Ehi tu...

[robylele]

 
Cerco di essere più chiaro. Emergenza, non significa necessariamente calamità, distruzioni, incendi, ma problema da risolvere con una certa urgenza.

Per ora, il mio volo è stato radente. Ho parlato di innesti ben mirati in settori importanti del campo: un altro bel centrale, e un centrocampista di sostanza magari più giovane con grande esperienza.
Importo da spendere al massimo 10 milioni.

Sei OT, credo tu non abbia colto il senso del topic.

Non so se la cosa a te diverte. A me ha completamente divelto ogni resistenza fisica e umana.

A me non sembra. In qualunque topic in cui intervieni riparti con le solita solfa e con grande ardore agonistico.

Lotito sta sicuro al posto suo, anche dopo questo topic. Tranquillizzati.

Non capisco cosa c'entri Lotito. Io sono solo un tifoso della S.S.Lazio, null'altro.
Il problema-Lotito é tutto tuo, a me l'attuale presidente viene in mente solo quando leggo te e Dissent, mi devi credere.

[darienzo]

Sig. Panzabianca, grazie per l'aneddoto su GDA.
Sono questi i post che adoriamo.
"Scuro e coi denti bianchi..." tipo Il cantante di jazz. Meraviglioso

[Zapruder]

un giorno lo incontrai. Era la seconda volta che accadeva e per la seconda volta non gli dissi nulla, anzi, no, forse mi scappò un "ciao Guì e sempre Forza Lazio", al quale lui rispose "Sempre" . Era scuro, ma gli vidi il bianco dei denti, sorrise.
Usciva dalla sala del banchetto di un matrimonio, io da quella di un altro.  Saranno state le 20. Fu una giornata micidiale al culmine della quale vidi uno spossatissimo Bongo con un doppio petto stile mafia newyorkese degli anni 30 accasciarsi su una sdraio ai bordi della piscina. Era il periodo immediatamente dopo lo scudetto, sarà stato giugno. Io ed i miei amici eravamo dall'altra parte, sempre a bordo-piscina. Molte spose vogliono la location co la piscina. Che poi nun se sà che caxxo ce devono fa co sta piscina.

Salve

Non puoi averlo incontrato nel 2000. Guido è bilocato nel 74 e nell'87, prigioniero di bolle spaziotemporali. Quindi per un attimo sei stato bilocato anche tu.

[MagoMerlino]

un giorno lo incontrai. Era la seconda volta che accadeva e per la seconda volta non gli dissi nulla, anzi, no, forse mi scappò un "ciao Guì e sempre Forza Lazio", al quale lui rispose "Sempre" . Era scuro, ma gli vidi il bianco dei denti, sorrise.
Usciva dalla sala del banchetto di un matrimonio, io da quella di un altro.  Saranno state le 20. Fu una giornata micidiale al culmine della quale vidi uno spossatissimo Bongo con un doppio petto stile mafia newyorkese degli anni 30 accasciarsi su una sdraio ai bordi della piscina. Era il periodo immediatamente dopo lo scudetto, sarà stato giugno. Io ed i miei amici eravamo dall'altra parte, sempre a bordo-piscina. Molte spose vogliono la location co la piscina. Che poi nun se sà che caxxo ce devono fa co sta piscina.

Salve

Il soprannome è stato ormai abbandonato da decenni, riproporlo è pessimo, potrebbe far pensare ad un atteggiamento discriminatorio nei suoi confronti per via del colore della pelle. Già all'epoca lo evitavano quanti avevano con lui un minimo di confidenza e possedevano un minimo di educazione.

[Panzabianca]

Non puoi averlo incontrato nel 2000. Guido è bilocato nel 74 e nell'87, prigioniero di bolle spaziotemporali. Quindi per un attimo sei stato bilocato anche tu.

 
può darsi, sai.

Il soprannome è stato ormai abbandonato da decenni, riproporlo è pessimo, potrebbe far pensare ad un atteggiamento discriminatorio nei suoi confronti per via del colore della pelle. Già all'epoca lo evitavano quanti avevano con lui un minimo di confidenza e possedevano un minimo di educazione.

"spero che tu non sia di quelli che colgono sempre il significato più recondito e deteriore di una frase o di un gesto" (cit. Hitler giunto all'altro capo delle strisce con ancora la vecchietta sottobraccio)

Ritengo, tuttavia, che non ci sia nessun Guido De Angelis senza Bongo. Penso, anzi, che per lui esser stato Bongo sia ancora motivo di notevole vanto.

Certo, però, l'educazione è come la famiglia: E'   S A C R A A A!!

