Autore Topic: Rassegna stampa - Mercoledì 8 agosto  (Letto 960 volte)

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oizaL

Rassegna stampa - Mercoledì 8 agosto
« : Mercoledì 8 Agosto 2012, 06:38:28 »

(OGGI RASSEGNA RIDOTTA, DOMANI SI TORNA A PIENA REGIME. MENO MATERIALE MA MOLTO DA DISCUTERE, TRA LA SOLITA INTERVISTA A TUTTO CAMPO, TRA IL SERIO E LA COJONELLA, A LOTITO AL "FATTO QUOTIDIANO", LA ORAMAI CERTA ASSOLUZIONE DEGLI JUVENTINI DA CALCIOPOLI PERCHE MASIELLO NON E' CREDIBILE, MENTRE SI FA NOTARE CHE GERVASONI E' CREDIBILE E QUINDI IL CETRIOLO E' IN ARRIVO; ETC ETC...)



IL FATTO QUOTIDIANO





Mattina, dopo tre giorni di sofferenze: Presidente Lotito, adesso può? “Mi scusi, ha ragione, st’inseguimento sembra un film, ma lavoro 20 ore al giorno, lo capisce no? Mi chiami nel pomeriggio”. Pomeriggio: Presidente, ora è possibile? “Ho un languore, sto mangiando un biscotto, è buono, sentiamoci dopo”. Sera, in metrica: Presidente, pietà. “Era a quest’ora, sì lo so, però tra un po’, tra un po’, tra un po’”. In una pausa quasi notturna, quando il cronista veste ormai da stalker, il Presidente si concede. L’abbiamo cercato per 72 ore, chiamandolo 54 volte. Siamo stati testimoni di momenti intimi (“Ah Lù, mi porti quel foglio?”) e riunioni segrete irradiate in vivavoce: “Della norma non mi frega un cazzo, la norma va i n t e r p re t a t a a a a ”. L’eccezione Lotito è sfuggente, ma non si nasconde. Risponde sempre: “Ho una sola parola: le ho detto che parlo con lei e lo farò”. Accade. Davvero. Lotito è il solito. Dialetto, citazioni, iperboli, fitto ricorso alle lingue morte.

