Ehi tu...

[Panzabianca]

Ora? Chiedi a Zapruder da quanti anni gli dico questa cosa.
Stai perseguendo una difesa di auto assoluzione per aver scritto qualcosa neanche troppo velatamente discriminatorio, sostenendo che è un nomignolo come tanti altri e non c'è bisogno di fare tante storie?  D'accordo, ti risparmio oltre.
Un altro caso brillantemente risolto. Bravo

Difesa? Auto assoluzione? discriminatorio?

Ecco ti ho pure scritto l'incipit del tuo prossimo messaggio, così fatichi pure meno.

continui a scrivere cose senza senso. Io non porto nessuna prova ad assoluzione mia. Credo che non ce ne sia bisogno alcuno. Hai fatto irruzione su una storiellina di 20 anni fa rinfacciandoci la tua  sensibilità e la tua personalissima riprovazione verso espressioni e nomignoli asseritamente discriminatori, decontestualizzando (come spesso fa comodo alle tue sortite in sfregio al bel tacer) il come, il quando e il perché.
Inspiegabile. Poi, in privato, come, peraltro, mi dici di aver già fatto (prova a discarico) sei padronissimo di sostenere qualunque opinione.

[Panzabianca]

Temo di non aver capito. Ci si riferisce alla rinfrescante bevanda a base di succo di limone, zucchero e acqua, gustata su una panchina di Villa Borghese?

se non sei mai stato Catania, è lì che devi stare in una giornata di caldo africano come solo da quelle parti si posson "sudare".
Sarà un piacere nel piacere (di osservare una città bellissima) quello di cercare  "u ciospo".

Il resto è pura estasi da oasi nel deserto.

[franz_kappa]

Posso dire una cosa sul giornalista, editore e conduttore radiofonico laziale il cui nome - nella pronunzia del compianto Osvaldo - suona perfettamente identico a quello della capitale di una piccola ma nobile nazione sudamericana?

Da sempre avevo collegato l'appellativo che richiama l'allitterato titolo della versione italiana della canzone statunitense "Civilization", composta da Bob Hilliard e Carl Sigman, pubblicata nel 1947 e successivamente inclusa nel repertorio del musical Broadway "Angel in the Wings" (courtesy Wikipedia), a una antica specializzazione del futuro conduttore cultore dei ricordi e delle memorie (donde la denominazione alternativa G. 'Nostalgia' D. A.) nella percussione dei tamburi anticamente collocati in Curva Nord. Tamburi o 'bonghi', dunque. All'africana.

Ho invece appreso, non senza una punta di sgomentata sorpresa, che il soprannome si riferiva piuttosto al colore non proprio niveo della carnagione del suddetto.
Tale caratteristica somatica, va detto, non l'avevo mai colta nelle innumerevoli occasioni in cui ho ammirato Quito in tv, come pure nell'unico episodio in cui l'ho visto dal vivo in una lazialissima cena di qualche anno fa. E proprio per tale motivo non ero portato a ritenere offensivo il soprannome citato da Panzabianca e che tanto ha indispettito MagoMerlino.

C'è sempre da apprendere, amici miei, per noi umili mortali che dimoriamo in questo pazzo pazzo mondo. 

[darienzo]

A noi l'aneddoto è piaciuto e ci ha strappato un sorriso, in un topic che aveva preso una bella sterzata dopo il solito farraginoso controbattere.
Una volta quando si incontravano questi "grandi laziali", poi ci si pavoneggiava con gli amici.
Proprio come quando incontrammo il GDA da Pagliarulo, o Elsner ci diede un passaggio fino a Tor di Quinto.
Quel soprannome tutto sommato a noi fa pensare a qualcosa di buffo, e non di denigrazione. Magari all'intestatario ricorda una giovinezza ribelle, oppure vuole seppellirlo per sempre. Non possiamo saperlo.
Grazie comunque per questi contributi sul filo dell'emozione, a cui in tanti si potrebbe partecipare, specie chi ha lunghi trascorsi.
Che lo spirito del Signor Pietro  pervada tutti voi

[Panzabianca]

A noi l'aneddoto è piaciuto e ci ha strappato un sorriso, in un topic che aveva preso una bella sterzata dopo il solito farraginoso controbattere.
Una volta quando si incontravano questi "grandi laziali", poi ci si pavoneggiava con gli amici.
Proprio come quando incontrammo il GDA da Pagliarulo, o Elsner ci diede un passaggio fino a Tor di Quinto.
Quel soprannome tutto sommato a noi fa pensare a qualcosa di buffo, e non di denigrazione. Magari all'intestatario ricorda una giovinezza ribelle, oppure vuole seppellirlo per sempre. Non possiamo saperlo.
Grazie comunque per questi contributi sul filo dell'emozione, a cui in tanti si potrebbe partecipare, specie chi ha lunghi trascorsi.
Che lo spirito del Signor Pietro  pervada tutti voi

