Autore Topic: Quindici anni fa, avevo un'altra religiosità...  (Letto 1330 volte)

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Teo

Quindici anni fa, avevo un'altra religiosità...
« : Giovedì 6 Settembre 2012, 19:00:36 »
(16 marzo 1998)

Balbo Zeman, la guerra di Roma

L' attaccante sostituito insulta il tecnico e gli rinfaccia: " Sei un laziale "

----------------------------------------------------------------- ROMA - BARI 2 - 1 / Cartellino rosso a Konsel e si scatena la bagarre, poi i giallorossi riescono a vincere in dieci Balbo - Zeman, la guerra di Roma L'attaccante sostituito insulta il tecnico e gli rinfaccia: "Sei un laziale" ROMA - Un cambio sballato e un insulto terribile. E' stato cosi', ed e' stato per questo, che il giorno piu' propizio si e' improvvisamente trasformato nel giorno piu' nero. Il cambio sballato di Zeman e l'insulto terribile di Balbo: "Sei un laziale figlio di...", sibilato dall'attaccante argentino, con l'indice destro puntato, all'agghiacciato tecnico boemo mentre scivolava negli spogliatoi, un paio di minuti prima dell'intervallo. La Roma, in chiara apnea psicologica dopo il quarto derby perso domenica scorsa, si e' ritrovata nel mezzo di un ciclone. Nonostante la vittoria contro il Bari (2 - 1), raggiunta in dieci contro undici, e al di la' di una prospettiva Uefa ora ben piu' marcata e favorevole, complici il botto del Parma a Empoli e i pareggi esterni di Milan e Fiorentina. I due momenti hanno finito con il confluire in un quadro generale decisamente allarmante, che sintetizza e al tempo stesso rende esplicita la frattura tra la squadra e l'allenatore. Frattura di cui si aveva avuto piu' di un sentore nei giorni passati, tra la sfida con la Lazio e l'impegno di ieri col Bari. Quando l'arbitro Serena ha buttato fuori Konsel per fallo da ultimo uomo, al 41' del primo tempo, e Zeman si e' trovato costretto a scegliere un uomo da sostituire per far entrare Chimenti, nessuno si aspettava che toccasse proprio a Balbo. Recuperato testardamente dopo due partite viste in tribuna (contro Fiorentina e Lazio), per un malanno forse piu' immaginario che reale, l'argentino stava dimostrando di essere in giornata buona. Bel movimento sul primo gol di Paulo Sergio (2'), traversa piena di sinistro al 10' e palo clamoroso su punizione quattro minuti dopo. Insomma, il migliore in campo della Roma. Chiamandolo fuori, Zeman ha commesso un errore grossolano sul piano psicologico.

Ma piu' di tutto, ha ribadito le sue enormi difficolta' nel gestire dalla panchina certi cambi in corsa. Un limite, quello di non saper "leggere" al volo la partita, gia' ampiamente manifestato nelle tre stagioni laziali. Un limite, tuttavia, che seppur reiterato nel tempo non ha impedito all'allenatore boemo di costruirsi una fama piuttosto ingiustificata.

Di contro, la reazione di Balbo e' da censurare su tutta la linea. E ancora di piu' il teatrino inscenato all'inizio della ripresa, quando l'attaccante si e' presentato in tribuna Monte Mario dopo una veloce doccia per ricevere la prevedibile ovazione di una parte del pubblico (che ovviamente non ha deluso l'argentino, accogliendolo calorosamente), prima che qualche bel cervello della societa' capisse che era il caso di intervenire. Balbo, che chiedera' di andare via da Roma, verra' sicuramente multato dalla societa'. Il pareggio di Zambrotta (7') ha fatto temere il peggio. Smarrita ogni traccia di lucidita' e saltati gli schemi, la Roma invece ha ritrovato a sorpresa cuore e coraggio, sorprendendo un Bari eccessivamente timoroso, incapace di approfittare dello sbandamento giallorosso e di portare il colpo del k.o. Dopo aver fallito un'occasione spaziale con Volpi (27', palla sull'esterno della rete a porta vuota), i pugliesi sono stati castigati dal caso. Totti (33') ha calciato con violenza una punizione dai venti metri e Aldair, mentre si stava spostando lateralmente all'interno dell'area di rigore, ha visto la palla andare a sbattere sul suo piede destro e impennarsi alle spalle di Mancini. Il Bari non e' stato fortunato, ma bisogna ammettere che la Roma ha meritato la vittoria. Il primo gol giallorosso e' stato un regalo maldestro di Manighetti a Paulo Sergio, mentre l'infortunio di Olivares e la prova sotto tono della squadra hanno costretto Fascetti a operare due cambi (Guerrero per Olivares e Volpi per Garzya) dopo appena mezz'ora, e a rivedere quasi del tutto l'impianto di gioco. Ma la Roma ha meritato di passare per la volonta' dimostrata, per averci creduto fino in fondo. In inferiorita' numerica e sconvolta dal "caso Balbo", e' riuscita con bravura a riallacciare il filo del discorso. Finita la partita, la societa' giallorossa ha ufficializzato il silenzio stampa totale, il secondo nel giro di poche settimane. Decisione comprensibile, che pero' non sposta di un millimetro i problemi. La Roma che conta (i brasiliani, Balbo, il nervosetto Konsel, che si era gia' ribellato a Zeman durante il derby) e' contro l'allenatore. Il presidente Sensi, a capo di una societa' altrettanto inadeguata, ne dovra' dolorosamente prendere atto.