Presidente, siamo qui. Con voi voglio fare un discorso serio, ma come avrà visto, il consenso non mi interessa. Sa quante interviste rifiuto? Un’infinità. A Roma c’è un nuovo tipo di parassita. Di giorno fa un lavoro, poi cambia mestiere e discute di Lazio in radio.
Non va bene? E non va bene no, il patrimonio della Lazio non può essere alla mercé di chi non ha la titolarità. Usano la mia attività per trarne vantaggi. Parlano di bilanci senza ave’ la competenza. Sono iscritto all’albo, io. So distinguere un giornalista da un abusivo. La festa è finita, glielo garantisco. Ho creato una rivista, una radio, una tv in Hd. Impedirò di guadagnare denaro a quelli che sfruttano l’azienda Lazio per denigrarmi.
La accusano di aver coperto il segnale radio dei contestatori. Censura? Taglio risorse indebite. Mi riapproprio di ciò che appartiene alla società di cui sono tifoso da sempre.
Dicevano che fosse romanista. Mio cognato era Ad della Roma, nel tempo, l’ho pure convertito. Alle mistificazioni rispondo con l’anti - co adagio: non ti curar di loro ma guarda e passa. E da domani, pure incassa. Di certe campagne, qualcuno pagherà il prezzo. Non è che uno si alza la mattina, urla ‘Lotito è un ladro, un delinquente e un mascalzone’ e può sperare di passarla liscia.
Parla dello scommettitore Erodiani? Non ho il dispiacere di conoscerlo, mi ha additato come capo cupola. Non ho mai giocato, neanche al Totocalcio. È storia.
È preoccupato per la società? Perché dice la società, scusi? La società non ha fatto nulla e non difende a prescindere nessuno. Se verrà provato che qualcuno ha commesso irregolarità eviteremo ricorsi. Accadde già con Matuzalem. In attesa di ripulire la troppa spazzatura fatta di dicitur e non di dicunt, ricorro ancora al latino emi chiedo: cui prodest?
Complotto? Questo lo dice lei. Io chiedo solo di riflettere. Ho dato fastidio. Abbattuto i privilegi. Tagliato stipendi, a iniziare dal mio. Non percepisco un euro.
Ha parlato con Mauri? Bravo ragazzo. Senza vizi, cattolico, forse un po’ ingenuo. Con Brocchi e Floccari è stato a Medjugorje. Il quadro che di lui hanno dipinto i giornali non corrisponde al mio. Durante la fase indiziaria non ho mai espresso giudizi, ma in ogni caso ciò che gli addebitano e va dimostrato, rappresenterebbe un mero fatto personale, estraneo alla società.
E la responsabilità oggettiva? Certe storture non sono più sostenibili.
Le gare con Genoa e Lecce furono regolari? Mai dubitato. Ero a Lecce. Loro rimasero in 10, noi inseguivamo la Champions. Vincemmo. È strano?
Agnelli lo conosce? Tutela i propri interessi e a volte, ci siamo scontrati. Ma Andrea è persona seria, ragionevole, moderata. Ha detto ‘dittator i’ ai giudici sportivi? Avrà i suoi motivi. Io ho grande rispetto delle istituzioni. Bisogna essere responsabili. Ma la Juve, come noi, viene da esperienze traumatizzanti. Chi si è scottato con l’acqua calda ha paura anche della fredda. Meglio prevenire che curare.
I tifosi non la amano. È vero. Nel cuore della città non sono mai entrato. L’ambiente contribuì. Dissero che ero pazzo. Mi chiamavano Lotirchio, si illudevano di intimidirmi, sette bombe mi hanno messo. Io sono per un calcio didascalico e moralizzatore e ho un ispiratore nobile, il Manzoni. L’utile per lo scopo, il vero per soggetto, l’interessante per mezzo. La gente alla fine capirà che il mio compito è fare il presidente tifoso e non il tifoso presidente, non produrre debiti, preservare la Lazialità. Non un aspetto estetico, ma una filosofia di vita.
Parole alte. Quando alle riunioni di Lega usavo il termine ‘icastico’ mi guardavano male: ‘Ma questo che sta a di’?’.
Il nuovo stadio? Abbiamo arene da terzo mondo, ma ai mestatori piace sostenere che voglio fa’ le speculazioni. Ma chi l’ha mai detto? Chi l’ha mai pensato? La Lazio non è Claudio Lotito, è una Spa quotata, sottoposta a vincoli. Non dimentichi che a Roma, anni fa, venne autorizzato un parcheggio al Pincio. Non per fare il baston contrario, ma dell’argomento stadio, sono esperto.
Voleva dire il bastian? È la concitazione. Lo stadio non può essere una cattedrale nel deserto. Bisogna costruire un’identità collettiva che restituisca reddito. Sa con chi mi confronto io? Ha idea degli sforzi che faccio? Milan, Inter e Juve, insieme, fatturano 700 milioni. Noi siamo più piccoli. È preferibile dire una brutta verità che una bella bugia. Io non vendo sogni, ma solide realtà e il calcio non va demonizzato. Produce anche utili. Ha una funzione sociale.
Monti voleva chiuderlo. Ha le sue ricette, io le mie. L’Italia è un serbatoio bucato. Si deve tappare la falla, non mettere benzina. Bisogna lavorare di più e riformare la previdenza. Baby pensioni, invalidità. Il cieco non può guida’ la macchina, o no? Se il medico dichiara il falso me lo devi denunciare. I giorni di malattia concessi allegramente producono danni irreparabili. Se chi amministra la cosa pubblica temesse la Corte dei conti o il danno erariale, lei vedrebbe placarsi in un secondo la corsa alla poltrona. Prenda l’articolo 18. Dobbiamo tutelare l’occupazione, non il posto di lavoro. Il merito e non la garanzia a prescindere. Perché devo impegnarmi quando chi produce prende lo stesso stipendio di chi non fa niente? Perché nessuno può essere licenziato? Sono pronto a un confronto con il sindacato. Se cacci i furbi non crei un vulnus, produci giustizia.
E l’evasione? La gente deve paga’ le tasse, il nemico non è Equitalia. Male non fare, paura non avere. Purtroppo l’Italia è terra eletta di prenditori e m a g n a ge r. Arraffatori e cavallette. Io non sono un puritano, ma qui si esagera.