[fish_mark]

Se cambi modulo così in corsa con un gruppo di giocatori che da anni gioca a tre, lo scudetto te lo scordi.

Il calcio, come sanno tutti, NON è scienza esatta. Non ci sono regole da applicare meccanicamente con l'attesa dia vere risultati certi e garantiti.

Un tempo, un allenatore di origine boema applicava il suo modulo sistematicamente, anche quando i suoi giocatori si facevano la doccia o praticavano giochi di società durante i ritiri. L'applicazione sistematica di questo concetto di giuoco non stava dando i frutti attesi e, a metà stagione, la squadra stava avendo più di qualche difficoltà in campionato, tanto che invece di volare nelle prime posizioni in campionato, come atteso da tutti, osservatori compresi, si ritrovava in condizione mesta a centroclassifica.

La società corse ai ripari allontanando il tecnico ceco, incallito fumatore di sigarette dall'incarico, dopo una brutta sconfitta interna ad opera di un'allegra compagine felsinea.

Fu scelto di nominare un nuovo allenatore, di origine friulana, dal cognome vagamente russofono, che già in passato aveva ricoperto questo ruolo nella nostra gloriosa squadra. L'opera dell'ex estremo difensore dei pali della nazionale fu quella di cambiare semplicemente il modulo prima praticato, passando dall'affascinante ma purtroppo estremo 4-3-3 a un più concreto ma efficace 4-4-2.
La Lazio riprese a volare portandosia una meritata (e ormai insperata) qualificazione UEFA, non senza l'ira di qualche aficionados del 4-3-3, ma questa è un'altra storia.

[fish_mark]

Sei OT, credo tu non abbia colto il senso del topic.

A me non sembra. In qualunque topic in cui intervieni riparti con le solita solfa e con grande ardore agonistico.

Non capisco cosa c'entri Lotito. Io sono solo un tifoso della S.S.Lazio, null'altro.
Il problema-Lotito é tutto tuo, a me l'attuale presidente viene in mente solo quando leggo te e Dissent, mi devi credere.

 Hai letto e compreso bene il senso del mio intervento.
Parla della squadra e delle sue possibilità di quest'anno, oggetto di questo topic.
A risentirci.
Saluti carissimi.

[MagoMerlino]

Ritengo, tuttavia, che non ci sia nessun Guido De Angelis senza Bongo. Penso, anzi, che per lui esser stato Bongo sia ancora motivo di notevole vanto.

Il soprannome è desueto e non credo sia gradito l'utilizzo. Lo si può chiamare semplicemente Guido De Angelis, citare il soprannome antico è inutile e vagamente dispregiativo. Soprattutto se non si è in confidenza.
Ci sono cose che vanno superate. Evitarlo credo non costi niente e non pregiudichi l'eventuale discussione.

[Panzabianca]

Il soprannome è desueto e non credo sia gradito l'utilizzo. Lo si può chiamare semplicemente Guido De Angelis, citare il soprannome antico è inutile e vagamente dispregiativo. Soprattutto se non si è in confidenza.
Ci sono cose che vanno superate. Evitarlo credo non costi niente e non pregiudichi l'eventuale discussione.

"Dispregiativo" ... "discriminatorio" ...
Mago, in tutta serenità, ma che cazzo stai dicendo?  Non se fa colazione cor vino eh...

Aver indicato il soprannome, anzi, meglio, molto probabilmente il "nome di battaglia" (derivato forse, chissà, magari, da alcune suggestioni celentaniane anni 70; altro che discriminazione...) di un ex capo tifoso ora impegnato in altre attività, può essere, tutt'al più, una citazione storica.

Aizzare le solite tue inutili canizze dopo aver letto un post che voleva essere solo simpatico, mi pare abbastanza ridicolo.
Fammi capire, sei portavoce di qualcuno in particolare, di Guido, dei suoi accoliti? Forse di una sensibilità diffusa della Lazialità Magazine-solo in edicola? Ti senti oltraggiato dall'uso ormai asseritamente improprio del nomignolo "Bongo"? Questa è storia. Io Guido lo conoscevo come Bongo.
Poi, grazie ad un esperimento di Plastino, Bongo diventò un giornalista e, successivamente, anche un editore.
Tutto qui.

Ilona Staller c'ha 68 anni, ma un tempo antico era stata Cicciolina. Me pare che se ancora adesso jé dai della Cicciolina mica se imbufalisce, sai.

E' storia delle persone.

 

[fish_mark]

I personaggi pubblici sono sempre una proiezione di singole persone, con una loro dignità che va sempre rispettata.

