Autore Topic: La Roma, gli americani e Unicredit  (Letto 2333 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Whistle

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 3467
  • Karma: +66/-2
    • Mostra profilo
La Roma, gli americani e Unicredit
« : Venerdì 10 Agosto 2012, 12:57:09 »
http://www.ju29ro.com/contro-informazione/4207-la-roma-gli-americani-e-unicredit.html

Redazione Giovedì 26 Luglio 2012 21:10

Si parla tanto di problemi di bilancio nel calcio, i giornali scrivono tanto di Milan e Inter e dei piani di ridimensionamento che Berlusconi e Moratti hanno dovuto varare; ma sarebbe anche interessante - ed è lo spunto che suggeriamo ai colleghi della carta stampata - riflettere sulle stesse problematiche con riferimento alla Roma; la riflessione potrebbe essere ricca di indicazioni sinora inesplorate.

Quando è arrivata la cordata italo-americana (DiBenedetto, Pallotta & co) qualcuno a Roma potrà aver pensato alla storiella dello "zio d'America" con la valigia piena di dollari, e qualche giornale l'ha pure scritto; ma, a distanza di due anni, più che una storiella a lieto fine quella della cordata di successo si è rivelata una bufala. A conti fatti il nuovo socio scovato da Unicredit negli Stati Uniti ha finora investito nella Roma poche decine di milioni di euro (in gran parte presi a prestito dalla stessa banca) e su quelli che bisogna ancora investire per i prossimi anni non si è finora sbilanciato. Tanto che quando hanno chiesto a Totti, in partenza per la tournée americana, se pensasse di incontrare Pallotta, il capitano ha risposto che Pallotta l'aveva solo visto tuffarsi nella piscina di Trigoria e sperava non fosse annegato.

In effetti la cordata americana avrebbe dovuto, già da mesi, intervenire e versare nella NEEP Roma Holding, (che è la società controllata al 60% da Pallotta & C. e al 40% da Unicredit e che detiene il 78% di A.S. ROMA), le somme necessarie a sottoscrivere la sua parte all' aumento di capitale a sostegno della copertura delle perdite accumulate dalla controllata a tutto giugno 2011, ma così non è stato (e non per colpa del tuffo in piscina).

L'aumento di capitale (per 50 milioni subito e 30 più avanti) è stato si deliberato nel gennaio 2012, è stato anche "richiamato" a maggio per i 50 che erano "urgenti", ne ha poi nuovamente discusso il CdA del 28 giugno, ma degli americani e dei loro dollari neppure l'ombra; l'aumento dei primi 50 milioni è tuttora da mettere in esecuzione. Adesso è in programma un'altra Assemblea che proporrà agli azionisti di "adeguare la tempistica" (e questa non è una battuta di Totti, ma quanto riportato in documenti ufficiali) per la tranche da 50 milioni varata a gennaio, spostandone la 'deadline' fino al 31 dicembre 2012.

Nel frattempo si è chiuso il bilancio 2011-12 ed è chiaro che la situazione è molto più pesante rispetto a quella affrontata dalla precedente Assemblea e che di euro-dollari servirebbero molte valigie in più. Qualche dato al 30 marzo dà un'idea della situazione: la posizione finanziaria netta risulta a debito per € 70,9 milioni (€ 53,8 milioni, al 30 giugno 2011); i debiti commerciali in nove mesi sono aumentati da 27,4 a 53 milioni; quelli finanziari da zero a 50,6; il patrimonio netto, già negativo per 44 milioni, a marzo lo era per 64; il tutto a fronte di una capitalizzazione di Borsa di circa 50 milioni. Per un'azienda normale i giornali scriverebbero di fallimento prossimo venturo; qui di mezzo c'è il calcio, c'è la Roma, c'è Unicredit e i giornali scrivono di Zeman e di Destro.

