Autore Topic: Rassegna stampa - Venerdì 24 agosto  (Letto 1135 volte)

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oizaL

Rassegna stampa - Venerdì 24 agosto
« : Venerdì 24 Agosto 2012, 06:52:04 »
CORRIERE DELLO SPORT









 Fabrizio Patania – E’ in arrivo il difensore centrale. Lotito e il ds Tare stanno per chiudere un’operazione segretissima e tenuta nascosta da diversi giorni. Non è Rolando del Porto, l’ultima suggestione rimbalzata dal Portogallo. Difficilmente sarà Kolo Tourè, l’ivoriano del Manchester City, perché ci sono stati dei contatti e una richiesta ufficiale al club inglese, ma l’ingaggio è elevatissimo e la trattativa non è ancora entrata nel vivo. Complicato pensare che sia lo svedese Granqvist, bloccato da Preziosi. Non ci sono stati segnali di riapertura. Ieri sera, invece, in diretta televisiva da Maribor, è stato proprio Tare ad annunciare un’accelerazione. Quando gli è stato chiesto dell’argomento mercato, ha confermato di essere concentrato sul rinforzo chiesto da Petkovic per il reparto arretrato. «La Lazio ha fatto una scelta, abbiamo deciso di non vendere nessuno dei nostri giocatori importanti. Manca qualche tassello, in questi due o tre giorni verrà acquistato un difensore centrale. A giorni penso di portare a casa questo risultato e nei prossimi giorni sarà presentato. Siamo a buon punto» . Ecco la prima ammissione. Seguita da un secco no al nome del gioiello del Porto. «Rolando? Sono tutte voci di giornali, ma di sicuro non sarà lui» ha specificato il diesse.

Si tratta di un obiettivo importante, anche se la Lazio aspetta Breno e spera possa essere scarcerato attraverso la sentenza di secondo grado. «Breno aveva già firmato un contratto con la Lazio. Nessuno aveva calcolato quello che poi è successo. Potranno esserci delle novità su di lui, ma dobbiamo avere delle certezze e vogliamo un difensore che può garantire un rendimento importante per questa squadra». Si guarda al Brasile. Lotito e il ds Tare avevano messo in stand-by Xandao, il difensore centrale appoggiato dalla Traffic al Desportivo Brasil e impiegato negli ultimi sei mesi dallo Sporting Lisbona. Un obiettivo concreto potrebbe essere Humberto Rever, ex Wolfsburg, 27 anni, capitano dellAtletico Mineiro. Piace molto al ds Tare, che lo aveva inseguito e corteggiato nell’estate 2009. Ha il contratto in scadenza nel 2014, costa 5 milioni, è un colosso alto un metro e 92. All’inizio di agosto era stato proposto Rodrigo Moledo, 24 anni, stopper dell’Internacional di Porto Alegre. Non sono escluse sorprese, altre candidature. Tare ha smontato la suggestione legata a Rolando, rappresentato in Italia da Davide Lippi e seguito dalla Lazio anche nel 2007, quando lo aveva trattato Sabatini. Ne hanno parlato i quotidiani in Portogallo, è stata ipotizzata un’offerta di 10 milioni (5 per il prestito oneroso e altri 5 per il riscatto), ma secondo alcuni operatori di mercato ne servirebbero 16 per strapparlo al Porto. Niente da fare per il gioiello capoverdiano con passaporto portoghese, 27 anni, contratto in scadenza nel 2015. Cè ancora qualche possibilità per Kolo Tourè. La Lazio lo ha chiesto al Manchester City. Oggi è ancora il terzo centrale dietro a Lescott e Kompany, ma Mancini è disposto a farlo partire. L’ivoriano ha 31 anni e un contratto in scadenza nel 2013. L’ostacolo è rappresentato dall’ingaggio: guadagna 4 milioni di euro netti, anche con un contratto pluriennale è difficile convincerlo. Difficilmente la Lazio prenderà un attaccante. L’idea è quella di trattenere Floccari e Zarate. Lo ha confermato Tare a Mediaset Premium, spendendo parole importanti per l’argentino. «Si sa che Zarate è un grande campione, almeno negli ultimi anni non ha dimostrato la sua vera potenzialità. È una prova importante per lui. Ha dato dei segnali positivi durante questo precampionato. Speriamo che possa far vedere il suo vero valore. Se Zarate fa il vero Zarate e Floccari ripete quanto ha fatto negli ultimi anni, davanti siamo a posto così. Non posso escludere sorprese da qui al 31 agosto, ma portare un giocatore qualsiasi non serve. Se arriva qualcuno, deve migliorare l’attuale gruppo».





