Autore Topic: Scudetto 2012/2013  (Letto 9892 volte)

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Offline aaronwinter

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Re:Scudetto 2012/2013
« Risposta #20 : Mercoledì 22 Agosto 2012, 11:43:02 »
Intervista al campionato
Stavolta c'è una sola favorita


Il vaticinio della palla di lardo, un pronostico particolare per la stagione che comincia: tutto il bello e il brutto che verrà. E' uno scudetto che la Juventus può solo perdere. Ma Napoli può permettersi i sogni di GIANNI MURA

Pronto con la palla di lardo e le percentuali? "Pronto, impavido e sfrontato. Conscio, anche, e limitato. Dipendente dal mercato, non ancora terminato". Che fa, i soliti giochetti? "No, ma se la Samp in pochi giorni perde con la Juve Stabia e vince a casa del Barcellona ammetterete che agosto è un mese strano. Mi tocca scrivere senza sapere chi si doterà della rucola pallonara". Sarebbe? "L'ingrediente di moda, il top player. Non so come andrà a finire la vicenda di Conte, se Jovetic andrà via. Mancano otto giorni alla fine del mercato".

Intanto pare concluso lo scambio Cassano-Pazzini. E' un affare?
"Per il Milan sì, per l'Inter no, dunque è logico che si faccia. Dopo Coco-Seedorf e Guly-Pirlo nulla mi può stupire. Ma qualcosa dev'esserci sotto, se Cassano in poche settimane è passato da colonna della Nazionale e del Milan a ramo da tagliare. Forse verrà fuori, 'sto qualcosa. O forse al Milan non hanno gradito, nell'estate 2012, che il giocatore chiedesse ritocchi a un contratto che scade nel 2014, sempre se si considera che il Milan ha fatto per Cassano più di quanto Cassano abbia dato al Milan. Ma sono dettagli. Immagino vogliate le percentuali-scudetto".

Sì, alla svelta.
"Avete impegni urgenti?"

No, è un modo di dire.
«Ma per me è un modo di dare. Numeri, suggestioni, fianco alle critiche. Sapete che ho ricevuto molte email
dopo la Supercoppa?».

Non è argomento che ci interessi.
«Bene, allora proseguo. A colpi di “basta, non comprerò più
Repubblica” sono pesantemente accusato di essere antinapoletano e stipendiato da casa Agnelli. Avessi lodato il Napoli per aver disertato la premiazione (cosa impossibile, ma facciamo finta) sarei stato accusato di avere la casacca del Napoli e gli assegni di De Laurentiis».

Ne ha ancora per molto?
«Non so, vado a braccio, come diceva quello che giocava alle slot-machines. Capisco Mazzarri quando dice di non accettare prediche da chi si attribuisce 30 scudetti quando sono 28, che si sappia. Ma non è tanto alla Juve, che questo scherzetto l’aveva fatto alla Lazio nel ‘98, che Mazzarri dovrebbe rispondere, ma a quel che resta di un’opinione pubblica che non tifa né Napoli né Juve e che, nei giorni olimpici, può essere più sensibile al fairplay. Non è una santificazione dell’Olimpiade, dove gli arbitri possono sbagliare anche più di Mazzoleni, ma una puntualizzazione sul diverso atteggiamento di chi è danneggiato,
vedi Cammarelle».

E chi se ne frega? Torniamo al nocciolo, a noi interessa sapere chi vince, questo conta.
«Sembra che abbiate letto il colletto interno della maglia della Juve».

Cosa c’è scritto?
«Una frase di Boniperti: “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”. Profondamente diseducativa, tra l’altro. Ma, essendo la scritta all’interno, chiudiamola qui. In Italia non sarà mai obbligatorio promuovere una cultura sportiva, questa è la nostra vera crisi».

Basta coi predicozzi, veniamo alla palla di lardo.
«Grasso che cola».

Cioè?
«Con questo caldo, è il minimo ».

Che lardo è?
«Cinese. Ho chiesto un favore a un collega inviato a Pechino».

Perché non ci è andato lei?
«Perché boicotto le finali tra squadre italiane che si giocano all’estero, sia Cina o Libia o Stati Uniti. Boicotto è termine un po’ forte, diciamo che non ci vado e stop. Tanto il bello, o il brutto, si colgono anche stando a casa
senza rischiare viaggi lunghi e dolori lombari».

Che lardo è?
«Brutto, sporco e cattivo. Del tutto intonato all’argomento. Il mio fine palato non lo reggerebbe. Ma i miei occhioni lo leggono: Juventus 48, Napoli 17, Roma 11, Milan e Inter 7, Udinese e Fiorentina 5. Va bene?»

