Ehi tu...

[Leòn]

Peraltro l'iconografia curvarola ci ha tramandato anche un Bonghetto. Chi era costui?

il fratello minore, ovviamente.

Era uso, come poi dirà Arbore in una canzone, identificare i colored provenienti dall'Africa, come Bingo Bongo per definirli come derivati dagli scimpanzè.

appunto, intendevo quello. 

[Panzabianca]

se me devi fa passà per discriminante discriminatorio razzista (solo perché ho dato a GdA del "Bongo"), fa che almeno nella fedina che stai elaborando ci siano anche le espressioni "Nazista dell'Illinois e "Ford Pinto" +  l'intero Monologo delle Cavallette.

Ci tengo. Grazie

e.c.

[Ceres]

 

Non puoi averlo incontrato nel 2000. Guido è bilocato nel 74 e nell'87, prigioniero di bolle spaziotemporali. Quindi per un attimo sei stato bilocato anche tu.

[Zapruder]

Il soprannome è desueto e non credo sia gradito l'utilizzo. Lo si può chiamare semplicemente Guido De Angelis, citare il soprannome antico è inutile e vagamente dispregiativo. Soprattutto se non si è in confidenza.
Ci sono cose che vanno superate. Evitarlo credo non costi niente e non pregiudichi l'eventuale discussione.

La tua sensibilità stride assai con gli epiteti che riservi ad altri.

[darienzo]

 
Poi, grazie ad un esperimento di Plastino, Bongo diventò un giornalista e, successivamente, anche un editore.
Tutto qui.

Ce ne ricordiamo benissimo: il Plastino (1984?) creò in un colpo solo due trasmissioni sportive da irradiare sulla seconda rete di Teleroma 56 (Canale 66). Al giovedì c'era "Ultras Roma", al venerdì "Curva Nord", entrambe condotte da due coppie di tifosi. Non ricordiamo quali fossero i giallorossi, mentre al nostro caro Guido venne affiancato un certo D'Amore, che aveva il soprannome di "Caciotta".
Poi di questo D'Amore, almeno dal punto di vista giornalistico se ne persero le tracce, mentre Guido è diventato l'anchorman che tutti conosciamo.

Questo topic sul filo del ricordo sta prendendo una bella piega emozionale...

Personalmente Guido lo incontrammo una volta in un famoso negozio di pelletteria sito in Via delle Cave, che purtroppo ora non esiste più (Pagliarulo ci pare). Fu abbastanza gioviale, e gli facemmo i complimenti per le trasmissioni su Radio Spazio Aperto. In un epoca pre-forum avevamo tutti una verginità che ci faceva invaghire di ogni cosa riguardasse la Lazio

[Panzabianca]

In un epoca pre-forum avevamo tutti una verginità che ci faceva invaghire di ogni cosa riguardasse la Lazio

vero

[geddy]

Forse anche prima del 1984. Ricordo che una volta racconto' dei suoi esordi come speaker e li collocava già nel 1977.

[geddy]

Quando vinciamo io i primi dieci minuti li ascolto.

[darienzo]

Forse anche prima del 1984. Ricordo che una volta racconto' dei suoi esordi come speaker e li collocava già nel 1977.

Ma pensiamo lei si riferisca a Plastino, Mister.

In coppia con Gianni Alfieri a Teleroma 56 con "Qui Teleroma Sport"(Chi si ricorda di Gianni Alfieri?).

Guido era ancora un ultras a tempo pieno, immaginiamo: nel fior degli anni, ventenne più o meno

[geddy]

Ma pensiamo lei si riferisca a Plastino, Mister.

In coppia con Gianni Alfieri a Teleroma 56 con "Qui Teleroma Sport"(Chi si ricorda di Gianni Alfieri?).

Guido era ancora un ultras a tempo pieno, immaginiamo: nel fior degli anni, ventenne più o meno

Lo era anche nel 1984.  La passione per la radio l'ha sempre avuta, forse si riferiva a qualche radio amatoriale.