Si chiamano viaggi di aggiornamento professionale. Non dovrebbe essere stato un blitz di mercato. Approfittando della trasferta in terra slovena per il debutto della nuova Lazio, il ds Tare mercoledì sera era a Zagabria e ha seguito il preliminare di Champions tra Dinamo e Maribor. I siti croati ieri mattina hanno lanciato la notizia di un presunto interesse del club biancoceleste per Domagoj Vida, difensore centrale di 23 anni, legando la presenza di Tare ad un incontro con Mamic, ds della Dinamo, e ad un’offerta di cinque milioni di euro. Il direttore sportivo della Lazio non ha negato di essere stato a Zagabria, ma ha completamente escluso l’interesse per Vida. E’ un buon difensore, ma non rientra nei pensieri della Lazio. Peraltro mercoledì sera è stato impiegato da terzino destro e in Bundelisga, due anni fa, non riuscì a imporsi. Una sola presenza con il Bayer Leverkusen prima di rientrare in Croazia. Chissà che Tare non abbia tenuto sotto osservazione altri giocatori, di sicuro il lavoro di un direttore sportivo prevede anche lo scouting. E la vicinanza di Maribor con Zagabria gli ha permesso di vedere un preliminare di Champions e diversi talenti da mettere in agenda per il futuro.

Il gol decisivo, per esempio, lo ha realizzato Milan Badelj, numero 10 e capitano della Dinamo Zagabria, l’estate scorsa corteggiato dalla Lazio. Piace al ds Tare, ma oggi non può essere considerato un obiettivo. In quel ruolo Petkovic è coperto da Hernanes, Ederson e Mauri. Nel preliminare di Champions cerano anche altri talenti da osservare. Per esempio Ales Mertelj, gioiellino del Maribor. Un mediano classe 1987, nazionale sloveno e appartenente alla stessa scuderia da cui sono usciti Ilicic e Bacinovic. Ha il contratto in scadenza nel 2014 e una valutazione di circa un milione di euro. Nel finale di partita la Dinamo ha messo in campo anche Sime Vrsaljko, 20 anni, esterno di fascia destra e di grandi prospettive. In mezzo alla difesa si muoveva Antonio Leonel Nogueira Sousa, detto Tonel, difensore centrale classe 80, ex Sporting Lisbona.





Daniele Rindone - Hernanes e Klose, ci pensano loro, troppo facile. Uno è risorto, l’altro è tornato. Il genio risveglia la fantasia: Hernanes una splendida folgore, un gol spettacolare per sbloccare il risultato, lanciare la Lazio in Europa, ipotecare i gironi e continuare la sua rinascita. Klose di potenza, con la capoccia: stacco imperioso per fissare il 2-0. Si sa, è un castigo di Dio sotto porta, solo lui può guarire la Lazio anemica. Un gol per tempo e la pratica è stata sistemata così. Servono i campioni ai biancocelesti, in primis quelli che stanno in casa. Miro non segnava da marzo e il Profeta vuole essere protagonista: gli ultimi aggiustamenti di Petkovic lo stanno favorendo. Sembrava perso alla causa, travolto dalla malinconia, spaesato per via dei traslochi tattici. Nelle ultime due partite è stato decisivo: un gol in amichevole contro il Malmoe (su rigore), un gol ieri contro il Mura e prestazioni più convincenti. Petkovic si gode la vittoria, ma domenica inizierà il campionato e sulla strada della Lazio non ci saranno lepri sempre mansuete. A Maribor il pronostico è stato onorato e, a tratti, anche il gioco. Vlado ha sdoganato il 4-1-4-1, una variante del 4-2-3-1. Ecco il disegno: un perno davanti alla difesa (Ledesma), centrocampisti offensivi avanzati, uomini vivaci, di quantità e qualità (Onazi e Hernanes), due ali ficcanti che si trasformano in attaccanti esterni (Mauri e Candreva), un centravanti pesante (Klose). «Il modulo è variabile», ripete il tecnico a cantilena. Vlado vuole lanciare gli assalti con tre-quattro uomini, bomber a parte. Bisognerà stare attenti al contropiede, può scattare come una tagliola, così accadeva nelle prime amichevoli. Ma oggi il pressing è meno alto, meno asfissiante, si gioca con più equilibrio.