Bene un corno, servono le spiegazioni.
«Fuori dalle percentuali, questo scudetto può perderlo solo la Juve, che era già forte e s’è rinforzata con la gente giusta, da Isla ad Asamoah. Ha anche avuto l’umiltà, che in altri settori le manca, di ammettere che forse con Giovinco aveva preso un granchio, e se l’è ripreso per 11 miliardi, mica pochi. È già la più forte così, non credo abbia bisogno del famoso top player. Nel caso, meglio Llorente di Dzeko, ma penso che Matri e Quagliarella siano sottovalutati ».

Però c’è la Champions, quest’anno.
«Esatto, e la Juve ci tiene a far bella figura, ma sa che il doppio impegno spesso logora. Non ci fosse la Champions, avrei dato molte più possibilità di scudetto. È già squadra, come lo è il Napoli, ma con una rosa meno vasta e qualitativa. Per il resto della concorrenza, si naviga a vista. Questo spiega la bassa quotazio-
ne delle due milanesi».

Troppo bassa.
«Forse sì, ma credo si tratti di una stagione di transizione. Lo dicono il mercato del Milan, le cessioni importanti non bilanciate, i silenzi di Berlusconi, gli impacci di Galliani, i mugugni dei tifosi, le strigliate ad Allegri. Un buon acquisto: Acerbi. Anche l’Inter rinuncia a un po’ d’argenteria. Un buon acquisto: Palacio. Lavori in corso, di qua e di là. Allegri deve ridare gioco e fisionomia a un gruppo molto condizionato da Ibrahimovic. Pato non è e non sarà mai un trascinatore, su El Shaarawy aumentano i miei dubbi, per ora frizza solo Robinho. Moratti dà fiducia a Stramaccioni, tecnico bravo coi giovani. Intanto se n’è andato Poli ed è arrivato Mudingayi, sembra una contraddizione. In prospettiva, può dare molto Guarin e Handanovic attualmente vale Julio Cesar. Alla lunga le milanesi troveranno un equilibrio, è naturale, ma bisogna vedere quanto terreno avranno perso in avvio ».

Un 20% lei lo concede, frazionato, anche a Udinese, Roma e Fiorentina. Perché?
«Perché, pur ritenendo che la Juve sia già in fuga e che la prima avversaria, qui Pechino non c’entra, sia il Napoli, ho l’impressione che le due squadre giochino molto sui nervi, esercizio non sempre leggero, e che esista, a stadio per ora larvale, la possibilità di un terzo incomodo. Per questo ho concesso un 5% all’Udinese, che pure ha la Champions e, le auguro, con un cammino un po’ più lungo dell’anno scorso, che peraltro limerebbe quel 5%. Ho letto ieri che Pozzo si lamenta perché la sua squadra è trascurata dai media, espressione troppo generica, e che ogni tanto ha la tentazione di iscriverla al campionato sloveno. È una boutade, ma se comincia a lamentarsi anche l’Udinese, da sempre la più composta delle prime otto, siamo messi male. Sono anni che Guidolin fa le nozze coi fichi non secchi (Sanchez non lo era, Asamoah e Inler nemmeno, Torje lasciamo perdere) ma da calare nel campionato italiano. Se ci riesce anche con Muriel, un diamante grezzo, bravo, bene, bis. Purché a buttarla dentro provveda il solito, indispensabile Di Natale. Ammetto che di Maicosuel e Hertaux nulla so, non sono provvisto di un’attrezzatura da talent scout anche se qualche consiglio generico avrei potuto darlo su come spendere poco e bene».

Sentiamo pochi nomi.
«Di quelli che giocano in Italia, Barrientos. Di quelli fuori, solo Zambia. Del resto si sa che tifo Zambia. Il portiere Mweene, 28 anni, lo stopper Sunzu, 23, e soprattutto l’attaccante Mayuka, 22. Tenete conto che i miei consigli hanno una caratteristica costante: non li segue mai nessuno ».

Una ragione ci sarà. Veniamo a Roma, data per terzo incomodo, e Fiorentina.
«Mi sembrano a braccetto sulla strada del bel gioco. È già qualcosa. La Roma continua col navigato Zeman il discorso aperto col giovane Luis Enrique. Difesa da vedere, negli uomini e nell’atteggiamento. Da centrocampo in su, squadra forte, Destro è sicuramente un ottimo attaccante. E poi, storia vecchia, con le squadre di Zeman è difficile annoiarsi. Molto dipende dalla partenza, dagli entusiasmi. Gli uomini ci sono. La Fiorentina in apparenza è un cantiere, ha rinnovato quasi tutti i settori. Montella ha mostrato un gioco piacevole a Catania, non vedo perché non dovrebbe ripetersi a Firenze. Gli manca una punta da 12/15 gol. Il centrocampo è da grande squadra, con l’incognita di Aquilani. Pizarro è un mio vecchio pallino, uno degli ultimi veri registi in circolazione».

