A tal proposito, ecco la reazione del presidente del Grosseto, Piero Camilli, prima con un comunicato stampa antecedente al deferimento, poi con una intervista appena arrivata la comunicazione di Palazzi del deferimento per responsabilità diretta.
Comunicato stampa:
http://www.usgrosseto1912.it/web/content/comunicato-stampaCON RIFERIMENTO ALLE NOTIZIE STAMPA PUBBLICATE DAI MEDIA NEGLI ULTIMI GIORNI, RELATIVE ALL’INDAGINE CONDOTTA DALLA PROCURA FEDERALE NEI CONFRONTI DELL’U.S. GROSSETO CALCIO, LA SOCIETA’ ED IL SUO PRESIDENTE INTENDONO PRECISARE QUANTO SEGUE.
OGNI ACCUSA A CARICO DEL CLUB E DEL SUO MASSIMO DIRIGENTE APPARE ASSOLUTAMENTE INFONDATA, PRIVA DI RISCONTRI VEROSIMILI ED E’ CONTRADDETTA DA RISULTANZE CHIARE, UNIVOCHE E INCUSPERABILI.
RITENERE IL SIG. TURATI, GIA’ DETENUTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI CREMONA E DEFERITO DALLA GIUSTIZIA SPORTIVA PER PLURIMI ILLECITI, IL SIG. IACONI, CONDANNATO A 3 ANNI E 9 MESI DI SQUALIFICA CON PROVVEDIMENTO DEFINITIVO IN AMBITO FIGC, ED IL SIG. JOELSON, ANCH’EGLI ASSOCIATO AL CARCERE DI CREMONA E DEFERITO DALLA PROCURA FEDERALE, SOGGETTI COMPLETAMENTE CREDIBILI OFFENDE LA SOCIETA’, LA CITTA’, LA PROPRIETA’ ED I TIFOSI.
A MERO TITOLO INFORMATIVO, SI RENDE NOTO CHE IL SIG. CAMILLI, GIA’ NEL DICEMBRE 2011, HA CHIESTO ALLA F.I.G.C. L’AUTORIZZAZIONE PER PROCEDERE, IN SEDE ORDINARIA, AL SEQUESTRO CONSERVATIVO DI TUTTI I BENI APPARTENENTI AGLI EX TESSERATI DEL GROSSETO PER I DANNI CAGIONATI ALLA SOCIETA’ DAL LORO COMPORTAMENTO ILLECITO, FRAUDOLENTO E FINALIZZATO AD OTTENERE ESCLUSIVAMENTE INTERESSI E PROFITTI PERSONALI IN DANNO ED ALLE SPALLE DEL CLUB. NEL 2012 HA PROPOSTO ATTO DI DENUNCIA-QUERELA PER TRUFFA AGGRAVATA E CALUNNIA NEI CONFRONTI DEI MEDESIMI SOGGETTI, CON PROCEDIMENTO ATTUALMENTE PENDENTE AVANTI ALL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA COMPETENTE. HA RESO, SEMPRE IL PRESIDENTE, SIG. PIERO CAMILLI, DICHIARAZIONI AMPIAMENTE CHIARIFICATRICI AVANTI ALLA PROCURA FEDERALE, RICHEDENDO, ALTRESI’, DI ESSERE MESSO A CONFRONTO CON IL SIG, ANDREA IACONI, AI FINI DELL’ACCERTAMENTO DELLA VERITA’, ISTANZA CHE, ALLO STATO, LA PROCURA FEDERALE NON HA RITENUTO DI ACCOGLIERE.
LA SOCIETA’, A CAUSA DELLE SUPERIORI CONDOTTE, CHE HANNO VISTO IL COVINVOLGIMENTI DI NUMEROSI CALCIATORI E DEL DIRETTORE SPORTIVO DELLA PRIMA SQUADRA IN 8 GARE DEL GROSSETO, HA OTTENUTO, NEL CAMPIONATO DI SERIE B, 4 PUNTI SU 24 DISPONIBILI, PERDENDO IRRIMEDIABILMENTE IL DIRITTO A CONSEGUIRE LA STORICA PROMOZIONE IN SERIE A.
