Autore Topic: Rassegna stampa - Giovedì 9 agosto  (Letto 963 volte)

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oizaL

Rassegna stampa - Giovedì 9 agosto
« : Giovedì 9 Agosto 2012, 07:20:24 »
CORRIERE DELLO SPORT









Fabrizio Patania – L’idea di Preziosi: riportare Marco Borriello (ieri accostato al Milan) a Marassi e restituirgli l’attacco del Genoa. Prima di aprire una trattativa reale con la Roma, dovrebbe però cedere Alberto Gilardino, perché due centravanti è difficile che possano coesistere e perché si punta soprattutto su Immobile. Così ne ha parlato all’amico Lotito nella lunga chiacchierata di domenica scorsa a Forte dei Marmi. Un’alleanza di mercato rinsaldata sotto il sole di inizio agosto e certificata anche attraverso un comunicato sul sito del club rossoblù. Sono partiti dallo scambio tra Granqvist e Carrizo, proseguiranno forse con altre operazioni, che magari prenderanno corpo tra un paio di settimane, sul filo del 31 agosto. Un’idea, se prenderà corpo, da verificare più avanti. Ci può stare Gilardino alla Lazio? Non è impossibile, ma ancora è presto per dare una risposta affermativa. Per adesso resta solo la traccia, l’indiscrezione di mercato da riferire, perché nei colloqui tra Preziosi e Lotito tutto può accadere e qualsiasi ipotesi viene presa in considerazione. L’estate scorsa, per esempio, prima di cederlo all’Inter, la Lazio propose Zarate al Genoa. Preziosi lo avrebbe preso al volo, ma l’argentino disse no. Oggi cè da tenere aperto ogni scenario. L’uscita di Alberto Gilardino è possibile ed è vero che la Lazio potrebbe aver bisogno di un’altra punta. Ma nel mezzo, in chiave biancoceleste, ci sono tanti dubbi. L’ex centravanti azzurro cerca l’area di rigore, non è un attaccante di movimento come poteva essere considerato il turco Yilmaz e sarebbe complicata una convivenza con Miroslav Klose. L’altra perplessità è relativa all’organico di Petkovic, affollato in attacco. Dando per scontate le conferme del tedesco e del capitano Rocchi, per fare largo a Gilardino dovrebbero essere ceduti almeno due pedine tra Floccari, Zarate e Kozak, per non parlare dell’uruguaiano Alfaro, corteggiato dagli spagnoli del Levante e dal Chievo.

Il possibile ritorno di Borriello al Genoa e l’eventuale cessione di Gilardino, proposto alla Lazio, sono ipotesi da ultimi giorni di mercato. Roba da ricordare in attesa che tra il 27 e il 31 agosto si scateni la girandola degli attaccanti. Oggi le due società lavorano per formalizzare lo scambio tra Granqvist e Carrizo. L’accordo è già stato trovato, servirà qualche altro giorno per ufficializzarlo. La Lazio attende Martin Dahlin, manager del difensore centrale svedese, per trovare l’intesa economica. Al Genoa guadagnava circa 700 mila euro, alla Lazio dovrebbe prendere intorno al milione. Granqvist si trova in ritiro con la squadra di De Canio a Castel di Sangro, ieri è stato esentato dall’amichevole con il Lanciano. Attende un segnale per raggiungere Roma e abbracciare la Lazio. Tutto dovrebbe avvenire nel week-end o all’inizio della prossima settimana. Si attende il ritorno in Italia da Buenos Aires di Pablo Sabbag, il manager di Carrizo. Il portiere argentino verrà messo in concorrenza con Frey, la Lazio prima di definire l’operazione gli ha prolungato il contratto sino al 2014, passaggio necessario per cederlo in prestito con diritto di riscatto. Restano aperte le possibilità di allargare l’operazione ad altri giocatori. Il Genoa deve sfoltire. Il ds Tare considera Giandomenico Mesto, 30 anni, esterno destro, una possibile alternativa a Konko, provato da Petkovic anche a sinistra. Luca Antonelli, 25 anni, ex Parma trattato nell’estate 2010, piace ma è stato tormentato dagli infortuni muscolari negli ultimi due anni. Per Alexandar Merkel, classe 92, centrocampista tedesco ex Milan, la Lazio sarebbe disposta a compiere uno sforzo, ma i parametri sono alti e il Genoa, dopo averlo riscattato, sembra intenzionato a trattenerlo. Preziosi e Lotito hanno parlato anche di Francelino Matuzalem, in attesa di sistemazione. La Lazio e l’agente del brasiliano si confronteranno e valuteranno qualsiasi soluzione intorno a Ferragosto.