Altro?
«Un augurio: lardo ai giovani. Di Destro e Ogbonna s'è già accorto Prandelli. Mi spiace che Verratti sia andato al Psg, da Pescara a Parigi è un salto lungo, forse troppo. Mi aspetto belle cose da Insigne, Immobile, Sau, Taider e Pogba, che contro il Milan mi ha molto impresssionato. Ha personalità, piede, senso del gioco. Non è il vice-Pirlo ma può diventarlo».
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Offline pizzeman

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Re:Scudetto 2012/2013
« Risposta #21 : Mercoledì 22 Agosto 2012, 15:35:33 »
roma terza forza, meglio di milan e inter, Lazio nemmeno nominata.
intanto questop è quello che aveva detto lo scorso anno..

Pronto alla lettura della palla di lardo?
"Milan 40%, Juventus 15, Inter, Lazio e Napoli 11, Roma 3".
Mica tanto pronto: il totale fa 91.
"Ben detto. C'è ancora una settimana di mercato. Posso leggere in una palla di lardo, ma nella testa di Moratti, di Marotta, di Galliani, di chi volete no. Che ne so io se torna Kakà di qua o arriva Alex di là".
E come facciamo?
"Aggiornerò le previsioni alla seconda di campionato, nella nota rubrica".
Che lardo è?
"Un lardaccio anonimo da quattro soldi preso al supermercato".
Le sembra una cosa seria?
"Mi sembra una cosa in sintonia col periodo di crisi. Tutti risparmiano e risparmio anch'io, tanto più che è lardo da leggere, mica da mangiare".
L'anno scorso aveva sentenziato: Inter 70% e il resto fate voi. Al Milan aveva dato un misero 7% e sappiamo com'è finita.
"Ho sottovalutato le capacità diserbanti di Mourinho, questo sì è grave perché pensavo di averlo inquadrato per benino. E non mi convinceva la difesa del Milan. Non commetterò lo stesso errore. Do più possibilità al Milan perché, per quel che ho visto finora, è più squadra delle altre, riesce ad attaccare bene anche quando mancano gli attaccanti. Allegri ha un anno d'esperienza in più e comunque al debutto se l'è cavata bene. Il centrocampo è vecchiotto, ma basterà un po' d'alternanza. Manca Mister X, come lo chiamano. Sarà Aquilani o Montolivo o Kakà? Più facile il primo, costa meno".
A proposito di costi, è ammissibile lo sciopero dei calciatori?
"Sì. E non è dovuto, come vorrebbero far credere Galliani e Calderoli, al contributo di solidarietà. Se c'è una buona notizia in questa stagione, oltre al lavoro di Prandelli in Nazionale, è quella di Tommasi presidente dell'Aic. E' una persona seria. Aggiungo, non richiesto, che io sciopererei volentieri, meglio se in foltissima compagnia, contro un certo uso delle parole. Contributo per tributo, e poi quale solidarietà? Quella che hanno sventrato coi tagli della Finanziaria? Dai e dai, hanno trovato anche il modo di levarsi dai piedi 25 aprile e 1 maggio, due date che fanno parte della storia. Ne vogliamo parlare oppure no?"
No. Parliamo di Eto'o? Come vede la faccenda?
"Al posto suo avrei timore solo di essere rapito. Non è evento raro, in Daghestan. Anzhi".
Non si metta a fare lo scemo con le parole. Quanto ci rimette l'Inter?
"Molto. Non in termini economici. Un tempo i soldi li avevamo noi, adesso ne abbiamo meno e altri ne hanno moltissimi. Ho letto di un argentino a me sconosciuto, Conca mi pare si chiami, che gioca in Cina ed è il terzo più pagato al mondo. Il campionato russo è pieno di extrarussi e vent'anni fa non ce n'era uno. Un domani, si sveglia un miliardario nel Qatar e decide di allestire la squadra dei sogni. Chi glielo impedisce? E perché impedirglielo, se quel che conta sono i soldi?".
Se non le spiace, torniamo al calcio.
"Anche questo è calcio, se non vi spiace".
Forse, ma non quello che piace a noi.
"Però conviene abituarsi all'idea. Soliti discorsi: il vivaio. Dicono che il bisogno aguzza l'ingegno. In Italia, calcisticamente parlando, il bisogno lo vedo ma l'ingegno no. Vedo, con preoccupazione, molti segnali di nervi tesi prima ancora che si cominci a fare sul serio".
Tipo?
"Tipo De Laurentiis che si comporta da cafone in Lega e poi lo ammette, precisando però che era a casa sua. Nel suo condominio, semmai, perché la Lega è sua per un ventesimo e gli altri 19 inquilini li ha definiti alla Cambronne. Tipo Cellino, che ha già licenziato Donadoni per mantenersi in media. Tipo Zamparini, che per qualche fischio ha detto che non farà più il presidente, e qui non bisogna credergli. Prima licenzi Pioli, non ci tenga in ansia, poi vedremo. Tipo il triangolo Mad (Moratti-Agnelli-Della Valle): mesi che se ne dicono, senza un'ombra d'ironia. Tipo le contestazioni già attuate contro Reja e Mihajlovic. Tipo Milanetto, che non può più giocare nel Genoa perché l'hanno deciso i tifosi, sono loro a dare la patente di degnità e indegnità, e contrariarli non conviene. Piccoli talebani crescono".
