Gazza all'olimpico

[salasso]

ci sarò

[disabitato]

ci sarò

Chiunque era un laziale consenziente in quel periodo NON PUÒ NON ESSERE ALLO STADIO GIOVEDÌ!

[darienzo]

A proposito dei Rangers, dopo aver segnato in un Old Firm andò sotto la zona dei fans del Celtic mimando di suonare un flauto. Gesto dal fortissimo significato politico perchè atto a rappresentare le marce unioniste degli orangisti in Irlanda.
Sicuramente l'intento di Paul era quelllo di dichiarare il senso di appartenenza al proprio club, ma ne nacque una faida infinita che in quelll' ambiente rigonfio di riferimenti sociali politici e religiosi ebbe l'effetto di una bomba a orologeria

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[Matita]

Prima di un Lazio-Boavista andai  allo stadio passando per tor di quinto per incrociare la squadra.

Arrivai in ritardo ma mentre ero li abbracciato ai cancelli chiusi del campo di allenamento arriva lui.

Paul Gascoigne.
Foto di rito poi ci consegna l'allora massaggiatore , chiedendoci di portarlo all'albergo che ospitava la Lazio.
Ovviamente poi entrammo all'albergo e le foto furono fatte con Signori Bergodi e compagnia.

[Reflexblue]

Aneddoto sul primo infortunio.
E' sabato pomeriggio, sono in fibrillazione. Telemontecarlo ha acquistato i diritti della finale FA cup, così finalmente posso ammirare il nuovo idolo biancoceleste dopo le prodezze di Italia 90. All'epoca non c'era possibilità, tranne rare eccezioni, di assistere né in diretta né in differita a partite di campionati esteri. L'emozione e la tensione sono così alte che mi dilungo su una versione di latino piuttosto facile che devo assolutamente chiudere in giornata perché il giorno dopo ho non so quale impegno. Quindi accendo la tv alle 17.20 circa, la partita è iniziata da una ventina di minuti. Passano i secondi, poi i minuti, e di Gazza non c'è traccia. Non viene nominato, non si vede: mi pervade un brutto presentimento. Finalmente i telecronisti si degnano di di fornire informazioni al riguardo: è uscito per infortunio. Durante l'intervallo passano le immagini dell'incidente, capisco immediatamente che è un guaio serio. Entra male, entra per far male -chissà cosa gli dice la testa- il ginocchio si piega. Continua a giocare, zoppica. Le immagini staccano sul momento più drammatico: solo, al centro del campo, si accascia e non si rialza più. Barella, fine della partita per me. Spengo.
Riaccendo in serata. C'è "Scomettiamo che" con Fabrizio Frizzi. Ad un certo punto, non so per quale diavolo di motivo, Frizzi fa riferimento all'incidente occorso a Gazza. Si alza un'ovazione tra il pubblico e le maestranze. Mortacci loro. Frizzi è un po' imbarazzato. Li odio.

[POMATA]

Secondo un tabloid inglese, non viene.

[darienzo]

ma alla fine chissà come sta, di spirito e di salute, che poi l'unica cosa che davvero conta è saperlo felice, adesso

[aquilafelyx]

nostalgia ....

The days when Gazza was the ringleader in Channel 4's Italian job | Sean Ingle | Football | The Observer

[Matita]

tutti a Fiumicino !

[ML]

Secondo un tabloid inglese, non viene.

Parliamo sempre dell'impegno a Southampton il 23
http://www.independent.co.uk/sport/football/european/paul-gascoigne-not-going-to-laziotottenham-game-8329076.html
o ci sono notizie più fresche?

[Anselazio]

ci sarò

E dentro di me lo ringrazierò per quello che è stato e per quello che ha significato

[Bus 142]

allora vi racconto questa...


non senza premettere che io gli voglio bene, non so bene perchè, ma gli voglio bene proprio come un fratello... è un bene che va oltre lo sport, oltre la distanza ed il tempo... forse il suo modo di essere è quello che mi piacerebbe essere a me.. non lo so.


La Lazio aveva giocato nel basso Lazio, non ricordo bene, ma credo proprio a Cassino o a Sora..
il Lazio Club Maenza era riuscito a contattare Manzini e ad organizzare un piccola festa nel tragitto di ritorno del pullman (Maenza si trova una trentina di chilometri da Latina).