L'intenzione di Unicredit, quando aveva individuato il nuovo socio di maggioranza, era di qualificare la società per poi uscirne magari guadagnandoci (come fanno i Fondi specializzati che assistono le piccole imprese in fase di lancio); invece ad oggi la banca (che ha ancora il 40% della Roma) si trova esposta con gli americani, ha garantito i pagamenti della campagna acquisti del 2011 e sta garantendo quelli della campagna in corso (cosa che ai creditori sembra non dispiacere visto il comportamento di Preziosi sul caso Destro); e con la crisi generale che si si sta aggravando ogni giorno di più rischia di ritrovarsi in una situazione non dissimile da quella precedente l'arrivo degli italo-americani.
Petrucci e Carraro, quando si parlava dei debiti e dei passivi delle società di calcio, se ne sono sempre lavati le mani rispondendo che erano a carico dei loro proprietari; esemplificando: i guai (di bilancio) di Milan e Inter erano affari personali di Berlusconi e Moratti.

Questo dei possibili "puffi" della Roma, però, ci sembra un caso nuovo, con la Roma impegnata sui campi di gioco e Unicredit alle prese con un'altra partita, una specie di poker con la posta sempre più alta, tanto che si parla anche di stadio e di ricerca di nuovi soci. Un caso nuovo per il nostro sistema calcio che dalle banche è sempre stato dipendente (basta pensare alla Banca di Roma di Geronzi e allo stretto legame con Roma e Lazio): un caso che potrebbe anche diventare un "casino" se si pensa alla crisi gravissima che attraversa il sistema bancario.
Si diceva di una specie di partita a poker; c'è da aggiungere che gli organismi di controllo (Consob e Covisoc) sono spettatori, si direbbe, disinteressati; chissà che i colleghi della carta stampata non affrontino l'argomento e magari non ne chiedano conto a chi di dovere.

Offline eaglefly1978

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 2792
  • Karma: +30/-9
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:La Roma, gli americani e Unicredit
« Risposta #1 : Venerdì 10 Agosto 2012, 13:05:25 »
Se non erro trattasi di un articolo uscito su dagospia diversi giorni fa
Io tifo solo due squadre:
la Lazio e...chiunque giochi contro la roma!

''Ancora co sta rivoluzione culturale? Adesso ve lo dico, prendete appunti: la rivoluzione culturale é una cazzata''. Franco Melli, 14-02-2012

palla a Klose e s'abbracciamo, palla a Candreva e bestemmiamo!

Offline zorba

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 7832
  • Karma: +134/-10
  • Sesso: Maschio
  • Biancoceleste in esilio
    • Mostra profilo
Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Pomata

Re:La Roma, gli americani e Unicredit
« Risposta #3 : Martedì 11 Marzo 2014, 22:32:39 »
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/11/unicredit-copre-crediti-a-rischio-e-va-in-rosso-di-14-miliardi-tagliera-8-500-persone/909545/

Hai capito si la grande finanza? Perdono soldi coprendo gente piena di soldi e piena di buffi e poi cacciano i dipendenti... poi si tolgono anche lo sfizio di dare un dividendo agli azionisti...

OT
IL M5S VI DEVE SPAZZARE VIA A TUTTI, LADRI MALEDETTI!
EOT

Offline WombyZoof

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 6769
  • Karma: +249/-17
    • Mostra profilo
Re:La Roma, gli americani e Unicredit
« Risposta #4 : Mercoledì 12 Marzo 2014, 02:10:42 »
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/11/unicredit-copre-crediti-a-rischio-e-va-in-rosso-di-14-miliardi-tagliera-8-500-persone/909545/

mi dispiace per chi rischia il lavoro, dovrebbero cominciare dai responsabili dello sfascio, da chi elargisce finanziamenti agli amici dei potenti e gestisce i soldi dei correntisti come un bancomat per avventure sconsiderate.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Pomata