Teo

Re:Quindici anni fa, avevo un'altra religiosità...
« Risposta #1 : Giovedì 6 Settembre 2012, 19:02:41 »
Ed ecco il Balbo di oggi...

trasmissione La città nel pallone. Ecco le sue parole:

Che effetto ti ha fatto rivedere Zeman sulla panchina della Roma?
“Fa piacere. E’ un allenatore a cui tutti vogliono bene, dai tifosi fino ai giocatori. E’ una brava persona che ha pagato per le sue idee e la sua sincerità. Non ha avuto una carriera degna del suo valore”.

Che caratteristiche deve avere un attaccante con Zeman?
“Deve essere veloce, bravo tecnicamente ma soprattutto tutti gli attaccanti devono essere finalizzatori. Nel 4-3-3 di Zeman gli esterni concludono in porta più del centravanti”.

Su Destro?
“E’ un attaccante che può inserirsi bene negli schemi di Zeman. E’ in un buon periodo di crescita ed è veloce: ha tutti gli ingredienti giusti, ma mettersi la maglia della Roma non è semplice. Come in tutte le grandi squadre i tifosi sono esigenti e puoi sbagliare poco. Come è successo in passato, è un fattore che può influire”.

Cosa ti ha lasciato Zeman?
“Preferivo che i centrocampisti mi verticalizzassero subito il gioco. A me non piace il gioco palese che faceva la Roma lo scorso anno. Sinceramente mi annoiava. Nel calcio italiano se non verticalizzi subito il gioco diventa difficile”.

Il calcio italiano rimane il più difficile?
“In questo momento non è il più bello del mondo, ma sicuramente è il più difficile. Qui se fai bene può andare a giocare da qualsiasi altra parte”.

In cosa eccelle Zeman?
“Nella convinzione, in quello che fa e che sa trasmettere ai giocatori. Se non sei veramente convinto è difficile giocare come lui e si rischiano di fare delle figuracce”.

Su Lamela?
“Come tutti i tifosi mi aspetto tanto da questo ragazzo che lo scorso anno non ha mostrato tutte le sue potenzialità. Burdisso ha ragione quando dice che ha tutte le possibilità di fare bene”.

Zeman è un valore aggiunto per la Roma anche se non ha mai vinto?
“Io penso che sia un valore aggiunto. Il fatto di non aver vinto nulla conta poco o nulla. Lui prende una squadra con giocatori di esperienza e tanti giovani che aiuterà a crescere e a dare il massimo. Bisogna avere fortuna per vincere e fino ad adesso lui non ce l’ha avuta. Secondo me può togliersi tante soddisfazioni”.

Preferisce una Roma vincente o divertente?
“Io preferisco una che mi faccia divertire e vincere (ride ndr). Per il progetto che fa la Roma Zeman è l’ideale”.

E’ piu forte la prima Roma di Zeman o quella attuale?
“Quella in cui giocavo io era forte e abbastanza completa. Siamo lì, dipende dalla crescita di questi giocatori che possono essere determinanti”.

Mazzone, Zeman o Capello?
“Per Mazzone ero come un figlio. Ho avuto buoni rapporti anche con Capello o Zeman, ma scelgo Mazzone”.

Con quale modulo giochi?
“Il 4-3-3″.

La candidata per lo scudetto?
“La Juventus. E’ quella che si è rafforzata di più, dopo i bianconeri c’è un gruppo di squadre come Roma, Inter, Milan e Napoli”.



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mrmoto

Re:Quindici anni fa, avevo un'altra religiosità...
« Risposta #2 : Venerdì 7 Settembre 2012, 11:41:26 »
Forse sbaglio, anche perché devo confessare di non leggere molti articoli sportivi, o almeno le cronache delle partite, ma il tono equilibrato, lo stile di cronaca dell'articolo di 15 anni fa, mi sembra lontano un mondo dal trash che viene scritto oggi.

Offline Skorpius

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Quindici anni fa, avevo un'altra religiosità...
« Risposta #3 : Venerdì 7 Settembre 2012, 11:45:11 »
Ho letto da boksic, suo grande nemico, parole di elogio dopo anni.
Chi ti ha insegnato di piu dal punto di vista tattico?
Risposta: zeman!

E ha avuto fior di allenatori il croato da lippi a eriksson.

Finto anche lui come balbo?
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

CiPpiripi

Re:Quindici anni fa, avevo un'altra religiosità...
« Risposta #4 : Venerdì 7 Settembre 2012, 12:14:33 »
oppure....

indizio

 ;D

Teo

Re:Quindici anni fa, avevo un'altra religiosità...
« Risposta #5 : Venerdì 7 Settembre 2012, 12:16:53 »
Quello che stride, Skorpius, è a mio avviso soprattutto il giudizio definitivo su Zeman - "fama ingiustificata" - espresso nell'articolo, con le scene di adorazione bibliche cui assistiamo oggi.

Offline Skorpius

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Quindici anni fa, avevo un'altra religiosità...
« Risposta #6 : Venerdì 7 Settembre 2012, 12:23:26 »
Quello che stride, Skorpius, è a mio avviso soprattutto il giudizio definitivo su Zeman - "fama ingiustificata" - espresso nell'articolo, con le scene di adorazione bibliche cui assistiamo oggi.

Che poi all'epoca era meno ingiustificata di adesso
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.