CORRIERE DELLO SPORT









Fabrizio Patania - La Lazio ha trovato l’accordo con il Genoa per l’acquisto di Andreas Granqvist, difensore centrale. Prestito con diritto di riscatto per una valutazione di 4,5 milioni. Ora manca l’intesa economica con lo svedese. Martin Dahlin, il suo procuratore, è atteso a Roma per formalizzare il contratto. Trattativa non semplicissima, ma si dovrebbe trovare un punto d’incontro. Lotito ha trovato a casa di Preziosi il rinforzo che cercava Petkovic. Lo svedese, 21 presenze e 2 gol con la nazionale, ha giocato con Ibrahimovic gli ultimi Europei in Ucraina e Polonia. Ha compiuto 27 anni il 16 aprile, ha totalizzato 28 presenze e un gol nell’ultimo campionato con il Genoa. Era sotto contratto sino al 2015, viene dallOlanda, dove si è imposto con il Groningen. In Eredivisie sera fatto apprezzare come stopper-goleador: 96 presenze e 21 reti in tre stagioni, nel 2010 venne anche eletto come calciatore dell’anno. E nato a Helsingborg, è alto un metro e 92. Difensore roccioso, molto fisico e aggressivo in marcatura, non è velocissimo, ma esprime un ottimo tempismo negli anticipi e concede poco agli attaccanti. E più stopper che libero, proprio come desidera Petkovic, che ha bisogno di una squadra abituata a pressare, ad accorciare gli spazi, ad arrivare per prima sul pallone. Granqvist ha avuto anche una breve esperienza con il Wigan in Premier League e il buon rendimento nel campionato italiano gli aveva permesso di entrare nelle settimane scorse nei pensieri dello Zenit San Pietroburgo. Ora si è presentata la Lazio e la trattativa dovrebbe essere definita nelle prossime ore, in cambio di Carrizo. Il Genoa ha bisogno di un portiere, Preziosi e Lotito hanno parlato a lungo dell’argentino. Due giorni fa il suo agente Pablo Sabbag era a colloquio con i dirigenti biancocelesti e non ha escluso la possibilità di un trasferimento in Liguria. Per agevolare la formula del prestito con riscatto, Carrizo (in scadenza 2013) prolungherà di un anno il suo contratto con la Lazio. Ha una valutazione di un paio di milioni di euro, così Granqvist costerà circa 2,5 a Lotito. Lo svedese è un destro e si alternerà con Biava, sul centro-sinistra agiranno Dias e Radu in attesa di definire il destino di Diakitè, che Lotito intende assolutamente confermare. Altri affari tra Genoa e Lazio potrebbero prendere corpo e sostanza entro la fine di agosto. Lotito deve trovare una collocazione a Matuzalem. Mesto può rappresentare un’alternativa per la fascia destra, al ds Tare piace moltissimo il centrocampista tedesco Alexander Merkel, classe 92, ex Milan e Stoccarda. I costi, però, sono elevati. Luca Antonelli, ex Parma inseguito anche dal Palermo, è nel gruppo degli outsider per la fascia sinistra.

Dopo il difensore centrale, Lotito e Tare cercheranno anche un terzino. In prima fila il tedesco Aogo (Amburgo), Pocognoli (Standard Liegi) e Peluso (Atalanta). Ma sta riemergendo prepotente anche la candidatura dello svizzero in uscita dalla Juventus, che la Lazio aveva quasi preso più di un anno fa. Piace a Petkovic, ci sono stati dei contatti. Le perplessità riguardano i costi dell’operazione: Ziegler guadagna 1,5 milioni di euro a stagione, Benfica e Fenerbahce lo corteggiano, la Juve chiede 4 milioni per il cartellino. Al rientro dei dirigenti bianconeri da Pechino se ne potrebbe parlare. E stato proposto Royston Drenthe, olandese di 25 anni, ex Real Madrid: può essere tesserato a parametro zero, si è appena svincolato dall’Everton.