Quanto ami la Lazio Guido lo dimostra ogni giorno, con il suo lavoro - criticabilissimo, ma comunque appassionato - e lo si sente ogni volta che ne parla con le citazioni continue di fatti e aneddoti da trapassato remoto, che conosciamo anche noi tante le volte che le ha raccontate, come fa uno zio che senza accorgersene ti racconta quella cosa per la ventesima volta.
Ma in ogni caso per lui - come per tanti altri - sono cose che rappresentano vita vissuta.

Dai suoi racconti arrivano le mille trasferte che cominciò a fare con il padre, segno di quanto porti dentro la sua lazialità, come inizio della sua parabola di tifoso laziale.

Mi colpì molto la sua trasmissione il giorno dopo la morte di Chinaglia. Dopo un paio di minuti non riuscì a dire più niente: travolto dall'emozione cominciò a piangere in studio, in diretta. La perdita di Chinaglia doveva significare molto per lui, anche in termini personali.
Sono cose che colpiscono e sono prova di quanto lui porti dentro la sua lazialità, che è fatta innanzitutto di storie e di uomini, prima ancora di 11 giocatori con una maglia biancoceleste.

E lo stesso vale per tutti noi.
Come per me, che sento la Lazio come una questione di famiglia e ho davanti a me zii, i cugini, fratelli, amici del liceo e amici del quartiere, pronti a parlarne sempre e comunque, se va bene e se va male.

E' sangue che scorre. Niente altro.

[Panzabianca]

I personaggi pubblici sono sempre una proiezione di singole persone, con una loro dignità che va sempre rispettata.

Quanto ami la Lazio Guido lo dimostra ogni giorno, con il suo lavoro - criticabilissimo, ma comunque appassionato - e lo si sente ogni volta che ne parla con le citazioni continue di fatti e aneddoti da trapassato remoto, che conosciamo anche noi tante le volte che le ha raccontate, come fa uno zio che senza accorgersene ti racconta quella cosa per la ventesima volta.
Ma in ogni caso per lui - come per tanti altri - sono cose che rappresentano vita vissuta.

Dai suoi racconti arrivano le mille trasferte che cominciò a fare con il padre, segno di quanto porti dentro la sua lazialità, come inizio della sua parabola di tifoso laziale.

Mi colpì molto la sua trasmissione il giorno dopo la morte di Chinaglia. Dopo un paio di minuti non riuscì a dire più niente: travolto dall'emozione cominciò a piangere in studio, in diretta. La perdita di Chinaglia doveva significare molto per lui, anche in termini personali.
Sono cose che colpiscono e sono prova di quanto lui porti dentro la sua lazialità, che è fatta innanzitutto di storie e di uomini, prima ancora di 11 giocatori con una maglia biancoceleste.

E lo stesso vale per tutti noi.
Come per me, che sento la Lazio come una questione di famiglia e ho davanti a me zii, i cugini, fratelli, amici del liceo e amici del quartiere, pronti a parlarne sempre e comunque, se va bene e se va male.

E' sangue che scorre. Niente altro.

nessuno glielo nega.

Ma intervenire (da terzi) scrivendo con un tono censoreo nemmeno tanto velato "credo che a lui sia sgradito" che senso ha?
Chi è, la Madonna addolorata?

Quel nomignolo è semplicemente un capitolo della sua storia. E la mia rimane nulla di più che una citazione.

 

[Leòn]

 molto probabilmente il "nome di battaglia" (derivato forse, chissà, magari, da alcune suggestioni celentaniane anni 70; altro che discriminazione...) 

no no, deriva proprio da quello che pensi. 
ma, fortunatamente, a quei tempi l'ammorbamento del linguaggio politicamente corretto ancora non era giunto a smerigliarci lo scroto e, di conseguenza, nessuno ci faceva caso.
in curva, per dire, c'erano "lebbra", "er negro", "er pasticca". tutti felici e contenti. pure il De Angelis.

[Zapruder]

Peraltro l'iconografia curvarola ci ha tramandato anche un Bonghetto. Chi era costui?

[Panzabianca]

no no, deriva proprio da quello che pensi. 
ma, fortunatamente, a quei tempi l'ammorbamento del linguaggio politicamente corretto ancora non era giunto a smerigliarci lo scroto e, di conseguenza, nessuno ci faceva caso.
in curva, per dire, c'erano "lebbra", "er negro", "er pasticca". tutti felici e contenti. pure il De Angelis.

ecco. Meno male. Grazie.

[Zapruder]

Quito l ho incrociato una volta sola, il giorno della cosiddetta marcia dei trentamila. A via Cola di Rienzo, appoggiato a un Mercedes lungo quanto Garlaschelli, guatava la sfilata che si approquinquava a Piazza della Libertà.