[Davide]

Io a Guido voglio bene, per tanto tempo e' stato il mio riferimento sulla Lazio, anche perche', cosi distante, non e' che potevo optare per una grande varieta' di emittenti che parlassero di Lazio....eppure, poco alla volta, mi ha deluso, come Laziale e come intrattenitore, tanto da farmi abbandonare definitivamente radio6 e , quando le faceva ancora, le sue telecronache. Pensate ad una cosa, quando lo sentivo come seconda voce su premium, ad un certo punto la mia compagna, a cui non frega un piffero del calcio, alza gli occhi dal libro che stava leggendo e mi fa : perche' non ascolti il commento del tifoso ?     ecco.....ho detto tutto.....

[darienzo]

Mister Geddy,può darsi.

In quel periodo andava di gran moda avere il famoso "baracchino" da radioamatore, magari il Nostro si dilettava già in conversazioni intercontinentali.

C'è un linguaggio gergale da radioamatore molto particolare e divertente. Qualcuno qui sopra è o è stato radioamatore?

[geddy]

Non credo fosse un radioamatore Guido. E' più che intercotinentali le sue esternazioni venivano diffuse nei 10 isolati circostanti. Almeno a quanto raccontava lui. Ogni tanto mi sorprendo a canticchiare la sigla della sua trasmissione. Quella che canta lui. Memorabile il tormentone "andiamo in Inghilterra"la settimana prima di Birmingham.

[fish_mark]

Il Plastino e il De Angelis incrociarono le loro strade per il battesimo di una iniziativa editoriale nel mondo Lazio che fece epoca.
Si tratta di Lazialità, che nacque come giornale distribuito gratis allo stadio.

La prima distribuzione avvenne in occasione di un evento davvero speciale, l'8 aprile 1987, per il ritorno degli ottavi di finale della Coppa Italia all'Olimpico, con un Lazio-Juventus che fece sognare i 56 mila paganti (tra cui lo scrivente). Lazio di Fascetti contrapposta alla Juventus di Michel Platinì.

Commovente fu lo spettacolo che accompagnò l'ingresso delle due squadre in campo, con  Il catino dell'Olimpico circondato di fumogeni che furono accesi tutti all'unisono per uno spettacolo davvero senza precedenti.
La partita andò male, con uno 0-2 che non ammetteva repliche, anche per il divario tecnico presente in campo, ma la sensazione fu comunque positiva, anzi piena di gioioso entusiasmo per aver vissuto nuovamente, anche per un momento, lo spettacolo di grande calcio che da troppo tempo ormai mancava per i tifosi biancocelesti, costretti a vivere le amare peripezie della serie cadetta (e troppo ancora dovevamo soffrire).

L'emozione della serata fu anche condensata in una prova poetica pubblicata sulle colonne di Lazialità.
Vado a memoria e chiedo aiuto a coloro che hanno conservato documentazione scritta, ma il brano faceva pressappoco così
"Lazio senti il profumo nell'aria
non è Paco Rabanne non è Cacharel
è profumo di serie A".

Ho davanti a me le lacrime solcare il vostro viso

Non credo fosse un radioamatore Guido. E' più che intercotinentali le sue esternazioni venivano diffuse nei 10 isolati circostanti. Almeno a quanto raccontava lui. Ogni tanto mi sorprendo a canticchiare la sigla della sua trasmissione. Quella che canta lui. Memorabile il tormentone "andiamo in Inghilterra"la settimana prima di Birmingham.

lo ha confermato un suo amico, giornalita di TMC, che cominciò con lui.
Le loro prime esperienze furono con ascolti di rilevanza poco più che condominiale.

[darienzo]

E' vero Mister Geddy, la canzone di Guido è molto coinvolgente e financo emozionante.

Noi ogni tanto canticchiamo anche un pezzo dedicato alla Lazio affidato all'ugola di Plastino "Una bandiera, le ali nel cuore".

Sig. Fish, dice bene: quel Lazialità lo ricordiamo benissimo

(Invece il particolare dell'attività radiofonica di Guido in tenera età ci era sfuggito, grazie per il contributo)

[geddy]

Bei tempi quando Caso giocava libero. Ricordo che nei giorni immediatamente antecedenti la partita si consumo' una feroce diatriba tra chi lo voleva più avanti e chi lo voleva tenere invece ultimo difensore. Non mi ricordo la scelta di Fascetti, ma ricordo bene una splendida azione orchestrata da Mimmo nei primi  minuti.
Poi a fine partita la macchina non si trovava.

[geddy]

E' vero Mister Geddy, la canzone di Guido è molto coinvolgente e financo emozionante.