 Fabrizio Patania - Lotito, trattenuto da alcuni impegni in Senato, è arrivato in ritardo, quando stava finendo il primo tempo. Era il suo derby, molto personale, perché i tifosi della Lazio e della Salernitana si sono anche scontrati (tre feriti) nel suo nome prima di entrare allo stadio Arechi. Gli ultras granata gli chiedono una squadra di vertice e non vogliono sentirsi considerati come i parenti poveri della proprietà, gli ultras biancocelesti reclamano nuovi acquisti, altrimenti la pazienza finirà il 31 agosto. Per fortuna sul campo hanno risposto i giocatori. Da seguire con curiosità il gruppo neonato di Galderisi, che può contare su alcune buone individualità per la Lega Pro. In crescita la Lazio di Petkovic, più lineare ed equilibrata, con la qualità giusta nelle zone di campo ideali rispetto alle precedenti uscite. Metti due esterni veri (Lulic e Candreva) e una seconda punta come Zarate dietro a Klose, il gioco viene per forza, senza esaltarsi o essere travolgenti, ma con l’idea che questa possa essere davvero la strada giusta. Il campo, giudice inesorabile e infallibile, ha dato un altro segnale. Ispirato l’argentino come suggeritore con licenza di attaccare, ha disegnato calcio e giocate senza eccedere negli individualismi, infine ha anche colpito e affondato Iannarilli con un sinistro dal limite dell’area di rigore. La firma sul 3-0 e il primo vero sigillo in amichevole per sbloccare una Lazio che nelle partite con Siena, Torino e Galatasaray era rimasta a digiuno.

Rispetto alla partita di sabato a Smirne con il Galatasaray, Petkovic ha mantenuto lo stesso assetto tattico (4-2-3-1) confermando i due centrali Biava e Dias, i due mediani Cana e Ledesma, più Candreva all’ala destra. Lulic è tornato a muoversi da esterno di centrocampo, sulla linea difensiva Scaloni ha preso il posto di Konko e Cavanda è partito nel blocco dei titolari come terzino sinistro. In attacco Zarate dietro a Klose invece di Hernanes e Floccari. Il tedesco, ancora fuori forma e con pochi allenamenti nelle gambe, è stato una sorpresa, perché non si pensava giocasse dall’inizio. Ha trotterellato, senza metterci tanta intensità, ma quando l’azione era invitante si risvegliava dal torpore. Al 5' ha sorpreso con una veronica Tuia. L’ex libero della Primavera, che qualche anno fa Rossi teneva in grandissima considerazione, è caduto a terra, toccando il pallone con la mano. Sarebbe stato rigore, ma l’arbitro ha lasciato proseguire. Il penalty è arrivato cinque minuti dopo: Zarate ha innescato in profondità Scaloni, il cross dell’argentino ha impattato sulla mano di Silvestri. Rigore ineccepibile e trasformato da Ledesma. La Lazio ha continuato a giocare in scioltezza, come al solito cercando di far viaggiare il pallone per linee esterne, godendo a sinistra di una buona propulsione con Cavanda e Lulic, sfruttando a destra le penetrazioni di Candreva e facendo lavorare da trequartista puro Zarate, che si è calato nel ruolo del numero 10 alternando il fraseggio e lo scarico del pallone agli inserimenti in profondità. Al 24' Cana ha sfiorato di testa il raddoppio, al 32' Maurito ha trovato lo spazio giusto in area ma Iannarilli gli ha murato il tiro ravvicinato. La Salernitana di Galderisi non ha sfigurato. Dietro Tuia ha preso le misure a Klose, in mezzo Perpetuini e Montervino, vecchio scudiero di Reja a Napoli, si sono dannati l’anima, correndo per quattro. Davanti i granata cercavano di sfruttare la vivacità di Gustavo e Mounard. Troppo lontano dalla porta il bomber Ginestra, spento da Biava il greco Topouzis.

A parte un palo colpito da Montervino, nella ripresa la Salernitana s’è sgonfiata, si sono aperti gli spazi e la Lazio ne ha approfittato per prendere il largo. All’8' Mauri ha raddoppiato di sinistro tirando al volo dopo il palo colpito da Gonzalez, al 14' è arrivato il sigillo di Zarate. L’argentino è partito da destra, si è accentrato e di sinistro ha fulminato Iannarilli sul primo palo. Un altro squillo in attesa di ottenere la riabilitazione completa e la benedizione di Lotito. La rimonta verso la conferma continua.





