Adriano annuncia: Vado alla Roma

[WombyZoof]

non è lui, troppo magro.  anche il bicchiere, troppo piccolo.

[Matita]

290 mila al mese a lui.

quasi il doppio , paga la unicredit.

[superdelio]

290 mila al mese a lui.

quasi il doppio , paga la unicredit.

poi dice che uno 'nse 'mbriaca tutte le sere...

[lollapalooza]

Oooooolè!

RIO DE JANEIRO (Brasile), 9 febbraio 2011 - La prima bravata si è fatta attendere appena 24 ore. Ad Adriano è bastato mettere piede a Rio e festeggiare con gli amici il rientro per subire le conseguenze della prima notte carioca: patente ritirata a causa dell’eccessivo tasso alcolico. E’ successo alle prime ore dell’alba nell’esclusivo quartiere di Barra da Tijuca, luogo prediletto dall’attaccante giallorosso per le sue scorribande notturne tra charruscarias e discoteche. Il dolore alla spalla operata lo scorso 24 gennaio è ancora forte e gli impedisce persino di dormire, ma evidentemente non è un ostacolo al momento di uscire per far festa con gli amici.

ADDIO PATENTE — Prima di fare rientro a casa, Adriano è incappato in un posto di blocco della polizia, che ha deciso di confiscargli la patente e infliggergli un multa di 950 Reais (circa 400 euro) nonostante l’attaccante avesse affidato la guida della propria auto a un amico. Secondo quanto riportato da Globoesporte, la polizia federale ha infatti riscontrato “lo stato di ubriachezza del giocatore e ha deciso di punirlo per essersi rifiutato di sottoporsi al controllo dell’etilometro”. Risultato: multa e patente sospesa per 5 giorni, con il rischio di dovervi rinunciare definitivamente a causa del suo comportamento recidivo. Non è infatti la prima volta che Adriano viene pescato alticcio dai controlli della polizia, che ha semplicemente applicato i provvedimenti previsti dalla cosiddetta Lei Seca.

fonte

[ammiraglio]

è malato st'omo, però ci fa almeno ridere.

[JeanLouisRossini]

Co 'sta panza addosso nun c'ho paura de gnente!!

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH

ps. HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHA

[zorba]

(Il Fatto Quotidiano 11.02.2011)

SCARPETTE AL CHIODO?

MEMORIE DI ADRIANO

Brasile, carnevale e pinte di birra: si può anche scegliere di non essere più campioni

(di Giancarlo Padovan)