Dopo Granqvist, il terzino sinistro. La Lazio si è presa qualche giorno di riflessione, cominciando a scremare le candidature. Depennare Ziegler dalla lista. «Non ci interessa» ha dichiarato il ds Tare a Salerno due sere fa. Lo svizzero era stato proposto dalla Juventus, che ha bisogno di liberarsene per lanciare l’assalto a Federico Peluso. La società biancoceleste, che l’anno scorso venne tradita da Ziegler, non ha intenzione di riaprirgli le porte di Formello. I parametri sono alti e ci sono anche altre soluzioni. Esce di scena anche Royston Drenthe, che si è appena svincolato dall’Everton ed è stato proposto alla Lazio. Viene considerato troppo offensivo, non è l’ideale e ora ci sta pensando il Genoa. Tra gli outsider restano in piedi Luca Antonelli e Sebastien Pocognoli, ma il belga è stato avvicinato dal Palermo, come ha confermato il direttore sportivo dello Standard Liegi. In prima fila, così, restano Peluso e il nigeriano-tedesco dell’Amburgo Aogo. L’Atalanta ritiene e spera di poter cedere il terzino cresciuto a Roma alla Juventus. Chiede 4 o 5 milioni per il cartellino. Lazio e Palermo restano alla finestra. Percassi e Marino decideranno intorno a Ferragosto. Volendo, Lotito può ancora spuntarla. Ieri, intanto, è stata ufficializzata la cessione di Guglielmo Stendardo, che ha firmato un contratto triennale con l’Atalanta e oggi verrà presentato. Tra gli obiettivi principali cè ovviamente Dennis Aogo, nazionale tedesco, 25 anni, terzino sinistro dell’Amburgo. Costa 6 milioni. L’estate scorsa lo voleva la Juve. E una prima scelta per Tare.

L’ex terzino della Primavera della Lazio Marin ha firmato un contratto triennale con il Manchester City. E’ entrato nell’Accademy, giocherà con la squadra riserve. Alla società biancoceleste toccherà un premio di formazione. Alberto Bollini, tecnico della Primavera, è rimasto molto deluso dal ragazzo. Ieri, attraverso Lazio Style Radio, ha espresso la propria opinione. «Sono amareggiato perché perdiamo un ragazzo e non il terzino sinistro. Non abbiamo problemi di quel tipo, in quella zona giocherà un altro al suo posto. Noi siamo un gruppo unito, una società sana con una progettualità ben definita, che ha portato la squadra a giocarsi la finale scudetto. Mi dispiace che sia andata così. Ho parlato anche con alcuni suoi compagni di squadra, volevo capire cosa può scattare nella testa di un ragazzo. Molti mi hanno detto, in effetti, che forse la situazione si è sviluppata non proprio nei tempi e nei modi opportuni. Componente economica? Può essere, ma a questa età non si dovrebbe pensare al denaro» . Non è vero che la Lazio non avesse un progetto su Marin. «Ha esternato pensieri che non sono di un ragazzo di 17 anni e che gli sono stati inculcati. Non può dire che ha la Lazio nel cuore e che non esisteva un progetto. I fatti parlano chiaro: a gennaio, d’accordo con il ds Tare, lo abbiamo portato sotto età in Primavera e non a fare la comparsa. E diventato titolare, è stato uno dei più giovani a giocare il Viareggio sino ad arrivare alle finali scudetto. Quando è arrivato non difendeva bene: è cresciuto, è migliorato grazie alla società, all’area tecnica, ai compagni. Se è andato al City, lo deve al progetto che la Lazio stava sviluppando su di lui. Mi dispiace, qui faccio un discorso generale, che comandi il dio denaro anche per ragazzi così giovani. E se Rozzi e Onazi sono a contatto della prima squadra, qualche domanda devo farmela. Il calcio giovanile sta diventando una giungla».






