Autore Topic: Rassegna stampa - Martedì 14 agosto  (Letto 1364 volte)

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oizaL

Rassegna stampa - Martedì 14 agosto
« : Martedì 14 Agosto 2012, 07:20:25 »
CORRIERE DELLO SPORT









Fabrizio Patania - Modibo Diakitè non firma con la Lazio. Trattativa in fase di stallo, tendente alla svolta negativa. Ieri era previsto un contatto con Lotito, che nei giorni scorsi aveva chiesto una risposta al difensore francese, in scadenza 2013. Diakitè ha detto no. Per il momento non intende prolungare il contratto. Sostiene anche di voler restare alla Lazio, ma certamente sino a ieri sera non ha accettato la proposta di rinnovo. Lotito, di fronte alla risposta del francese, ha tenuto la porta aperta, non l’ha chiusa. La società biancoceleste è delusa, ha corteggiato a lungo Diakitè, sperava di farne un perno della nuova difesa, lo ha cresciuto e allevato, era convinta di arrivare al rinnovo. I contatti non si fermeranno qui. Nelle prossime ore le parti si sentiranno ancora: la Lazio spera in un ripensamento di Diakitè, che allo stato attuale della trattativa rischia anche di finire sul mercato. Due incontri (avvenuti a luglio) e le telefonate dei giorni scorsi con il giocatore stesso e il suo procuratore Ulisse Savini non sono bastate per sbloccare la trattativa. L’intesa economica, per tutto questo tempo, è sempre rimasta distante. Le cifre, poco alla volta, sono emerse. Diakitè ha chiesto un milione di euro netto di ingaggio. La Lazio ha offerto un contratto lungo cinque anni con uno stipendio fisso da 600 mila euro più i bonus che gli permetterebbero di arrivare intorno ai 700 mila. Lotito, nel tentativo di non far arrivare Diakitè a scadenza, ha anche proposto un prolungamento annuale (dal 2013 al 2014) con l’idea di fissare una clausola di rescissione. La cifra neppure è stata ipotizzata perché il discorso non è stato approfondito. Forse cè ancora margine per riaprire il discorso, i giorni di Ferragosto aiuteranno a decifrare la situazione prima del rush finale delle trattative. Diakitè intende rispettare il contratto, continuerebbe a giocare anche a scadenza. Ma è ovvio che non sarebbe una condizione favorevole alla società biancoceleste, che rischierebbe di perderlo a costo zero tra pochi mesi: già a febbraio, il francese sarebbe libero di firmare un nuovo contratto con altri club.

Il timore e il pensiero che possa avere società pronte a prenderlo c’è, come avviene per ogni storia di mercato. Nel pomeriggio, però, il manager di Diakitè ha voluto fare chiarezza attraverso un comunicato. «In merito alle voci che ci accostano a diverse squadre di serie A, vorrei precisare che io e il mio assistito Diakitè non stiamo trattando con nessuna squadra diversa dalla società Lazio, con la quale si sta cercando un’intesa contrattuale che al momento non c’è. Questo però non ci autorizza ad avviare contatti con altre società. Chi vuole il giocatore, contatterà la Lazio che valuterà le offerte pervenute, la loro concretezza e validità. Da parte nostra non c’è nessuna intenzione al momento di lasciare la Lazio» . Qualche giorno fa era emersa la pista legata all’Inter. «Da Milano nessun contatto. Non sento Ausilio da febbraio e non parlavamo di Diakitè, ma di giovani per il settore giovanile» ha precisato Savini. Ora toccherà alla Lazio prendere una decisione: qualsiasi club si fosse avvicinato, sinora aveva ricevuto sempre la stessa risposta. «E’ incedibile» . Stesse cose dette al Torino, l’unica società ad aver davvero chiamato a Formello per informarsi sul francese. Lotito e il ds Tare vogliono capire meglio perché Diakitè non accetta e se si tratta soltanto di una questione economica. Nelle prossime ore si tenterà ancora di portarlo alla firma, ma se non dovesse essere così, si prenderanno in esame altri scenari. Diakitè potrebbe finire sul mercato, ma partirà soltanto a condizione che arrivi un’offerta importante. Altrimenti potrebbe essere bloccato con l’idea di convincerlo tra settembre e ottobre a firmare.