S’è passati dal 4-2-3-1 al 4-3-3, sino al 4-1-4-1: è una via di mezzo convincente. La Lazio si trasforma in corsa, quando è in fase di non possesso i centrocampisti offensivi s’abbassano sulla mediana. Ci sono tanti trequartisti ed esterni in rosa, la formula può funzionare e con tutta probabilità sarà riproposta a Bergamo. Trovata la linearità di modulo, non possono mancare i gol, è un paradosso che Petkovic deve cancellare in fretta. Klose è a caccia della forma migliore, ma gli arrivano pochi palloni giocabili. I quattro che gli stazionano dietro devono essere in grado di assisterlo, c’è il rischio che si crei un mucchio selvaggio sulla trequarti e non si arrivi al tiro, soprattutto contro le difese chiuse a riccio (nei primi 25' contro il Mura è successo). Rinascite, conferme e sorprese: Hernanes è più vivo, Ledesma funziona da lucchetto davanti alla difesa e Onazi è una trottola, una sentinella laboriosa e febbrile. Sta crescendo con continuità, rompe gioco e lo costruisce. Sfida impari sul piano tecnico, differenza abissale sulla carta, valori e ricchezze opposti, ma nel calcio fisico di oggi essere più bello e più grande non ti fa essere necessariamente più forte. Petkovic s’è fatto due calcoli: ha risparmiato Lulic in vista del campionato (l’ha fatto entrare nella ripresa) e ha relegato in panchina Zarate per l’ennesima volta (ha avuto spazio nel finale, ha sfiorato il gol). C’è la fila per giocare in attacco, ne ha fatto le spese anche capitan Rocchi, finito in tribuna, è considerato la quinta punta, non l’avrà presa bene. Ha cominciato aggressiva, la Lazio. Non ha trovato subito il gol, ci ha messo trentuno minuti per colpire, ma s’è resa pericolosa con Candreva (ha sparato alto a porta vuota), con una capocciata di Klose e una volée di Mauri. La squadra sè impadronita del gioco, però nei primi venti minuti ha palleggiato e traccheggiato troppo. Non è stato facile sfondare subito, il Mura s’è disposto a testuggine, schierando una linea di 10 uomini in difesa e lasciando l’ariete Fajic in avanti. Gli sloveni si sono mossi in branco, ruminano un calcio intriso di fierezza, ma anche di goffa modestia. Hanno provato a sigillare i pertugi e in buona parte ci sono riusciti. Anzi, uno spavento alla Lazio l’hanno fatto prendere. Hanno provato a sfondare a destra sistematicamente, dalla parte di Cavanda (ieri un po in sofferenza). Da manuale l’azione progettata intorno al trentesimo minuto del primo tempo: Buzeti in percussione, palla centrale, velo e botta di prima di Eterovic (Marchetti fermo, palla di un soffio fuori, si era sullo 0-0). Il pericolo ha scosso la Lazio e dopo un paio di minuti è arrivata la parabola di Hernanes. Secondo tempo senza sorprese: Klose ha colpito dopo aver mancato un gol su papera del portiere Drakovic. Il Mura ci ha messo l’orgoglio, è andato vicino alla rete della bandiera con Fajic, uno dei migliori insieme al furetto Bohar (nel primo tempo le sue accelerazioni non hanno fatto solo vento). Il povero Mura, alloggiato a Maribor in un albergo a tre stelle, non poteva fare di più.