La notte di ferragosto del 2001 da Madrid stavo tornando a Milano in aereo. Erano passate da poco le due, le solite ore fosche e disadorne che seguono le partite notturne, senza cena e senza troppa allegria. Sul sedile davanti a me era seduto un ragazzo di 19 anni che, quando iniziò l’atterraggio, sbirciò discretamente dal finestrino la prima città italiana che l’avrebbe ospitato.
NEL NOSTRO Paese arrivava quella notte. Era timido e disorientato, le spalle larghe ma non vaste, il collo lungo, non taurino, gli occhi accesi di un lemure. Poche minuti prima, sempre su quel volo di andata verso una nuova vita, aveva speso parole di una sapienza inaspettata: “Dopo aver fatto qualcosa di buono, molti calciatori pensano di essere già nel futuro. Io so che è sbagliato e che solo il lavoro ti aiuta ad avvicinare il futuro. Anzi può portare il futuro nel presente”. Non mi ricordo se, sulle poche frasi in portoghese, noi scriba da marciapiede avessimo romanzato con qualche accessorio letterario. Ricordo, però, che l’espressione “non scaldarmi la testa”, per dire che non doveva montarsela, quella, il ragazzo la usò. Disse di più: “Per diventare un calciatore forte è adesso che bisogna impegnarsi”. Il giovane giocatore che nella notte guardava il cielo sotto Milano, si chiamava Adriano Leite Ribeiro e solo tre ore prima ci aveva reso testimoni di un’impresa che, a memoria dei più navigati tra noi, non aveva precedenti. In otto minuti – dal 39’ al 47’ della ripresa –, cioé dal primo secondo successivo alla sostituzione di Christian Vieri ai due minuti di recupero concessi dall’arbitro Mejuto Gonzales, quello che a molti parve la reincarnazione del Ronaldo interista (allora alle prese con un complicatissimo recupero dal secondo grave infortunio al ginocchio) decise il risultato e la partita: fallo su di lui, punizione dal limite, i compagni che vedono il ragazzino riprendersi il pallone, piazzarlo e battere a rete, senza nemmeno avere il tempo di dire “ma chi è questo?”. Non una gara memorabile per quel che rappresentava – era il platonico trofeo Santiago Bernabeu –, però da tramandare per l’eccezionalità della sua brevissima e accecante prestazione. Due giorni dopo scrissi: “Otto minuti quasi perfetti. Un gesto tecnico dietro l’altro, uno meglio dell’altro, nessun errore, nessuna sbavatura, neanche un indugio. Otto minuti eclatanti. Falli procurati, difesa della palla, iniziative personali, gol sfiorato di testa, punizione-gol all’incrocio con il sinistro liberato a 180 all’ora”. Ero così sicuro di quella scoperta da sentenziare: “Adriano Ribeiro Leite non sarà l’uomo che visse solo 8 minuti”.
MI SBAGLIAVO : è sopravvissuto a se stesso per nove stagioni – vincendo anche e segnando sempre, ma mai da cannoniere (solo tre volte in doppia cifra) – e sempre a quegli interminabili otto minuti. Inter, Fiorentina, Parma (due anni), Inter (cinque consecutivi). Tanta Italia raminga e sempre quegli incancellabili otto minuti. Con una forza sovrumana fuori e una fragilità spaventosa dentro. Il problema non è mai stata la birra – tanta, tantissima, lattine, bottiglie, bicchieri, boccali –, né l’alcool in generale. Quella è la conseguenza. La causa era dentro. Come altri calciatori brasiliani, Adriano è nato e cresciuto in una favela, Vila Cruzeiro, periferia nord di Rio, la stessa di Ronaldo che, non a caso, nei primi mesi a Milano lo ospitò a casa sua. “Nella favela si imparano tante di quelle cose che la gente nemmeno se le immagina”. Si imparano e non si dimenticano: “La favela significa gente che non ha niente e bambini che giocano con pistole e fucili. Ho sempre pensato che ce l’avrei fatta ad andarmene. Se è successo è merito della mia famiglia e perché l’ha voluto Dio”. Il passato ti segue sempre e, a volte, si mette di mezzo. Nel suo momento calcisticamente migliore – era il 2004-05, appena tornato dal Parma, fu la stagione in cui segnò più gol (16) –, una notte lo chiamano dal Brasile: a 44 anni hanno trovato suo padre, Amir, morto per un infarto. È da lì che comincia la discesa. Non immediata, ma irrimediabile. Con Mirko Graziano, de La Gazzetta dello Sport, si apre. È il 21 luglio 2007: “Dopo la morte di mio padre e la rottura con Daniela (la compagna da cui ha avuto un figlio, ndr), mi sono rifugiato nell’alcool. Bevevo tanto e non potevo più fare a meno di uscire la sera. Dovevo farlo, altrimenti non dormivo nemmeno”. Comincia a giocare meno (23 presenze e 5 gol nel 2006-2007), sparisce l’anno successivo. A gennaio 2008 torna in Brasile, al San Paolo, dove non gioca proprio (infortunato). L’ultima Inter, due anni fa, si chiude con una fuga dalla maledizione. Una stagione e mezzo al Flamengo, quasi una catarsi. Infine Roma, l’estate scorsa, in cerca di benedizione. 
Due giorni fa, di nuovo in Brasile per recuperare dall’infortunio alla spalla destra. Ancora birra, guida in stato d’ebbrezza (perché ha rifiutato l’etilometro), la multa, il ritiro della patente. A 29 anni, meno sette giorni (è nato il 17 febbraio 1982), Adriano ha finito. Ha deciso da sé. Complici solo i fantasmi.