E allora?
"Allora niente, ma tanto vale dire le cose. Se poi volete approfondimenti sulle percentuali, eccomi: il Milan ha puntato su un giovane, Abate, enormemente migliorato. Dietro è in attesa Mexès e di El Shaarawi si parla benissimo. Non avrei ceduto Pirlo a nessuno e tantomeno a una diretta concorrente, ma Seedorf se vuole può recitare la parte, non per niente lo chiamano Professore. Più distanziata la Juve, che si vede a sprazzi ma qualcosa di buono si vede. Basta non si parli di 4-4-2, che forse solo il Brasile di Vicente Feola si poteva permettere (se Zagalo arretrava un po'). In qualche rovesciamento di fronte, perfino in 6 contro 3, ho visto la Juve che vorrebbe Conte. Un 4-4-2 come quello di Delneri nel primo Chievo, con gli esterni rapidi ad aggiungersi in avanti. Serve un difensore centrale, come il pane. Alex non mi entusiasma, meglio Lugano che forse va alla Lazio. Non mi è chiaro l'impiego che s'intende fare di Vidal. Dieci anni fa dire che in uno squadrone italiano ci sarebbero stati due terzini svizzeri equivaleva alla fantascienza. Adesso è realtà (Lichtsteiner ok, ma Ziegler?). Molto dipende da quanto Conte riuscirà a farsi seguire, e da quanto lo sosterrà la società: le partenze di quest'anno dicono che erano sbagliati gli acquisti dell'anno scorso, se non tutti quasi. Dopo due settimi posti, la Juve è affamata e Vucinic un ottimo acquisto".
Mette l'Inter sullo stesso piano di Lazio e Napoli. Come mai?
"Nell'Inter ci sono ancora alcuni tasselli da riempire. Sneijder va o rimane? Milito è quello dell'anno scorso o di due anni fa? Alvarez mi sembra un po' tenero, Castaignos acerbo ma con buoni numeri. Molti dicono che la difesa a tre non s'addice all'Inter. Può darsi, ma non è questo il punto. Il punto è che Gasperini, della cui competenza non dubito, si troverà ad assemblare la squadra a campionato già in corso e non è facile, quando le pedine da inserire sono più di una e il calendario è nemico degli esperimenti".
Prevede una sorta di Benitez-bis?
"Prevedo una partenza non entusiasmante. Se Moratti pensa al cosiddetto fair-play economico sono il primo a dargli ragione. Ma non si può dire che senza Eto'o l'Inter ha la stessa forza. Senza Eto'o l'Inter avrebbe stentato ad arrivare in Uefa. Leggo di indecisioni tra Tevez, Lavezzi e Zarate. Evidentemente a Moratti piacciono i piantagrane. Meglio Forlan, semmai. Ma l'uomo da prendere era Sanchez, in assoluto, per una grande. Costava, sì, ma certamente non era una patacca e si stava tranquilli per 7-8 anni".
Al posto dei Pozzo, l'avrebbe venduto?
"A malincuore, sì. L'Udinese ha ceduto un pezzo importante in ogni settore. Ma Guidolin saprà allestire una squadra di cui essere orgoglioso e tra un anno gli venderanno qualche altro pezzo pregiato. E' il destino dell'Udinese e in Friuli lo sanno, nessuno li ha mai illusi dai tempi di "O Zico o Austria" in qua".
Le romane e il Napoli.
"Mi piace parecchio la Lazio, ha fatto un mercato intelligente. La fisicità di Cissé e l'astuzia di Klose porteranno molti gol. Forse manca un buon centrocampista in più. A proposito, mezza serie A voleva Parolo e sembra resti a Cesena, e il Cesena ha fatto un mercato da squadra medio-alta. Mutu, addirittura".
E quindi?
"Cesena è troppo vicina a Rimini. Non per i miei gusti ma per quelli di Mutu. Mai dire mai, anche se ho perso il conto delle sue ultime spiagge".
Restano Napoli e Roma.
"Torno a dire che il Napoli ha già fatto un miracolo l'anno scorso. S'è rinforzato dietro, con Fernandez e Britos. E in mezzo, con Inler e Dzemaili. Ha tenuto Hamsik. Credo manchi in panchina una punta forte, che garantisca un certo numero di gol. Mi pare che Mazzarri abbia la rosa non meno vasta, rispetto ad altre grandi, ma con più differenza tra titolari e riserve. Hanno pure, lui e la squadra, un tifo caldo come nessun altro. Quanto alla Roma, sembra in mezzo al guado tra vecchi e giovani, tra passato e futuro, tra Totti e Lamela (o Bojan), tra Ranieri e Luis Enrique, tra Barcellona e Trigoria. Penso che serva tempo per capire la serietà del progetto e temo che, prima che si capisca, possa succedere di tutto".
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Offline Drenai

