Autore Topic: L'intuito di Lotito e la leggenda del santo traduttore  (Letto 32946 volte)

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mrmoto

Re:L'intuito di Lotito e la leggenda del santo traduttore
« Risposta #20 : Martedì 4 Settembre 2012, 10:08:22 »
Si si va bene così. Loro a ridere a queste str*nzate, a gioire per vittorie contro squadre finite. E noi a fari spenti.

en_rui

Re:L'intuito di Lotito e la leggenda del santo traduttore
« Risposta #21 : Martedì 4 Settembre 2012, 10:13:45 »
Si si va bene così. Loro a ridere a queste str*nzate, a gioire per vittorie contro squadre finite. E noi a fari spenti.
no non va bene.
qui non stanno scrivendo che la Lazio prima o poi schiattera' e che le solite strisciate piu' i teramesi si giocheranno lo scudo, opinione rispettabilissima, qui si attacca la persona, una persona che loro non avranno mai neanche se la fanno in laboratorio.

Offline ssl_1900

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Re:L'intuito di Lotito e la leggenda del santo traduttore
« Risposta #22 : Martedì 4 Settembre 2012, 10:25:56 »
Si attacca Petkovic?
E dove, quando si dice che è un apersona per bene oppure quando dice che guida con mano ferma una rosa pletorica?
Ogni tanto cerchiamo di toglierci le lenti biancocelesti e leggere questi articoli per quello che sono: pezzi di colore rivolti ai tifosi di tutte le squadre e anche a chi, semplicemente, legge il giornale al bar.
Tutto qui.

ora capisco com'è possibile che articoli come quello oggetto del topic venga pibblicato impunemente.


caro alen boksic, questo articolo è una presa per il culo gigantesca della figura di petkovic, di lotito, di tare, della lazio.
ed è meschina da fare schifo, subdola (tant'è che qualcuno, come te, neanche la coglie) ed è di bassissima lega. ma veramente bassissima.
è un articolo vomitevole.

l'accostamento poi dell'allenatore al razzismo contro gli zingari è qualcosa che non ho neanche la capacità di definire.


una vergogna.





mrmoto

Re:L'intuito di Lotito e la leggenda del santo traduttore
« Risposta #23 : Martedì 4 Settembre 2012, 10:33:05 »
no non va bene.
qui non stanno scrivendo che la Lazio prima o poi schiattera' e che le solite strisciate piu' i teramesi si giocheranno lo scudo, opinione rispettabilissima, qui si attacca la persona, una persona che loro non avranno mai neanche se la fanno in laboratorio.

Certo che non va bene. Ma infatti io non leggo più Repubblica. Ed era il primo sito che aprivo quando accendevo il computer.

Online MCM

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Re:L'intuito di Lotito e la leggenda del santo traduttore
« Risposta #24 : Martedì 4 Settembre 2012, 10:35:23 »
 Ed era il primo sito che aprivo quando accendevo il computer.

'orca trota :o



Offline fish_mark

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Re:L'intuito di Lotito e la leggenda del santo traduttore
« Risposta #25 : Martedì 4 Settembre 2012, 10:39:56 »
Per metà articolo si vede l'indirizzo di divertissment ispirato da qualche ordine di servizio.
Poi nel finale fa il serio, almeno ci prova.
"Finché dura", fa verdura, funziona così anche a Zemanlandia, lo sai bene, caro Romagnoli.
Riparliamone a gennaio.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Offline cartesio

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Re:L'intuito di Lotito e la leggenda del santo traduttore
« Risposta #26 : Martedì 4 Settembre 2012, 10:44:32 »
Ringraziamo, comunque, chi non ci fa mai mancare la nostra dose quotidiana di 'oil of Oizal', lenitivo, rinfrescante e tonificante!!!!


  :clapcap:


Comunque "la peggiore frangia razzista" è pesante.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline franz_kappa

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Re:L'intuito di Lotito e la leggenda del santo traduttore
« Risposta #27 : Martedì 4 Settembre 2012, 10:57:40 »
Oddio, a me il vomito sinceramente non sale leggendo questo pezzo. Sarà che sono un 'freddo'?