Re:La Roma, gli americani e Unicredit
« Risposta #5 : Lunedì 31 Marzo 2014, 23:13:56 »
ROMA - L'assemblea degli azionisti della Roma, andata in scena nel pomeriggio a Trigoria, ha discusso e deliberato l'aumento di capitale sociale per un ammontare massimo di 100 milioni di euro. L'importo è già stato versato in conto futuro aumento di capitale dall'azionista di maggioranza della società giallorossa - 'Neep Roma Holding' (partecipata al 60% dal consorzio americano 'AS Roma SPV LLC', al 31% da UniCredit, e al 9% PER APPROFONDIREFOTO Il nuovo stadio VIDEO Stadio, il plastico Roma, rimonta possibile? Vota il nostro sondaggio A Garcia, Cairo e Immobile il premio Giuseppe Prisco Serie A: Il recupero Roma-Parma all'arbitro De Marco Ibrahimovic tifoso romanista dalla Raptor del presidente Pallotta) - per garantire la continuità aziendale e sostenere finanziariamente i piani di sviluppo del club. L'assemblea ha conferito al Consiglio d'amministrazione i poteri necessari per dare esecuzione alla delibera. L'aumento di capitale sarà realizzato mediante emissione di nuove azioni ordinarie da offrire in opzione agli azionisti e sarà completato entro il 30 giugno 2015. In capo a Neep sussiste l'impegno di sottoscrizione dell'aumento di capitale in proporzione alla partecipazione da questa detenuta nella società, nonché quello di sottoscrizione delle azioni rimaste eventualmente inoptate sino all'importo massimo di 100 milioni. Il prezzo per ciascuna azione di nuova emissione sarà deliberato dal Cda giallorosso tenendo conto delle condizioni di mercato, dell'andamento  quotazioni della società, dei risultati economici, patrimoniali e finanziari. L'avvio dell'operazione di sottoscrizione dell'aumento di capitale è previsto indicativamente per i mesi di maggio/giugno, una volta ottenuta l'autorizzazione da parte della Consob alla pubblicazione del prospetto informativo.



Praticamente non mettono un euro, lanciano azioni al mercato e poi vedono quanto manca per arrivare ai 100 milioni che metteranno (forse) gli ammerecani...

A Lotí e fallo pure te no? Noi na 50 de euri te li famo :D

Offline kalle

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 1743
  • Karma: +63/-26
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:La Roma, gli americani e Unicredit
« Risposta #6 : Martedì 1 Aprile 2014, 10:52:48 »
Quanto è stato già versato di questi 100 milioni in conto aumento di capitale?


CP 4.0

Re:La Roma, gli americani e Unicredit
« Risposta #7 : Martedì 1 Aprile 2014, 11:13:55 »
...L'importo è già stato versato in conto futuro aumento di capitale dall'azionista di maggioranza della società giallorossa - 'Neep Roma Holding' (partecipata al 60% dal consorzio americano 'AS Roma SPV LLC', al 31% da UniCredit, e al 9%  dalla Raptor del presidente Pallotta) - per garantire la continuità aziendale e sostenere finanziariamente i piani di sviluppo del club.
...
In capo a Neep sussiste l'impegno di sottoscrizione dell'aumento di capitale in proporzione alla partecipazione da questa detenuta nella società, nonché quello di sottoscrizione delle azioni rimaste eventualmente inoptate sino all'importo massimo di 100 milioni.
...

la prima parte risponde alla tua domanda, Kalle.

la seconda ci dice che comunque quell'importo gia' versato come finanziamento verra' trasmutato in adc dal fatto che chi ha gia' anticipato l'importo, la Neep, sottoscrivera' allmeno il 70 e rotto % dell' adc, in forma di azioni, tale e la sua partecipazione nell'aesse, ed il restante che rimarra’ invenduto.

Prevedo un totale di circa l’85% di azioni verra’ sottoscritto dalla Neep, che quindi trasformera’ quanto versato come finanziamento in azioni dell’aesse.

In pratica questo adc sembra essere piu' un esercizio contabile per rientrare dei vari soldi versati negli ultimi 2 anni, cioe’ dal previsto, programmato ma mai realmente attuato precedente adc, che un vero e proprio risanamento delle casse tristi.