 Sul Monte Agudo, quota 1600 metri, mercoledì 18 luglio aveva tagliato per primo il traguardo in vetta, precedendo Petkovic e il ds Tare. Un segnale chiaro per capire con quale spirito e come si fosse ripresentato in ritiro. Ha continuato così Maurito, spinto dall’affetto dei tifosi, dall’amore dei bambini che lo cercano per un autografo, da uno spogliatoio che sta riconquistando con umiltà e che l’ha ritrovato diverso, più maturo, meno viziato. Il gol di Salerno, quei sorrisi e quegli abbracci ritrovati sul campo, sono soltanto la conseguenza naturale. Se ci stai con la fede e con la testa, il talento emerge. Continua la rimonta verso la conferma dell’argentino, Zarate si sta riprendendo la Lazio: è questa la notizia, anche se l’atmosfera di cose sospese, con il mercato in corso e il cantiere aperto da Petkovic, durerà sino al 31 agosto. Con quale assetto giocherà la Lazio nella prossima stagione? E come intende muoversi la società, che lo considera un patrimonio e ancora cerca un nuovo attaccante per cancellare i rimpianti legati al mancato acquisto di Yilmaz? Non ci sono risposte certe, sentenze scolpite nel marmo, tutto è in evoluzione. Di sicuro ci sono soltanto i pensieri di Zarate, i suoi sogni, il desiderio di tornare protagonista. Nel modo giusto. E con la maglia biancoceleste. Non ha tirato fuori una parola in questa torrida estate, all’inizio di giugno - prima di rientrare a Formello - aveva spiegato il suo punto di vista, rinviando alla società ogni decisione sul suo futuro.

Zarate sta cercando di far parlare il campo, di riscoprire e far luccicare il suo talento. Restare e dimostrare di essere ancora quello che nella prima stagione di Lazio, tra il 2008 e il 2009, aveva fatto innamorare tutti, aiutando Delio Rossi ad alzare la Coppa Italia e convincendo Lotito a sborsare venti milioni per riscattarlo dagli arabi dell’Al Sadd. E pronto a tutto. Accetterà, se necessario, anche la panchina e le regole della concorrenza, superando se stesso, perché in passato tante, troppe volte, aveva reagito male ad un’esclusione oppure ad una sostituzione. Lotito e il ds Tare lo stanno mettendo alla prova. E chiaro, è normale, che la società non si sia ancora espressa. Quante volte si era illusa e in quante circostanze si è sentita tradita dall’argentino? Oggi è come se esistesse un patto silenzioso tra le parti. Zarate ha bisogno della Lazio per tornare a sentirsi talento, Petkovic sinora lo ha messo in condizione di esprimersi, lui deve rispondere sul campo, con argomenti convincenti: i gol, quei colpi geniali che gli permettono di fare la differenza. E la Lazio ha bisogno di Zarate, perché può essere ancora un attaccante decisivo accanto a Klose e perché un patrimonio non si svaluta. Un bel campionato gli permetterebbe di riapprezzarsi Petkovic lo sta tenendo sulla corda, ne ha apprezzato lo spirito e la disponibilità negli allenamenti, ora gli chiede altri progressi nel mettersi al servizio della squadra. «Ha giocato una buona partita, ma serve costanza. Può e deve fare di più nei novanta minuti» . Va protetto, non esaltato, come era accaduto spesso in passato, contribuendo a fargli perdere il senso della misura. Un’offerta importante farebbe riflettere la società, ma per adesso si sta valutando soltanto il suo rendimento, la capacità di crescere e continuare a migliorare. Sè inserito bene nello spogliatoio, è diventato amico di Andrè Dias, che un giorno lo rimproverò pubblicamente, e il suo ritorno è stato certificato anche dalle parole di Tommaso Rocchi. Il capitano, intervistato a Salerno da Sky Sport 24, ne ha sottolineato lo spirito. «Mauro è tornato con la giusta mentalità, si è calato alla grande nella realtà biancoceleste, nel corso della stagione potrà esserci utile».