Fabrizio Patania - Era aperta la caccia a un difensore centrale. Forse la Lazio ne prenderà due. Tutto dipende da Diakitè. Le notizie negative rispetto al rinnovo del contratto porteranno inevitabilmente il francese verso la cessione. La società biancoceleste, da qui al 31 agosto, intensificherà i suoi sforzi sulla difesa, che era già oggetto di riflessione da tempo. La condanna di Breno alla Procura di Monaco di Baviera ha complicato i piani di Petkovic, ora si è aggiunto il no di Diakitè (fermo per infortunio dal 20 agosto) a rendere il quadro meno semplice. Biava e Dias sono i titolari, come nella passata stagione. L’idea di riportare Radu al ruolo di difensore centrale non è tramontata, ma sarebbe attuabile soltanto se la Lazio prendesse un terzino sinistro. E poi arriveranno i rinforzi. Lotito voleva sapere in fretta da Diakitè se fosse disponibile o meno al rinnovo proprio con l’obiettivo di muoversi sul mercato. E stabilire un budget per condurre le trattative nelle ultime due settimane. Oggi la società biancoceleste deve rimontare, è palese ed evidente. Non c’è più tempo da perdere e anche sotto questo aspetto si cercava una risposta. Il Genoa, per esempio, sta giocando al rialzo. Poteva vendere Granqvist per cinque o sei milioni di euro. Preziosi lo ha promesso a Lotito, poi la trattativa si è arenata. La Lazio non ha ancora mollato lo svedese, confida in una riapertura delle trattative, ballano quei famosi tre milioni del mancato riscatto di Sculli, non onorato dal Genoa. E ci sarebbe lo scambio con Carrizo. Lotito proverà ad alzare l’offerta per Granqvist nel tentativo di far quadrare i conti dell’operazione. Lo svedese, convocato dalla nazionale per lamichevole con il Brasile, ha chiesto la cessione al Genoa e spinge per trasferirsi alla Lazio. L’operazione si è complicata, ma non è ancora saltata. Si tratta di convincere Preziosi e di alzare la posta. In queste ore la Lazio porterà un altro assalto.

Un obiettivo possibile, ma Lotito e Tare lo avevano messo in stand-by, resta Xandao. Il brasiliano, controllato dalla Traffic e negli ultimi sei mesi impiegato dallo Sporting Lisbona, era stato trattato a luglio. Costa 3 milioni di euro, la Lazio ne aveva offerti poco più di 2, dicendo no alla richiesta della Traffic di mantenere una percentuale sulla futura vendita del cartellino. Ci sono altre soluzioni in Brasile. Alla società biancoceleste è stato proposto Rodrigo Moledo, centrale dell’Internacional Porto Alegre, classe 87. Ha 24 anni e il contratto in scadenza nel 2014, si può prendere per meno di quattro milioni di euro, ma deve essere tesserato come extracomunitario. La Lazio intende lasciare una casella libera per Breno, confidando nel suo possibile arrivo a gennaio. E ha bisogno di cedere all’estero un altro extracomunitario: nelle prossime ore è previsto un appuntamento con il manager di Francelino Matuzalem. Si stanno valutando diverse ipotesi in Italia e all’estero per il brasiliano, ormai fuori dalla Lazio. La Lazio deve prendere anche un terzino sinistro. Gli sforzi di Lotito e del ds Tare si concentreranno su Dennis Aogo, 25 anni, esterno dell’Amburgo, ex nazionale tedesco con passaporto nigeriano. Il suo cartellino, scadenza 2015, viene valutato intorno ai 6 milioni. Sono gli stessi costi di Federico Peluso, 28 anni, terzino sinistro dell’Atalanta, entrato nell’orbita della Juventus. Sebastian Pocognoli, belga dello Standard Liegi, ieri è stato accostato al Benfica. Del Grosso del Siena è un outsider. Ieri è spuntato il nome di Zakarya Bergdich, 23 anni, esterno franco-marocchino del Lens, scadenza di contratto 2013: s’è fatto apprezzare con il Marocco alle Olimpiadi di Londra. Si lavora, si studia, si cercano acquisti mirati. Questo ha spiegato il ds Tare in serata rilasciando alcune dichiarazioni al sito Lalaziosiamonoi. «Credo che la differenza tra noi e le squadre che ora vengono incensate per il mercato portato avanti fino adesso è che queste negli ultimi anni ci sono sempre state dietro. Sono convinto che la rosa della Lazio sia già buona, questo non toglie che la società è consapevole di dover intervenire. La squadra, però, va rinforzata nel modo giusto, non dobbiamo prendere giocatori per fare numero. Dobbiamo intervenire per migliorare la rosa a livello di caratteristiche. In questo mercato ci sono stati tanti episodi sfavorevoli e non fallimenti. Ci sono trattative che vanno bene e altre meno, ma ciò non toglie che questa è una buona squadra».





