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  • S.S. Lazio - SSC Napoli: Sabato 3 Aprile 2010

Autore Topic: Lazio-Napoli  (Letto 15539 volte)

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Offline borges

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Re:Lazio-Napoli
« Risposta #100 : Domenica 11 Aprile 2010, 11:54:15 »
certo se non te fischiano tutto a favore è un po' difficile pareggiare.....
Alla Sensi consiglio un Aulin (S.Siviglia)
Bisogna rinunciare al consenso per la legalità (C. Lotito)
è il calcio pulito, baby (centurio)

Offline Domizio

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Re:Lazio-Napoli
« Risposta #101 : Martedì 4 Maggio 2010, 10:05:08 »
Eccone alcune, acceleratissime, immagini..



E' noto che su questa partita, e sul successivo spareggio che seguì tra Lazio e Napoli, terminato anch'esso in parità, girarono sui giornali e non, pesanti accuse di "combine" tra le due società per indurre forzatamente la federazione ad un allargarmento della divisione nazionale a 18 squadre (la serie A).

Stiamo parlando del vero e proprio "atto fondativo" della Lazio al rango delle protagoniste del calcio moderno, perchè l'esclusione in origine dalla corrispondente della odierna serie A, ne avrebbe sicuramente condizionato - in senso assai negativo - tutta la storia futura.

Ringrazio mio nonno di non aver vacillato nella sua lazialità di fronte alle accuse di aver compiuto un'azione così poco commendevole, così poco conforme allo spirito bigiarelliano (chissà poi se i tifosi di allora sapessero di 'sto bigiarelli).

Boks XV

Re:Lazio-Napoli
« Risposta #102 : Martedì 4 Maggio 2010, 10:27:13 »
 (chissà poi se i tifosi di allora sapessero di 'sto bigiarelli).

che poi 'sto Bigiarelli secondo me je fregava cazzi de pijà a calci er pallone. quello correva correva correva....
un De Silvestri  coi baffi.

RobCouto

Re:Lazio-Napoli
« Risposta #103 : Martedì 4 Maggio 2010, 10:40:29 »


Caro Domizio, l'importante è sapere da quale parte si sta. Delle zozzerie storiche del calcio ben sappiamo, la prima di cui ho notizia è datata 1901, e in Italia si erano giocate sì e no venti partite di campionato.

Ma il passo compiuto domenica scorsa è un altro: è quello dell'accettazione, anzi addirittura dell'auspicio di uno scarso impegno, come minimo, e quindi della violazione dei principi di lealtà sportiva che, se non fanno parte del bagaglio personale, rientrano comunque sotto la voce "regole del gioco". Tra l'altro, perdere di proposito è anche un reato. Ma va bene tutto, a quanto pare. Ripeto: basta sapere da che parte si sta: da oggi vale tutto. Quindi, immagino finiranno le elencazioni delle malefatte trigoriote, che fanno soltanto parte della ricerca della vittoria - o della sconfitta dell'avversario - per cui per definizione lecite. Lo stesso vale per la retorica bigiarelliana, piazza d'Armi, panchine, Ballerini, Vaccaro, Piola con la testa rotta, le pistole, i ragazzini col Catanzaro e l'eroidermenonove: fa piuttosto ridere, no? E da tante teste non mi aspetto più afflati di legalità o similari: quello che conta è il fine, non il mezzo. Scajola voleva la casa con vista Colosseo? Ce l'ha, era un suo desiderio e il modo in cui l'avuta non ha alcuna importanza.

Boks XV

Re:Lazio-Napoli
« Risposta #104 : Martedì 4 Maggio 2010, 10:51:52 »
...
 

madonna Rob, quando fai così il moralista me sembri un ordine del giorno del Comitato Centrale del PCI anni '50.
abbiamo solo voluto piscia' in culo alla roma.
era doveroso, in forma e sostanza.

Offline Domizio

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Re:Lazio-Napoli
« Risposta #105 : Martedì 4 Maggio 2010, 11:56:28 »

Caro Domizio, l'importante è sapere da quale parte si sta. Delle zozzerie storiche del calcio ben sappiamo, la prima di cui ho notizia è datata 1901, e in Italia si erano giocate sì e no venti partite di campionato.

Ma il passo compiuto domenica scorsa è un altro: è quello dell'accettazione, anzi addirittura dell'auspicio di uno scarso impegno, come minimo, e quindi della violazione dei principi di lealtà sportiva che, se non fanno parte del bagaglio personale, rientrano comunque sotto la voce "regole del gioco". Tra l'altro, perdere di proposito è anche un reato. Ma va bene tutto, a quanto pare. Ripeto: basta sapere da che parte si sta: da oggi vale tutto. Quindi, immagino finiranno le elencazioni delle malefatte trigoriote, che fanno soltanto parte della ricerca della vittoria - o della sconfitta dell'avversario - per cui per definizione lecite. Lo stesso vale per la retorica bigiarelliana, piazza d'Armi, panchine, Ballerini, Vaccaro, Piola con la testa rotta, le pistole, i ragazzini col Catanzaro e l'eroidermenonove: fa piuttosto ridere, no? E da tante teste non mi aspetto più afflati di legalità o similari: quello che conta è il fine, non il mezzo. Scajola voleva la casa con vista Colosseo? Ce l'ha, era un suo desiderio e il modo in cui l'avuta non ha alcuna importanza.


D'accordo sulle ragioni di principio e sulla loro giustezza. E naturalmente anche sulla legittmità a sostenerle. Nessuno ha dato all'altro del romanista, neppure quando l'"indignazione" pareva ispirata nei tempi e negli argomenti alle dichiarazioni di Maurizio Gasparri (non te naturalmente). Ma solide fondamenta sulla storia passata della S.S. Lazio non riesco proprio a trovarle. Neppure su quella remota.

Dopo quello del 29 ti cito anche il campionato 30/31, quello di una roma lanciatissima alla conquista del titolo italiano a soli tre anni dalla sua fondazione, quello dei carabinieri a cavallo che intervengono sul campo da gioco a separare una rissa tra i giocatori nel derby a poche partite dal termine del campionato, quello infine della Juventus sul velluto contro la Lazio solo due o tre settimane dopo. Ti cito questo perchè si tratta di un altro di quei capitoli che come il precedente, se si fosse concluso diversamente, avrebbe spostato per sempre il rapporto di forze tra le due squadre (la roma dovrà aspettare oltre mezzo secolo prima di trovarsi in una condizione analoga, il titolo ricomprato dal rigattiere naturalmente non conta).

Storicamente, quella tra Lazio e Roma non è semlice rivalità per quanto accesa: è proprio un reciproco disconoscimento di legittimità ad esistere.

Altro aneddoto a carattere familiare: mio nonno negli anni cinquanta spiegava a mio padre che ai suoi tempi l'inimicizia coi romanisti era "ben altra cosa" rispetto all'attuale (attuale di allora, e loro vivevano nel cuore della Garbatella), che era molto  più accesa. E immagino dunque che si fosse disposti a tutto pur di non lasciare campo al dirimpettaio considerato un abusivo.