De Paola in questo momento su radio 6 je la sta dando calla a Guidone.

[giangoverni]

Be, però il discorso vale anche al contrario. Se non interessano si possono anche saltare i topics in cui si parla delle trasmissioni di Guido De Angelis, visto che nel titolo si specifica chiaramente l'argomento.

In definitiva, come chiunque è libero di ascoltare ed apprezzare Guidone, altri lo ascolteranno e non lo apprezzeranno (aprendoci dei topics), altri ancora non lo ascoltano e non lo apprezzano, e, last but not least, ci sono anche coloro che non lo ascoltano e lo apprezzano, e secondo me sono i soggetti più interessanti.

Come il sottoscritto che detesta Il grande fratello e l'Isola dei famosi senza averne vista neppure una puntata 

[fish_mark]

se l'informazione del futuro sara' quella direttamente dalle fonti, la Lazio riservando ai suoi canali informativi, ossia direttamente la fonte, le interviste, le dirette i protagonisti e' all'avanguardia rispetto a chi, pur avendo la propria rivista (chi?), la propria radio (chi?) e la propria tv (quanti?), lascia ad altri canali l'informazione concedendo loro esclusive su interviste, dirette e protagonisti.

il resto e' il vecchio che muore.

sempre che si voglia che l'informazione del futuro sia direttamente dalle fonti.

L'informazione che arriva direttamente dalel fonti esiste già: si chiama informazione istituzionale.
Si fa sapere ciò che si vuol far sapere.
L'opera del giornalista vero, quello che va in giro con le sue gambe, va oltre, molto oltre.
L'interesse vero del lettore deve seguire questo spirito: non accontentarsi dell'informazione istituzionale.

Il controllo del'informazione è la premessa per il controllo della democrazia perché contribuisce a formare il pensiero e l'opinione. Sono robe vecchie di un secolo, lo avevano capito i dittatori, altro che modernità.
Il calcio è cosa poco seria, ma muove molti interessi, anche economici e non può (e non deve) sfuggire a queste logiche.

Ben venga la TV, la radio, il giornale di partito, a pagamento, neinte sovvenzioni pubbliche (e su questo andrebbe fatta qualche riflessione seria, in tempi di spending review, sul foglio giallozzozzo), per carità. Ma il giorno in cui la fonte informativa per il tifoso laziale sia ridotta a questo non sarà un grande giorno.
Sarà la morte della critica che è sintomo della passione. Sarà quindi la morte della Lazio.

[giangoverni]

Io penso che bene abbia fatto la Lazio a istituire le proprie fonti di informazione ma è necessario che queste convivano con le altre fonti, libere e non istituzionali. La libertà di informazione è basata su questo semplice principio.
Trovo veramente strano che Guido De Angelis (che molti qua dentro chiamano perculeggiandolo Quito) sia attaccato anche quando fa una oprazione importante per i tifosi laziali, costringendo il direttore del Corsport a confrontarsi con i tifosi laziali, opinionisti e non, i quali lo hanno messo alle corde sulla questione annosa (e scandalosa) del diverso trattamento rispetto agli altri.

[Matita]

In questo topic l'ho chiamato io cosi' , ma non avevi detto di non leggermi?

Il buon GuidoDeAngelis, è un ottimo fomentatore , finchè rimane contornato dai suoi "coinquilini" che gli danno ragione.
Poi quando ha davanti la persona che in quel momento sta contestando , abbassa le orecchie e si ridimensiona.

Oggi se non era per LaPenna(mi sembra di aver capito cosi') il sig. DePaola aveva ricevuto da Raglio6 un bel tappeto rosso.

Spero che un giorno Lotito lo chiami e lo sbricioli (ovviamente a  voce e non credo serva tanto) in diretta.

[ammiraglio]

scusate, ma è davvero necessario inzozzare un forum con un argomento basso basso basso come de paola a radio 6?
'ste cose andavano scritte su friends ai tempi di lazio.net, tutto ciò che era fonte periferica non veniva proprio commentato.
estremizzazione che personalmente adoravo perchè un forum che non sa fare la cernita degli argomenti è bene che incominci  a prendere in mano un sussidiario.
'mmmaza che tristezza.