 Fabrizio Patania - Parlare con la squadra, allenarsi duramente, scegliere. Sono i tre messaggi inviati da Petkovic per ritrovare la Lazio e cominciare a uscire da un’estate complicata. Alla sfuriata di Formello, dove il tecnico di Sarajevo ha chiesto a tutti i suoi giocatori di correre e pressare credendo nella nuova filosofia, è seguito il giorno di riposo. Oggi la preparazione riprenderà con una doppia seduta e c’è da prevedere altri duri carichi di lavoro atletico e tattico. Sono state ore di riflessione anche per l’ex allenatore di Young Boys e Sion. Fatica a individuare l’assetto ideale, sta lavorando prevalentemente sul 4-4-2 e i suoi sviluppi. Dopo le imbarcate con Siena e Torino, per proteggere la difesa ha tolto un attaccante ed è passato al 4-2-3-1. Squadra compatta, ma poca profondità in attacco e ancora zero gol, come accadeva con regolarità nel girone di ritorno dellultimo campionato con Reja. Niente cambio di passo, Klose poco assistito, centrocampo lento con Ledesma, Cana ed Hernanes, che non sono propriamente dei velocisti. Petkovic ritiene che sia colpa della preparazione: migliorando la condizione, dovrebbe diventare più sciolta la manovra. Ma sabato, dopo la partita con il Getafe, ha parlato di mentalità e di giocatori seduti.

Il dubbio si è insinuato. La rivoluzione silenziosa di Petkovic dovrebbe portare la Lazio, squadra lenta e compassata per caratteristiche, a fare pressing e giocare un calcio propositivo. Il gruppo fatica a convertirsi, non c’è cattiveria e aggressività in mezzo al campo, si viaggia con un motore diesel. Non c’è lo sprint e la brillantezza che servirebbero. E allora anche Petkovic si interroga su quale possa essere l’assetto ideale. Continuerà a lavorare sul 4-2-3-1, testerà (forse già con il Malmoe) il 4-3-3: era il modulo alternativo che aveva indicato all’inizio di agosto, subito dopo l’amichevole con la Nuova Circe. Ai giocatori ha chiesto maggiore convinzione nel progetto: si possono ottenere risultati con il pressing se tutti e dieci pressano, accorciano le distanze, salgono. Sabato sera Petkovic non ha visto la stessa intensità emersa invece a Smirne con il Galatasaray, dove lo spessore dell’avversario, il clima e il timore di un cappotto avevano spinto la squadra a dare il massimo. Non si cambia mentalità in pochi giorni. Certo l’idea è ambiziosa e forse non proprio adeguata alle caratteristiche dei centrocampisti: Ledesma, Cana ed Hernanes sono statici, non dinamici.

Parlare e confrontarsi con i giocatori, allenarsi bene, scegliere. Questi i tre step annunciati da Petkovic nella notte di sabato dopo la riunione avvenuta nello spogliatoio dell’Olimpico con la squadra ed a cui ha partecipato anche il presidente Lotito. Una linea che nei prossimi giorni si svilupperà sul campo e si articolerà nelle scelte. Petkovic si aspetta una risposta forte già nella serata di giovedì sera, quando la Lazio affronterà il Malmoe allo stadio Olimpico. E poi si procederà a tappe forzate verso il debutto a Maribor in Europa League. L’Uefa nelle prossime ore confermerà formalmente l’inversione di campo. Il 23 si giocherà in Slovenia l’andata dei play off. Petkovic aspetta i suoi primi gol. Ufficiali e non solo.