una volta andai anche da Gianni. Mia sorella  - insegnante che si diletta ad organizzare delle rappresentazioni teatrali sempre in ambito scolastico - aveva bisogno di una base musicale appartenente alla commedia che stava mettendo in scena, ma non la trovava. Poi, un giorno la sentì alla radio, nella trasmissione di Gianni. Prese quindi contatto con  Orlando Filosa e il mitico fonico elsneriano gentilmente le registrò un cd con la base e la mise da parte. Mia sorella mandò me. In  quel periodo lavoravo da quelle parti e andai.
Mi aprì lui. Immagino fosse proprio casa sua. C'era un grande salone elegante sul quale sporgeva la stanzetta dalla quale si collegava via radio. Credo ci fosse anche un tecnico che armeggiava dentro il bugigattolo radiofonico ma non lo conoscevo. Le pareti delle quali non ricordo il colore, forse verde o blu, erano tappezzate da quadri con cornici rigorosamente celesti che ricordavano a Gianni gli incontri con personaggi celebri e meno celebri ma, devo immaginare, tutti ugualmente importanti per lui. Ce ne saranno stati un migliaio. Gianni era esattamente quello che per decenni avevo ascoltato ed apprezzato alla radio: un simpatico, logorroico, voce, espressioni e carattere da attore, con l'innesto di una lavannara, ed, infine, un grande grandissimo cuore. Mi accolse quasi io fossi uno di casa. In particolare, fu orgogliosissimo di mostrarmi la sua terrazza vivaio (na cosa veramente bella) dove risplendeva ogni sorta di pianta. Prendemmo un caffè e parlammo una mezzora circa. Certamente della Lazio, poi dell'argomento che anche gli stava a cuore: la situazione radiofonica romana. Su alcuni, pochi, fu benevolo, su altri, la maggior parte, invece, stese un velo pietoso. Poi, lo ringraziai, presi il cd e lo salutai.
Fu molto cordiale. Ricordo bello.  Grande Gianni!

[fish_mark]

A Gianni gli si voleva tutti bene. Tutti.

Lo incontrai per la prima volta al Grappolo d'oro nel 1983, appena conseguita la promozione in serie A.
Convocò una cinquantina di tifosi per registrare alcune immagini per celebrare la festa della ritrovata serie A.

Per chi voleva era facile incontrarlo al Bar del tennis prima della partita.

Sempre sorridente. Sempre.

[Panzabianca]

A Gianni gli si voleva tutti bene. Tutti.

Lo incontrai per la prima volta al Grappolo d'oro nel 1983, appena conseguita la promozione in serie A.
Convocò una cinquantina di tifosi per registrare alcune immagini per celebrare la festa della ritrovata serie A.

Per chi voleva era facile incontrarlo al Bar del tennis prima della partita.

Sempre sorridente. Sempre.

già, oppure allo yogobar. Credo che uno così manchi tanto alla radiofonia Laziale.

[Leòn]

Gianni Elsner, altoatesino trapiantato nella Capitale, ha epitomizzato la celebre sentenza di Giorgio Chinaglia, secondo la quale "di Lazio ci si ammala inguaribilmente".

[darienzo]

Quel pomeriggio al Grappolo d'oro di via Palestro c'eravamo anche noi.
Gianni voleva registrare uno speciale da mandare poi in onda la sera nel suo "Prossimamente addetti" su Tele Roma Europa. Ci sedemmo ai tavoli del locale con Gianni che passava per intervistarci: colse anche l'eloquio di un giovanissimo darienzo che balbettarono qualcosa su Gian Chiaron Casoni per ringraziarlo, visto che il vento di Chinaglia era già arrivato in città.
E infatti subito dopo ci trasferimmo in massa a po' di pellegrinaggio sotto le finestre dell'hotel Excelsior in Via Veneto, dove un Long John benedicente ci apparve dietro ai vetri.
Un pomeriggio inebriante, che ricordiamo come fosse ieri.
E poi alla sera davanti alla tele a rivederci, con tutta la famiglia inorgoglita  attorno a noi.
Anni dopo al Grappolo d'oro passando da quelle parti, ci vedemmo mangiare Kalle Riedle, uno degli ultimi idoli calcistici più anziano di noi: uno sorta di spartiacque verso la maturità

[darienzo]

Tale caratteristica somatica, va detto, non l'avevo mai colta nelle innumerevoli occasioni in cui ho ammirato Quito

Manco noi, pensavamo derivasse solo da un passato un po' da scavezzacollo.

 Dalle foto in rete questa negritudine non traspare,  forse si è affievolità con l'età, neanche se lo si voglia mettere a confronto col Biondo Greco

[SAV]

Manco noi, pensavamo derivasse solo da un passato un po' da scavezzacollo.

 Dalle foto in rete questa negritudine non traspare,  forse si è affievolità con l'età, neanche se lo si voglia mettere a confronto col Biondo Greco

Chissà che non abbia preso gli stessi prodotti del grande Michael Jackson... 

[Panzabianca]

Manco noi, pensavamo derivasse solo da un passato un po' da scavezzacollo.