Marchetti 6 Pochi brividi, forse solo uno nel primo tempo. La difesa sta reggendo. Marchetti sè limitato a stare in piedi, ha ringraziato il cielo quando Eterovic ha mandato fuori il pallone che clamorosamente avrebbe potuto portare in vantaggio gli sloveni. Konko 6,5 Un assist a Klose, un bel pallone fatto arrivare in area e il tedesco l’ha buttato dentro. Konko è in crescita, sta trovando la migliore condizione, si rende prezioso nelle due fasi. Biava 6 Nessun gol incassato, piccole sbavature, errori che si possono correggere. Il test non era molto probante, ma è bene che il reparto resti immacolato il più possibile. Biava sta tornando sicuro. Dias 6 Il Mura non aveva giganti e bomber esplosivi, però gente come Fajic e Bohar andava trattata con le maniere dovute. Dias l’ha fatto. Cavanda 5,5 Ha guadagnato spazio in squadra, era reduce da ottime prestazioni, ieri ha sofferto le avanzate avversarie. Si è ripreso nel secondo tempo: Cavanda si sta giocando l’ultima chance con la Lazio. E a buon punto. Ledesma 6,5 Sè piazzato davanti alla difesa, è l’uomo che dà equilibrio. Sa proteggere e sa garantire i collegamenti dal centrocampo in su. E una certezza. Mauri 6 Gli è mancato il guizzo, giocando largo a destra si sacrifica molto. Di solito è più preciso nel fornire assist. Ma è uno degli uomini che cambia ritmo e dà profondità. Zarate 6 Un’altra panchina. Quando è entrato ha fatto bene: ha sfiorato il gol su punizione e prima ancora aveva messo paura al Mura con un diagonale. Vuole un posto in squadra, forse meriterebbe un po’ più di fiducia. Onazi 7 Una trottola, non è più una sorpresa. Giocherà molto quest’anno se continuerà ad esibirsi su questi livelli. Ha carattere, non ha paura di niente. Distrugge il gioco altrui e costruisce quello della Lazio. Sa dare velocità al centrocampo, è ciò che serve. Hernanes 7 Un eurogol per continuare la sua rinascita. Petkovic vuole un Hernanes mobile, lo vuole centrocampista avanzato. Un po’ mezzala e un po trequartista. Sta ritrovando confidenza con la porta, lazione dell1-0 è da incorniciare. Lulic 6 E’ entrato nel finale, è stato risparmiato in vista di Bergamo. Sta carburando, non è ancora il Lulic dell’anno scorso. Candreva 6,5 Non si ferma mai, a volte è impreciso nella conclusione, ma fa un lavoro preziosissimo nelle due fasi. Klose 7 Un gol alla Klose, un inserimento perfetto in area, uno stacco imperioso. Con lui in campo i gol arrivano, per la Lazio è decisivo, non cera bisogno di conferme. Non è ancora in forma, la troverà giocando. Va servito a dovere, nel primo tempo ha avuto pochi palloni giocabili, quando è stato invitato sotto porta ha bucato il Mura. Petkovic 6,5 Ha ipotecato il passaggio del play off, non è un’impresa ma il calcio sa riservare brutte sorprese. Ha centrato la seconda vittoria di fila dopo un periodo fatto di stenti sotto porta, mancate vittorie e carenze di gioco. La difesa non ha subito reti per due gare di fila e i gol stanno arrivando. Il 4-1-4-1 forse rappresenta la quadratura del cerchio. Il campionato chiarirà meglio la forza e le potenzialità di questa squadra, debuttare col sorriso può fare solo bene.





Qualificazione ipotecata, altri segnali di crescita. Ma ora Petkovic è atteso dal doppio esame campionato-Atalanta: «Dobbiamo essere pronti per il campionato. Ora dobbiamo smaltire la fatica, a Bergamo si vedrà una Lazio migliore, dovremo ottenere un buon risultato. Abbiamo margini di miglioramento, per esempio non facciamo ancora il pressing che voglio, ma cresceremo ancora per essere tra i primi che staranno dietro ai favoriti. I giocatori arriveranno all’esordio in A con la giusta concentrazione, le vittorie fanno bene. La prima gara ufficiale è sempre un’incognita, sono soddisfatto perché ho visto cose positive». Vlado ha tirato un sospiro di sollievo, ha centrato due vittorie nelle ultime due partite e ha iniziato bene l’avventura europea. Il Mura era un avversario-piumino, ma è stato bello rivedere Hernanes e Klose in gol: «Klose il solito bomber? Per fortuna anche stavolta ha fatto il suo, peccato non aver sfruttato tutte le occasioni create. Hernanes ha fatto bene, ha sfruttato le sue doti, ma come tutta la squadra deve crescere». Petkovic ha ritrovato gol e sorriso, non smette di chiedere miglioramenti. Sa che la strada è lunga: «Contro il Mura forse abbiamo fatto un po meno rispetto all’amichevole col Malmoe, diciamo che siamo all’80-85 per cento della crescita».