Diciamo la verità: prima ancora di Petkovic, che non gli ha ancora trovato una collocazione tattica adeguata, era stato Reja a interrogarsi sul rendimento di Hernanes. Brillante nella prima stagione con la maglia della Lazio, chiusa senza benzina nel serbatoio e dopo dodici mesi di attività continuata. Molto più contraddittorio nella seconda stagione, che tutti pensavano fosse quella della definitiva consacrazione. Un campionato chiuso con otto gol (di cui quattro su rigore) e aspettative deluso, non all’altezza, come spesso e volentieri testimoniava Reja a microfoni spenti. Un’idea verificata sul campo e riassunta dalle cifre: 31 presenze su 38 giornate di serie A, sostituito in 21 occasioni, per 4 volte subentrato dalla panchina. Per il brasiliano appena sei partite in campionato giocate a tempo pieno e per novanta minuti (due volte nel derby e due volte con la Fiorentina, con il Lecce fuori casa e il Cesena all’Olimpico). Una costanza a essere richiamato in panchina e sostituito che non è mai stata figlia di un episodio o di un momento. Accadeva anche nella prima stagione. Le due prestazioni maiuscole nel derby con la Roma ad allontanare pensieri, diffidenze e sospetti.

Fosse rimasto Reja, Hernanes avrebbe chiesto la cessione. E’ arrivato Petkovic e Lotito non ha mai messo in discussione il brasiliano, di cui si riconosce il talento e la tecnica, la capacità di calciare con tutti e due i piedi senza differenze e di possedere un bel tiro dalla distanza. Una dote sfruttata in pieno da Reja, che per questo motivo lo teneva vicino alla porta, pur non avendo Hernanes la rapidità e lo scatto che servono ad una seconda punta. Con Petkovic, il brasiliano appare ancora di più ai margini della Lazio. Il progetto di impiegarlo alla Pirlo, davanti alla difesa, è stato almeno congelato. Con il 4-4-2 è durissima giocare con Hernanes e un solo mediano davanti alla difesa. Anche nel ruolo di trequartista il Profeta fatica. Petkovic chiede pressione (per non dire pressing) su difensori e portatori di palla, intensità, inserimenti in area di rigore, scatti. Tutte caratteristiche che il Profeta non possiede: cerca e vuole la palla sul piede, non è un mostro nei movimenti senza pallone, non attacca gli spazi. Ci può provare, ma non è il suo pane: è come se chiedessero a un mezzofondista di iscriversi alla finale dei 100 metri piani. Per restituire brio e velocità al centrocampo, Petkovic nell’intervallo dell’amichevole con il Getafe ha tolto Hernanes, sostituito da Mauri. E chiaro che il brasiliano dovrà rispondere sul campo, trovare velocità di gambe e di pensiero, assorbendo i carichi della preparazione estiva. Qualcosa cambierà il tecnico di Sarajevo, deciso a individuare il vestito giusto per la Lazio. Hernanes era e resta un valore aggiunto per la squadra biancoceleste. Ma con Lulic, Candreva, Mauri e Ederson sulla stessa linea non andrà più considerato un intoccabile. Dev’essere lui a dimostrarsi leader.












LA GAZZETTA DELLA SPORT

















LA REPUBBLICA








IL TEMPO





Miro Klose, l'unica certezza di un'estate da dimenticare. Si riparte dal panzer tedesco, ancora una volta. Il mercato ha deluso, l'ambiente è preoccupato, la Lazio e tutta sulle spalle delnumero11. Petkovic gli ha consegnato le chiavi dell' attacco, l'ex Bayern sta entrando in forma, il suo obiettivo è non perdere il treno per i mondiali del 2014: ≪Se rimarrò al top delle mie capacita – ha dichiarato il bomber biancoceleste a Sport Bild – proverò a giocare la fase finale dei prossimi campionati del mondo. E' chiaro che mi servirà continuità nel mio club, deciderò da solo riguardo il mio stato fisico≫. Low lo ha convocato per la prossima amichevole contro l'Argentina di Messi, il record di Gerd Muller e ad un passo. Quattro gol di distanza, un margine sottile, Klose e pronto a riscrivere la storia: ≪Se sta bene–ha spiegato l'allenatore della Germania – resta senza dubbio tra gli attaccanti piu forti al mondo≫. La Lazio ha difficoltà a segnare, Miro e il perno da cui ripartire, il fuoriclasse al quale aggrapparsi. Ma Petkovic attende notizie dal mercato. Ieri Igli Tare ha fatto il punto a 360˚, un po' di chiarezza viste le ultime uscite della squadra: ≪Siamo in attesa, vogliamo fare le cose fatte bene. Questo resta un gruppo competitivo, quando ha fame e una squadra che può battere chiunque. La società è consapevole di dover intervenire, bisogna solo avere pazienza. Non si possono dare giudizi ad agosto≫. Le polemiche non mancano, il solo Ederson non basta, l'ambiente rumoreggia e la contestazione e gia ripartita: ≪Io sono convinto che la rosa della Lazio sia gia buona–ha spiegatoTare– non prenderemo giocatori tanto per fare numero. Purtroppo ci sono trattative che vanno bene e altre meno≫. Tanti i nomi, troppi i giocatori accostati al club biancoceleste. Il diesse non si sbilancia: ≪Stiamo valutando diverse situazioni, vediamo...≫.