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Re:Scudetto 2012/2013
« Risposta #22 : Mercoledì 22 Agosto 2012, 15:55:38 »
beh l'anno scorso la pensava come me piu o meno. pochi penso avrebbero visto la juve avanti al milan ad agosto.

quest'anno onestamente dietro la juve può succedere di tutto. e la juve stessa ha la CL in piu e conte in tribuna.
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Offline NebbiaBiancoceleste

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Re:Scudetto 2012/2013
« Risposta #23 : Mercoledì 22 Agosto 2012, 16:13:39 »
beh l'anno scorso la pensava come me piu o meno. pochi penso avrebbero visto la juve avanti al milan ad agosto.

quest'anno onestamente dietro la juve può succedere di tutto. e la juve stessa ha la CL in piu e conte in tribuna.

lo scorso anno IO ero convinto che la juve si sarebbe giocata il titolo con in milan

Offline pizzeman

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« Risposta #24 : Mercoledì 22 Agosto 2012, 21:30:20 »
Notare nell'articolo dell'anno scorso la nota su milanetto...
Non il nome dietro, ma il simbolo davanti.

Offline quantomanca?

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Re:Scudetto 2012/2013
« Risposta #25 : Mercoledì 22 Agosto 2012, 22:28:03 »
Intervista al campionato
Stavolta c'è una sola favorita


Il vaticinio della palla di lardo, un pronostico particolare per la stagione che comincia: tutto il bello e il brutto che verrà. E' uno scudetto che la Juventus può solo perdere. Ma Napoli può permettersi i sogni di GIANNI MURA

Pronto con la palla di lardo e le percentuali? "Pronto, impavido e sfrontato. Conscio, anche, e limitato. Dipendente dal mercato, non ancora terminato". Che fa, i soliti giochetti? "No, ma se la Samp in pochi giorni perde con la Juve Stabia e vince a casa del Barcellona ammetterete che agosto è un mese strano. Mi tocca scrivere senza sapere chi si doterà della rucola pallonara". Sarebbe? "L'ingrediente di moda, il top player. Non so come andrà a finire la vicenda di Conte, se Jovetic andrà via. Mancano otto giorni alla fine del mercato".

Intanto pare concluso lo scambio Cassano-Pazzini. E' un affare?
"Per il Milan sì, per l'Inter no, dunque è logico che si faccia. Dopo Coco-Seedorf e Guly-Pirlo nulla mi può stupire. Ma qualcosa dev'esserci sotto, se Cassano in poche settimane è passato da colonna della Nazionale e del Milan a ramo da tagliare. Forse verrà fuori, 'sto qualcosa. O forse al Milan non hanno gradito, nell'estate 2012, che il giocatore chiedesse ritocchi a un contratto che scade nel 2014, sempre se si considera che il Milan ha fatto per Cassano più di quanto Cassano abbia dato al Milan. Ma sono dettagli. Immagino vogliate le percentuali-scudetto".

Sì, alla svelta.
"Avete impegni urgenti?"

No, è un modo di dire.
«Ma per me è un modo di dare. Numeri, suggestioni, fianco alle critiche. Sapete che ho ricevuto molte email
dopo la Supercoppa?».

Non è argomento che ci interessi.
«Bene, allora proseguo. A colpi di “basta, non comprerò più
Repubblica” sono pesantemente accusato di essere antinapoletano e stipendiato da casa Agnelli. Avessi lodato il Napoli per aver disertato la premiazione (cosa impossibile, ma facciamo finta) sarei stato accusato di avere la casacca del Napoli e gli assegni di De Laurentiis».

Ne ha ancora per molto?
«Non so, vado a braccio, come diceva quello che giocava alle slot-machines. Capisco Mazzarri quando dice di non accettare prediche da chi si attribuisce 30 scudetti quando sono 28, che si sappia. Ma non è tanto alla Juve, che questo scherzetto l’aveva fatto alla Lazio nel ‘98, che Mazzarri dovrebbe rispondere, ma a quel che resta di un’opinione pubblica che non tifa né Napoli né Juve e che, nei giorni olimpici, può essere più sensibile al fairplay. Non è una santificazione dell’Olimpiade, dove gli arbitri possono sbagliare anche più di Mazzoleni, ma una puntualizzazione sul diverso atteggiamento di chi è danneggiato,
vedi Cammarelle».