 Le domande si ripetono sul tema del mercato. Cosa manca alla Lazio? «La freschezza e alcuni automatismi» ha risposto Petkovic, davanti ai microfoni abituato a restare in difesa. Arriveranno rinforzi? «Come ho già spiegato, se arriva un giocatore più forte di quelli che ci sono è il benvenuto. Ma io mi concentro sul gruppo che alleno e sui giocatori che ho a disposizione, perché mi stanno dando. Penso a questa Lazio che sta crescendo». Alla fine del pressing, un istante prima di salire sul pullman, quando gli è stato chiesto di Granqvist, Petkovic ha sorriso. «Ha giocato bene con il Genoa e con la nazionale svedese. E’ un buon giocatore. Non ci sono commenti». A Salerno il mister di Sarajevo ha ritrovato il gol perduto e ha apprezzato lo spirito della Lazio, capace di aggiustare una partita iniziata non benissimo, nonostante la fatica di un ritiro estivo lungo un mese, la trasferta in Turchia di tre giorni fa, il caldo opprimente e il pensiero dei giocatori di poter finalmente tornare a casa. Ci sono stati i segnali di Zarate e l’esordio di Klose dal primo minuto. Il pressing alto arriverà, così ha promesso Petkovic. Ma ci vorranno tempo e pazienza. «Questo tipo di gioco non si inventa dall’oggi al domani. E un processo che stiamo attuando, la squadra nella passata stagione si muoveva in modo diverso. Con il Galatasaray s’è visto un po’ di pressing, qui a Salerno cera meno intensità. Per il pressing servono undici giocatori che corrano e si muovano nello stesso modo, ci arriveremo». La Lazio gli è piaciuta. «Sono contento della prestazione, soprattutto sul finire del primo tempo e nella ripresa. All’inizio eravamo disuniti, non avevamo le distanze giuste sul campo. Stiamo soffrendo la preparazione, è finito un ritiro lungo un mese, tre giorni fa abbiamo giocato in Turchia, faceva anche molto caldo. Tutto ha contribuito. Però ho apprezzato la capacità di riprendere in pugno una partita che non era iniziata benissimo. Mi piace la forza mentale di questo gruppo». Ha lanciato Klose titolare. «Ho sfruttato l’occasione per dargli più minuti. E importante che acquisti condizione, è stato un buon allenamento per Miro». Un gol e tante giocate, ma Petkovic ha tenuto ancora sulla corda Zarate. «Ha giocato una buona partita, ma ci vuole costanza. Anche nell’arco dei novanta minuti può e deve fare di più». Ha giustificato Lulic, che conosce benissimo e presto tornerà a volare. «Si vede che non è ancora in condizione. Con una preparazione così pesante è diventato un diesel. Ha sbagliato quattro o cinque palloni non da lui. Arriverà anche il suo momento».

Da Petkovic a Lotito, intervenuto nella sala stampa dell’Arechi a notte fonda per stigmatizzare gli incidenti avvenuti prima della partita. «Non accetto comportamenti di questo genere da parte di tutti. E’ vergognoso quello che è successo in casa nostra. E un atteggiamento che non va bene nei confronti di nessuno, figuriamoci in questo caso e per un’amichevole. E come se due fratelli si picchiassero. Mi dispiace essere arrivato tardi, altrimenti sarebbe successo un terremoto. Nell’intervallo avrei voluto prendere il microfono e fare un appello alla gente. Da presidente della Lazio mi dispiace, non tollero questi atteggiamenti da parte di nessuno. Sono per il rispetto e per la legalità. Non deve e non doveva accadere, questa era una festa, portando qui la Lazio stavamo dando importanza alla Salernitana, Era un’amichevole, sul campo le due squadre hanno onorato la partita, anche il gruppo di Galderisi ha fatto una bella figura. Ora parlerò con le forze dell’ordine per capire cosa è successo e perché».

oizaL

Re:Rassegna stampa - Mercoledì 8 agosto
« Risposta #1 : Mercoledì 8 Agosto 2012, 06:39:35 »
CORRIERE DELLO SPORT