L’Inter, che sino al 31 maggio poteva esercitare l’opzione, non lo ha riscattato: Moratti avrebbe voluto rinegoziare e sarebbe stato pronto ad offrire cinque o sei milioni di euro per Mauro Zarate, non di più. Un’ipotesi ovviamente neppure presa in considerazione da Lotito, deciso a difendere e rivalutare un patrimonio societario come l’argentino. «Non ho venduto nessuno dei miei gioielli» ha ricordato in tempi recenti il presidente della Lazio, che difficilmente cambierà strategia da qui alla fine del mercato, ovvero il 31 agosto. Oggi non ci sono offerte importanti per Zarate, che ha in mente di restare a Roma e che eventualmente prenderebbe in considerazione solo Inghilterra o Spagna, grandi club, calcio di primo piano. No a tutte le possibili proposte in arrivo dalla Russia. Stessa risposta per la Turchia. Nei giorni scorsi si è parlato di un presunto interessamento del Galatasaray per Maurito e di un’offerta inferiore alle richieste di Lotito. In realtà neppure c’è stato un tentativo di aprire la trattativa. Un amico di Muslera ha sondato Luis Ruzzi, manager di Zarate. Il discorso neanche è stato aperto.

Mauro Zarate ha uno stipendio pesantissimo (comprese le commissioni) che lo lega alla Lazio sino al 30 giugno 2014. Tre milioni di prestito dall’Al Sadd e altri 20 per riscattarlo attraverso la clausola di rescissione che esercitò nel 2009. E stato l’investimento più pesante della gestione Lotito che si aspettava ben altro tipo di rendimento dall’argentino. Ora si tratta anche di difendere il bilancio, cercare di recuperare il valore di Mauro sul campo e di riapprezzarne il valore. E un obbligo per la società biancoceleste, che si attende un gesto di disponibilità da parte del ragazzo argentino. Oggi si riparte da zero e bisogna guardare avanti. Dell’ipotesi di un prolungamento del contratto, spalmando l’ingaggio, se ne parla da tempo, ma sinora non ci sono stati incontri. E un tema che potrebbe essere approfondito tra settembre e ottobre, a mercato chiuso. Ma è un tema ineludibile. Nel giugno 2013 Zarate sarebbe ad un solo anno dalla scadenza e il suo valore, anche a fronte di una stagione super, sarebbe destinato a crollare. La Lazio, come farebbe qualsiasi altro grande club, deve tutelarsi per tempo.