Hernanes rinato, Klose esplosivo. E Zarate? Parte sempre dalla panchina, Petkovic gli chiede pazienza e maggiore convinzione: «E un campione e avrà le occasioni per mettersi in mostra. Dipende solo da lui». Il tecnico non lo dice, ma aspetta sorprese dal mercato, il diesse Tare ha annunciato l’arrivo di un difensore: «Non ho ancora parlato col diesse, negli ultimi giorni mi sono concentrato sulla partita. Rimane altro tempo da qui al 31 agosto, se Tare ha detto così posso solo essere contento. Cosa mi aspetto dal mercato? Non mi aspetto niente, per me l’importante è che la squadra dia il massimo. Se arriva un colpo sono contento». Si sta affidando a Cavanda e Onazi, due giovani, è bene farli crescere, la mossa di Petkovic è giusta. Il nigeriano va a tutto gas, il belga ieri ha sofferto un po’: « Sicuramente i ragazzi meritano attenzione, non devono portare la croce. Sono qui per imparare, hanno subito la pressione, ma è andata bene». Il 4-1-4-1 è un modulo che dà frutti, Petkovic non s’accontenta: «Dobbiamo segnare prima contro le piccole e ci vogliono più inserimenti dal centrocampo». Vincere fa bene, ma questa Lazio deve concretizzare di più: «Nei primi 15 minuti abbiamo avuto tre-quattro occasioni ma le abbiamo sbagliate, avremmo dovuto fare gol. Sotto porta dobbiamo fare di più, ma è importante che la squadra non abbia incassato reti nelle ultime due uscite». Ecco cosa non è piaciuto al tecnico: «Nel primo tempo abbiamo sbagliato i tempi su alcune uscite e nel tentativo di fare pressing, ho visto troppi lanci lunghi». La Lazio crescerà, assicura Petkovic: «Quando una squadra vuole fare gioco e cerca sempre di vincere è normale che commetta qualche errore difensivo ed offensivo, ha diritto a sbagliare. Ma sono certo che col tempo saremo più precisi. Il Mura ha puntato sulla corsa e sulla combattività, erano motivati a mille, faccio i complimenti agli avversari, hanno lottato con carattere».

oizaL

Re:Rassegna stampa - Venerdì 24 agosto
« Risposta #1 : Venerdì 24 Agosto 2012, 06:54:22 »
CORRIERE DELLO SPORT





 Una sventola da quasi trenta metri. Ha svegliato la Lazio, ha realizzato il primo gol su azione del nuovo corso firmato da Petkovic. Ha gridato al mondo la propria voglia di tornare protagonista. Il Profeta è tornato a sorridere. «Siamo venuti qui e abbiamo fatto risultato, è la prima vittoria stagionale e siamo contenti. Ma ho visto tante cose da migliorare, dobbiamo ancora lavorare» ha confessato Hernanes in zona mista. «Abbiamo fatto piccoli passi nella preparazione. E cambiato l’allenatore, dobbiamo capire e realizzare quello che vuole. Io voglio lavorare senza troppe aspettative, sono tranquillo, devo crescere pian piano insieme alla squadra». Da mezzala sinistra sta trovando fiducia e collocazione tattica. «Mi trovo molto bene in questa posizione, le cose si stanno mettendo a posto, dobbiamo solo abituarci». Il brasiliano ha spazzato via anche le ipotesi di divorzio anticipato: «Sono un giocatore della Lazio e ho un contratto che scade nel 2015».