E chi se ne frega? Torniamo al nocciolo, a noi interessa sapere chi vince, questo conta.
«Sembra che abbiate letto il colletto interno della maglia della Juve».

Cosa c’è scritto?
«Una frase di Boniperti: “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”. Profondamente diseducativa, tra l’altro. Ma, essendo la scritta all’interno, chiudiamola qui. In Italia non sarà mai obbligatorio promuovere una cultura sportiva, questa è la nostra vera crisi».

Basta coi predicozzi, veniamo alla palla di lardo.
«Grasso che cola».

Cioè?
«Con questo caldo, è il minimo ».

Che lardo è?
«Cinese. Ho chiesto un favore a un collega inviato a Pechino».

Perché non ci è andato lei?
«Perché boicotto le finali tra squadre italiane che si giocano all’estero, sia Cina o Libia o Stati Uniti. Boicotto è termine un po’ forte, diciamo che non ci vado e stop. Tanto il bello, o il brutto, si colgono anche stando a casa
senza rischiare viaggi lunghi e dolori lombari».

Che lardo è?
«Brutto, sporco e cattivo. Del tutto intonato all’argomento. Il mio fine palato non lo reggerebbe. Ma i miei occhioni lo leggono: Juventus 48, Napoli 17, Roma 11, Milan e Inter 7, Udinese e Fiorentina 5. Va bene?»

Bene un corno, servono le spiegazioni.
«Fuori dalle percentuali, questo scudetto può perderlo solo la Juve, che era già forte e s’è rinforzata con la gente giusta, da Isla ad Asamoah. Ha anche avuto l’umiltà, che in altri settori le manca, di ammettere che forse con Giovinco aveva preso un granchio, e se l’è ripreso per 11 miliardi, mica pochi. È già la più forte così, non credo abbia bisogno del famoso top player. Nel caso, meglio Llorente di Dzeko, ma penso che Matri e Quagliarella siano sottovalutati ».

Però c’è la Champions, quest’anno.
«Esatto, e la Juve ci tiene a far bella figura, ma sa che il doppio impegno spesso logora. Non ci fosse la Champions, avrei dato molte più possibilità di scudetto. È già squadra, come lo è il Napoli, ma con una rosa meno vasta e qualitativa. Per il resto della concorrenza, si naviga a vista. Questo spiega la bassa quotazio-
ne delle due milanesi».

Troppo bassa.
«Forse sì, ma credo si tratti di una stagione di transizione. Lo dicono il mercato del Milan, le cessioni importanti non bilanciate, i silenzi di Berlusconi, gli impacci di Galliani, i mugugni dei tifosi, le strigliate ad Allegri. Un buon acquisto: Acerbi. Anche l’Inter rinuncia a un po’ d’argenteria. Un buon acquisto: Palacio. Lavori in corso, di qua e di là. Allegri deve ridare gioco e fisionomia a un gruppo molto condizionato da Ibrahimovic. Pato non è e non sarà mai un trascinatore, su El Shaarawy aumentano i miei dubbi, per ora frizza solo Robinho. Moratti dà fiducia a Stramaccioni, tecnico bravo coi giovani. Intanto se n’è andato Poli ed è arrivato Mudingayi, sembra una contraddizione. In prospettiva, può dare molto Guarin e Handanovic attualmente vale Julio Cesar. Alla lunga le milanesi troveranno un equilibrio, è naturale, ma bisogna vedere quanto terreno avranno perso in avvio ».

Un 20% lei lo concede, frazionato, anche a Udinese, Roma e Fiorentina. Perché?
«Perché, pur ritenendo che la Juve sia già in fuga e che la prima avversaria, qui Pechino non c’entra, sia il Napoli, ho l’impressione che le due squadre giochino molto sui nervi, esercizio non sempre leggero, e che esista, a stadio per ora larvale, la possibilità di un terzo incomodo. Per questo ho concesso un 5% all’Udinese, che pure ha la Champions e, le auguro, con un cammino un po’ più lungo dell’anno scorso, che peraltro limerebbe quel 5%. Ho letto ieri che Pozzo si lamenta perché la sua squadra è trascurata dai media, espressione troppo generica, e che ogni tanto ha la tentazione di iscriverla al campionato sloveno. È una boutade, ma se comincia a lamentarsi anche l’Udinese, da sempre la più composta delle prime otto, siamo messi male. Sono anni che Guidolin fa le nozze coi fichi non secchi (Sanchez non lo era, Asamoah e Inler nemmeno, Torje lasciamo perdere) ma da calare nel campionato italiano. Se ci riesce anche con Muriel, un diamante grezzo, bravo, bene, bis. Purché a buttarla dentro provveda il solito, indispensabile Di Natale. Ammetto che di Maicosuel e Hertaux nulla so, non sono provvisto di un’attrezzatura da talent scout anche se qualche consiglio generico avrei potuto darlo su come spendere poco e bene».