Altro che festa. Il derby di Lotito ha creato tensioni tra i tifosi della Salernitana e quelli della Lazio. Tutto è successo poco prima delle 20 davanti al varco della Curva Sud dell’Arechi, quando è transitato un pullman con i tifosi biancocelesti. Non erano scortati. Si sarebbero dovuti fermare prima, all’altezza della Curva Nord. Le forze di polizia erano dislocate sul perimetro dello stadio, ma non sapevano che il pullman sarebbe arrivato in quel punto, dove ad attenderlo cera un gruppo di ultras granata. Il pullman si è fermato davanti a una transenna, i tifosi della Lazio sono scesi e c’è stato il contatto fisico prima che arrivassero le forze dell’ordine. Sè scatenata una sassaiola, i tifosi si sono rifugiati a bordo del pullman, che è stato assaltato. Un teppista ha lanciato per due volte una transenna nel tentativo di spaccare il vetro. Cinque minuti di paura e tafferugli. Bilancio degli incidenti: tre feriti, di cui un poliziotto (prognosi di 10 giorni), uno steward e un tifoso laziale, colpito alla testa da un sasso e sottoposto a Tac all’ospedale di Salerno. Cariche e fumogeni, una camionetta della Polizia è stata danneggiata, poi è tornata la calma, anche se all’interno dello stadio sono continuati gli insulti. Pare che le tensioni siano nate l’anno scorso, all’epoca dell’acquisizione del Salerno Calcio da parte di Lotito, quando la Curva Nord della Lazio contestò l’operazione con uno striscione all’Olimpico. Gli ultras granata non avevano gradito. Stessa proprietà, una divisione profonda. Per ora niente fermi: la Polizia sta visionando i video.




 Si avvicina, con cautela, la fine del tunnel per Brocchi, volato ieri a Monaco di Baviera dal professor Muller Wolfarth. E stata stabilita una tabella di lavoro e sono stati fissati nuovi controlli strumentali per il centrocampista, che avverte ancora qualche fastidio al piede destro, per il 3 settembre. Tra un mese, se tutto andrà bene, riprenderà la preparazione vera e propria per tornare in campo. Il medico sociale Roberto Bianchini ha fatto il punto intervenendo nel pomeriggio a Lazio Style Radio. «Brocchi è andato in Germania a fare il controllo, che è andato molto bene, ha fatto un'altra infiltrazione, il 18 può secondo il programma stilato ricominciare a correre, quindi a lavorare in campo. Il calciatore per quindici giorni dovrà basarsi sulle proprie sensazioni, aumenterà il carico di lavoro solo se queste saranno positive. Il 3 settembre ci sarà il controllo definitivo in Germania: se tutto va come il professor Wolfarth crede, dal 4 Brocchi potrà allenarsi con la squadra, poi starà allo staff tecnico prepararlo». Una curiosità scoperta sul sito della Lega di serie A, sezione dedicata al calcio mercato. L’acquisto di Ederson, entrato in scadenza con il Lione, risale formalmente al 29 marzo, quando la Lazio di Reja era in piena corsa per la Champions League. Quel giorno venne firmato il contratto tra il club biancoceleste e il brasiliano in gran segreto: così risulta dagli atti depositati (probabilmente in una fase successiva) negli uffici di via Rosellini a Milano. Il brasiliano era svincolato e dal primo febbraio era nelle condizioni di poter prendere accordi con altre società. In quei giorni l’indiscrezione del suo trasferimento alla Lazio venne riportata dall’Equipe, si era capito che l’affare fosse già stato chiuso da Lotito e Caliendo, il manager del brasiliano. Poi l’incertezza venne mantenuta sino all’inizio di giugno. Oggi per Ederson è previsto l’ultimo controllo clinico in Paideia: il brasiliano attende il via libera per tornare a giocare. Sta molto meglio, viaggia sulla via del recupero, ma difficilmente verrà rischiato con il Getafe.

Un giorno di riposo per la Lazio. Dopo l’amichevole con la Salernitana, Petkovic ha liberato i suoi giocatori. Il rientro in pullman a Roma era facoltativo. Il mister di Sarajevo ha fissato per domani mattina l’appuntamento al centro sportivo di Formello. La preparazione riprenderà con una doppia seduta di lavoro. Sabato c’è l’amichevole con il Getafe. Con gli spagnoli rientrerà Hernanes, che per precauzione ha saltato la trasferta di Salerno a causa di un leggero affaticamento muscolare. Il Profeta non si è fermato: lunedì correva a Fiuggi e anche ieri si è allenato a Formello. Per la partita dell’Arechi sono stati esentati anche Radu, Diakitè, Rozzi, Garrido, Zauri, Alfaro e Carrizo. Il francese tornerà a forzare tra venerdì e sabato, il romeno dovrebbe essere reintegrato in squadra intorno a Ferragosto.