Arriva il pullman, scendono i giocatori.. scende Gazza.
Entriamo nel ristorante che era stato allestito per il rinfresco ed iniziamo a farci le foto con Zoff e la squadra; io avevo una reflex, a detta della mia ragazza che poi sarebbe diventata (comunque..) mia moglie, già caricata con un rullino dia che le avevo dato qualche settimana prima.

Mi metto di fianco a Paul e vado ad abbracciarlo mentre ci fotografano.. e mi accorgo che ha una t-shirt sgargiantissima.. troppo sgargiante.. peperonica direi.. con predominanti i colori giallo e rosso.
Glielo faccio presente in un inglese assurdo.. "Paul.. but what a colours do you wear??" Lui mi guarda.. stranito. Allora gli indico i colori sulla maglia.. "Yellow.. and .. red??!!!"
Lui guarda la maglia.. mi guarda.. riguarda la maglia.. e mi dice: "Sorry.. sorry mate.. no problem!" E si strappa dall'alto in basso la maglia e la butta a terra. E prosegue quel breve incontro di 5 minuti. Dopo un po' Bacci gli porta una giacca di una tuta e tornano nel pullman.. dove io non riesco a frenarmi.. ed entro. A quel punto vado da Gazza per abbracciarlo ancora.. e lui inizia a strillare al conducente con un accento ridicolo: "Patti... pattiiii.."
Purtroppo sono sceso.

Mitico mio grande Gazza!

[Matita]

l unica volta che telefonai a guido.

gazza stava male .

[NoSurrender]

Riaccendo in serata. C'è "Scomettiamo che" con Fabrizio Frizzi. Ad un certo punto, non so per quale diavolo di motivo, Frizzi fa riferimento all'incidente occorso a Gazza. Si alza un'ovazione tra il pubblico e le maestranze. Mortacci loro. Frizzi è un po' imbarazzato. Li odio.

Mamma mia, meglio non commentare perché il commento sarebbe da sospensione dell'account.

[paoletto]

Ma il piccolo tutto al microfono di doppio Ilario quando questi lavorava in RAI?
Ricordo le intemerate furibonde del Carosio di Borgo Quinzio

non si sente ma si vede
minuto 0:35 

[Matita]

Guy Montag    (ln)



Non è facile parlare di Paul Gascoigne. Ad un osservatore poco attento alle cose di casa nostra, potrebbe sembrare curioso il nostro attaccamento a Gazza. Un pugno di partite con la nostra maglia, un paio di sprazzi geniali, forse più che altro birra, mattane, la profonda tristezza del clown. Un sipario che è calato sul giocatore anzitempo, e che ha rischiato più e più volte di calare sull'uomo, altrettanto anzitempo. Ma non troppo, perché lui ha cercato disperatamente e a lungo di accorciarlo, questo tempo.

Gazza mi ha sempre fatto pensare a due grandi, diversissimi ma simili, uomini ingenui, generosi, fors'anco di intelligenza limitata, ma spontanei, sinceri, gradassi, sempre pronti ad affrontare la vita con uno sberleffo, e la vita ha cercato in tutti i modi di farglielo pagare caro, quello sberleffo: Giorgio Chinaglia e Diego Maradona. La vita un gioco, bambini mai cresciuti, tanto grandi sul campo quanto fragili fuori, di una generosità travolgente ma facili prede di compagnie nefaste, occhiuti profittatori, pronti ad idolatrarli quando le cose andavano bene, a scaricarli nel fango quando la sorte li avversò.

La gente non li ha scaricati. La loro gente li ha capiti, li ha amati, li ha perdonati. Tutto si perdona all'eroe, cosa vuoi che sia un investimento sbagliato, un po' o anche tanta coca, un po' o anche tanta birra, di fronte alla carica irresistibile che sapevano dare in campo? Gli eroi cadono, vengono sconfitti, ma restano per sempre nel cuore della gente. Per Napoli Maradona non è stato quello che ha fatto vincere lo scudetto, è stato un sogno divenuto realtà, ha colorato la vita, un breve lampo ma di un fulgore immenso.

Diego è stato di tutti, Giorgione e Gazza sono nostri. Carissimi, incorreggibili, vaglielo a spiegare che si però Giorgione ha fatto un sacco di casini, ma come posso spiegare quel dito alzato verso la sud, come posso spiegare che con quel dito noi siamo diventati grandi, che quel dito, quelle sgroppate, quelle guasconate, hanno creato un fenomeno di identificazione tra calciatore e tifoseria che mai più, né prima ne dopo...