Sentiamo pochi nomi.
«Di quelli che giocano in Italia, Barrientos. Di quelli fuori, solo Zambia. Del resto si sa che tifo Zambia. Il portiere Mweene, 28 anni, lo stopper Sunzu, 23, e soprattutto l’attaccante Mayuka, 22. Tenete conto che i miei consigli hanno una caratteristica costante: non li segue mai nessuno ».

Una ragione ci sarà. Veniamo a Roma, data per terzo incomodo, e Fiorentina.
«Mi sembrano a braccetto sulla strada del bel gioco. È già qualcosa. La Roma continua col navigato Zeman il discorso aperto col giovane Luis Enrique. Difesa da vedere, negli uomini e nell’atteggiamento. Da centrocampo in su, squadra forte, Destro è sicuramente un ottimo attaccante. E poi, storia vecchia, con le squadre di Zeman è difficile annoiarsi. Molto dipende dalla partenza, dagli entusiasmi. Gli uomini ci sono. La Fiorentina in apparenza è un cantiere, ha rinnovato quasi tutti i settori. Montella ha mostrato un gioco piacevole a Catania, non vedo perché non dovrebbe ripetersi a Firenze. Gli manca una punta da 12/15 gol. Il centrocampo è da grande squadra, con l’incognita di Aquilani. Pizarro è un mio vecchio pallino, uno degli ultimi veri registi in circolazione».

Altro?
«Un augurio: lardo ai giovani. Di Destro e Ogbonna s'è già accorto Prandelli. Mi spiace che Verratti sia andato al Psg, da Pescara a Parigi è un salto lungo, forse troppo. Mi aspetto belle cose da Insigne, Immobile, Sau, Taider e Pogba, che contro il Milan mi ha molto impresssionato. Ha personalità, piede, senso del gioco. Non è il vice-Pirlo ma può diventarlo».

questo mi fa diventa' pazzo, ogni settimana c'e' un giornalista che intervista un altro giornalista, fenomenale. ormai non danno le notizie, sono loro le notizie.

Offline ammiraglio

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Re:Scudetto 2012/2013
« Risposta #26 : Mercoledì 22 Agosto 2012, 23:01:38 »
juve avanti.
napoli a ruota? diciamo  di sì.
4 pari merito: le due milanesi e le due romane.
dietro l'udinese. la vioa la metto sullo stesso piano dell'udinese, ma il rischio di scrivere una fesseria è enorme all'11 di agosto.

cambio il pronostico:
juve avanti.
staccata c'è l'inter.
poi il mucchio lazio - cacche - napoli - milan.
poi udinese e viola.

le prime 8 saranno queste, non vedo sorprese o inserimenti.

le peggiori squadre ad oggi: siena, pescara e, direi, chievo.
spero in un campionato disastroso del genoa, ma far peggio di quelle tre la vedo dura.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

feiez

Re:Scudetto 2012/2013
« Risposta #27 : Venerdì 24 Agosto 2012, 19:59:35 »
Per ora

Juventus
Inter (ottimo il trittico Cassano-Gargano-Pereira)
Milan-asterischi-Napoli
Lazio-Viola e Samp (davvero buona la campagna acquisti con il ritorno di Poli, Lopez, Maresca e Poulsenn)
Udinese-Toro-Palermo e Atalanta
Incognita Genoa (sembra sempre un puzzle con pezzi mancanti)

Per la B, vabbè li peskarise, Siena (Serse Cosmi garantisce la retrocessione). Poi mucchio selvaggio tra Casteddu e Chievo (Pellissier si fermerà prima o poi).

ThomasDoll

Re:Scudetto 2012/2013
« Risposta #28 : Lunedì 27 Agosto 2012, 00:31:43 »
visto il via, 40 Juve, 40 Napoli, 20 Inter

Teo

Re:Scudetto 2012/2013
« Risposta #29 : Lunedì 27 Agosto 2012, 00:35:17 »
Juventus, con l'Inter che fa l'antagonista.

Per il terzo posto, Lazio, Milan e Napoli.

Un po' dietro, Dinamo Buffoni, Florenzia, Parma, Udinese.


