La banda del meno nove, l'incredibile avventura della Lazio 1986-87

[Frank 73]

Ma m.m. (che firma l'articolo) chi era? Suona familiare ma non mi riesce di ricordarlo.

Non sono sicuro, potrebbe trattarsi di tal Marco Martegani, all'epoca se non ricordo male inviato del corsport e successivamente in RAI (radio).

[Area44]

Intervengo solo per farvi i complimenti per racconti, foto e ritagli, grazie e continuate pure. 

 

[EaglesLazio]

Ho letto il libro, regalatomi da un amico, mi è piaciuto, scritto bene, la ricostruzione è fluida e a tratti avvincente.
Non ho capito il senso polemico che si è sviluppato in questo topic.
Greco ricostruisce la storia alla sua maniera, come qualsiasi scrittore, o giornalista che sia.
Riporta le sue sensazioni, scrive di quello che è stata una storia che ha vissuto in prima persona da tifoso.
Non ha scritto di alcuni episodi? E mica era obbligato, ogni scrittore, o giornalista, ripercorre la storia come meglio crede.
Diverso se avesse cambiato delle cose. Diverso se le omissioni cambiano il senso della storia.
Ecco io non conosco esattamente i fatti e quindi chiedo, le testimonianze riportate da Mazzola, dimostrano inesattezze nella ricostruzione di Greco e quindi questa è infedele?
Leggo tra i messaggi del topic che alcuni giocatori non volevano giocare gli spareggi, ma anche dalle testimonianze di Mazzola, questo non risulta. C'erano problemi di contratto, ma non si evince che ci fosse stato un ammutinamento. Questo come inficia il libro di Greco?
Insomma ho letto il libro e mi sono appassionato a quella storia, le testimonianze di Mazzola mi sembra integrino quanto scritto da Greco.
Vorrei sapere, nel libro di Greco ci sono scritte cose non vere? E' possibile verificarle?
Altrimenti questa caccia allo scrittore mi appare di difficile comprensione.
Grazie

[rione 13]

Greco è impresentabile in genere.
Per me anche da prima che sponsorizzasse la scalata alla Lazio.

Per questo ancora non mi sono deciso a comprare il libro.
Ma magari oggi vado...

Complimenti a Mazzola per le sue memorie di Lazio e per i documenti.
Una meraviglia assoluta!
Peccato che siamo in pochi qui a giovarcene, lanciamo una sottoscrizione e autoproduciamo un libro coi controcazzi sulla Nostra Amata!
 

[rione 13]

Preso. Lo sto leggendo.

Intervistato, Gabriele Podavini, riguardo J.C. Lorenzo ricorda quando l'argentino fece cambiare la maglia rossa durante l'intervallo di Sampdoria-Lazio.

La Lazio era sotto di due e secondo il mister il rosso si notava troppo e fece indossare la maglia verde che mimetizzava meglio i giocatori per tentare la rimonta  .

La partita finì 2-2.

Su Laziowiki però le immagini di quella gara evidenziano una Lazio in magia celeste.
La Lazio, credo, indossò la casacca rossa solo nella stagione precedente 82' 83'.

Daje comunque vecchio Poda!!

[rione 13]

ecco come andò:

[zorba]

Post di servizio....

 

(laLaziosiamonoi.it)

Il romanzo del "meno 9": questa sera lo speciale de "La Tribù del Calcio"

Questa sera, in chiaro su Premium Calcio alle ore 23.00 ritorna "La tribù del calcio", la rubrica curata da Paolo Ziliani per i veri appassionati di pallone. Nella puntata di oggi uno speciale sulla Lazio 1986/87, la squadra che, retrocessa in Serie B e penalizzata di 9 punti, riuscì a conquistare allo spareggio una storica salvezza. Lo speciale curato da Marco Piccari ripercorre l’incredibile rincorsa dei biancocelesti allenati da Eugenio Fascetti, con interviste al mister ed ai giocatori che, a traguardo raggiunto, vennero ribattezzati gli “Eroi del meno 9”.