 Dalla notte dell’Arechi allo stadio Olimpico. Altra serata di gala. Dopo la Salernitana, sabato Lotito presenterà a Roma la nuova Lazio. Sono gli stessi giocatori della passata stagione più Ederson, il ritorno di Zarate e Floccari e forse il nuovo acquisto Grandqvist. Si comincia a muovere la prevendita. Alle 21 è fissato il calcio d’inizio dell’amichevole con gli spagnoli del Getafe. Un’ora prima scatterà la presentazione dei giocatori all’americana, ovvero in mezzo al campo, dove planerà anche Olympia, alla prima uscita ufficiale della nuova stagione. I prezzi sono contenuti: 25 euro per la Tribuna Tevere (16 i biglietti ridotti per gli Under 16) e 12 per Curve e Distinti. I tagliandi si possono acquistare presso le ricevitorie della Lottomatica e nei negozi Lazio Style. Sinora sono stati venduti un migliaio di biglietti. Chiusa la Monte Mario per lavori. Langue la campagna abbonamenti, ferma a 11 mila tessere.




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Offline paladino68

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Re:Rassegna stampa - Mercoledì 8 agosto
« Risposta #2 : Mercoledì 8 Agosto 2012, 07:17:31 »
Incredibile, alle 06,50 mi collego e trovo la rassegna on line. Oizal sei impareggiabile. Se abisti un zona Roma est - Nord est mandami un pvt con con un bar che ti è comodo, perchè come minimo ti faccio trovare una colazione pagata.  :D
Grazie!

Offline MCM

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Re:Rassegna stampa - Mercoledì 8 agosto
« Risposta #3 : Mercoledì 8 Agosto 2012, 07:43:38 »
grazie oizal.
Buona intervista al presidente

zorba

Re:Rassegna stampa - Mercoledì 8 agosto
« Risposta #4 : Mercoledì 8 Agosto 2012, 07:58:43 »
Il presidente Lotito dovrebbe capire che, ogni tanto, il repertorio delle risposte andrebbe aggiornato (siamo all'8 agosto 2012, ma certe cose le va ripetendo da anni.....).

 8) 8) 8)

P.S.

Grazie oizaL!!!!


Offline DinoRaggio

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Re:Rassegna stampa - Mercoledì 8 agosto
« Risposta #5 : Mercoledì 8 Agosto 2012, 09:06:43 »
Belmonte e Masiello non credibili, verbali di Bari secretati, tutt'apposto. Segnali che c'è anche qualche squadra intoccabile "involved".

La credibilità di Erodiani, invece...

SGO! :)
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline LaLazioMia

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Re:Rassegna stampa - Mercoledì 8 agosto
« Risposta #6 : Mercoledì 8 Agosto 2012, 09:33:53 »
A Roma c’è un nuovo tipo di parassita. Di giorno fa un lavoro, poi cambia mestiere e discute di Lazio in radio.

 Impedirò di guadagnare denaro a quelli che sfruttano l’azienda Lazio per denigrarmi.

Taglio risorse indebite. Mi riapproprio di ciò che appartiene alla società di cui sono tifoso da sempre.

Non è che uno si alza la mattina, urla ‘Lotito è un ladro, un delinquente e un mascalzone’ e può sperare di passarla liscia.

La gente alla fine capirà che il mio compito è fare il presidente tifoso e non il tifoso presidente, non produrre debiti, preservare la Lazialità. Non un aspetto estetico, ma una filosofia di vita.




Scusa se è poco.

Belmonte e Masiello non credibili, verbali di Bari secretati, tutt'apposto. Segnali che c'è anche qualche squadra intoccabile "involved".

La credibilità di Erodiani, invece...

SGO! :)
As usual



Grazie di cuore OIZAL
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

POMATA

Re:Rassegna stampa - Mercoledì 8 agosto
« Risposta #7 : Mercoledì 8 Agosto 2012, 09:38:38 »
Il presidente Lotito dovrebbe capire che, ogni tanto, il repertorio delle risposte andrebbe aggiornato (siamo all'8 agosto 2012, ma certe cose le va ripetendo da anni.....).

 8) 8) 8)

P.S.

Grazie oizaL!!!!