Se analizziamo ogni singolo paragrafo con freddezza (cosa assai difficile per il tifoso, ovvero un soggetto la cui ossessione sfiora spesso il fanatismo) non sono certo che troveremo poi così tanti elementi tali da legittimare lo sdegno di tutti i laziali. Iniziamo, dunque:

Paragrafo 1:
GABRIELE ROMAGNOLI- Classifica delle cose più incredibili che potresti sentir dire a Roma: al primo posto il Papa che apre la finestra su piazza San Pietro e bestemmia; a seguire, il presidente della Lazio Lotito che apre bocca e dice Caritas. Eppure, miracolo, è accaduto. Alla seconda di campionato. Per cui la parola d'ordine della giornata diventa quell'improbabile riferimento all'organismo pastorale della Cei per la promozione della beneficenza. Il contesto integrale non rende la cosa meno sorprendente: «Abbiamo scelto l'allenatore Petkovic anche per qualità diverse: è poliglotta e ha lavorato alla Caritas». Il plurale include il dirigente albanese, l'ex centravanti Igli Tare. Si evoca un retroscena estivo in cui affiorano circostanze insospettabili. A un certo punto il favorito per la panchina della Lazio era Gianfranco Zola. Con l'inglese, dati i trascorsi, dovrebbe cavarsela. Sembrava fatta, poi non si era capito che cosa fosse andato storto. E' che Lotito e Tare si son guardati negli occhi e si son chiesti: «Ma questo qua, come è messo con Sant'Egidio? ». Niente, neppure un'adozione a distanza in Mozambico. Scartato. Era venuto fuori Di Matteo, fresco di Champions. Sì, va bene, ma quanto ha donato al Telethon? Zero? Che se ne stia da Abramovic. Di confermare Reja non se ne parlava neppure. Lotito andava agli allenamenti e gli chiedeva: «How you doin', man? Any charity today?». Quello gli borbottava in furlan e il prez ci rimaneva male.

Toni irridenti, forse. Ma giustificati dall'affermazione - invero assurda (fate finta un secondo di non essere laziali: come reagireste sentendo il Presidente di un altro club che dichiara "Ho ingaggiato il mister perché ha lavorato alla Caritas". E' demenziale, su...  ::) ) - di Lotito: «Abbiamo scelto l'allenatore Petkovic anche per qualità diverse: è poliglotta e ha lavorato alla Caritas». E' legittimo che un giornalista, sentita una cosa del genere, costruirci un pezzo sopra. L'ordine dei giornalisti non dice nulla perché non c'è nulla da dire in merito.

Paragrafo 2:
Era il tempo di una svolta. Più ancora che tecnica, etica. E linguistica. Hanno incrociato i dati ed è venuto fuori Petkovic. Chi? Quello che non ha mai vinto in Svizzera ed è stato esonerato in Turchia? Lui. Ma sa otto lingue, copre lo spogliatoio da Alfaro a Zauri, passando per Klose. Gli prendi Ciani? Lui sa il francese. Ma soprattutto, c'è quel trascorso da magazziniere alla Caritas, altroché coppe. Che poi, ridendo e scherzando, uno come Lotito alla fine punta davvero su persone perbene. Lo era Reja e lo sarà di certo anche Petkovic.. [vedete? Lo stesso autore del pezzo, dopo aver chiarito che sta scherzando, dà credito al Lotito di circondarsi non solo di galantuomini] La cosa buffa è l'esibizione di queste motivazioni alla seconda vittoria. [ecco la genesi dell'articolo: le parole di Lotito sulla Caritas fanno sorridere. E Repubblica ci fa un pezzo] Non è che, di fronte ai dubbi di precampionato, il presidente si sia esposto: «Lasciate lavorare l'allenatore, che poi deve scappare: dà una mano alla mensa dei poveri!». E' la vittoria il rimedio di tutti i mali, la pietra filosofale che trasforma uomini comuni in supereroi.

Beh, non è piacevole leggere che il Mister non ha mai vinto in Svizzera ed è stato esonerato in Turchia. Ma credo sia vero. Non ci fa piacere leggerlo, mi rendo conto. Ma questo è.