[Panzabianca]

Quito l ho incrociato una volta sola, il giorno della cosiddetta marcia dei trentamila. A via Cola di Rienzo, appoggiato a un Mercedes lungo quanto Garlaschelli, guardava la sfilata che si appropinquava a Piazza della Libertà.

ah ah ah.
No, Bonghetto non lo conoscevo.

[MagoMerlino]

"Dispregiativo" ... "discriminatorio" ...
Mago, in tutta serenità, ma che cazzo stai dicendo?  Non se fa colazione cor vino eh...

Aver indicato il soprannome, anzi, meglio, molto probabilmente il "nome di battaglia" (derivato forse, chissà, magari, da alcune suggestioni celentaniane anni 70; altro che discriminazione...) di un ex capo tifoso ora impegnato in altre attività, può essere, tutt'al più, una citazione storica.

Aizzare le solite tue inutili canizze dopo aver letto un post che voleva essere solo simpatico, mi pare abbastanza ridicolo.
Fammi capire, sei portavoce di qualcuno in particolare, di Guido, dei suoi accoliti? Forse di una sensibilità diffusa della Lazialità Magazine-solo in edicola? Ti senti oltraggiato dall'uso ormai asseritamente improprio del nomignolo "Bongo"? Questa è storia. Io Guido lo conoscevo come Bongo.
Poi, grazie ad un esperimento di Plastino, Bongo diventò un giornalista e, successivamente, anche un editore.
Tutto qui.

Ilona Staller c'ha 68 anni, ma un tempo antico era stata Cicciolina. Me pare che se ancora adesso jé dai della Cicciolina mica se imbufalisce, sai.

E' storia delle persone.

 

Sono astemio al contrario tuo evidentemente. Se non comprendi neppure questa cosa, non so cosa farci. Tu credi che in un messaggio dove parli di GdA, usarne il "nome di battaglia" porti qualcosa in più? Ti fa sentire realizzata la tua creatività? So perchè gli fu dato quel nomignolo, poteva sembrare in un primo momento simpatico, ma il fine era dispregiativo (mica ti devo specificare perchè...), come spesso capitava tra la fine degli anni '60 e l'inizio dei '70. Poi è diventato una sorta di nome di battaglia, lui lo ha pure accettato, ma ormai è passato. Riutilizzarlo sventolandolo non porta a nulla nell'economia del discorso, neppure lo conoscessi di persona.

no no, deriva proprio da quello che pensi. 
ma, fortunatamente, a quei tempi l'ammorbamento del linguaggio politicamente corretto ancora non era giunto a smerigliarci lo scroto e, di conseguenza, nessuno ci faceva caso.
in curva, per dire, c'erano "lebbra", "er negro", "er pasticca". tutti felici e contenti. pure il De Angelis.

Assolutamente no, il film con Celentano arriva più di un decennio dopo.
Era uso, come poi dirà Arbore in una canzone, identificare i colored provenienti dall'Africa, come Bingo Bongo per definirli come derivati dagli scimpanzè.

[Panzabianca]

Sono astemio al contrario tuo evidentemente. Se non comprendi neppure questa cosa, non so cosa farci. Tu credi che in un messaggio dove parli di GdA, usarne il "nome di battaglia" porti qualcosa in più? Ti fa sentire realizzata la tua creatività? So perchè gli fu dato quel nomignolo, poteva sembrare in un primo momento simpatico, ma il fine era dispregiativo (mica ti devo specificare perchè...), come spesso capitava tra la fine degli anni '60 e l'inizio dei '70. Poi è diventato una sorta di nome di battaglia, lui lo ha pure accettato, ma ormai è passato. Riutilizzarlo sventolandolo non porta a nulla nell'economia del discorso, neppure lo conoscessi di persona.

ah ok, la solita supercazzola su chi non capisce cosa. Daje!

Hai ragione tu. Stop.
W Guido De Angelis Ex-Bongo! no aspetta fé... Lui non vole.

[MagoMerlino]

ah ok, la solita supercazzola su chi non capisce cosa. Daje!

Ah! la chiami pure supercazzola?
Bravo, un altro caso brillantemente risolto.

[Panzabianca]

Ah! la chiami pure supercazzola?
Bravo, un altro caso brillantemente risolto.

se me devi fa passà per discriminante e razzista (solo perché ho dato a GdA del "Bongo"), fa che almeno nella fedina che stai elaborando ci siano anche le espressioni "Nazista dell'Illinois e "Ford Pinto" +  l'intero Monologo delle Cavallette.

Ci tengo. Grazie