[Holly]

ogni tanto penso al napoletano col taglio di capelli alla "spazzolino da wc" che gli hanno regalato con tanto di fiocchetto in testa negli ultimi giorni di calciomercato...... sai come andava la stagione della rometta? roba da stare sdraiati sul divano a piedi per aria e braccia incrociate dietro la nuca, con un sorriso ebete stampato in faccia, così 

[Rupert]

ogni tanto penso al napoletano col taglio di capelli alla "spazzolino da wc" che gli hanno regalato con tanto di fiocchetto in testa negli ultimi giorni di calciomercato...... sai come andava la stagione della rometta? roba da stare sdraiati sul divano a piedi per aria e braccia incrociate dietro la nuca, con un sorriso ebete stampato in faccia, così 

Quoto.
E' la stessa cosa che ho pensato tante volte quest'anno.
Senza Borriello, questi avevano i punti del chievo....

[bak]

Holly , un altro bellone del calcio italico, sicuramente meno cafone nel porsi, come Billy Costacurta, gli chiese su Sky se il nido dei celletti che c'aveva sopra la testa aveva prolificato  .
Tornando ad Adriano, devo dire che quest'uomo mi fà una profonda pena: Stia attento Mario balotelli, la strada che ha tracciato è la stessa del pachiderma di Torvajanica

[DinoRaggio]

Ieri 7-3-2011:

Roma: Adriano 6 milioni per rescindere

Continuano le trattative tra la Roma e l’entourage di Adriano per la rescissione contrattuale del centravanti brasiliano col club capitolino. Stando a quanto riporta questa mattina “Il Messaggero”, ieri, durante l’incontro tra Montali e Calenda, l’amico e manager dell’ex Imperatore, sarebbe stata avanzata una richiesta di 6 milioni di euro (lordi, ndr), per rescindere con effetto immediato il suo contratto coi giallorossi.

Claudio Ventrice


Oggi 8-3-2011:

Roma, rescisso consensualmente il contratto di Adriano

Dopo appena sette mesi, si conclude l’avventura alla Roma di Adriano. Il brasiliano ha questo pomeriggio rescisso consensualmente in contratto con il club capitolino. Il contratto di Adriano sarebbe scaudto nel 2013.

Gianluca Losco

---
Gli hanno dovuto dare 6 milioni di euro (che il cronista si è affrettato a precisare: "lordi") per poter rescindere il contratto.
Ciao Adria', ci hai fatto sognare

[Mark Lenders]

[lollapalooza]

Oggi 8-3-2011:

Roma, rescisso consensualmente il contratto di Adriano

Dopo appena sette mesi, si conclude l’avventura alla Roma di Adriano. Il brasiliano ha questo pomeriggio rescisso consensualmente in contratto con il club capitolino. Il contratto di Adriano sarebbe scaudto nel 2013.

Gianluca Losco

---
Gli hanno dovuto dare 6 milioni di euro (che il cronista si è affrettato a precisare: "lordi") per poter rescindere il contratto.
Ciao Adria', ci hai fatto sognare

Un vero peccato.

 

Stava dando tanto agli stercorari, ovviamente in termini di prese per il qulo.                                                                                                                     
Per la quasi totalità dei miei conoscenti trigorioti l'acquisto dell'imperatore è stato una mazzata psicologica non da poco.

Vabbé, il suo lavoro l'ha fatto egregiamente, finalmente posso augurargli in bocca al lupo in maniera sincera.

[borges]

perchè lordi?

[Drake]

perchè lordi?

tutto quello che esce da trigoria è lordo

[POMATA]

Meno male se riuscivano a recuperarlo sarebbe stato una bestia.

Bravo adriano

Ma sti 6 milioni chi li ha cacciati?

Ammucchia gasperí...

[disabitato]

la fine di un sogno... 

[eaglefly1978]

Meno male se riuscivano a recuperarlo sarebbe stato una bestia.

Bravo adriano

Ma sti 6 milioni chi li ha cacciati?

Ammucchia gasperí...

Li faranno caccià a Tom CinqueCessi

[Bill Kelso]

Che poi, diciamocela tutta, ci hanno rotto il cazzo con la storia di Olympia. Tra Lipu, WWF, Italia Nostra e Cirinnà è stato un continuo.
Avessere detto qualcosa quando i peperonici hanno messo in campo l'ippopotamo.

[aaronwinter]

Roma, rescisso consensualmente il contratto di Adriano

Pare invece che l'altro Procuratore di Adriano (Gilmar Rinaldi) abbia già dichiarato ripiccato che lui non ne sa niente, e che per quanto gli consta "Adriano rispetterà il contratto sino alla fine".

Mettemose comodi