Paragrafo 3:
Quelli della Roma hanno Zeman “icona del calcio pulito” (copyright curva interista), alla Lazio rispondono con la leggenda del santo traduttore. Fin qui tutto bene, nessuna sconfitta, il processo di beatificazione può procedere. Petkovic sembra davvero bravo. Alla Caritas andava in cerca di mobili da recuperare e piazzare. Qui fa lo stesso con i calciatori. Guida un carrozzone sovraffollato che, se non condotto con mano ferma, potrebbe sbandare a ogni curva. Gestisce sei attaccanti e ne fa giocare uno. Ha creato meccanismi di sfruttamento delle fasce laterali e riscoperto il plusvalore del gioco palla a terra. Dove è stato insuperabile è nella dialettica. Se la scelta della parola d'ordine tenesse conto della vigilia avrebbe potuto concorrere con l'affermazione: «Dobbiamo essere padroni a casa nostra».

Anche questo terzo paragrafo contiene un giudizio positivo. Petkovic, secondo l'autore, sembra davvero bravo. "Sembra", ovviamente, visto che alla seconda giornata conclusioni più definitive non possono essere tratte.
La chiosa, piuttosto, è il primo vero problema dell'articolo. Perché quell'affermazione: «Dobbiamo essere padroni a casa nostra» - che il Romagnoli fa supporre Petkovic abbia pronunciato nella conferenza stampa del giorno prima - viene strumentalizzata nel paragrafo seguente.

Paragrafo 4:
Lui, slavo, prende lo slogan della peggiore frangia razzista di Roma, indirizzato prevalentemente contro l'immigrazione slava, e lo fa proprio. Lo restituisce depurato di senso, neutralizzato dalla innocua intenzione di soverchiare il Palermo all'Olimpico, si fa portatore sano dell'espressione di un'ideologia malata e con questo, se non la elimina, ne devia il corso. Uscire dallo stadio dopo aver calpestato la squadra di Sannino non è come allontanarsi da un campo rom in fiamme. Ha dunque ragione Lotito a compiacersi di aver scelto Petkovic, per qualunque motivo l'abbia fatto. Alla seconda giornata i presidenti e le curve vivono amori estivi che osano sfidare il tempo e le Parche di fine vacanza. C'è ancora il rumore del mare in sottofondo. Si è ritrovato Zeman, come tante estati fa; si è scoperto Stramaccioni, che tenerezza, mentre guarniva i castelli con la sabbia bagnata; si è fedeli a Conte anche se è stato un po' cattivo, forse, ma che importa. E c'è questo Petkovic che è proprio buono, diverso dagli altri. Finché dura. Il calendario della Lazio prevede ancora due partite sulla carta facili (Chievo e Genoa), prima della trasferta a Napoli. Ma è soprattutto alla dodicesima, dopo il derby, che si vedrà quanto contino l'erudizione e la generosità dell'allenatore negli slogan della curva e nella considerazione del presidente. Una sola avvertenza per il mister: quando Lotito s'arrabbia parla una lingua per la quale non esistono dizionari o grammatiche.

Nel quarto paragrafo lo stile, sino al terzo elemento condotto in maniera tutto sommato condivisibile, vira verso direzioni non del tutto apprezzabili. Perché il riferimento alla "peggiore frangia razzista di Roma" è subdolo. Non ci si riferisce alla Lazio, evidentemente, ma il contesto potrebbe portare il lettore a fare quell'associazione.
E poi il tutto è comunque davvero forzato, sino a sfiorare l'assurdo: Petkovic che diventa trasmutatore dei messaggi razzisti contro gli slavi in legittime ambizioni di sconfiggere l'avversario nel proprio stadio. Mah, direi che la cosa non ha senso. Il pezzo si chiude male perché non comunica nulla di chiaro, nulla di comprensibile.

Ciò detto non ci trovo la gigantesca presa per il culo della figura di petkovic, di lotito, di tare, della Lazio (maiuscolo, magari...  ::)) che altri hanno ravvisato.
Come scritto da altri è un pezzo rivolto alla generalità dei lettori (non solo amanti del calcio) che parte tutto sommato bene, con toni brillanti, e finisce assai male con una tirata - inutile - sul razzismo nel calcio.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline DinoRaggio

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Re:L'intuito di Lotito e la leggenda del santo traduttore
« Risposta #28 : Martedì 4 Settembre 2012, 11:04:46 »
Sono sempre più sbalordito dalla china che ha preso Romagnoli. Un tempo lo apprezzavo, scriveva bei reportages sui suoi viaggi intorno al mondo. Ora scrive piattamente, condendo i suoi scritti con sarcasmo persino offensivo, senza curarsi molto di chi offende, spargendo un po’ di fango qui ed un po’ di banalità là.