Tanta delusione per il brutto finale legato al giovane Marin, talento classe 95' passato da pochi giorni al Manchester City di Roberto Mancini: ≪Questo caso non ha niente a che fare con la lealtà. La società puntava sul ragazzo, ma alcuni personaggi non si sono comportati bene≫. Intanto nessuna novità sul fronte Granqvist. Lotito e Preziosi si sono riavvicinati, ma l'ultimo contatto risale a qualche giorno fa. L'ostacolo principale resta Sculli, il matrimonio dovrebbe consumarsi, Carrizo e pronto a sbarcare in Liguria. Per la fascia sinistra spunta AlvaroPereira. La notizia arriva dal Portogallo: Lotito punta al prestito con diritto di riscatto, il calciatore ha una valutazione altissima, il Porto chiede 16 milioni per l'intero cartellino. C'e anche il Napoli, si vedrà. Continua il muro contro muro tra la Lazio e Diakite. Il francese e in scadenza, ieri il cluba spettava una risposta all' ultima proposta formulata( 650 mila euro per 5 anni), l'accordo non è stato trovato. La conferma è arrivata dalle parole del suo agente, Ulisse Savini: ≪Io e il mio assistito non abbiamo mai parlato con altri club, in questo momento stiamo trattando solo con la Lazio. Stiamo cercando un'intesa che al momento non c'e. Chi vuole il giocatore –ha concluso il procuratore– deve parlare con Lotito≫. Europa League: la Lazio ha diramato ieri pomeriggio la lista Uefa per i prossimi due impegni. La prima gara contro il Mura 05 si giocherà in Slovenia il 23 agosto, il ritorno e in programma a Roma il 26. Restano a casa Carrizo, Zauri, Garrido e Alfaro, tutti e quattro in partenza. 




IL CORRIERE DELLA SERA




oizaL

Re:Rassegna stampa - Martedì 14 agosto
« Risposta #1 : Martedì 14 Agosto 2012, 07:21:50 »
TUTTOSPORT





Un lunedì all’insegna dei ritorni di fiamma quello che si è consumato ieri e durante il quale i club hanno cominciato a preparare lo sprint finale che andrà in scena a partire dal dopo-Ferragosto. Uno, per esempio, riguarda la Lazio che è tornata prepotentemente su Michele Pazienza (il Torino, invece, ha mollato la presa) per trovare un’alternativa alla coppia Ledesma-Cana che è stato uno dei punti deboli del disastroso precampionato. In difesa si spera di riallacciare il contatto con il Genoa per Granqvist , ma l’impresa è complicata anche perché i liguri stanno per girare Von Bergen al Palermo. Giusto ieri, tra l’altro, il dg rosanero Giorgio Perinetti ha confermato di cercare sia un centrale sia un esterno di sinistra. Confermato l’interesse per Mesbah («Lo conosco perché l’ho portato al Bari quando era svincolato») che entra in ballottaggio con il solito Antonelli del Genoa. Sul fronte delle uscita si complica lo scambio Mehmeti-Giorgi con il Napoli perché i palermitani non vorrebbero rinfoltire ulteriormente la rosa. La trionfale amichevole di presentazione (4-1 al Parma) ha riavvicinato i tifosi rosanero, ma ha fatto suonare più di un campanello di allarme tra gli emiliani che così cercheranno di stringere per il difensore Rolin .