[Eagles71]

ma semplicemente uno non può essere solo tifoso?
io ad esempio stanco di non sentir mai parlare di Lazio in tv, pur avendo sky (che è vergognoso per come ci tratta lo sò, ma continuo ad avercelo per tutta una serie di motivi) ho fatto pure il canale tematico.
Il lunedì avevo scoperto Lazialità nel satellite e io che abito fuori, ne ero felice, poi visto il clima che si respirava, ho mollato, troppo depressi.
Compravo il messaggero, poi ho visto che scrive solo per darci contro ho smesso, idem la gazzetta, smesso dalla morte di Cannavò.
Il tifoso non è un cliente, non è un contribuente, non è un dipendente, etc ma è un' innamorato e come tale vede le cose.
Quindi poche storie, informazioni dalla fonte o altre paranoie futuristiche , seppur ben argomentate dai vai amici, ma pur sempre si tratta di passione e di un pallone che rotola e che si spera finisca sempre alle spalle dello stechelemburg di turno.
Se e quando (spero mai) capirò che il canale tematico vive solo per prendermi in giro non farò altro che disdire.
Ma pensare che un canale Lazio sia una forma di regime, beh abbiamo già smesso di pensare da tifosi.

Forza Lazio

[Teo]

Io penso che bene abbia fatto la Lazio a istituire le proprie fonti di informazione ma è necessario che queste convivano con le altre fonti, libere e non istituzionali.

Mi pare che nessuno abbia ordinato agli altri di chiudere. La Lazio vuole solo utilizzare in esclusiva alcuni suoi prodotti: perché si può vendere l'esclusiva delle partite e non disporre dell'esclusiva sulla diretta della conferenza stampa?

Nessuno impedisce a pizzaefichi.it di commentare la partita che ha visto allo stadio il giorno prima, seppure non ha potuto trasmetterla: nessuno impedisce a De Angelis di commentare la conferenza stampa di Petkovic, seppure non ha potuto trasmetterla.

Il problema dei comunicatori locali è il solito di sempre: temono di perdere ascolti. Quello della "Lazio che si isola" è solo un pretesto. Sciocchezze.

[franz_kappa]

Insomma la Lazio all'avanguardia dell'informazione quindi, con rivista, radio e televisione, che non sono semplicemente voce del padrone

e quello che molti considerano un errore della societa' e' in realta' l'ultimo rantolo di un mondo che ruota intorno alla Lazio disperato nell'estremo tentativo di sopravvivere all'avanzare del futuro.

Oddio... fatico a intravedere una strategia di avanguardia da parte di un soggetto che si dota di proprie testate scegliendo media più che tradizionali (la carta stampata, vecchia di oltre 5 secoli; la radio, che si avvia al secolo di vita; la tv, splendida sessantenne, almeno nell'Italico stivale) e al contempo trascura palesemente il Web.
Però ognuno vede il mondo a modo suo.

Queste testate non sono certamente la "voce del padrone", anche se ci siamo divertiti a bumbureggiare un pochino evocando la Pravda in versione biancoceleste. Però sono indiscutibilmente voci ufficiali della società: voci, dunque, che non potranno mai veicolare fino in fondo toni anche critici e scomodi per la società. Nulla di male, sia chiaro! E' nella natura di testate simili presentare questo limite, chiamiamolo così.

[franz_kappa]

Mi pare che nessuno abbia ordinato agli altri di chiudere. La Lazio vuole solo utilizzare in esclusiva alcuni suoi prodotti: perché si può vendere l'esclusiva delle partite e non disporre dell'esclusiva sulla diretta della conferenza stampa?

Ti trasmetto una personale sensazione, che rischia (anzi forse è certo che lo sia) di essere fallace.
Più d'uno (mi riferisco in particolare ad alcuni 'soggetti' per loro natura un po' troppo critici, malfidati e generalmente non inclini a instaurare con la Presidenza una relazione amichevole) ha tratto l'impressione che la primaria ragione che ha spinto la Lazio a lanciare i suoi media societari è stata una sfida nei confronti della comunicazione tradizionale.