Sono cose logiche ;D

Grazie oizaL

Anselazio

Re:Rassegna stampa - Mercoledì 8 agosto
« Risposta #8 : Mercoledì 8 Agosto 2012, 09:49:51 »
Perso contatto con il calendario..Ormai so che giorno è guardando il titolo della rassegna stampa di OizaL...

 :P :P

Offline Breizh

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Re:Rassegna stampa - Mercoledì 8 agosto
« Risposta #9 : Mercoledì 8 Agosto 2012, 10:09:42 »
E grazie anche oggi. :)

Mazzola

Re:Rassegna stampa - Mercoledì 8 agosto
« Risposta #10 : Mercoledì 8 Agosto 2012, 15:22:23 »
Mamma mia...ancora con Manzoni, il calcio didascalico, Mauri a Medjugorje.

Pietà. Qualcuno lo fermi. Non fategli più fare "comunicazione"...

Sul giornalista.
Questo ha fatto 72 ore di attesa e 54 telefonate per scrivere dell'utile periscopio ?
Non faceva prima a fare come Mosca con Zico ?
Alla fine gli avrebbe fatto pure i complimenti dicendogli ...ha scritto esattamente le cose che avrei detto...
Carino il riferimento intimo "A Lù..." e quello sul baston contrario.
Chiaramente in altri tempi se un presidente diceva "proseguisce" lo avrebbe scritto giusto nell'articolo senza correggerlo (e senza scrivere della correzione).

Offline fish_mark

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Re:Rassegna stampa - Mercoledì 8 agosto
« Risposta #11 : Mercoledì 8 Agosto 2012, 15:43:16 »
ci sono i vecchi Evergreen
Non percepisco un euro, i magnager e il Manzoni, che lo porta a “un calcio didascalico e moralizzatore”.

Ci sono novità come
“Usano la mia attività per trarne vantaggi.”
So distinguere un giornalista da un abusivo. La festa è finita, glielo garantisco. Ho creato una rivista, una radio, una tv in Hd. Impedirò di guadagnare denaro a quelli che sfruttano l'azienda Lazio per denigrarmi

E poi perle da ufficio postale come
La gente deve paga’ le tasse, il nemico non è Equitalia. Male non fare, paura non avere.
Oppure temi seri come la previdenza
Bisogna lavorare di più e riformare la previdenza. Baby pensioni, invalidità.”

La questione morale
Il cieco non può guida’ la macchina, o no? Se il medico dichiara il falso me lo devi denunciare.

L’assenteismo
I giorni di malattia concessi allegramente producono danni irreparabili.

La riforma della pubblica amministrazione.
Se chi amministra la cosa pubblica temesse la Corte dei conti o il danno erariale, lei vedrebbe placarsi in un secondo la corsa alla poltrona.”

La riforma del mercato del lavoro
Prenda l’articolo 18. Dobbiamo tutelare l’occupazione, non il posto di lavoro. Il merito e non la garanzia a prescindere. Perché devo impegnarmi quando chi produce prende lo stesso stipendio di chi non fa niente? Perché nessuno può essere licenziato?

La riforma delle relazioni industriali
Sono pronto a un confronto con il sindacato. Se cacci i furbi non crei un vulnus, produci giustizia.

Bello il guizzo sulle mistificazioni a cui risponde “con l'antico adagio: non ti curar di loro ma guarda e passa. E da domani, pure incassa.”




Inoltre, nel corso della stessa intervista dice cose opposte nel corso della stessa frase

All’inizio parte dicendo che
A Roma c'è un nuovo tipo di parassita. Di giorno fa un lavoro, poi cambia mestiere e discute di Lazio in radio.
Non va bene?
E non va bene no, il patrimonio della Lazio non può essere alla mercé di chi non ha la titolarità. Usano la mia attività per trarne vantaggi
.”

E poi nel finale ci ritorna quando, a proposito dello stadio, afferma che
abbiamo arene da terzo mondo, ma ai mestatori piace sostenere che voglio fa’ le speculazioni. Ma chi l’ha mai detto? Chi l’ha mai pensato? La Lazio non è Claudio Lotito, è una Spa quotata, sottoposta a vincoli.”

In gran forma. Sento che mi mancherà il giorno che arriverà uno sceicco.
Anzi, lo dico già da adesso: sono un proto-neo-lotitiano. Un neolotitiano della mezz'ora prima della prima ora, tanto per essere chiari.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia