Avevamo legato parecchio al liceo.
Un po' per la Nostra Lazio, un po' perché le nostre "lievissime" divergenze politiche erano un collante invece che motivo di distanza.
E ne abbiamo fatti insieme di casini, con quel folle gruppo che pareva aver preso il liceo come un gioco.
Poi le strade s'erano divise come spesso succede, ogni tanto ci si rincontrava per una partita a calcetto o un fugacissimo saluto in giro per i Castelli; un par de sorrisi, du' chiacchiere e si tirava avanti, ognuno per la propria.
Lo vengo a sapere oggi che te ne sei andato, quasi per caso; i miracoli della rete e dei sei/sette/otto gradi di separazione.
Ne ignoro la causa, ma poco importa.
Proprio oggi scopro che di quella comune passione — il calcio — ne eri riuscito a tirar fuori un mestiere: procuratore e agente Fifa.
Mecojoni Enze'.
T'avrei voluto fa' i complimenti davanti a una birra per 'sta cosa.
Ché la stoffa c'era, ce lo sapevo io e ce lo sapevi te, e poco o nulla importavano gli "illustri pareri" de quell'altri.
Te li faccio qua i complimenti, per la birra ce penso io.
Ciao Enzo, ciao Grande Laziale.