...fino a che non è arrivato Gazza. Il vento stava cambiando, eravamo usciti da un decennio orrendo, e stavamo cercando un posto nelle gerarchie del calcio. Già l'anno prima si era avuto qualche sentore. Dagli Amarildo e dai Dezotti si era passati a Karl-Heinz Riedle. Mi ricordo di esser tornato a casa e aver sventolato il Corriere a mia moglie, dicendole che avevamo comprato uno forte, ma forte davvero, per la prima volta dopo tanto tempo (credo lei mi rispose: esticazzi). Ma Gazza era diverso. Riedle era uno forte, ma Gazza era altro. Gazza accendeva la fantasia. Sentita la notizia, pensai immediatamente al derby. A un altro pronto a correre sotto la Sud, forse non con la rabbia della rivincita, ma con l'ironia di chi non li potrebbe mai prendere sul serio.

Come tutte le storie da Lazio che si rispettino, avvenne quello che non potevamo immaginare. Ma Gazza era Gazza, e lo aspettammo fiduciosi. Senza deflettere, incrollabili nella nostra fede, sicuri che il momento di vederlo sul prato verde con la nostra maglia sarebbe arrivato. Capite? Paul Gascoigne con la nostra maglia, non eravamo la squadra miliardaria del Cragnotti-way, ma lui era con noi... lui, il genio di Pescara, il gol al derby, la corsa folle sotto la Nord, la gioia e l'allegria che contagiavano un popolo, che con lui si identificava e con lui sognava...

E' durato poco. Le statistiche ci consegnano quarantasette partite giocate dal Nostro, con sei gol. Il suo passaggio nel calcio italiano non è stato memorabile, l'uomo sì. Io personalmente ho amato calciatore ed uomo senza discussioni, dal primo momento. Ho seguito la sua carriera anche dopo, e le sue vicissitudini, le sue lotte contro un nemico tanto più grande di lui, hanno sempre lasciato su di me un alone di tristezza. La vita non sopporta chi non la prende sul serio.

Ha sbagliato tanto, Gazza, così come Giorgione e Diego. Ma chissenefrega, venisse qualcuno a farmi il predicozzo sul campione che ha sprecato il suo talento, rovinato dall'alcool e dalle cattive compagnie. Gazza forse non ha pubblicizzato tanta beneficenza come certi pupazzi sull'altra sponda del Tevere, non è stato un esempio, di sicuro. Non ha mai voluto esserlo. Però, laddove i puponi si venerano, nonostante siano stupidi, meschini, antisportivi e rosiconi, noi al nostro buffo sfortunato autolesionista eroe non lo veneriamo, no. Noi gli vogliamo bene. Come ad un fratello.

Le farfalle bruciano tutto in un attimo. Gli altri, finiscono a fare gli spot pubblicitari.

[Mazzola]

[V.]

Guy Montag    (ln)
Non è facile parlare di Paul Gascoigne.

si vede. mettere giù stessi argomenti per cui Gazza è stato atteso al varco dai nemici di sempre non è fargli un favore.

[zorba]

(cittàceleste.it)



Ag. Gascoigne: 'Non vede l'ora. Il motivo?...'

Il ritorno di Paul 'Gazza' Gascoigne si avvicina. E in serata, ai microfoni della BBC, è intervenuto anche il suo agente, Terry Baker. Ha voluto sottolineare un aspetto importante del ritorno di Gascoigne in Italia. L'ex centrocampista di Lazio e Tottenham, ha un motivo particolare, dentro di se, per cui voleva fortemente venire a Roma: "Paul andrà alla partita fra Lazio e Tottenham, a Roma. Ci ho parlato, non vede l'ora. Il motivo? Non solo per la Lazio, ma soprattutto per i tifosi della Lazio. Vi assicuro che porta nel cuore un grande affetto per loro". Parole che faranno piacere, unite ad altre sulle condizioni di salute di Gascoigne. Baker ha infatti assicurato come Gazza sia in netta ripresa rispetto al passato, ed è in forma grazie a due ore giornaliere di lavoro in palestra: "Credo sarà bello per lui appurare come l'amore dei supporter biancocelesti non sia mai passato. Grazie alla sua determinazione ha fatto breccia nel loro animo".

 

[Boks XV]

Mamma mia, meglio non commentare perché il commento sarebbe da sospensione dell'account.

ma no dai, pensa che molti di questi, magari tutti, mo' so' morti...