Un grande ritorno di fiamma è quello che riguarda il Genoa per Alessio Cerci , esterno offensivo della Fiorentina da tempo nel mirino anche del Torino. I viola lo stanno trattando con i rossoblù (che, del resto, cercano un giocatore con quelle caratteristiche offensive come Barrientos del Catania) e stanno valutando contropartite tecniche che possano consentire al club di Preziosi la copertura dei 5 milioni a cui ammonta la valutazione del cartellino. Tra i nomi più caldi ci sono quelli di Mesto, dell’onnipresente Granqvist, ma anche di Jankovic che sarebbe molto utile al modulo di Montella . Certo, il tecnico preferirebbe avere Gomez dal Catania, ma i siciliani non si schiodano dalla richiesta di 8 milioni cash. Doppia sfida con il Torino: per l’esterno (basso, questa volta) catanese Marchese e per l’attaccante del Danubio, Melazzi . Il Pescara è in pausa di riflessione su Vossen , ma il baromentro segna bel tempo. Intanto va registrato l’interesse per Kolbeinn Sigthórsson , 22enne islandese dell’Ajax, che piace anche alla Lazio. Ha un contratto in scadenza nel 2015 e viene valutato circa 5 milioni di euro. Ma gli incroci più interessanti tra i due club sono quelli che riguardano Pasquale Foggia , pallino di Stroppa . Più difficile, invece, arrivare a Floccari per il quale il Siena sembra in vantaggio. Resta vivo l’interesse del Pescara per Longo dell’Inter.

Primo incontro ieri tra il ds della Sampdoria, Pasquale Sensibile , e l’ormai ex capitano dei blucerchiati, Angelo Palombo per discutere concretamente della rescissione di un contratto che scade nel 2015 e che vale 1,5 milioni netti. Siamo solo alle battute iniziali, ma c’è da giurare che dopo Ferragosto anche questa discussione avrà un’accelerata. E nell’interesse di entrambi: della Samp che potrà così tesserare Maresca , dello stesso Palombo che potrà così chiudere con uno dei club che si sono interessati a lui: Napoli davanti a Torino, Palermo e Parma. L’Atalanta ha fatto un sondaggio con la Samp per il difensore Cacciatore , l’anno scorso al Varese. Il Chievo, come anticipato, ha preso dai lombardi la metà di Pucino che però resterà ancora in Lombardia. I veneti si sono informati per Morrone e sfidano la Samp per Facundo Piriz . Il Cagliari cerca di chiuderà con la Reggina per Barillà.

Offline Centurio

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Re:Rassegna stampa - Martedì 14 agosto
« Risposta #2 : Martedì 14 Agosto 2012, 08:05:00 »
grazie Oizal

Solita depressione giornaliera, mai un sorriso da ste notizie.
sine pennis volare haud facile est

Offline fish_mark

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Re:Rassegna stampa - Martedì 14 agosto
« Risposta #3 : Martedì 14 Agosto 2012, 08:31:37 »
Un altra lazio ... bravo petko cominci a usare il linguaggio giusto


grazie a oizal come sempre
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
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Offline Russotto

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Rassegna stampa - Martedì 14 agosto
« Risposta #4 : Martedì 14 Agosto 2012, 09:00:07 »
Ci mancava solo perdere Diakite...

Ora esce pure Pazienza... Un altro 30enne che cambia squadra ogni anno... Questi non hanno la minima idea di cosa fare in questo mercato!

Offline paladino68

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Re:Rassegna stampa - Martedì 14 agosto
« Risposta #5 : Martedì 14 Agosto 2012, 09:19:15 »

Grazie !

Mi sembra che sia la societá che il giornali bracolino nel buio....

Offline ERIK1982

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Re:Rassegna stampa - Martedì 14 agosto
« Risposta #6 : Martedì 14 Agosto 2012, 09:56:54 »
grazie Oizal

Solita depressione giornaliera, mai un sorriso da ste notizie.

mai una bellezza veramente  :-[

mettiamoci che sto in ufficio!
"pensavo l'avessimo superata questa fase" "Noi,non supereremo mai questa fase"


Offline Fabio70rm

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Re:Rassegna stampa - Martedì 14 agosto
« Risposta #7 : Martedì 14 Agosto 2012, 14:17:27 »
Fantastico l'articolo su Diakitè.

Non rinnova, ma non va via, tratta solo la Lazio ma non accetta rinnovi. Un concentrato di contraddizioni.

Per il resto soliti nomi, solito immobilismo.

Ma questo Aogo lo prendiamo o ne parliamo soltanto?

Mah....

Per il resto grazie oizaL!
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

POMATA

Re:Rassegna stampa - Martedì 14 agosto
« Risposta #8 : Martedì 14 Agosto 2012, 14:53:29 »

Grazie !

Mi sembra che sia la societá che il giornali bracolino nel buio....

I giornali brancolano nel buio ma è una nostra impressione, la Lazio non comprerà nessuno.

Basta saperle le cose.

Speriamo bene x i 45 punti necessari.