ThomasDoll

Re:Scudetto 2012/2013
« Risposta #30 : Lunedì 27 Agosto 2012, 00:42:21 »
Non capisco per quale motivo tutti gli addetti ai lavori che ho incrociato mettono la roma sopra alla Lazio.
Più che altro non so in cosa consisterebbe il rafforzamento della roma, a meno che non si voglia insinuare che il problema lo scorso anno fosse Luis Enrique. La Lazio invece potrebbe migliorare se davvero certi problemi fossero stati risolti, o meglio se davvero il problema dell'anno scorso era quello che sembrava.

Offline MCM

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Re:Scudetto 2012/2013
« Risposta #31 : Lunedì 27 Agosto 2012, 01:02:39 »
Il rioma, fino a due anni fa, era un pò più in alto della Lazio sulla carta.
L' anno scorso eravamo lì lì.

Quest' anno il divario,sempre sulla carta, non dico che è imbarazzante a nostro favore, ma quasi.

Solo una propaganda a tutto spiano è in grado di far diventare una squadra con qualche ragazzino e qualche esperto, uno squadrone addirittura da scudetto. E' una offesa all' intelligenza.

Hanno perso

CASSETTI
HEINZE
JUAN
KJAER
GAGO
SIMPLICIO
PIZARRO
BORINI

Rileggeteli vi prego...
E ci aggiungerei anche Rosi e Brighi.(quest'ultimo in prestito l' anno scorso, ma giocatore che per loro è stato importante)


Di buoni certi hanno preso Bradley e Balzaretti.  Ma sono migliorati solo nel terzino sinistro. Il buon bradley non è certamente paragonabile a Gago, Pizarro e Simplicio.
Destro, giocatore che ha fatto bene(bene eh...non ci lasciamo andare a deliri..ha fatto 12 gol + 1 in coppa nel siena, non 25 nel Milan o nel Napoli), sostituisce Borini, che anche lui aveva fatto bene....ma a roma...non a siena...quindi anche qui secondo me è tutto da vedere dov'è sta il miglioramento.
Anzi...sulla carta non esiste.


Poi magari Castan è il nuovo beckembauer, Dodo' il nuovo Maldini, Pirlis il nuovo Cafù e Bradley il nuovo Zico e vincono lo scudo con 7 giornate d' anticipo, ma sulla carta questi non valgono lo scarpino del solo Hernanes.

Offline Eagles71

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Re:Scudetto 2012/2013
« Risposta #32 : Lunedì 27 Agosto 2012, 01:06:58 »
propaganda pura, e noi ci divertiamo a cojionarli!!!
Bene così...se poi vendono il cervo barbuto al City al fotofinish??? che succede?
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline Russotto

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Re:Scudetto 2012/2013
« Risposta #33 : Lunedì 27 Agosto 2012, 01:19:51 »
Il "buon" Criscitiello ci mette in zona Europa League. In zona Champions Milan Fiorentina e Napoli.

Teo

Re:Scudetto 2012/2013
« Risposta #34 : Lunedì 27 Agosto 2012, 06:30:51 »
Non capisco per quale motivo tutti gli addetti ai lavori che ho incrociato mettono la roma sopra alla Lazio.

Perché non capiscono una mazza di calcio, seguono l'onda.

Offline aquilafelyx

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Re:Scudetto 2012/2013
« Risposta #35 : Lunedì 27 Agosto 2012, 08:37:56 »
Perché non capiscono una mazza di calcio, seguono l'onda.

oltre l'onda seguono anche il bruco 8)
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline NoSurrender

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Re:Scudetto 2012/2013
« Risposta #36 : Lunedì 27 Agosto 2012, 08:44:53 »
"No retreat, baby, no surrender"


Offline MCM

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Re:Scudetto 2012/2013
« Risposta #37 : Lunedì 27 Agosto 2012, 09:07:55 »
Ahahahahahhahahahahahhaha

zorba

Re:Scudetto 2012/2013
« Risposta #38 : Lunedì 27 Agosto 2012, 15:45:40 »
La risposta "non so" sarebbe la Lazio?!?

 ;D ;D ;D ;D

Teo

Re:Scudetto 2012/2013
« Risposta #39 : Lunedì 27 Agosto 2012, 15:57:56 »
La risposta "non so" sarebbe la Lazio?!?

 ;D ;D ;D ;D

E' interessante il fatto che "le candidate allo scudetto sono cinque, e solo quelle cinque" sia compattissimo, granitico. Il mercato è un fenomeno affascinante: basta far frullare giocatori in quantità per far dire che si è meglio di chi la squadra non la tocca, o la ritocca appena. Ma una squadra che ha perduto Lavezzi e Gargano e preso Insigne, Behrami e Gamberini, perché dovrebbe essere più forte? E una che ha preso Destro, Balzaretti e Castan e perduto Juan, Heinze, Gago e Borini?