Nell’equilibrio della Lazio c’è anche e soprattutto il senso tattico di Cristian Ledesma, al centro di ogni modulo, playmaker di riferimento davanti alla difesa. Nel 4-1-4-1 disegnato da Petkovic, l’argentino ha dettato tempi di gioco e dato ordine alla manovra. «Segnare due gol fuori casa non è mai facile. Siamo soddisfatti anche se forse potevamo segnare ancora di più e chiudere il discorso qualificazione come era successo l’anno scorso con il Rabotnicki». La Lazio sta crescendo poco alla volta. «Io sono ottimista, tutto il gruppo crede nelle idee di Petkovic. Ci sono state cose positive e altre da migliorare in questa serata. Dobbiamo imporre il nostro gioco con maggiore continuità ed evitare alcuni black-out. Qui siamo partiti bene e poi ci siamo fermati a metà del primo tempo, consentendo al Mura di acquistare entusiasmo e confidenza. Non dobbiamo permettercelo perché siamo la Lazio». Le difficoltà sono fisiologiche. «Stiamo cambiando il modo di giocare. Per due anni e mezzo, non per sei mesi, abbiamo lavorato con Reja. Ora con Petkovic ci muoviamo in un modo diverso. Sono ottimista, si può solo crescere, ma passare da un’idea di gioco all’altra non è semplice da realizzare in un solo mese di lavoro. Ora tocca a noi dimostrare sul campo di poterci riuscire. Qualcosa si comincia a vedere». Sui valori e le prospettive di questa Lazio non s’è sbilanciato. «Comanda il campo e soltanto il campo dirà dove possiamo arrivare». Ledesma, però, ha condiviso l’idea sposata dallo studio di Mediaset. Meglio una linea mediana a tre. «Rispetto al modulo con due centrocampisti, con una linea a tre possiamo acquistare in dinamismo, ma queste sono decisioni che appartengono al mister. Credo che durante il lavoro della settimana e dopo queste prime partite saprà cosa è meglio per le caratteristiche dei giocatori». I progressi ci sono e sulla Lazio sta tornando il cielo sereno. «Dopo la partita con il Galatasaray ero contento perché avevo visto dei passi avanti, poi siamo tornati indietro, ma già con il Malmoe era andata meglio. Durante la settimana vediamo che le cose ci riescono meglio. Un po’ alla volta, supereremo le difficoltà».





Non è più calcio destate, si fa di corsa, si fa sul serio: ieri il Mura in Europa, dopodomani l’Atalanta in campionato, nel mezzo due allenamenti. La Lazio è rientrata in nottata in Italia, ha pernottato a Formello, stamane scenderà in campo e tra 24 ore effettuerà la rifinitura in vista dell’esordio in serie A (domani pomeriggio la partenza per Bergamo). Il match con l’Atalanta è previsto domenica sera e Petkovic pensa ad un mini-turnover. A Maribor sono partiti dalla panchina Cana, Zarate e Lulic, a Roma era rimasto Gonzalez, reduce da un problema ad un piede. Il tecnico bosniaco-croato pensa di cambiare qualche uomo, in rampa di lancio ci sono Lulic e Gonzalez, con loro la Lazio potrebbe schierarsi col 4-1-4-1. Ledesma sarebbe il perno centrale sulla mediana, sulla trequarti agirebbero Mauri, Gonzalez, Hernanes e Lulic, scorterebbero Klose. Lulic ieri è stato risparmiato inizialmente per averlo fresco domenica, dalle sue parti ci sarà Schelotto, una freccia, dovrà arginarlo e al tempo stesso affondare a sinistra. Non ci sono certezze di formazione, per svelare le mosse di Petkovic andranno studiati i prossimi allenamenti. Spera in una chiamata Cana, con lui in campo si allestirebbe un 4-2-3-1, ma è il modulo che l’allenatore biancoceleste ha utilizzato ad inizio agosto con scarsi risultati.

Non saranno ancora a disposizione Ederson e Radu. Il brasiliano scalpita, è fermo da luglio, clinicamente è guarito, sente però ancora un po’ di fastidio al ginocchio destro, sparirà col passare dei giorni, è fisiologico dopo l’infortunio patito (trauma contusivo-distorsivo e distrazione di primo grado del legamento collaterale mediale). Ederson sta lavorando per acquisire una buona condizione, l’idea è risparmiarlo per averlo pronto il 2 settembre contro il Palermo (seconda giornata di campionato). Radu è ai box per una forte contrattura alla coscia sinistra, oggi dovrebbe rientrare in gruppo, non sarà rischiato. Restano indisponibili Brocchi e Stankevicius, infortunati di lungo corso. Il centrocampista si sta allenando con cautela, spera di rientrare entro settembre, dipenderà da come reagirà il piede infortunato agli sforzi e da come andrà l’ultimo controllo previsto tra qualche giorno in Germania.