Noi ogni tanto canticchiamo anche un pezzo dedicato alla Lazio affidato all'ugola di Plastino "Una bandiera, le ali nel cuore".

Sig. Fish, dice bene: quel Lazialità lo ricordiamo benissimo

(Invece il particolare dell'attività radiofonica di Guido in tenera età ci era sfuggito, grazie per il contributo)

Non sono sicuro dell' anno. Nella stessa trasmissione parlo' anche di Paparelli e forse i suoi esordi come speaker li collocava prima di quell'infausto avvenimento.

[Panzabianca]

Io a Guido voglio bene, per tanto tempo e' stato il mio riferimento sulla Lazio, anche perche', cosi distante, non e' che potevo optare per una grande varieta' di emittenti che parlassero di Lazio....eppure, poco alla volta, mi ha deluso, come Laziale e come intrattenitore, tanto da farmi abbandonare definitivamente radio6 e , quando le faceva ancora, le sue telecronache. Pensate ad una cosa, quando lo sentivo come seconda voce su premium, ad un certo punto la mia compagna, a cui non frega un piffero del calcio, alza gli occhi dal libro che stava leggendo e mi fa : perche' non ascolti il commento del tifoso ?     ecco.....ho detto tutto.....

Bah. Se ha ascolto, deve stare bene ancora a tanti Laziali. (perché) Molti laziali sono come lui: su una spiaggia alle Bahamas con un mojito in mano, però sempre protestando perché la spiaggia poteva esse più grossa, ma con la costante paura che arrivi uno tsunami. La sua è una Lazialità quasi parodiata. Detesto questo modo di vivere la Lazio. 

Le ultime volte che ho avuto occasione di ascoltarlo (forse una decina di anni fa), mi è parso di sentire una persona tirata per la giacca da più parti verso direzioni diametralmente opposte. E manco m'era sembrato bono a fa er cerchiobottista. 

[Leòn]

siamo passati dal sogno-scudetto alla biografia di Guido De Angelis.
è il Kali Yuga, ormai.

[franz_kappa]

Sono astemio al contrario tuo evidentemente. Se non comprendi neppure questa cosa, non so cosa farci. Tu credi che in un messaggio dove parli di GdA, usarne il "nome di battaglia" porti qualcosa in più? Ti fa sentire realizzata la tua creatività? So perchè gli fu dato quel nomignolo, poteva sembrare in un primo momento simpatico, ma il fine era dispregiativo (mica ti devo specificare perchè...), come spesso capitava tra la fine degli anni '60 e l'inizio dei '70. Poi è diventato una sorta di nome di battaglia, lui lo ha pure accettato, ma ormai è passato. Riutilizzarlo sventolandolo non porta a nulla nell'economia del discorso, neppure lo conoscessi di persona.

Recupero il punto di vista del Mago.

In effetti l'appellativo di "Bongo", se direttamente attribuito a Guido De Angelis, potrebbe risultare dispregiativo. Panzabianca non intendeva senz'altro dileggiare il noto editore, giornalista e conduttore radiofonico lazialissimo ma il percepito di quel "Bongo" potrebbe indurre a recepirlo come offensivo.

Come uscirne, dunque? In tali casi il mio riferimento è l'amico Zapruder, che ci ha offerto nel corso degli anni innumerevoli perifrasi per identificare Guido De Angelis, grande laziale. Ne recupero alcune, aggiungendo anche altre locuzioni di mia invenzione.
Ecco dunque che diviene non solo possibile ma anche auspicabile riferirsi al De Angelis nei seguenti modi, evitando così di recuperare l'antico soprannome che evoca - tra le altre - l'orecchiabile versione italiana (testo di Devilli) del brano musicale Civilization (cito da Wikipedia) e che tanto turba l'amico Merlino.

"Quito"
"Capitale di Stato sudamericano"
"Il bonghista" (nel senso di suonatore di percussioni etniche)
"Tamburo africano"
"Il conduttore di 'Ginulfità in tv' "
"Er Lacrima"
"Nostalgia"
"Doppia 'O' " (riferimento colto allo scrittore inglese George Oliver Onions, le cui iniziali erano G.O.O. o, più semplicemente, O.O.--> qui trattasi di indiretto e ardito riferimento all'apprezzato duo musicale degli Oliver Onions, al secolo Guido e Maurizio De Angelis).