ROMANZO DI UN MIRACOLO - La stagione non è ancora cominciata e arriva l’ufficialità della penalizzazione di 9 punti. L’allora allenatore Eugenio Fascetti dichiara: “Quando me lo comunicarono ricordo che chiamai la squadra per dire a ognuno che chi non se la fosse sentita sarebbe potuto andare”. Il difensore Massimo Piscedda aggiunge: “Durante la riunione con Fascetti, alla notizia della penalizzazione, guardai Gabriele Pin: lui veniva dalla Juventus e pensavo se ne sarebbe andato, invece decise di restare. Il suo comportamento fu un esempio per tutti”. L’attaccante Fabio Poli conclude: “Io avevo un debito con la società, l’anno prima mi aveva pagato tantissimo e io volevo ripagare l’investimento. Non avrei mai abbandonato la Lazio”. Si arriva all’ultima giornata di campionato e la Lazio sfida il Vicenza con un unico risultato a disposizione: la vittoria. Fascetti ricorda: “Il portiere del Vicenza Dal Canto in quella partita era un vero e proprio muro. Si esaltò, anche se dopo quella partita scomparse”. A proposito della prestazione di Dal Canto, Poli aggiunge: “Parò anche i moscerini”. E Piscedda conclude: “La palla non voleva entrare”. Ma la squadra biancoceleste trova il gol che l’avrebbe portata allo spareggio salvezza, poi vinto. A siglarlo fu Giuliano Fiorini, che mister Fascetti ricorda con queste parole: “Un giocatore tecnicamente fortissimo, specialmente in area di rigore. Era il vero boss della squadra”. Poli aggiunge: “Fiorini era un ragazzo che trasmetteva tanta positività alla squadra”. E, sempre su Fiorini, Piscedda conclude: “Mi ricordava Giorgio Chinaglia: era un autentico leader”. Fabio Poli svela anche il litigio con Fascetti dopo la sconfitta esterna con il Pisa prima della mitica partita con il vicenza. La storia, infine, tocca un momento di grande emozione con gli spareggi di Napoli dove la Lazio conquista la salvezza.

[cuchillo]

Post di servizio....

 

(laLaziosiamonoi.it)
Fascetti ricorda: “Il portiere del Vicenza Dal Canto in quella partita era un vero e proprio muro.

Dal Canto, soprattutto...
'cci vostri...

[Eagles71]

era Dal bianco ve?

[cuchillo]

era Dal bianco ve?

Eggià...

[Pomata]

Dal Canto, soprattutto...
'cci vostri...

Volevano dire, Dal canto loro

[Barabba Terzo]

Non ho vissuto né questa (ero un bambino) né lo scudetto del 74, ma per me, che me le sono rivissute sui libri, sui ritagli, sui documentari, il pathos letterario di questa storia non ha pari.

[Pomata]

Non ho vissuto né questa (ero un bambino) né lo scudetto del 74, ma per me, che me le sono rivissute sui libri, sui ritagli, sui documentari, il pathos letterario di questa storia non ha pari.

N'te sei perso niente, damme retta...

Noi che l'abbiamo vissuta, di infarto non si muore

[Barabba Terzo]

N'te sei perso niente, damme retta...

Noi che l'abbiamo vissuta, di infarto non si muore

Infatti ho precisato "per me che me le sono rivissute sui libri".
Immagino che pure l'assedio di Troia non deve essere stato un piacere da vivere in prima persona, però il resoconto pare sia piaciuto forte negli ultimi 3000 anni

[benvolio]

Al netto di tutta la retorica, che a volte opprime e non lascia ricordare esattamente il passato, rivedendo la il programma mi è venuto da pensare a quante volte la Lazio ha trasformato la sfortuna in un cammino virtuoso di riscatto. Come detto da altri, a ripensarci, quello non fu un campionato miracoloso ma il modo in cui alla fine ne venimmo fuori, quello si, ha a che fare col romanzo epico.

[surg]

Io non rieco a capire cosa ci sia di epico nell'arrivare 9 punti sopra alla penultima della serie B

[Pomata]

Io non rieco a capire cosa ci sia di epico nell'arrivare 9 punti sopra alla penultima della serie B

Solo chi ha vissuto quei momenti puo capirlo. A parte Lazio-Foggia, non ricordo stadio più pieno.

Un popolo con il cuore straziato in gola...

Chi ha vivuto quei momenti, non potrà mai aver paura di un derby in finale, altri si.

[sfumatura]

Io non rieco a capire cosa ci sia di epico nell'arrivare 9 punti sopra alla penultima della serie B

Quando guardo una partita della Lazio importante, quando mi è capitato di vedere una finale, di stare ad un derby, quando sento il cuore in gola...penso che ero in Curva Nord a Lazio Vicenza e non c'è più nulla che mi può fare paura dentro un campo di calcio.

E quando klose mi ha segnato al 94° facendomi impazzire di gioia (perché quello era il derby che sognavo di vincere da quando ero bambina) ho pensato subito a Giuliano che, con quel gol, ha permesso tutto ciò che è stato e che sarà...

[paperinik]

Presente a Lazio-Vicenza e presente agli spareggi e allo scudetto del 2000
Ma Lazio.Vicenza non si batte per l'aspetto "emozione"

[malacarne]

Io ho tre libri di Greco a casa.
Questo e altri due.

Non condivido alcuni suoi pensieri sull'attuale dirigenza della Lazio e su alcuni giocatori, ma il suo modo di scrivere è comunque coinvolgente e mi piace.

Cmq 9 punti di allora non erano paragonabili ai 9 di adesso.
La vittoria valeva 2 punti.
E c'era tutta una situazione particolare.

Si, fu un'impresa.