Hanno paura, non si aspettavano un Petkovic così, ed una Lazio così. Erano partiti dall’assunto Petkovic magazziniere, “Petkovic. Chi? Quello che non ha mai vinto in Svizzera ed è stato esonerato in Turchia” (Zeman, invece...), assunto quasi confermato dai risultati del precampionato. Poi, quando il gioco si è fatto serio, hanno scoperto che forse la situazione è diversa da come pensavano. E via con la specialità della casa, denigrare.

La Lazio vince? Voilà un fermo immagine del braccio di Radu, un dito medio di Lotito, un articolo di discutibile qualità sul nuovo allenatore della “Formellese” (come probabilmente la chiamano nelle riunioni di redazione, fra una giornalista con la maglia daa magggica ed un poster dell’ex autista di motocarri della pubblicità).
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Online MCM

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Re:L'intuito di Lotito e la leggenda del santo traduttore
« Risposta #29 : Martedì 4 Settembre 2012, 11:10:47 »
aldilà dei tentativi di essere serio, a Romagnoli manca totalmente l' ironia.
E' un articolo penoso...
Imbarazzante...
Non è il lavoro di Romagnoli. E' evidente. Si occupasse di altro...

Offline ssl_1900

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Re:L'intuito di Lotito e la leggenda del santo traduttore
« Risposta #30 : Martedì 4 Settembre 2012, 11:17:25 »

Ciò detto non ci trovo la gigantesca presa per il culo della figura di petkovic, di lotito, di tare, della Lazio (maiuscolo, magari...  ::)) che altri hanno ravvisato.
Come scritto da altri è un pezzo rivolto alla generalità dei lettori (non solo amanti del calcio) che parte tutto sommato bene, con toni brillanti, e finisce assai male con una tirata - inutile - sul razzismo nel calcio.

la cosa divertente è che puntualizzi su una lettera minuscola mentre sprechi tempo e spazio per cercare di dimostrare, dividendolo in tronconi, che l'articolo è addirittura "positivo".
non lo puoi dividere in tronconi, devi apprezzarne il tono che pervade l'intero scritto, devi soffermarti su ogni riferimento che viene proposto.

ribadisco, questo articolo è e resta un'immensa presa per il culo del mondo LAZIO (bene, così?), ancor di più perchè si rivolge anche a gente che non conosce a fondo il mondo di cui si parla e che quindi prende come oro colato le parole del giornalista.



Offline franz_kappa

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Re:L'intuito di Lotito e la leggenda del santo traduttore
« Risposta #31 : Martedì 4 Settembre 2012, 11:23:17 »
la cosa divertente è che puntualizzi su una lettera minuscola mentre sprechi tempo e spazio per cercare di dimostrare, dividendolo in tronconi, che l'articolo è addirittura "positivo".
non lo puoi dividere in tronconi, devi apprezzarne il tono che pervade l'intero scritto, devi soffermarti su ogni riferimento che viene proposto.

ribadisco, questo articolo è e resta un'immensa presa per il culo del mondo LAZIO (bene, così?), ancor di più perchè si rivolge anche a gente che non conosce a fondo il mondo di cui si parla e che quindi prende come oro colato le parole del giornalista.
Tre cose:
1. non ho MAI detto che l'articolo è positivo nel suo complesso. Contiene alcuni giudizi positivi (e questo è oggettivo, se le parole hanno un valore) ma non si trova, nel mio post, la conclusione che l'articolo è integralmente positivo secondo il mio punto di vista. Ti invito dunque a non distorcere il mio pensiero, grazie.
2. cosa debbo fare lascia a me deciderlo. Sono perfettamente in grado di valutare un pezzo senza che tu mi imponga la tua linea interpretativa
3. Lazio scritto tutto maiuscolo è ridondante, certo, però preferisco leggere il nome del nostro club scritto in questo modo che in minuscolo. Meglio così, dunque.