GAZZETTA DELLO SPORT  

































LA REPUBBLICA





FULVIO BIANCHI-MATTEO PINCI La Juventus scontenta attacca, la Figc risponde con un accanito silenzio mentre frana il sistema giuridico sportivo. E il Coni, arbitro in pectore della questione, scende in campo. «Basta con questi attacchi ai giudici e alla giustizia sportiva», si fa sentire il presidente dello sport italiano Gianni Petrucci. Una presa di posizione forte, che arriva al culmine di due giorni di dure repliche di matrice juventina alle sentenze della Corte di Giustizia Federale. E che spingono Petrucci a invadere il campo della partita in cui il Coni era rimasto spettatore fino a oggi. Per dire basta a modi ed «esibizioni muscolari ». Con le sentenze è tornato d’attualità il ruolo del procuratore Palazzi. Una nuova picconata al suo lavoro viene proprio da quell’alone di illecito con cui la Corte Federale avvolge l’omessa denuncia per Albinoleffe- Siena contestata dalla procura a Conte. Picconata forse decisiva: nelle ultime ore serpeggia l’indiscrezione di una bufera che potrebbe portare alle dimissioni di Palazzi, sfiduciato da Abete: agnello sacrificale del gigantesco flop processuale, a partire dal patteggiamento- bufala poi rigettato a Conte. «Sembra che l’unico colpevole di questo calcio scommesse sia Palazzi e non chi ha commesso illeciti», la dice Petrucci. Troppo forte l’impulso a prendere posizione per il Coni. Soprattutto dopo aver assistito allo sfogo furente di Conte nei confronti degli organi della giustizia sportiva. Il secondo dopo quello del presidente Andrea Agnelli. Ma è l’unica risposta alla violenta raffica di accuse piovute da Torino, occupa il vuoto lasciato dal gelido silenzio del presidente Abete. Petrucci ha voluto esporsi direttamente per condannare i metodi della Juventus, quelle «esibizioni muscolari che mostrano il lato peggiore di uno sport che non merita mortificazioni». Un modo, anche, per allentare quella pressione indebita che le parole di Andrea Agnelli («Confido negli organi del Coni») avevano messo sul Tnas, in vista delle prossime decisioni su cui dovrà pronunciarsi. Il fronte è aperto.












IL TEMPO

















CORRIERE DELLA SERA












TUTTOSPORT





SIMONE DI STEFANO - Prima partita ufficiale e prima vittoria per la Lazio di Petkovic. In ossequio allo striscione che accoglie i biancocelesti al Ljudski di Maribor: «I giochi sono finiti... Ora si fa sul serio». Con il Mura 05, ultima in classifica nel campionato sloveno, i biancocelesti vincono la gara di andata del playoff (ritorno il 30 agosto all’Olimpico) e ipotecano la qualificazione alla fase a gironi di Europa League. Decidono un gol di Hernanes dalla distanza nel primo tempo, che sblocca l’astinenza da reti su azione della creatura di Petkovic e restituisce il Profeta alla Lazio dopo tante voci su un suo possibile addio. Il raddoppio arriva nella ripresa ed è di Klose (tornato ai suoi antichi fasti di cecchino al servizio della causa) e recita il primo petko-pensiero: cross dal fondo e gol di testa. Petkovic punta sulla stessa formazione che aveva battuto il Malmoe in amichevole, con l’aggiunta di Klose al posto di Floccari. Il Mura non gioca e preferisce assorbire la pressione laziale che però nella prima frazione si rivela sterile. Un’occasione per Candreva in avvio, un’altra di Mauri al 27 (splendida girata da posizione defilata e fuori di un pelo), ma anche una limpida conclusione di Eterovic e buon per la Lazio che la punta croata non riesca ad inquadrare la porta. La resistenza degli sloveni sotto la spinta dei loro tifosi, si allenta al 31 quando parte l’azione corale della Lazio conclusa da un sinistro di Hernanes che pesca Drakovic fuori dai pali e lo beffa con una palombella potente e precisa da circa trenta metri. Nella ripresa è solo Lazio, con Petkovic che chiede il gol del definitivo ko che arriva al 14 con un cross di Konko dal fondo che trova la fronte di Klose che insacca in schiacciata all’angolino basso.

A risultato acquisito, entra Lulic e soprattutto Zarate, seguito poi da Floccari: 19 minuti di Europa per Maurito (e un tiro che sfiora la traversa nel finale) che allontanano lo spettro di una sua cessione: «Zarate è un grandissimo campione - aveva detto alla vigilia il ds biancoceleste Tare - se fa il vero Zarate e Floccari ripete quanto ha fatto negli ultimi anni siamo a posto così». Vittoria nel risultato e a tratti anche nel gioco, anche se i meccanismi funzionano molto più in avanti che non nelle retrovie, dove agli affondi palla al piede si balla sempre nonostante la mediocrità dell’avversario. Ed è in quel settore che si infuocherà il mercato biancoceleste la prossima settimana: «Stiamo per presentare il difensore - dice il ds Tare - ma non sarà Rolando».

zorba

Re:Rassegna stampa - Venerdì 24 agosto
« Risposta #2 : Venerdì 24 Agosto 2012, 07:01:37 »
Grazie oizaL.