Vacanze, ma non per tutti. Petkovic, dopo l’amichevole dell’Arechi con la Salernitana, ha concesso un giorno di riposo ai biancocelesti. La preparazione riprenderà oggi al centro sportivo di Formello con una doppia seduta di lavoro. Si è invece allenato Miroslav Klose. Il centravanti tedesco prosegue nel suo ciclo di preparazione individuale. Petkovic all’Arechi lo ha tenuto in campo per tutto il primo tempo. Si allena anche giocando. Questa è stata la strada scelta in accordo tra lo staff tecnico e il tedesco. Klose giocherà anche sabato sera all’Olimpico la partita con il Getafe, poi volerà in Germania. Il ct Loew lo ha convocato per l’amichevole del 15 agosto a Francoforte con l’Argentina. Miroslav si prepara alla sfida con Messi. Il brasiliano, invece, dovrà rinunciare alla presentazione con il Getafe. Sta molto meglio e sta riassorbendo la distorsione al ginocchio destro riportata durante il ritiro di Auronzo, ma non è ancora pronto per giocare. Ieri Ederson è stato sottoposto ai controlli clinici alla Paideia. Il medico sociale Roberto Bianchini ha dato i tempi di recupero: «La risonanza ha evidenziato un netto miglioramento rispetto al controllo effettuato due settimane fa. Ederson è reduce da questa distrazione del collaterale del ginocchio, l'edema si è quasi totalmente riassorbito, persiste ancora un residuo nella parte bassa. La situazione è in evoluzione e sta migliorando, in questi giorni il ragazzo continuerà a fare un lavoro specifico. Fra dieci giorni faremo un nuovo controllo: se tutto andrà bene, potrà riaggregarsi al gruppo». Prossimi controlli dunque tra il 18 e il 19 agosto, poi Ederson potrà riprendere la preparazione. Potrebbe essere impiegabile dalla partita di andata dei play off di Europa League del 23 agosto, ma considerando l’abbondanza a disposizione di Petkovic è presumibile pensare che il suo rientro avverrà gradualmente. Di fatto ha saltato il ritiro e si deve ancora inserire tatticamente nella nuova Lazio. Mauri è andato a segno a Salerno e ieri è tornato a parlare attraverso il suo sito. «E’ stato un buon test quello contro la Salernitana, siamo ancora in rodaggio ma sono riuscito a fare gol e vincere serve sempre». La Lazio ha comunicato che, a partire da ieri, sono in vendita i biglietti per la partita con il Getafe presso i negozi Lazio Style 1900 di via Calderini, di Piazza Talenti, di via Prenestina e di Parco Leonardo a Fiumicino.

oizaL

Re:Rassegna stampa - Giovedì 9 agosto
« Risposta #1 : Giovedì 9 Agosto 2012, 07:21:31 »
 CORRIERE DELLO SPORT





Alberto Abbate - Colpito, affondato. Il castello accusatorio di Palazzi si sgretola come sabbia. La clessidra scorrerà ancora sino a domani, prima d’infrangersi. Quando saranno pubbliche le sentenze che stravolgeranno le richieste della Procura Federale. Assolti non solo Bonucci e Pepe, ma anche Marco Di Vaio. Derubricato il reato di Daniele Portanova a semplice omessa denuncia: si beccherà solo 6 mesi. La Disciplinare distrugge Palazzi, le sue accuse sulle rivelazioni contraddittorie del pentito Andrea Masiello. Il Procuratore federale sudava già al processo, domani sbiancherà. Alzerà le mani, in segno di resa. In fondo, non è una sorpresa. E la rincorsa di Palazzi il 4 agosto all’ex Ostello della Gioventù era solo uno sprint per la salvezza. Aveva assaporato la sconfitta, inseguito Bonucci sino al fotofinish per farlo patteggiare con un’ammissione di colpa. Aveva addirittura sospeso il processo, dopo l’arringa difensiva dell’avvocato Bianchi. In trequarti dora era stata smontata la credibilità dei sussurri di Andrea Masiello sul presunto tarocco di Udinese-Bari. Troppi ripensamenti, troppe ritrattazioni del pentito, troppi dubbi dei pm di Bari. E quella dichiarazione disinteressata del ristoratore De Tullio ai magistrati, un colpo di grazia: «Masiello ha fatto tutto da solo» . Scagionati quindi, oltre Bonucci e Pepe, anche Salvatore Masiello e Nicola Belmonte. La Disciplinare li assolve.