Concludo rilevando che il fatto che la gente prenda per oro colato quello che scrive un giornale (e Repubblica in particolare) è tutto fuorché oggettivo a dispetto di quanto tu scrivi. Vale per alcuni, forse, ma non certo per tutti. Oddio, in effetti molti di noi hanno avuto modo - credo... - di esperire quanto dogmatica e velleitaria è la visione del mondo dell'eterogeneo mondo dei lettori di Repubblica. Ma mi conforta pensare che costoro incidono ormai assai poco sulla realtà.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline disabitato

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L'intuito di Lotito e la leggenda del santo traduttore
« Risposta #32 : Martedì 4 Settembre 2012, 11:24:36 »
Essendo col cellulare non posso postare la foto del rattus norvegicus, ma è come se lo avessi fatto.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline ssl_1900

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Re:L'intuito di Lotito e la leggenda del santo traduttore
« Risposta #33 : Martedì 4 Settembre 2012, 11:30:11 »
Due cose:
1. cosa debbo fare lascia a me deciderlo. Sono perfettamente in grado di valutare un pezzo senza che tu mi imponga la tua linea interpretativa
2. Lazio scritto tutto maiuscolo è ridondante, certo, però preferisco leggere il nome del nostro club scritto in questo modo che in minuscolo. Meglio così, dunque.

Concludo rilevando che il fatto che la gente prenda per oro colato quello che scrive un giornale (e Repubblica in particolare) è tutto fuorché oggettivo a dispetto di quanto tu scrivi. Vale per alcuni, forse, ma non certo per tutti. Oddio, in effetti molti di noi hanno avuto modo - credo... - di esperire quanto dogmatica e velleitaria è la visione del mondo dell'eterogeneo mondo dei lettori di Repubblica. Ma mi conforta pensare che costoro incidono ormai assai poco sulla realtà.

1 - assolutamente, ho usato "devi" impropriamente
2 - felice di aver migliorato

(secondo me sottovaluti gli effetti di articoli di questo tenore)

Cordialità


Offline ssl_1900

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Re:L'intuito di Lotito e la leggenda del santo traduttore
« Risposta #34 : Martedì 4 Settembre 2012, 11:35:32 »
Tre cose:
1. non ho MAI detto che l'articolo è positivo nel suo complesso. Contiene alcuni giudizi positivi (e questo è oggettivo, se le parole hanno un valore) ma non si trova, nel mio post, la conclusione che l'articolo è integralmente positivo secondo il mio punto di vista. Ti invito dunque a non distorcere il mio pensiero, grazie.


hai detto che nell'articolo non ci sono elementi per cui noi dovremmo indignarci.
ne trovi, di fatto, soltanto uno, che in realtà non riguarda noi, a tuo dire, ma il razzismo nel calcio.
riporti anche giudizi oggettivamente positivi (le parole hanno un valore, è vero, ma anche i contesti)

la conclusione scrivila tu, io contesto già i tuoi elementi a supporto.




Offline franz_kappa

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Re:L'intuito di Lotito e la leggenda del santo traduttore
« Risposta #35 : Martedì 4 Settembre 2012, 11:40:52 »
Continui a distorcere il mio pensiero. Eppure cosa ho scritto è così chiaro...

hai detto che nell'articolo non ci sono elementi per cui noi dovremmo indignarci.

Mai affermato qualcosa del genere. Ho scritto, invece, che
Oddio, a me il vomito sinceramente non sale leggendo questo pezzo. Sarà che sono un 'freddo'?

Se analizziamo ogni singolo paragrafo con freddezza (cosa assai difficile per il tifoso, ovvero un soggetto la cui ossessione sfiora spesso il fanatismo) non sono certo che troveremo poi così tanti elementi tali da legittimare lo sdegno di tutti i laziali. [...]

"Non ci sono", in italiano, non equivale certo a "non sono certo che troveremo poi così tanti elementi..."

Può anche avvenire che qualcuno si sdegni per una singola affermazione, per un singolo elemento. Abbiamo differenti soglie di tolleranza individuali. Mi ero limitato a concludere che, nel complesso, non trovo (mio personale giudizio) che nell'articolo abbondino spunti di indignazione tali da irritare la generalità dei laziali.
Poi, come è ovvio, ci sono sempre gli 'iper-sensibili'.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Sanfatucchio

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Re:L'intuito di Lotito e la leggenda del santo traduttore
« Risposta #36 : Martedì 4 Settembre 2012, 11:53:50 »
sono anni che non leggo quel giornale, evito accuratamente anche il loro sito web. Per tutto il resto come si usa dire nelle buone famiglie " E STI CAZZI!!!!!!! ".
Date retta non ci perdete tempo.