In sostanza la Lazio di Lotito, 'stanca' di essere raccontata in un modo non sempre fair e veritiero dai media (locali e nazionali), avrebbe deciso di scardinare alcune dinamiche di comunicazione - apparentemente immodificabili procedendo attraverso i canali tradizionali - dotandosi di un proprio megafono con il quale gfar sentire e amplificare la voce societaria.

Tale strategia - se posso dire come la vedo - a mio avviso potrebbe offrire interessantissime opportunità laddove i media societari risultassero in grado di giocare un ruolo 'ancillare' rispetto ai media generalisti che si occupano di Lazio. Integrativi, insomma, ma non certo sostitutivi.
Mi permetto altresì di affermare - immodestamente, visto che non è materia mia - che l'idea di far concorrenza ad alcuni 'rubando' parte del loro pubblico ha più che altro, secondo me, i contorni della ripicca. Senza peraltro modificare l'immagine della Lazio percepita dal grande pubblico: ovvero i milioni di non-fanatici che leggono o ascoltano o vedono notizie di Lazio attraverso giornali nazionali, radio nazionali e tv nazionali, a pagamento o gratuite che siano, diversi da radio, tv e magazine ufficiali.

[POMATA]

Ti trasmetto una personale sensazione, che rischia (anzi forse è certo che lo sia) di essere fallace.
Più d'uno (mi riferisco in particolare ad alcuni 'soggetti' per loro natura un po' troppo critici, malfidati e generalmente non inclini a instaurare con la Presidenza una relazione amichevole) ha tratto l'impressione che la primaria ragione che ha spinto la Lazio a lanciare i suoi media societari è stata una sfida nei confronti della comunicazione tradizionale.

In sostanza la Lazio di Lotito, 'stanca' di essere raccontata in un modo non sempre fair e veritiero dai media (locali e nazionali), avrebbe deciso di scardinare alcune dinamiche di comunicazione - apparentemente immodificabili procedendo attraverso i canali tradizionali - dotandosi di un proprio megafono con il quale gfar sentire e amplificare la voce societaria.

Tale strategia - se posso dire come la vedo - a mio avviso potrebbe offrire interessantissime opportunità laddove i media societari risultassero in grado di giocare un ruolo 'ancillare' rispetto ai media generalisti che si occupano di Lazio. Integrativi, insomma, ma non certo sostitutivi.
Mi permetto altresì di affermare - immodestamente, visto che non è materia mia - che l'idea di far concorrenza ad alcuni 'rubando' parte del loro pubblico ha più che altro, secondo me, i contorni della ripicca. Senza peraltro modificare l'immagine della Lazio percepita dal grande pubblico: ovvero i milioni di non-fanatici che leggono o ascoltano o vedono notizie di Lazio attraverso giornali nazionali, radio nazionali e tv nazionali, a pagamento o gratuite che siano, diversi da radio, tv e magazine ufficiali.

Tutte le grandi hanno i loro canali comunicativi, anzi da quando si cominciò a parlare del channel era un continuo dileggiamento e perculamento alla società per i continui ritardi che si andavano accumulando...una volta che si parte si parla di canali di reggime...

Valli a capì li Laziali

[paoletto]

Caro De Paola, cazzo.....

se me vieni à parlà sinceramente di dare in futuro più visibilità alla Lazio, togli questa cazzo di foto dalla pagina FB del tuo giornale e cerca di scovare chi è quel demente che ha avuto questa idea
siete un giornale nazionale, e non un ridicolo giornale di quartiere

[giangoverni]

In questo topic l'ho chiamato io cosi' , ma non avevi detto di non leggermi?

Il buon GuidoDeAngelis, è un ottimo fomentatore , finchè rimane contornato dai suoi "coinquilini" che gli danno ragione.
Poi quando ha davanti la persona che in quel momento sta contestando , abbassa le orecchie e si ridimensiona.

Oggi se non era per LaPenna(mi sembra di aver capito cosi') il sig. DePaola aveva ricevuto da Raglio6 un bel tappeto rosso.

Spero che un giorno Lotito lo chiami e lo sbricioli (ovviamente a  voce e non credo serva tanto) in diretta.

Lo chiama QUITO LaLazioMia, il mio amico Carlo, che io leggo sempre anche quando non sono d'accordo con lui.