 Dalle foto in rete questa negritudine non traspare,  forse si è affievolità con l'età, neanche se lo si voglia mettere a confronto col Biondo Greco

sta cosa mi ha fatto pensare ad uno struggente, splendido brano musicale cantato dalla mitica Celia Cruz

Las caras lindas



Las caras lindas de mi gente negra
Son un desfile de melaza en flor
Que cuando pasa frente a mí se alegra
De su negrura, todo el corazón
Las caras lindas de mi raza prieta
Tienen de llanto, de pena y dolor
Son las verdades, que la vida reta
Pero que llevan dentro mucho amor
Somos la melaza que ríe
La melaza que llora,
Somos la melaza que ama
Y en cada beso, es conmovedora
Por eso vivo orgulloso de su colorido
Somos betún amable, de clara poesía
Tienen su ritmo, tienen melodía
Las caras lindas de mi gente negra
Las caras lindas, las caras lindas
Las caras lindas de mi gente negra
Qué lindas, pero, pero mira, qué lindas son
Tienen, tienen, tienen, tienen de llanto
Mucha melodía, te digo belén tienen belleza
Y también tienen poesía de la bien linda
Caritas lindas de gente negra,
Que en la calma tengo un montón
Las caras lindas de mi gente negra, son un vacilón
Somos, te digo, la melaza que ríe,
Que canta y que llora y en cada beso
Bien conmovedora y cautivadora
Te digo que en porto bello panamá
Yo vi la cara más bella y pura
Y es por eso que mi corazón,
Se alegra de su negrura
Esa si que es linda!
Que lin, que lin, que lindas son
Negrura de la pura
Que lin, que lin, que lindas son
Óyeme, pero que bonitas son, lindas son,
Chulas son, bonitas son, lindas que son
Lindas como tú veras, así son
Lindas como aquellas que dije son un vacilón
Un riquito vacilón, con tu corazón, rico de melón
Que lindas, que lindas, que lindas, que lindas
Que chulas que son, bonitas que son, bien bonitas
Chulitas que son, que lindas son, caritas lindas,
Lindas, lindas son ¡llévame!
Lindas que son, lindas son
Pero que lindas son, pero que lindas son,
Lindas que son, lindas son
Muchas caras lindas,
Pero que lin, que lin, que lindas son
Roco toco tin pero que lindas
Que lindas son,
Las caras lindas de mi gente negra, son un montón
Desfile de negrura,
De la pura que viene de allá bajo
Las caras lindas de mi gente negra son un vacilón.
Melaza que ríe, melaza que ríe,
Ay, que canta y que llora,
Y en cada beso bien conmovedora
Pero que linda

[SAV]

C’è l’esempio del grande giocatore di baseball dominicano Sammy Sosa, colonna dei Chicago Cubs per 12 anni...




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[Panzabianca]

C’è l’esempio del grande giocatore di baseball dominicano Sammy Sosa, colonna dei Chicago Cubs per 12 anni...




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se proprio se doveva fa, io me sarei fermato alla foto di centro. In quella a destra jé manca solo la formalina.  Mah

[darienzo]

Iglone nostro potrebbe fare il percorso inverso allora!

[Panzabianca]

Iglone nostro potrebbe fare il percorso inverso allora!

na specie de Dennis Rodman albanese.

[Wasicu]

Quel pomeriggio al Grappolo d'oro di via Palestro c'eravamo anche noi.
Gianni voleva registrare uno speciale da mandare poi in onda la sera nel suo "Prossimamente addetti" su Tele Roma Europa. Ci sedemmo ai tavoli del locale con Gianni che passava per intervistarci: colse anche l'eloquio di un giovanissimo darienzo che balbettarono qualcosa su Gian Chiaron Casoni per ringraziarlo, visto che il vento di Chinaglia era già arrivato in città.
E infatti subito dopo ci trasferimmo in massa a po' di pellegrinaggio sotto le finestre dell'hotel Excelsior in Via Veneto, dove un Long John benedicente ci apparve dietro ai vetri.
Un pomeriggio inebriante, che ricordiamo come fosse ieri.
E poi alla sera davanti alla tele a rivederci, con tutta la famiglia inorgoglita  attorno a noi.
Anni dopo al Grappolo d'oro passando da quelle parti, ci vedemmo mangiare Kalle Riedle, uno degli ultimi idoli calcistici più anziano di noi: uno sorta di spartiacque verso la maturità

Per Gianni Elsner :   " glielo faccio vedere chi sono io "
(  lo ascoltavo tutte le mattine su RR. ), mentre prima stava su Radio Luna ... !!

[darienzo]

Un topic pazzesco in cui si è arrivati a Calia Cruz e Sammy Sosa, ma senza andare mai OT

Un plauso

[zorba]

Un topic pazzesco in cui si è arrivati a Calia Cruz e Sammy Sosa, ma senza andare mai OT

Un plauso

Anche perché, con un titolo del genere per il thread, è difficile (se non impossibile) andare OT...

 

[Zapruder]

Allora? Che volemo fa'? Te devo veni' a cerca'?