Offline BobLovati

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Re:L'intuito di Lotito e la leggenda del santo traduttore
« Risposta #37 : Martedì 4 Settembre 2012, 11:57:19 »
" pezzo " ( articolo è parola nobile e rispettabile - ndBL ) di folklore di stampo borgataro e trigoriota.
Non mi stupisce, sia chiaro; io da anni sto dicendo che questo non è più " giornalismo ", cosa che dovrebbe far piacere a quelli che a questo nobile mestiere si avvicinano ed approcciano in maniera seria, corretta, professionale.

Il fatto che da questa riunione di grandi firme romana ( e romanista ) escano poi quei nomi che tutti sappiamo come abbiano fatto carte ( nota: aggiungere aggettivi a piacere ) per aiutare, sospingere, incanalare, caldeggiare le indagini contro la nostra Lazio, sembra marginale o casuale.

Ma non fa nulla, daiii; possiamo dire che sono gente che scrive pezzi di colore, che fa il suo lavoro che, alla fin fine, deve vendere per cui tutti i mezzi ( leciti ) sono validi per i loro fini.
E se scrivono pezzi " leggermente razzisti " e " simpaticamente sprezzanti " non dobbiamo prendercela.

Diceva una massima di Mao Zedong: " se il nemico te la mette nel ... non ti muovere: potresti fare il suo gioco ! "

Ma vogliamo farli i tifosi o scriviamo qui, mandiamo SMS a fiumi, reclamiamo su tutte le aradio romane, diamo giudizi inoppugnabili su qualsiasi giocatore acquisti o no la Lazio ma, al momento del bisogno, dobbiamo far finta di non aver capito che questo foglio che vive dei soldi racimolati con le nostre tasse ci sta facendo da anni una guerra senza quartiere ??

Ma che davero davero ??   >:(   
   
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline ssl_1900

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Re:L'intuito di Lotito e la leggenda del santo traduttore
« Risposta #38 : Martedì 4 Settembre 2012, 11:59:26 »
Continui a distorcere il mio pensiero. Eppure cosa ho scritto è così chiaro...

Mai affermato qualcosa del genere. Ho scritto, invece, che
"Non ci sono", in italiano, non equivale certo a "non sono certo che troveremo poi così tanti elementi..."

Può anche avvenire che qualcuno si sdegni per una singola affermazione, per un singolo elemento. Abbiamo differenti soglie di tolleranza individuali. Mi ero limitato a concludere che, nel complesso, non trovo (mio personale giudizio) che nell'articolo abbondino spunti di indignazione tali da irritare la generalità dei laziali.
Poi, come è ovvio, ci sono sempre gli 'iper-sensibili'.



ne trovi, di fatto, soltanto uno, che in realtà non riguarda noi, a tuo dire, ma il razzismo nel calcio.




anche in questo caso hai spezzato il discorso.
estrapoli frasi.
così siamo tutti bravi



Offline blackdahlia

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Re:L'intuito di Lotito e la leggenda del santo traduttore
« Risposta #39 : Martedì 4 Settembre 2012, 12:02:09 »
Non si può dare la colpa a Lotito di questo, non si può secondo me. La controprova? semplice! Lotito è quello che è, ma vogliamo parlare degli altri?? Sono mai stati fatti articoli di siffatta escrementizia forma su:

Galliani??
L'intercettatore dai denti marci??
Il puparo e il tabagista con la rivoluzione culturale?
Il cafone in motorino?
Il giocattolaio analfabeta?
ecc
.
.
.
ecc

Inoltre è veramente carino il riferimento alla frangia razzista....sicuramente intendeva quelli che mettevano la maglietta di Cissé a una banana o quelli che scrivevano "Lazio Livorno stessa iniziale e stesso forno"

Repubblica giornale di mota!
"Mio fratello è figlio unico perché è convinto che Chinaglia non può passare al Frosinone"
Ciao Giorgio