Rassegna stampa - Lunedì 13 agosto

[oizaL]

(LO SAPEVATE CHE AVEVAMO COMPRATO IL 17ENNE MILOS ANTIC, "UNA SAETTA DEL CENTROCAMPO" DEL GRASSHOPPERS E DELL'UNDER 18 SERBA? ECCO, MO LO SAPETE. IERI VI DOMANDAVATE "MA PERCHE PETKOVIC NON CI PORTA NESSUNO DALLA SVIZZERA CHE DOVREBBE CONOSCERE TANTO BENE"? DETTO FATTO)

CORRIERE DELLO SPORT









Alberto Abbate - Prende il bastone, è una furia. Petko in fuori e Vlado avanti: «Ora basta, mai più una sconfitta così. Voglio vedere l’anima in campo, non giocatori che non s’impegnano» . Non cè quiete dopo la tempesta a Formello. Il tecnico ieri era ancora una belva per l’ennesimo ko. Ci sono modi e modi di perdere, lo aveva sottolineato sabato sera in conferenza stampa: «Col Galatasaray avevo visto un’altra faccia» . Col Getafe è stata presa a schiaffi. E ieri mattina, nell’ultimo allenamento prima dello sciogliete le righe, Petkovic ha riunito ancora la squadra: «Così non si può andare avanti. Datevi tutti una svegliata» . Nessun capro espiatorio, un discorso generico. I senatori hanno risposto al confronto. Cè stata una promessa: «Ok, avanti tutti insieme al 100% delle nostre possibilità». Testa bassa e pedalare. Duro confronto a Formello, leale. Petkovic non è soddisfatto: vuole un calcio aggressivo, non si rivede in questa Lazio. Lo ha ribadito ieri mattina. Sera illuso col Galatasaray, pensava d’aver intravisto il suo calcio, tutto pressing e affondi. Forse, questa squadra non lo ha nelle corde. Il mercato potrebbe ancora dargli benzina, Petkovic ha un diesel che non carbura. Questione di stanchezza, probabilmente. Non può essere un’attenuante: «E una questione di mentalità» , ribatte il tecnico. Che non s’arrende.

Eppure i limiti sono evidenti. Non si tappa gli occhi, Petkovic. Classe sopraffina, Hernanes non riesce a entrare nei meccanismi. E non li recepisce al momento neppure chi li avrebbe nelle corde: «Anche Lulic avrebbe dovuto dare supporto a Klose» , aveva sottolineato sabato sera. A centrocampo, manca il turbo. La coppia Ledesma-Cana non può velocizzare il gioco: «Con l’ingresso di Onazi c’è stato più dinamismo» . Da solo, non è sufficiente. Servirebbe Brocchi: difficile rivederlo in tempi brevi. La difesa poi continua a scricchiolare, Dias è irriconoscibile. Quasi un’ora di vis-a-vis. I giocatori non sono rimasti in silenzio, qualcuno ha persino denunciato le sue problematiche. Nessun litigio, nessuna rottura. Solo voglia di parlarsi fra uomini, per migliorarsi. E una regola di Petkovic, guai a ricreare antiche fratture nello spogliatoio. Sarebbe letale, Reja ha lasciato in eredità un tesoro. Che il successore vuole riuscire a far brillare anche nel suo mondo: «Ho un organico e il mio compito è quello di trarre il meglio da ciò che ho a disposizione» . Non si lamenta, Petkovic. Non può però essere felice del mercato biancoceleste. S’aspettava e aspetta ancora qualcosa. Un aiuto importante. Un incontro, c’è stato pure con Lotito e il ds Tare. Petkovic sa che la società sta lavorando, conosce gli ostacoli della trattative, ma adesso comincia a sudare. E paziente, non ama borbottare. Ma lui e il suo staff tecnico - nonostante non vogliano entrare pubblicamente nel merito - sanno che la rosa non è completa. Petkovic dice quello che pensa sui giocatori, sul calcio, sulla sua visione della vita. Questioni strettamente personali, mette bocca solo sul suo lavoro. Non interferisce in ciò che non gli compete. Ma la sua Lazio ha urgente bisogno di ossigeno. Già comincia a mancare l’aria, forse è solo il caldo d’agosto.