[franz_kappa]

Valli a capì li Laziali

No, secondo me non è difficile comprendere le obiezioni di alcuni.
Sarò più esplicito e sintetico, al fine di consentire a tutti di comprendere meglio il mio pensiero che prova a interpretare i pareri critici di alcuni laziali.
Secondo me molti plaudono al lancio dei media societari, ritenendo questa iniziativa un decisivo passo in avanti per una maggior e miglior fidelizzazione della tifoseria e, al contempo, per integrare con una programmazione dedicata e svincolata da esigenze di ascolti l'informazione che copre abitualmente la Lazio. Allo stesso tempo costoro trovano contestabile (financo risibile) l'attitudine pugnace della società che parrebbe intendere i nuovi media come mezzi di comunicazione antagonisti (e dunque non co-protagonisti) dei media tradizionali che recitano il loro ruolo nel grande film della comunicazione sportiva.

[disabitato]

Il cds è un giornale urbano, a diffusione nazionale.

Per quanto mi riguarda se tutti i quitidiani sportivi (e le varie redazioni sport) chiudessero domani non ne sentirei la mancanza. Anzi sarebbe un balzo in avanti della qualità del giornalismo italiano.

[disabitato]

No, secondo me non è difficile comprendere le obiezioni di alcuni.
Sarò più esplicito e sintetico, al fine di consentire a tutti di comprendere meglio il mio pensiero che prova a interpretare i pareri critici di alcuni laziali.
Secondo me molti plaudono al lancio dei media societari, ritenendo questa iniziativa un decisivo passo in avanti per una maggior e miglior fidelizzazione della tifoseria e, al contempo, per integrare con una programmazione dedicata e svincolata da esigenze di ascolti l'informazione che copre abitualmente la Lazio. Allo stesso tempo costoro trovano contestabile (financo risibile) l'attitudine pugnace della società che parrebbe intendere i nuovi media come mezzi di comunicazione antagonisti (e dunque non co-protagonisti) dei media tradizionali che recitano il loro ruolo nel grande film della comunicazione sportiva.

Non solo. A chi interessa l'attualità del mondo Lazio, financo con l'avvento della tv, una copertura a 360 gradi con approfondimenti anche storici, non può che trovare naturale collocazione nei media societari.

Se voglio notizie di campo fresche, vado alla fonte. LSR non negherà mai che tale giocatore è infortunato, come ha anche spazio la questione Diakite. Senza dietrologia o eccessive opinioni di contorno che possono risultare eccessive. Non si parla due ore del rinnovo di diakite; si liquida la questione come una normale trattativa in essere, con l'auspicio che si possa giungere ad un accordo. Inoltre, cosa che non si legge o sente altrove, si specifica che diakite è utilizzato dal mister al pari degli altri, che ad un tifoso come me è la cosa che interessa di più.

Se voglio notizie da Cicoria vado sul 200 di sky (tanto c'è sempre un mangiante, assogna, pronto a rassicurarmi sulle condizioni del magazziniere degli allievi che ha accusato un leggero malore dopo aver magnato troppo), se voglio sentire di Lazio oggi posso scegliere.
Di certo ci sarà sempre un Marco Pesce (che saluto) che vuole sapere di più ed avere una visione più completa ed approfondita della questione Diakite, pertanto ritengo importante la presenza di altre fonti indipendenti che possano venire incontro alle esigenze del Pesce.
C'è spazio per tutti nell'etere romano (anzi siamo fin troppi).

[paoletto]

Il cds è un giornale urbano, a diffusione nazionale.

Il cds è un giornale romanista e romano a diffusione nazionale.

[LaLazioMia]

francamente, 700 milioni l'anno (contributo per giornali) li metterei sulla ricerca.
pagherei più volentieri le cospicue tasse che pago.

ascoltatela lazio style radio.
è molto simpatica.

e poi parlano della lazio 

Concordo, sia sulla ricerca che su Lazio Style radio

[LaLazioMia]

probabilmente non mi sono spiegato bene; dicevo solo che, lasciando intatte le 567 pagine sui cani, sui tacchi, sui gol e le barzellette del cappetano, potrebbero anche, ALMENO, non parlare così male della Lazio ed avere un ritorno di vendite.
Per cui se non lo fanno, accettato chiaramente che è una loro strategia, se permetti è una strategia completamente sbagliata.

