Autore Topic: Lazio ko con un modesto Getafe all'Olimpico è già tempo di fischi  (Letto 657 volte)

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L'amichevole finisce 0-1, biancocelesti apparsi molto incerti. Petkovic ammette il ritardo: «Troppi giocatori seduti»

ROMA - È finita fra i fischi, sabato sera. La Lazio di Petkovic ancora non si vede, sconfitta 0-1 e dominata in casa dagli spagnoli del Getafe, Liga medio-bassa, al primo appuntamento coi propri tifosi. Il presidente Lotito aveva promesso che l'avrebbe mostrata nuova e fiammante, invece la squadra presentata la notte dell'11 agosto in un Olimpico semivuoto è la solita macchina d'epoca, con al volante un pilota più veloce e aggressivo nelle curve di quello precedente. Ce la farà il motore, che ha già macinato chilometri e non ha passato il tagliando del modesto Getafe, ad andare a pieni giri per tutto il campionato cercando di fare meglio del quarto posto della scorsa stagione? «Cercheremo - si sbilancia Tommaso Rocchi - di raggiungere la Champions e di vincere i derby». Per ora, però, il motore gira a vuoto.

L'IMPRONTA DI PETKOVIC - La mano del tecnico si vede, ma non basta. Petkovic aspetta un aiuto dal mercato, soprattutto in difesa, dove mancano giocatori in grado di assecondare il suo pensiero tattico. L'unico acquisto perfezionato dalla Lazio, Ederson, sabato sera era in tribuna, già infortunato. Al momento non resta che affidarsi ai cavalli sicuri, Miro Klose, a quelli di ritorno, Mauro Zarate, e sperare. Così la prima di Petkovic all'Olimpico ha portato la quarta sconfitta della Lazio in test di una certa attendibilità. E col preoccupante score di zero gol fatti. «Non ci siamo, l'allarme è già suonato: ho visto troppi giocatori seduti - ha detto il tecnico biancoceleste nel dopopartita -. Servono più cattiveria e senso di responsabilità, anche chi è alla Lazio da molti anni deve dannarsi l'anima. Stasera la squadra mi sembrava un diesel che non riusciva neanche ad accendersi».

QUALCHE LAMPO DI KLOSE - La solita prestazione di questa estate: la Lazio giochicchia, si illumina solo coi lampi di Klose, un tiro parato in due tempi dal portiere spagnolo e un paio di accelerazioni, e con le serpentine di Zarate, fisicamente ritrovato. E con gli sprazzi di Mauri e Lulic, rispettivamente uno che è invischiato nella melma calcioscommesse e uno che deve essere arretrato in difesa per tappare i buchi del mercato.
Al netto dell'equivoco tattico tra Ledesma, Cana ed Hernanes, con l'argentino stordito dai continui cambi di ruolo, l'albanese senza disciplina e il brasiliano indietro di condizione e, forse, con la testa altrove, il problema è la difesa.
DIFESA A RILENTO - La squadra soccombe sistematicamente agli inserimenti veloci degli avversari, con un pò di confusione a centrocampo e, soprattutto, un reparto difensivo costantemente in affanno. E lì il vero tallone d'Achille, Petkovic a suo tempo si è fatto sentire con Tare e Lotito, ma ancora non ci sono colpi in vista. Alcune mosse sul mercato sembrano a questo punto obbligatorie. Lo svedese Granqvist è pronto a vestire la maglia biancoceleste, ma resta ancora nel limbo dell'incertezza per questioni relative ai rapporti non più così caldi tra Lotito e Preziosi e per delle clausole contrattuali che la Lazio non intende saldare. Le uniche novità di reparto si registrano sul fronte Diakité: c'è un rinnovo in ballo e la Lazio ha offerto al giocatore un prolungamento di un anno con l'inserimento di una clausola rescissoria di 5 milioni. Non proprio un attestato di fiducia.

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