Nelle mani di Palazzi resta solo una nuvola di fumo pure sul Bologna. Aveva chiesto 2 punti di penalizzazione per il prossimo campionato, il club rossoblù non s’è chinato. Per orgoglio. E adesso stravince. Perché Daniele Portanova è colpevole - secondo la Commissione - soltanto di omessa denuncia. Era ubriaco dopo il barbecue di fine stagione quel 20 maggio 2011, è stato avvicinato dai Masiello Boys - Carella e Giacobbe - ma non c’è stata alcuna trattativa per una combine: «Unica interpretazione di quell’incontro» , giurava Palazzi al processo. Gli risponde la Disciplinare con la sentenza: derubricato lillecito del difensore. Prosciolto l’ex capitano Marco Di Vaio. Potrà tornare a godersi la sua esperienza canadese con i Montreal Impact. Con buona pace delle indagini di via Po. S’erano arrovellati, persino divisi in Procura Federale sul reato di Antonio Conte. Era addirittura risorto il «dubbio pro reo» per punire il tecnico bianconero con una doppia omessa denuncia. Poi, patteggiata ad appena 3 mesi e 200mila euro. S’è rivelata la prima batosta per Palazzi. Ancora una volta, tutta colpa della Disciplinare: non riteneva congruo l’accordo. Così - naufragati i nuovi tentativi, con la Juve ferita - il Procuratore Federale aveva fatto il pugno duro: 15 mesi di squalifica per Conte. Non è un dispetto, la Commissione li ridurrà a 10 mesi. C’erano già diverse perplessità persino fra qualche federale. Qualcuno quindi esulterà a via Po, non si scherza con la vita della gente: assolto il portiere Daniele Padelli. Non c’era una prova, che non urlasse la sua innocenza. Non cera nessuno che provasse a infangarne il nome. Aveva parato il rigore a Miccoli, voleva solo sfoggiare la sua bravura. Una colpa? Adesso può mostrare fiero la sua più bella parata. Le sue mani pulite.





Eccoci arrivati all'arte di decidere il proprio destino di spettatori-attori premendo un dito sul telecomando, comodamente stravaccati in poltrona, potendo scegliere non più su questo o quello, ma su tutto, con l'orizzonte del calcio che si spalanca come se la porta si allargasse fino alle bandierine. Fare gol e divertirsi, a questo punto, diventa semplicissimo. Dunque: Sky Sport ieri mattina a Londra ha presentato la nuova stagione calcistica 2012-13, proponendo un'abbuffata senza pari, dalla serie A alla Champions League, dalla serie Bwin alla novità dell'anno, l'Europa League. Ci aspetta una stagione alla Bolt, tutta di corsa, ma come dicono gli esperti i dieci secondi scarsi dei cento metri sono più lunghi e pieni di cose di una maratona. Calcio senza pause, fin da stasera con Inter-Hajduk, preliminare di ritorno di Europa League. I numeri fanno impressione. Una partita al giorno, senza quell'inutile vezzo che abbiamo ogni tanto (tirare il fiato). 1.500 match tutti in HD. Il lunedì c'è il Monday Night, con il big-match della Premier League (saranno 255 le partite live trasmesse del campionato inglese), il martedì e il mercoledì la fa la padrona la Champions League con Juventus, Milan e Udinese, il giovedì la novità dell'Europa League (Inter, Napoli e Lazio), al venerdì la Serie Bwin, sabato e domenica la nostra vecchia e cara Serie A, con 900 ore di diretta nell'intera stagione. Di fatto, gli appuntamenti settimanali con Diretta Gol e il mosaico interattivo dai campi italiani e europei diventano sei: non c'è tregua. Partite come se piovesse a Londra (sempre), nel pacchetto ci sono anche i 34 match della Coppa Libertadores e i 25 in esclusiva della Coppa Sudamericana. Finale con il botto, l'anno prossimo, con la Confederations Cup cui parteciperanno Italia, Brasile, Spagna e Uruguay.