Certo, come dice Teo, tanto poi arrivano i soldi dalle nostre imposte, per cui ... 

Infatti Il problema non è l'esaltazione ognbi tempo e ridicola di qualsiasi peto venga fatto dalla riomma, da titty , illary e il mago der carcio pulito. Il problema non è che riempiono pagine e pagine di idiozie che trovano bocconi riommerdisti pronti a fagocitarle.
Il problema è che quando , se gli va, in una paginetta parlano di Lazio cercano sempre di esaltare gli aspetti negativi( c'ha sette attaccanti per un solo posto, c'ha Klose che se si fa male non ha rimpiazzi, c'ha la rosa lunga etc etc etc. mai che parla poi di quei giocatori in forma ma se qualcuno si fa male viene subito pubblicato con prognosi sempre catastrofiche e pessimistiche. Dall'altro reparto invece gli infortuni vengono minimizzati, con molto ottimismo e fiducia.
Ecco che per fortuna c'è la radio ufficiale che ti racconta direttamente come stanno le cose.Viva la radio ufficiale a questo punto e chissene del trigoriere, del menzognero, di Guido perennemente in gramaglie o di Melli che senza sapere di cosa parla fa il populista e attacca Lotito perchè invece di impiegare le risorse nell'ulteriore acquisto ( dando cosi' la possibilita' di infierire sulla rosa lunga) fa un investimento immobiliare ( che certamente patrimonializza la Societa').

[NoiSiamoQui]

Io penso che bene abbia fatto la Lazio a istituire le proprie fonti di informazione ma è necessario che queste convivano con le altre fonti, libere e non istituzionali. La libertà di informazione è basata su questo semplice principio.
Trovo veramente strano che Guido De Angelis (che molti qua dentro chiamano perculeggiandolo Quito) sia attaccato anche quando fa una oprazione importante per i tifosi laziali, costringendo il direttore del Corsport a confrontarsi con i tifosi laziali, opinionisti e non, i quali lo hanno messo alle corde sulla questione annosa (e scandalosa) del diverso trattamento rispetto agli altri.

Ho sentito la registrazione di De Paola, inizialmente Guido ha chiesto spiegazioni per quanto riguarda la linea editoriale del tricoriere e quando il direttore gli ha dato delle così dette calle alle sue domande, ho sentito i toni mansueti di Guido che annuivano e quanche volta avvaloravano anche le sue citazioni.
Se un comunicatore LAZIO chiede spiegazioni o le motivazioni di certi comportamenti adottati dai media nei confronti della LAZIO, lo deve fare incazzato più che mai, non lo devi far parlare fino a quando tu non gli hai detto tutto e fargli capire il tuo dissenzo al loro modo di agire, poi ascolti le sue repliche e rireplichi, vedrai alla fine come ci cascano e  non si possono più nascondere per i loro comportamenti unilaterali .
 Il problema di Guido é uno solo, fa sempre 0 a 0.

[CiPpiripi]

anni fa, nel pieno della bagarre chinagliesca molti Lazionetter riuscivano a tanare le caxxate dei bonifici e le stronxate su presunti magnati ungheresi senza avere dirette o esclusive di interviste, conferenze stampe o rapporti particolari con i protagonisti.

facendo quella controinformazione di cui non erano capaci i vari giornalisti che partecipavano alle conferenze stampa, che avevano modo di domandare, intervistare, approfondire meglio l'argomento direttamente con i protagonisti, e che invece si limitavano a riferire cio' che gli veniva detto e non andare oltre.

oggi l'unica controinformazione che i stessi professionisti iscritti all'Albo dei Giornalisti riescono fare e' ritagliare una foto ad uopo, creare un caso sulla base di un fotogramma, mettere su paginoni sulla base di 'sentito dire', e fare ramanzine in diretta salvo poi non aver il coraggio di ammettere il proprio errore.

se si da la colpa alla comunicazzione della Lazio, ci si veste con una foglia di fico secca.