Alberto Abbate - La macchina s’inceppa, non c’è il motore. Un «cagnaggio» della mediana che si sfinisca per gli altri, che pressi, insegua e stia alle calcagna degli avversari. Manca Brocchi, è fuori da troppo tempo. Manca un centrocampista che dia dinamismo. Ledesma può impostare, Cana non è certo il partner ideale per velocizzare l’azione. Petkovic sta rodando la coppia, ma c’è un’evidenza inquietante. Gli ingranaggi scricchiolano. Non è un caso che Gonzalez - nel 4-4-2 - sia stato utilizzato dal tecnico al centro. Serve corsa, è urgente. La marcia non ingrana, non scala, non è automatica. E non ci sono i pezzi di ricambio. Per carità, Onazi è la più lieta sorpresa della preparazione estiva biancoceleste, ma è troppo giovane. Guai a bruciarlo. La Lazio ci punta, ha fatto una precisa scelta di dargli una chance. Ma non può certo essere il nigeriano - appena svezzato dalla Primavera - ad accollarsi sulle spalle il peso di una lacuna. Che cè e ormai è sempre più visibile, allarmante. Nel gioco di Petkovic tutti devono trottare, a centrocampo devono volare. Altrimenti son dolori.

Senza girarci troppo intorno: un centrocampista serve come il pane. Il sogno era Nainggolan, s’è infranto sul muro della realtà. Non girano soldi in Italia, il belga costa tantissimo. E il Cagliari non ha nessuna intenzione di svenderlo. Perché i magnati dell’estero prima o poi lo rapiranno dall’isola. La Lazio potrebbe comprarlo solo con una cessione eccellente. Quindi si sta guardando intorno, alla ricerca dell’affare. A giugno aveva già deciso di testare Onazi, d’intervenire sul reparto solo se i riscontri sul gioiellino fossero stati negativi. E invece sono stati ottimi. Eppure il problema non è affatto risolto. A Formello c’è bisogno di un centrocampista, col pressing nel Dna. Petkovic e il suo staff non fanno altro che ripeterselo nei loro incontri, nelle disamine dell’organico. Inutile però intervenire, tanto per comprare. Sarà difficile rintracciare una pedina per fare il salto di qualità col budget a disposizione. Per intenderci, servirebbe un mediano alla Nocerino o alla Gargano, oppure alla Brocchi con qualche anno in meno. Nomi, obiettivi sicuri, non ce ne sono. Al tecnico bosniaco-croato piaceva l’ivoriano Serey Die, allenato a maggio durante l’esperienza al Sion. Ma il club svizzero, dopo averne parlato anche con l’Udinese, lo ha ritirato dal mercato appena è iniziata l’Axpo League.

Al ds Tare piace Parparim Hetemaj, finlandese-kosovaro del Chievo. E una mezzala sinistra di corsa e di contrasto. E nelle mire laziali da tempo. Il suo nome era riapparso a metà giugno, quando il club veneto lo aveva riscattato a titolo definitivo dal Brescia. Poi, le voci si sono placate. A Genova - ora il cartellino è tutto rossoblù – c’è sempre Kucka, trattato a gennaio. Dopo gli ultimi litigi di mercato sul fronte Granqvist, chissà che non risbocci la pace e nuove trattative. Si guarda ancora al futuro, Petkovic indica la via. E la Lazio lo segue: perfezionato l'acquisto del talento 17enne Milos Antic. Prelevato dal Grasshopper, centrocampista dell'Under 18 della Serbia. Alto 1,76, ha passaporto svizzero. E' una saetta.





Alberto Abbate - La speranza è intatta: «Mi auguro si sblocchi l’affare Granqvist» , bisbiglia il ds Tare. La Lazio si muove a fari spenti, Lotito ha riscaldato il rapporto con Preziosi nel week-end. L’ha chiamato, ha chiarito, aspetta un segnale. Confida che il difensore svedese possa ancora sbarcare a Formello. Ha alzato la posta: nelle casse rossoblù entrerebbero 2 milioni - per il riscatto - e il cartellino di Sculli (che il Genoa però non vorrebbe). Ovviamente, solo se accettassero l’offerta sotto la Lanterna. Granqvist scalpita: «Il ragazzo vuole venire alla Lazio perché sa che approderebbe in un grande club» , confida Tare. In costante contatto col manager Martin Dahlin. Eppure sempre vigile sul mercato. La beffa rimane dietro l’angolo, ormai bisogna prevederla: «L’alternativa potrebbe essere Xandao» . Congelato da tempo, si sta però orientando altrove. Rilancio. Soft, ma c’è. Lotito non può farsi sfuggire pure Granqvist: «Era tutto fatto col Genoa, poi qualcosa s’è bloccato. Ma non per colpa nostra» , assicura il ds Tare. Capricci economici, poi scelta tecnica. Roba da matti. Perché sino a pochi giorni fa, Granqvist era ai margini della rosa. Improvvisamente è diventato incedibile e sul mercato è finito Von Bergen. Lo svedese è furioso, ma sta provando a mantenere la calma. E in pressing su Preziosi, vuole convincerlo a cedere. C’è una duplice trattativa. Granqvist da una parte, Lotito dall’altra. Stanno discutendo col presidente rossoblù. E iniziata un’opera diplomatica. Perché il numero uno biancoceleste irritato, dopo il dietrofront all’accordo raggiunto a Forte dei Marmi, sera irrigidito nel silenzio. Da sabato sera ha ripreso a parlare col vecchio amico, ha alzato di poco l’offerta per chiudere una volta per tutte l’affare. Doveva rientrare Carrizo, inizialmente. Alla fine il Genoa ha bloccato La Manna. Porta blindata e Gran Arquero rigettato. Lotito non ha però il tempo d’offendersi, deve correre per dare a Petkovic un rinforzo in difesa. Per questo, dopo la quarta sconfitta, sabato sera ha alzato il telefono e richiamato Preziosi.

«L’alternativa rimane Xandao» , sussurra Tare. In realtà, il brasiliano dello Sporting ha già aspettato sin troppo. Il ds albanese lo aveva messo in standby, adesso è risentito: «La Lazio ci ha fatto un’offerta e ci abbiamo pensato. La trattativa non è più decollata - rivela l’agente Rivellino - ma ha contato parecchio la volontà del mio assistito» . Il difensore sè forse raffreddato in freezer. Al ds Tare piace parecchio anche Slobodan Rajkovic, 23 anni, centrale serbo dell'Amburgo. Occhio sempre a Rever, a sorpresa è spuntato poi Rodrigo Moledo dell'Internacional Porto Alegre. Marcantonio classe 87, rivelazione della Libertadores, è in scadenza nel 2014. C’è sempre il Levante su Alfaro: « Sì, ma il presidente Lotito vuole darlo in prestito oneroso e in Spagna c’è una crisi peggiore della nostra» , spiega il procuratore D’Ippolito. Per fortuna, non mancano estimatori nel Bel Paese: «In Italia ci sono anche Chievo, Bologna e Pescara» . A proposito, Sebastiani non dimentica Foggia: nuovi contatti per il folletto partenopeo, può riaprirsi l’operazione in uscita. Era una fantasma - come Matuzalem - sabato sera alla presentazione all’Olimpico. A Pescara Stroppa gli ridarebbe consistenza e una luce. E’ un suo pupillo. Ederson è ancora ai box: la Lazio non vuole correre i rischi di una ricaduta. Non ci sarà il 23 agosto (rischia anche l'esordio in A) contro il Mura. Gli sloveni hanno perso ieri 1-0 sul campo del Celje. Dopo 5 gare di campionato sono ultimi in classifica con un punto.





Il futuro è adesso, il contratto scade fra 12 mesi. E scotta. C’è stato un contatto Lotito-Diakitè, nessuna fumata bianca. Anzi, al momento è rottura, stallo totale sul fronte rinnovo del contratto. La Lazio si sta spazientendo, vorrebbe una risposta dal difensore entro oggi: gli è stato proposto il prolungamento per cinque anni a 650mila euro più bonus, con l’inserimento di una clausola rescissoria. Il suo entourage ha lanciato segnali di apertura, ma Diakitè non è ancora soddisfatto dell’offerta. Vorrebbe percepire un ingaggio perlomeno pari a quello dei suoi compagni di reparto. Lotito aveva lanciato per oggi un ultimatum, ma l’intrigo potrebbe prolungarsi a oltranza. Se la risposta di Diakitè dovesse continuare a essere negativa, si dovrà ragionare sulla cessione. Il giocatore è stato proposto a più società, ma tutti restano attendisti, al momento. Solo il Torino aveva formulato un’offerta ufficiale a luglio: 1,5 milioni di euro per la comproprietà del cartellino. La Lazio ha detto no, ora i granata hanno Rodriguez. Occasione persa?




LA GAZZETTA DELLO SPORT



















LA REPUBBLICA








IL TEMPO





Corsa contro il tempo, la Lazio non può più sbagliare. È' ora di intervenire, il mercato ha deluso e l'ambiente è preoccupato, restano pochi giorni per rinforzare la rosa. Serve un difensore centrale, è l'obiettivo numero uno, Petkovic è stato chiaro. Ancora viva la pista Granqvist, Lotito e Tare sono convinti di portare lo svedese a Roma,manca l'accordo con il Genoa, la trattativa si sbloccherà. Carrizo  andrà in Liguria, il nodo principale resta Sculli, è l'ultimo ostacolo da superare. I due presidenti torneranno a parlarne tra qualche giorno, le parti si sono riavvicinate, il matrimonio dovrebbe consumarsi. L'alternativa è Xandao del Desportivo Brasil. Il brasiliano è reduce da una stagione in Portogallo, ieri ha parlato il suo agente, Marcio Rivellino: «Il mio assistito adora lo Sporting Lisbona – ha dichiarato al quotidiano A bola– ma la Lazio si è avvicinata con una nuova proposta. La volontà del calciatore sarà fondamentale». Si vedrà, ma il tempo stringe e la lista della spesa non è ancora finita. Occhi puntati sul terzino sinistro, è la seconda priorità dalle parti di Formello. Piace Aogo dell'Amburgo, mentre si allontana sempre di più l'olandese Drenthe, l'ex Real Madrid è vicino alla Fiorentina. Il candidato principale a ricoprire l'out mancino al momento resta Senad Lulic. Petkovic ha parlato con il giocatore, gli ha ribadito massima fiducia, se dovesse servire, il bosniaco non si tirerebbe indietro.

Centrocampo:perfezionato l'acquisto del giovane Milos Antic dal Grasshoppers. Promessa del calcio serbo, è considerato un vero e proprio crack di mercato. Diciotto anni, fisico esplosivo, si aggregherà alla Primavera di Alberto Bollini, su di lui era forte il pressing di altri grandi club europei. Aria di rottura invece tra la Lazio e Diakitè. È attesa nelle prossime ore la risposta del francese all'ultima offerta di Lotito: contratto di 5 anni a 650mila euro a stagione. Difficilmente il difensore accetterà, il rischio di perderlo a parametro zero tra un anno è altissimo. Nelle ultime settimane Inter e Juventus si sono fatte avanti con dei timidi sondaggi, l'unica offerta concreta è arrivata dal Torino. Proposta di 1,5milioni per l'intero cartellino, la Lazio ha detto no. Capitolo cessioni: Alfaro partirà, D'Ippolito ha confermato l'interesse di altre squadre: ì«Piace al Levante – ha spiegato l'agente –ma Lotito vuole darlo via solo in prestito e il club spagnolo non gradisce questa soluzione. In Italia interessa a Bologna, Chievo Verona, Pescara e Torino, qualcosa succederà ». Floccari è richiesto dal Siena, Cosmi lo ha dichiarato pubblicamente. Garrido interessa in Turchia e in Germania, anche lui potrebbe salutare. È atteso a giorni invece l'incontro tra l'entourage di Mauro Zarate e la società. Lotito vorrebbe spalmare l'ingaggio,soluzione poco gradita dagli agenti del numero 10 argentino. Intanto a Formello quest'oggi riprenderanno gli allenamenti dopo la sconfitta casalinga contro il Getafe. Giovedì la squadra tornerà in campo contro il Malmoe davanti al proprio pubblico per l'ultima amichevole estiva. Dopo ferragosto Radu rientrerà a disposizione di Petkovic, anche Diakitè potrebbe bruciare i tempi di recupero. La speranza è riaverli per la prima gara di Europa League in programma il 23 agosto contro i modesti sloveni del Mura che ieri hanno perso la quarta partita sulle cinque di campionato (sono ultimi con un solo punto). Il tempo stringe e la stagione sta per partire.





A maggio si è chiuso il campionato con un ottimo quarto posto finale e nemmeno il peggiore detrattore di Lotito poteva pensare che si arrivasse al 13 agosto senza battere un colpo sul mercato. Solo flop,trattative fallite,acquisti vicini e poi sfumati. Una carrellata di beffe che avevano avuto un prologo preoccupante con il mancato arrivo del giapponese Honda a gennaio. Poi Yilmaz, Breno, Balzaretti sono evaporati nel corso di un’estate calda e maledetta per i laziali. E non bastasse l’immobilismo societario, ci si èmessa anche la squadra a fare cilecca. Quattro sconfitte nelle partite che contano senza segnare un gol hanno ingigantito la depressione dei tifosi biancocelesti. Sole 12.000 tessere rinnovate su 20.000 sono il segnale di un pericoloso allontanamento dall’Olimpico di cui Lotito non può non tenere conto. D’accordo il bilancio, la crisi economica globale che impone sacrifici anche alle società di calcio, ma non rinforzare la rosa è un errore imperdonabile tanto più in una stagione che si annuncia equilibrata con l’indebolimento delle milanesi e i problemi della Juventus. Non fare mercato significa non sedersi al tavolo delle grandi dove la Lazio ha dimostrato di poter stare nelle ultime due stagioni. Grazie all’operato della società che ha ben operato ma che ora rischia di rovinare quanto di buono costruito. Non servono rivoluzioni,solo naturali aggiustamenti, un paio necessari, in difesa e in attacco dopo quanto si è visto nelle uscite targate Petkovic. Però, non esistono deroghe perché la Lazio si deve migliorare. Il prossimo anno con nove giocatori a scadenza di contratto sarà rifondazione, ora c’è bisogno di uno sforzo per tornare a vedere la luce in fondo a un inatteso tunnel estivo.   




CORRIERE DELLA SERA

[oizaL]

 TUTTOSPORT





SIMONE DI STEFANO – L’idillio è durato un mese, ora è sbottato. Le ultime parole di Petkovic sono vere stilettate e aprono il primo caso della stagione. Dopo la quarta debacle in amichevoli vere, contro i modesti spagnoli del Getafe, Petko è andato giù duro: «Così non va, ci manca la testa, cè sempre qualcosa da correggere e alcuni giocatori devono dare di più». A Roma sponda laziale si inizia a parlare di illusione, ma non cè tempo per piangere perché il 23 agosto si parte con l’Europa League, di fronte agli sloveni del Mura 05 che con questa Lazio, rischiano di sembrare giganti. «Così non va», ripete Petko. Lo ha fatto anche negli spogliatoi dopo il match di sabato sera, alla presenza di Tare e Lotito . La prima strigliata alla Lazio post- Reja è durata mezzora, ora per Petkovic è arrivato il momento delle decisioni impopolari: «Non importa se si è qui da dieci giorni o da dieci anni, chi non capisce non ci sarà». L’unico fuori discussione sembra Miro Klose , nonostante la condizione ancora sottotono, contro gli spagnoli si è ripreso le chiavi dell’attacco, l’unico a cercare qualche affondo. Al suo fianco Petkovic ha proposto un Hernanes a metà strada tra la seconda punta e il centrocampista. Il Profeta ha steccato ancora, sembra avulso e con la testa altrove, e una sua cessione a fine agosto non è più da escludere. In quel ruolo i biancocelesti sarebbero coperti con Ederson e tutto tornerebbe, anche qualche soldo da spendere in difesa e in mezzo al campo, dove l’unica certezza tra la lentezza di Cana e Ledesma (anche lui sul banco degli imputati), è rappresentata dalla rivelazione del giovane Onazi .

Dietro i problemi si fanno seri e con i recuperi di Diakité e Radu (destinato a tornare centrale), rischiano il posto Dias e Biava . Per Petkovic non è un problema di mercato, bravo a deviare le domande dei giornalisti sull’argomento, ma la società dovrà intervenire se non si vuol rischiare la bancarotta tecnica. Al giro di boa dell’ultimo mese di mercato, lo stallo di trattative diventa però preoccupante. Si insiste con il Genoa per Granqvist , l’alternativa sarebbe Xandao . Ma all’orizzonte c’è anche il rischio di perdere Diakité a costo zero. Il francese va in scadenza a giugno 2013, oggi ci sarà un nuovo incontro con la dirigenza ma la distanza tra domanda e offerta per il rinnovo al momento è troppo alta. Al momento la Lazio non vorrebbe venderlo, cercando di convincere il giocatore nei prossimi mesi.

[ammiraglio]

grazie caro e buona giornata.

[zorba]

Grande oizaL, sempre in prima linea anche il 13 di agosto!!!!

Mr. Petkovic ha riassunto bene ciò che intendevo dire quando parlavo di 'cattiveria agonistica' che, secondo me, alla Lazio manca (e non da oggi.....).

Vedendo giocare la finale di supercoppa tra Juve e Napoli è ciò che più balza agli occhi nella differenza di atteggiamento in campo tra i nostri giocatori e quelli che hanno disputato la sfida di Pechino.

[Teo]

Non so se effettivamente l'allenatore ha problemi con Hernanes e Ledesma, prendo tutto col beneficio d'inventario. Però erano i due che m'erano venuti in mente prima di tutti, pensando a possibili incomprensioni. Si tratta dei nostri due migliori elementi: se il mister non prende in mano la squadra partendo da questi, c'è qualcosa che non va. L'idea che si possa vendere Hernanes per far spazio a un "progetto tattico" è orripilante.

[oizaL]

Non so se effettivamente l'allenatore ha problemi con Hernanes e Ledesma, prendo tutto col beneficio d'inventario. Però erano i due che m'erano venuti in mente prima di tutti, pensando a possibili incomprensioni. Si tratta dei nostri due migliori elementi: se il mister non prende in mano la squadra partendo da questi, c'è qualcosa che non va. L'idea che si possa vendere Hernanes per far spazio a un "progetto tattico" è orripilante.

Beh, basta fare due più due e ci si arriva a pensare che quelli in "difficoltà" con Petkovic siano Hernanes e Ledesma.

1) Petkovic predica pressing, corsa, movimento e grinta.

2) Tra questi centrocampisti (Brocchi, Gonzalez, Lulic, Mauri, Ederson, Cana, Hernanes, Ledesma)...a prima vista indovina un po' chi ha meno di tutti le 4 caratteristiche richieste dal tecnico?

La risposta mi sembra facile.

Se a questo sommi il continuo lancio del "dinamico" Onazi, l'acquisto della "saetta" Antic, etc etc...ti rendi conto che sembra evidente che Petkovic vuol puntare su un centrocampo "pressing, corsa, movimento e grinta".

Ed Hernanes e Ledesma (rispetto ai loro 6-7 compagni di reparto) partono deficitari su queste 4 caratteristiche volute dal tecnico.

[Fabio70rm]

Vendere Hernanes, il nostro miglior centrocampista, mi sembra una bojata enorme, specie perchè un sostituto almeno all'altezza ti costa il doppio...e poi se vuoi crescere i migliori non si cedono, si integrano...

Per il resto grazie Oizal!!

[Sanfatucchio]

Adoro Hernanes ma per il tipo di gioco che fa condiziona molto gli schemi a volte è di difficile collocazione, spero che riesca ad inserirsi altrimenti se profumatamente pagato potremmo cederlo e investire su altri ruoli il ricavato. Ora però non mi linciate!!!!

[aquilafelyx]

grazie oizaL

finchè non trovano la condizione Petkovic dovrebbe giostrare meglio le coppie o i terzetti , se cominciamo a tagliare senza reintegrare con arrivi importanti i passi saranno da gambero ,

Brocchi non sarà pronto a breve , e Matuzalem , quello che libererebbe un posto , sembra ormai fuori , uscito questo un centrocampista "ringhioso" penso possa arrivare senza tagliare nessuno in rosa .

[chinaglia]

Bel pezzo di Toti (fratello di un ex giocatore della Lazio) sul Corsera Roma

Corsera

Squadra, tifoso, aspettative
LOTITO E ZEMAN
LA DOPPIA FOLLIA
di Giuseppe Toti

Una doppia «follia» per un doppia incognita. La prima coinvolge la Lazio e scatena una profonda preoccupazione, complici l'immobilismo sul mercato del presidente Claudio Lotito e il punto interrogativo rappresentato da Vladimir Petkovic, neoallenatore all'esordio in una realtà tanto complessa come quella del calcio italiano. La seconda investe la Roma e provoca un'attesa e delle aspettative che faticano persino a essere contenute, in virtù di una campagna acquisti di primo livello e del ritorno sulla panchina di Zdenek Zeman, tredici anni dopo la traumatica separazione. Il calcio d'agosto è ingannevole e sempre da considerare con estrema cautela. Ma a dieci giorni dall'impegno (per i biancocelesti) nel playoff di Europa League contro gli sloveni del Mura 05, e a poco meno di due settimane dall'inizio del campionato, qualche elemento emerge e non può essere sottovalutato. Lazio e Roma - allo stato attuale - paiono marciare lentamente su percorsi molto diversi. Da un lato, la «follia» di Lotito sta in un mercato senza entrate (escluso il brasiliano Ederson, già infortunato e preso a parametro zero), nel non avere rifondato e rinfrescato un organico già logoro nella passata stagione, malgrado i ripetuti exploit e la Champions League per la seconda volta mancata di un soffio. La novità-Petkovic - qui poco o nulla conosciuto, però molto stimato nell'ambiente internazionale, presentatosi con un certo appeal e con idee di gioco decisamente chiare e accattivanti - non solo non basta, ma può diventare un boomerang a breve giro di posta. Petkovic rischia di andare allo sbaraglio, se non lo si mette in condizione di operare al meglio. La piazza romana (su entrambe le sponde) è una delle peggiori in cui lavorare (chiedere a Luis Enrique, ma non solo), e quello italiano è un calcio spietato, che non perdona neanche i migliori. Lotito lo sa, e lo sa bene. Petkovic ancora no. Per questo lasciargli in mano la stessa squadra dell'anno scorso, piena di difetti e di problemi, di situazioni irrisolte e di gente in età da pensione, significa votarlo al sacrificio. A Lotito non si chiedono top player perché tutti conoscono le sue limitate risorse economiche. A Lotito si chiedono chiarezza da una parte e abilità manageriale dall'altra. Quando si hanno pochi soldi, e si è praticamente isolati all'interno del proprio mondo (l'unico con cui faceva affari era Enrico Preziosi del Genoa, prima del caso Granqvist), è necessario sollecitare l'ingegno e farsi venire delle idee. Bisogna avere una struttura adeguata, dirigenti e collaboratori capaci - per esempio - di girare mezzo mondo e scovare giovani di talento a prezzi accessibili. Altrimenti non ci sono «miracoli» ripetibili, o cambi di allenatore in grado di rallentare il declino. «Ho già in mente la formazione, dipende dalla mia follia», ha detto giusto ieri Zeman. Speriamo non sia una promessa, e nemmeno una minaccia. Intorno al boemo lievita un culto pericoloso e ingiustificato, alimentato anche da coloro che salutarono con giubilo il suo licenziamento nel '99. La Roma appare come una squadra molto competitiva, potenzialmente non inferiore a nessuno. Potrebbe seriamente pensare di vincere se Zeman cominciasse a misurarsi un po' di più con la «normalità» e un po' di meno con la sua «follia».

[Russotto]

Grazie oizaL... ero io che chiedevo talenti svizzeri 


Mie considerazioni su Petkovic:

la colpa piu' grande, lo ribadisco, e' di Tare. Conosce il nostro centrocampo, conosce Petkovic e conosce le nostre finanze. Se non puoi rivoluzionare la squadra, non vai a prendere un tecnico che gioca solo corsa e pressing, altrimenti sei un totale incompetente, che crede che basti cambiare il manico per trasformare una 500 Abarth in una Ferrari.

Ledesma inoltre deve lamentarsi di meno e lavorare di piu'. Non e' che siccome ha giurato amore eterno (dopo aver perso una causa per liberarsi gratis peraltro), puo' pretendere il posto fisso. Pedalare!

Heranes e' il problema piu grosso. E' stato provato a centrocampo e non ha convinto. Con il Getafe e' stato messo nel solito ruolo e non ha mai inciso. Petkovic deve assolutamente recuperarlo al piu' presto, sia di testa che tatticamente, altrimenti tanto valeva venderlo. Con i 20 milioni (se te li davano) prendevi Nainngolan e Debuchy e avevi tappato due buchi.

In ogni caso se il nostro centrocampo, per aumentare il tasso tecnico, lo si vuole consegnare ad Hetemaj, che "piace tanto al DS Tare", io so sempre piu preoccupato.

[AlenBoksic]

perfezionato l'acquisto del talento 17enne Milos Antic. Prelevato dal Grasshopper, centrocampista dell'Under 18 della Serbia. Alto 1,76, ha passaporto svizzero. E' una saetta.

 

[cartesio]

Heranes e' il problema piu grosso. E' stato provato a centrocampo e non ha convinto. Con il Getafe e' stato messo nel solito ruolo e non ha mai inciso. Petkovic deve assolutamente recuperarlo al piu' presto, sia di testa che tatticamente, altrimenti tanto valeva venderlo. Con i 20 milioni (se te li davano) prendevi Nainngolan e Debuchy e avevi tappato due buchi.

E' un discorso razionale, che però deve fare i conti con la dura realtà. Giocatori, procuratori e presidenti non sono pedine del subbuteo, che fanno quello che vuoi tu. Ognuno di loro ha piani e progetti, che cambiano a seconda delle circostanze, e che quasi mai sono compatibili con i "tuoi", cioè della Lazio.
Per rendere realistico il tuo discorso doversti dimostrare che tutti gli attori coinvolti sono d'accordo, e che quelli che mancano dalla tua fantasia (i compratori di Hernanes) esistono e sono disposti a sganciare i famosi 20 milioni.

[Russotto]

E' un discorso razionale, che però deve fare i conti con la dura realtà. Giocatori, procuratori e presidenti non sono pedine del subbuteo, che fanno quello che vuoi tu. Ognuno di loro ha piani e progetti, che cambiano a seconda delle circostanze, e che quasi mai sono compatibili con i "tuoi", cioè della Lazio.
Per rendere realistico il tuo discorso doversti dimostrare che tutti gli attori coinvolti sono d'accordo, e che quelli che mancano dalla tua fantasia (i compratori di Hernanes) esistono e sono disposti a sganciare i famosi 20 milioni.

Infatti ho messo tra parentesi (se te li davano sti famosi 20 milioni)

[Nascar]

Che brutta aria che tira, in questo campionato tra calcioscommesse, mercato e campionato mi aspetto il peggio.

[Fabio70rm]

Con i 20 milioni (se te li davano) prendevi Nainngolan e Debuchy e avevi tappato due buchi.

Il solo Nainngolan è valutato dal Cagliari 17 mln. E non vale Hernanes. Di che parliamo?

[Russotto]

Il solo Nainngolan è valutato dal Cagliari 17 mln. E non vale Hernanes. Di che parliamo?

Parliamo del fatto che se vai con 12 te lo danno al volo.

[Mazzola]

Se Petkovic vuole un centrocampo "dinamico", l'ultimo che dovrebbe giocare è Cana.

[Fabio70rm]

Parliamo del fatto che se vai con 12 te lo danno al volo.

Davvero lo pensi?

Fessi gli altri a lasciarlo li allora...

E comunque non vale più di 6/7 mln, anche 12 sono una follia.

[Russotto]

Davvero lo pensi?

Fessi gli altri a lasciarlo li allora...

E comunque non vale più di 6/7 mln, anche 12 sono una follia.

Deciditi...o sono fessi a lasciarlo li a 12, oppure vale 6/7...non si puo' sparare qualsiasi cosa ci passi per la testa senza ragionare.