Autore Topic: ... si è padroni solo dei propri silenzi !  (Letto 3325 volte)

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Online chemist

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Re:... si è padroni solo dei propri silenzi !
« Risposta #20 : Lunedì 13 Agosto 2012, 00:59:06 »


 una liberalizzazione riporterebbe tutti sullo stesso piano.. pur con la perdita di senso dei record assoluti


No, non riporterebbe tutti sullo stesso piano. Alcuni atleti potrebbero drogarsi di piu' perche' magari con fisico piu' resistente o soglia di malessere piu' elevata, altri potrebbero avere accesso a farmaci che non sono accessibili in varie nazioni. Quindi anche la prima motivazione verrebbe a cadere.

Offline Skorpius

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... si è padroni solo dei propri silenzi !
« Risposta #21 : Lunedì 13 Agosto 2012, 09:03:21 »
No, non riporterebbe tutti sullo stesso piano. Alcuni atleti potrebbero drogarsi di piu' perche' magari con fisico piu' resistente o soglia di malessere piu' elevata, altri potrebbero avere accesso a farmaci che non sono accessibili in varie nazioni. Quindi anche la prima motivazione verrebbe a cadere.

Hai perfettamente ragione. Ma di fatto e' cosi adesso?
Quanto e' compromessa la situazione? Quanto e' ipocrisia porre da un lato la liberalizzazione e dall'altro la non assunzione che di fatto non esiste?
Sono domande vere non retoriche perché non so quale sia la vera situazione
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Teo

Re:... si è padroni solo dei propri silenzi !
« Risposta #22 : Lunedì 13 Agosto 2012, 09:27:08 »
Nel momento in cui tutti, o quasi tutti o per lo meno i vincenti, barano

Vabbè, ma come fai a stabilirlo? Solo e soltanto coi controlli. E l'antidoping, rispetto al doping sarà sempre un passo indietro, per definizione: non cerchi il GH (ammesso sia possibile trovarlo), se non sai che viene usato. Ma non c'è altro modo. Se assumiamo che TUTTI si dopano, smettiamo di seguire il circo, come ho fatto io tanti anni fa col ciclismo, quando ci volevano far credere che l'aumento di 5 km/h delle medie di tappa era dovuto "ai nuovi materiali". Per esempio: la Giamaica è la nuova frontiera della velocità? Ci credo molto poco, sinceramente: quando un gruppo di atleti sale in cima al mondo di botto, la puzza di bruciato è fortissima. Ricordo i nostri mezzofondisti degli anni '80, una nidiata eccezionale, poi venne fuori la storia dell'autoemotrasfusione, legale all'epoca, è bene specificarlo. Ci sarebbero i pesisti degli anni '90, quattro mostri che cominciarono a sparare record del mondo oggi manco avvicinabili. Ci sono i record dell'Est degli anni '80, ogni tanto scappa fuori qualche crono o qualche misura che ti lascia senza fiato e senza spiegazioni. Quando cominciò ad emergere Carl Lewis, eravamo a inizio anni '80, alcuni studiosi ipotizzarono i "limiti umani" per alcune specialità: sui 100 il tempo insuperabile, che sarebbe stato raggiunto solo nel 2100, era di 9"60, che all'epoca non era fantascienza, era di più. Ci siamo arrivati con 90 anni di anticipo e il limite è stato spostato molto, molto più all'indietro. Trent'anni fa a uno con la struttura fisica di Bolt avrebbero detto "lascia perdere, i 100 non sono per te", oggi quella struttura è l'arma vincente, perché dopo i primi venti metri il vantaggio sugli altri è devastante, sembra di vedere Tyson che fa a cazzotti con Renato Rascel. Ma il problema dei venti metri come è stato risolto? Io ho paura che si stia cominciando a lavorare a livello neurologico, e in modo pesante. Ma finché non abbiamo prove, dobbiamo prendere per buono quello che vediamo. Con un consiglio, però: diffidare delle crescite improvvise in una specialità, specie quelle poco tecniche, o di una nazione in una specialità; diffidare dei "mostri" che appaiono e scompaiono nel giro di un paio d'anni. La carriera di uno come Moses, in questo senso, è esemplare e a prova di qualsiasi sospetto. Ma di atleti così, sinceramente, ne sono esistiti molto pochi.

CiPpiripi

Re:... si è padroni solo dei propri silenzi !
« Risposta #23 : Lunedì 13 Agosto 2012, 11:03:57 »
il discorso credo sia rso complesso dal semplice fatto che le motivazioni dell'antidoping non dovrebbero essere quelle di rendere i risultati piu' realistici, ma piuttosto la difesa dei giovani atleti che sono facile preda di chi li utilizzerebbe per i propri scopi.

giovani che potrebbero facilmente essere convinti che prendendo una certa sostanza o seguendo una certa pratica, che magari in quel momento e' comunque legale, possano competere ad alti livelli senza che vengano a conoscenza dei danni di li a pochi anni che tali sostanze e pratiche possono causare.

e credo che si renderebbe tutto piu' semplice se il discorso antidoping si fermasse qui, consentendo la possibilita' che nuove scoperte nel campo possano essere liberamente testate e comprovate come per qualsiesi altro prodotto farmaceutico.

Offline BobLovati

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Re:... si è padroni solo dei propri silenzi !
« Risposta #24 : Lunedì 13 Agosto 2012, 11:35:32 »
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Con un consiglio, però: diffidare delle crescite improvvise in una specialità, specie quelle poco tecniche, o di una nazione in una specialità; diffidare dei "mostri" che appaiono e scompaiono nel giro di un paio d'anni. La carriera di uno come Moses, in questo senso, è esemplare e a prova di qualsiasi sospetto. Ma di atleti così, sinceramente, ne sono esistiti molto pochi.

esempio chiarissimo: i maratoneti spagnoli. Mai presenti in ambito internazionale, negli anni ´90 vincevano addirittura con 3su3 sul podio, con ripetute vittorie " a squadre ".   ::)
 
Poi, improvvisamente, spariti dalla mappa dello sport   8)
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”