Non è un caso che il luogo scelto per la presentazione sia il cuore pulsante delle Olimpiadi - il Villaggio e lo Stadio Olimpico sono a due passi - e una sala all'interno del Westfield Stratford City, il centro commerciale più grande d'Europa: costato circa 1,7 miliardi di euro, questo mostro calamita-shopping si estende su 180mila mq, e nel suo ventre ci sono 300 negozi, 70 ristoranti e 14 cinema. Appena venite risucchiati al suo interno - e diventate uno dei 22 milioni di visitatori che ogni anno santificano lo shopping - entrate in un'altra dimensione dove si vende di tutto, e di conseguenza di tutto si può comprare. Padroni di casa davanti alla tavola imbandita sono i talent, come li chiamano quelli di Sky, più banalmente ex campioni che sanno raccontare e spiegare il calcio come Luca Vialli, Massimo Mauro, Luca Marchegiani, Billy Costacurta e Beppe Bergomi. Anna Billò condurrà le danze dell'Europa League, mentre sarà Ilaria D'Amico il volto del calcio italiano. La D'Amico, dopo aver svelato che il figlio di due anni con una mossa singolare e immaginiamo dagli esiti imprevedibili ha abiurato gli amati Barbapapà per seguire le Olimpiadi, spiega la scelta dell'esclusiva con il network: «E' un abbraccio più forte a Sky. Qui alle Olimpiadi mi sono emozionata, ora parte probabilmente il campionato di Serie A più indecifrabile degli ultimi anni e noi saremo pronti a raccontarlo. E se ogni tanto urliamo, è perché siamo sinceri» . Proveranno a raccontarlo puntando su una «esperienza totale» (l'abbuffata in tutti i luoghi e in tutti i canali) e una trasparenza tecnologica che si presume - quest'ultima - possa essere il filtro per ridefinire l'immagine di un calcio - il nostro - ultimamente oscurato dal marcio, il fosco, l'unto e il bisunto.




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Offline nanaighel

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Re:Rassegna stampa - Giovedì 9 agosto
« Risposta #2 : Giovedì 9 Agosto 2012, 07:21:56 »
eroe del mattino
Grazie

Offline simcar

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Re:Rassegna stampa - Giovedì 9 agosto
« Risposta #3 : Giovedì 9 Agosto 2012, 07:43:09 »
grazie, grazie, grazie

Teo

Re:Rassegna stampa - Giovedì 9 agosto
« Risposta #4 : Giovedì 9 Agosto 2012, 07:56:08 »
Grazie caro.

Offline Eagles71

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Re:Rassegna stampa - Giovedì 9 agosto
« Risposta #5 : Giovedì 9 Agosto 2012, 08:14:53 »
God save the oizaL
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline aquilafelyx

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Re:Rassegna stampa - Giovedì 9 agosto
« Risposta #6 : Giovedì 9 Agosto 2012, 08:26:46 »
oizaL eizarG :band6:
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


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Offline MCM

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Re:Rassegna stampa - Giovedì 9 agosto
« Risposta #7 : Giovedì 9 Agosto 2012, 08:49:03 »
grazie....ecco...con gilardino gia si ragiona...se dovesse partire floc sarebbe ottimo

feiez

Re:Rassegna stampa - Giovedì 9 agosto
« Risposta #8 : Giovedì 9 Agosto 2012, 08:53:04 »
Non vorrei dire una bestemmia ma tra Floc e Gila mi tengo il primo; in primis perchè non rompe per giocare sempre e poi perchè il Gila mi sembra bello che bollito
Scambiamo Granqvist con Carrizo e, al massimo Matuzalem con Antonelli o Mesto, ma non ci allarghiamo troppo.
 
Grazie Ozzy  :)

Offline DinoRaggio

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Re:Rassegna stampa - Giovedì 9 agosto
« Risposta #9 : Giovedì 9 Agosto 2012, 09:07:48 »
Grandacqvist!  ;D

SGO! :)
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline ERIK1982

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Re:Rassegna stampa - Giovedì 9 agosto
« Risposta #10 : Giovedì 9 Agosto 2012, 09:20:36 »
"pensavo l'avessimo superata questa fase" "Noi,non supereremo mai questa fase"