Ovviamente, a bilancio il peso di quei finanziamenti sparira’ diminuendo cosi il rosso, ma di denaro fresco contante non se ne parla.

Offline kalle

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 1743
  • Karma: +63/-26
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:La Roma, gli americani e Unicredit
« Risposta #8 : Martedì 1 Aprile 2014, 11:24:12 »
la prima parte risponde alla tua domanda, Kalle.

la seconda ci dice che comunque quell'importo gia' versato come finanziamento verra' trasmutato in adc dal fatto che chi ha gia' anticipato l'importo, la Neep, sottoscrivera' allmeno il 70 e rotto % dell' adc, in forma di azioni, tale e la sua partecipazione nell'aesse, ed il restante che rimarra’ invenduto.

Prevedo un totale di circa l’85% di azioni verra’ sottoscritto dalla Neep, che quindi trasformera’ quanto versato come finanziamento in azioni dell’aesse.

In pratica questo adc sembra essere piu' un esercizio contabile per rientrare dei vari soldi versati negli ultimi 2 anni, cioe’ dal previsto, programmato ma mai realmente attuato precedente adc, che un vero e proprio risanamento delle casse tristi.

Ovviamente, a bilancio il peso di quei finanziamenti sparira’ diminuendo cosi il rosso, ma di denaro fresco contante non se ne parla.

Grazie era quello che volevo sapere.  :)

Pomata

Re:La Roma, gli americani e Unicredit
« Risposta #9 : Martedì 1 Aprile 2014, 23:29:20 »
la prima parte risponde alla tua domanda, Kalle.

la seconda ci dice che comunque quell'importo gia' versato come finanziamento verra' trasmutato in adc dal fatto che chi ha gia' anticipato l'importo, la Neep, sottoscrivera' allmeno il 70 e rotto % dell' adc, in forma di azioni, tale e la sua partecipazione nell'aesse, ed il restante che rimarra’ invenduto.

Prevedo un totale di circa l’85% di azioni verra’ sottoscritto dalla Neep, che quindi trasformera’ quanto versato come finanziamento in azioni dell’aesse.

In pratica questo adc sembra essere piu' un esercizio contabile per rientrare dei vari soldi versati negli ultimi 2 anni, cioe’ dal previsto, programmato ma mai realmente attuato precedente adc, che un vero e proprio risanamento delle casse tristi.

Ovviamente, a bilancio il peso di quei finanziamenti sparira’ diminuendo cosi il rosso, ma di denaro fresco contante non se ne parla.

Io ignorante in materia avevo un sentore...

Offline disabitato

  • Biancoceleste Clamoroso
  • *
  • Post: 28202
  • Karma: +575/-15
  • Sesso: Maschio
  • antiromanista compulsivo
    • Mostra profilo
La Roma, gli americani e Unicredit
« Risposta #10 : Martedì 1 Aprile 2014, 23:57:19 »
Senza le ruspe a tdv non mettono un euro.


Digitato da aifon 3GS usando topa talk
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

CP 4.0

Re:La Roma, gli americani e Unicredit
« Risposta #11 : Mercoledì 2 Aprile 2014, 07:52:11 »
gli unici che metteranno qualcosa saranno i piccoli azionisti, loro sono le allodole per cui lo stadio e' uno specchio.

se nessuno degli attuali azionisti di minoranza e spiccioli sottoscrive l'adc, e quindi acquista le azioni emesse, la controllante dovra' accollarsi l'intera 'spesa', diventando magari una nuova 'ItalPetroli'

prima delle ruspe a tdv, devono arrivare i dollari del finanziamento  :lol:

e poi i permessi  :lol: :lol:

e poi la rilocazione del ippodromo e del depuratore  :lol: :lol: :lol:

er duuumilaesedici  8)

come i cinesi che acquisiscono il 20% della societa' che controlla il 74% e immettono capitali freschi per conquistare la CL  8) 8)