ROMA - "Credevamo che servisse almeno una sconfitta per far ripartire la fanfara anti-zemaniana, ma evidentemente è bastato leggere le lodi di altri giornali dopo la convincente vittoria di San Siro per tornare all'attacco".
E' il pensiero che questa mattina ricorreva nelle radio di matrice giallorossa e nei siti internet o blog dedicati alla "Maggica". Oggi infatti dalle pagine di Libero - il quotidiano che forse non a caso ospita le opinioni di Lucky Luciano Moggi, pluricondannato per Calciopoli e caso Gea - è ripartita la stagione degli attacchi “bislacchi” al boemo: «Belle parole e pochi fatti. Questo Zeman è comunista», titola l'articolo. Ovvero?
Le “prove”. «E' un uomo di paradossi - apre l'articolo - che fuggì a 21 anni dalla Praga sovietica per poi ricorrere senza rendersene conto alle medesime “armi” che hanno garantito al comunismo le sue fortune»: un'ideologia inattaccabile, con il “sacro Graal” del 4-3-3, una fede che «non tiene in alcun conto le evidenze», la «disciplina di partito», il culto della personalità come Togliatti e Stalin, addirittura l'auspicio di un «Sol dell'avvenire... in cui nessuna squadra giocherà più per portare a casa il risultato e tutte le partite finiranno 8-5 o 2-6».
Forse Libero non ha seguito lo scorso campionato? «Altro che ribelle» - prosegue l'autore Pollicelli - Zeman godrebbe senza motivo, visti gli «innumerevoli fallimenti», di un «occhio di riguardo da parte dei media», delle istituzioni e, udite udite, persino della giustizia sportiva (sic!). Con un nemico giurato quanto immotivato, la Juventus, che sarebbe il suo «poderoso alibi, per i suoi innumerevoli flop».
In mattinata queste frasi hanno già fatto il giro delle radio romane, mandando su tutte le furie i tifosi e i semplici amanti del calcio, che hanno apprezzato (vedi Gazzetta dello sport) l'abile strategia con cui domenica scorsa il boemo ha messo all'angolo il rampante Stramaccioni.
Solo questione di gusti e di voglia di far parlare di sè con una linea editoriale diversa? Probabile. O forse, più semplicemente, chi ospita Moggi non può amare Zeman.
#ZemanComunista. E su Twitter è già comparso un hashtag sul tema: il calcio di Zeman è di destra o di sinistra? Digitando sul social network #zemancomunista si possono leggere decine di commenti, con battute e provocazioni sul tema: da “Stalingradoni” alle citazioni di Mario Brega, da “Zeman se magna i laziali” all'enigmista Stefano Bartezzaghi che parafrasa così il più celebre libro di Karl Marx: “La Capitale”.
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E mo' chi glielo dice a 'sti collioni?