Tutto sommato, notizie positive oggi.

Curioso come i giornalisti, vedendo la stessa partita, possano dare valutazioni dei giocatori completamente differenti....

Ma si sa: è proprio questo il bello del gioco (pardon, giuoco) del calcio!!!!

 ;D ;D ;D

Offline MCM

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 24 agosto
« Risposta #3 : Venerdì 24 Agosto 2012, 07:44:12 »
grazie oizal

Offline Fabio70rm

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 24 agosto
« Risposta #4 : Venerdì 24 Agosto 2012, 08:04:35 »
Grazie oizaL!!!

Non so perchè ma temo che arriverà una "toppa" al centro della difesa e nulla più...speravo in Rolando...e spero ancora in un terzino sinistro...a quanto pare Tare non la pensa così....peccato!!
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline aquilafelyx

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 24 agosto
« Risposta #5 : Venerdì 24 Agosto 2012, 08:25:09 »
Obrigado oizaL :band1:
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline Whistle

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 24 agosto
« Risposta #6 : Venerdì 24 Agosto 2012, 08:46:22 »
Corriere della Sera nel titolo delle pagelle: "Bene Onazi".
Poi, guardi sotto e vedi un 6 in pagella... boh!

Grazie oizaL!

Offline jegue98

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Rassegna stampa - Venerdì 24 agosto
« Risposta #7 : Venerdì 24 Agosto 2012, 08:56:30 »
Never change the way you are...

Offline simcar

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 24 agosto
« Risposta #8 : Venerdì 24 Agosto 2012, 09:03:35 »
Grazie oizaL.

Tutto sommato, notizie positive oggi.

Curioso come i giornalisti, vedendo la stessa partita, possano dare valutazioni dei giocatori completamente differenti....

Ma si sa: è proprio questo il bello del gioco (pardon, giuoco) del calcio!!!!

 ;D ;D ;D

Grazie oizaL.

Per il corriere dello sport Lulic, ancora non va, per il corriere della sera Lulic è incontenibile  :D

Offline aquilafelyx

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 24 agosto
« Risposta #9 : Venerdì 24 Agosto 2012, 09:06:27 »
la notizia più curiosa di oggi comunque è l'interesse dell'Udinese per Kozak , l'avevano già chiesto in sede di trattativa per la comproprietà di Candreva ed ora tornano a richiederlo , che ci vorranno fare con Kozak , non li leggono i forum e i giudizi di tanti cateteristi ?
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline Matita

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R: Re:Rassegna stampa - Venerdì 24 agosto
« Risposta #10 : Venerdì 24 Agosto 2012, 09:28:51 »
Grazie oizaL!!!

Non so perchè ma temo che arriverà una "toppa" al centro della difesa e nulla più...speravo in Rolando...e spero ancora in un terzino sinistro...a quanto pare Tare non la pensa così....peccato!!


Niente è come sembra.

LazioStyleRadio 100.7. Tutto il resto è noia.
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline Breizh

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 24 agosto
« Risposta #11 : Venerdì 24 Agosto 2012, 10:09:43 »
È tornata la Lazio!!!

Che bello LazioWiki sulla Gazzetta...
Grazie, oizaL.  :)

Anselazio

Re:Rassegna stampa - Venerdì 24 agosto
« Risposta #12 : Venerdì 24 Agosto 2012, 10:36:11 »
Grazie oizaL.  ;)


Una cosa è sicura: dopo che il cortrig ha puntato sul nome di rever possiamo essere certi che mr x non  è lui.  ;D

Nascar

Re:Rassegna stampa - Venerdì 24 agosto
« Risposta #13 : Venerdì 24 Agosto 2012, 11:49:21 »
Grazie oizaL!!!

Non so perchè ma temo che arriverà una "toppa" al centro della difesa e nulla più...speravo in Rolando...e spero ancora in un terzino sinistro...a quanto pare Tare non la pensa così....peccato!!

Se accadrà questo, ripeto se allora tare è un incomeptente.

Offline DinoRaggio

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 24 agosto
« Risposta #14 : Venerdì 24 Agosto 2012, 19:19:39 »
Il Tempo: "Petkovic felice"
Corriere della Sera: "Petkovic insoddisfatto".

SGO! :)
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)