

[disabitato]

Arriverà la controreplica di Buccioni e sarà molto dura. La SS Lazio 1900 ha deciso di andare "a vedere", come si dice a poker.

In che senso?
La SS Lazio 1900 intesa come polisportiva tutta, inclusa la sezione calcio?

[paoletto]

Arriverà la controreplica di Buccioni e sarà molto dura. La SS Lazio 1900 ha deciso di andare "a vedere", come si dice a poker.

benissimo, sono contento e fiducioso

aspetto e vediamo

[LaLazioMia]

Allora lo abbattiamo... come pure Cinecittà... il Teatro Valle... il Teatro Argentina e tutte le strutture culturali (tra queste ci metto anche le sportive) che producono un utile che non si misura in moneta.
La SS Lazio 1900 deve essere considerato un bene culturale.

Prima di abbattere proviamo a dismettere ai privati. se poi i privati non ci sono per mantenere il Flaminio, Cinecitta' e il Valle che dobbiamo fare?. Io gia pago uno sfracasso di tasse per ottenere molto poco in cambio. Che vogliamo fare? Di beni culturali non si campa , e qui ormai , avendo ormai tagliato il prosciutto fino all'osso ( dei contribuenti) o si riesce a tagliare chi spreca e ruba o dovremo cominciare a fare a meno pure della cultura.

[mazzok]

Allora lo abbattiamo... come pure Cinecittà... il Teatro Valle... il Teatro Argentina e tutte le strutture culturali (tra queste ci metto anche le sportive) che producono un utile che non si misura in moneta.
La SS Lazio 1900 deve essere considerato un bene culturale.

paragone non corretto giango, quale contributo da il flaminio alla città di Roma ? non vedo nessun utile attualmente, a differenza delle altre strutture.

così com'è il flaminio non serve a nulla, rischia l'abbandono e un lento degrado. Monumento ? ne abbiamo bisogno ? e se invece ci concentrassimo su tutti quelli che già abbiamo e che potrebbero essere meglio valorizzati ?
C'è un'area di roma che è abbandonata il comune dovrebbe decidere cosa farci affinchè tutta la città ne ricavi un vantaggio.

[fish_mark]

Vecchia storia... Una simile scelta sarebbe la pietra tombale sul progetto-stadio di Lotito: e ho il forte sospetto che tra le motivazioni della richiesta ci sia anche (soprattutto?) questa.

e se pure? Quale sarebbe il problema? quello di prendere atto di una situazione nota da almeno 5 anni.

Commovente colpo di scena. faticosa a leggere tutto il comunicato.
Siamo a un passo dal trionfo.

Prossimo traguardo: tutto il potere ai tifosi.

Per l'immediato esperimento con un lazio-sampdoria.

[giangoverni]

paragone non corretto giango, quale contributo da il flaminio alla città di Roma ? non vedo nessun utile attualmente, a differenza delle altre strutture.

così com'è il flaminio non serve a nulla, rischia l'abbandono e un lento degrado. Monumento ? ne abbiamo bisogno ? e se invece ci concentrassimo su tutti quelli che già abbiamo e che potrebbero essere meglio valorizzati ?
C'è un'area di roma che è abbandonata il comune dovrebbe decidere cosa farci affinchè tutta la città ne ricavi un vantaggio.

Bene! Lo abbattiamo e ci facciamo delle belle palazzine.