IL GROSSETO CALCIO HA, DA OLTRE 10 ANNI, COME UNICO AZIONISTA IL SIG. PIERO CAMILLI, CHE RIVESTE CARICHE PUBBLICHE, CONDUCE DODICI AZIENDE IN SVARIATI CAMPI DELL’IMPRENDITORIA, E, NEL CALCIO, HA INVESTITO, TEMPO, RISORSE E DANARO, SENZA CHIEDERE NULLA A NESSUNO. I CONTI ED I BILANCI DELLA SOCIETA’ SONO STATI SEMPRE CERTIFICATI DAI REVOSORI DEI CONTI E DALLA COVISOC ED IL CLUB NON HA UN EURO DI DEBITO NEI CONFRONTI DI CHICCHESSIA, NE’ E’ MAI STATO DEFERITO O HA SUBITO SANZIONI DA PARTE DEGLI ORGANI DI GIUSTIZIA SPORTIVA PER VIOLAZIONI ECONOMICO-FINANZIARIE O PER ALTRE IRREGOLARITA’.
LA PROPRIETA’, LA DIRIGENZA E TUTTO L’AMBIENTE GROSSETANO SONO PULITI, LO SONO SEMPRE STATI, ED HANNO ONORATO LO SPORT CON SERIETA’, IMPEGNO E CORRETTEZZA, RAGION PER CUI NON SI PERMETTERA’ A NESSUNO, NEMMENO A CHI STA PONENEDO IN ESSERE, IN QUESTI GIORNI, SQUALLIDI ED INCOMMENTABILI TENTATIVI DI DENIGRAZIONE E/O DI SCIACALLAGGIO, DI INFANGARE LA STORIA DI UNA SOCIETA’, PARTITA DALLA SERIE D CHE, IN POCHI ANNI, HA SFIORATO, IN PIU’ CAMPIONATI, LA SERIE A.
CREDIAMO NELLA GIUSTIZIA, QUELLA CON LA G MAIUSCOLA, CERTI DELLA TRASPARENZA E DELLA LICEITA’ DELL’OPERATO DI CHI HA RAPPRESENTATO E RAPPRESENTA L’U.S. GROSSETO CALCIO, DETERMINATI A DIMOSTRARLO IN OGNI SEDE ED A GRIDARLO AL MONDO INTERO.
U.S. GROSSETO
Questa invece è l'intervista di ieri:
http://www.grossetosport.com/2012/07/26/camilli-a-gs-sono-sereno-ci-proscioglieranno/Camilli a Gs: “Sono sereno, ci proscioglieranno!”
by Carlo Vellutini | Posted on giovedì, luglio 26th, 2012
GROSSETO. E’ la serenità ciò che traspare di più da Piero Camilli che abbiamo contattato al telefono. Chi si fosse atteso un presidente del Grosseto abbattuto si sbagliava di grosso, perché Camilli è pronto ad andare all’attacco.
Presidente, il deferimento è arrivato e quello peggiore. Come lo vive?
“Con grande serenità e lo sa perché legge tutte le 36 pagine del dispositivo sul deferimento non ci troverà una sola prova concreta contro di noi. Questo mi fa pensare che alla fine non ci condanneranno”.
Perché hanno deferito il Grosseto e non hanno archiviato?
“E’ evidente che contro di noi c’è un disegno ben preciso. Ci hanno deferito alla pari del Lecce che ha accuse dalla magistratura molto gravi. Ci sono società che hanno subito perquisizioni pesanti dalla procura della Repubblica e che hanno coinvolto anche i loro tesserati e che se la caveranno con poco. Noi non abbiamo subito perquisizioni, non c’è un fascicolo aperto a Cremona e ci danno la responsabilità diretta. Se non è un disegno questo come lo chiama?”.
Ma perché ci sarebbe?
“Andreabbe chiesto a loro. Mi spiega però perché Gervasoni nella stessa inchiesta ha parlato della serie A che ci hanno scippato con il Livorno e non hanno fatto nulla? Ad esempio tira in causa Polito. Su quello la procura federale non ha indagato. Perché? Della stessa cosa ha parlato oggi il quotidiano nazionale Libero che ricorda anche come ci sia stata un’indagine della Questura di Grosseto poi archiviata da un pm cittadino e che fu mandata a Palazzi che archiviò tutto. Oggi quattro mascalzoni parlano di me ed io vengo deferito, non le sembra che ci sia qualcosa che non quadra, che contano più della Polizia? Qui ci hanno rubato la serie A a Livorno e nell’anno successivo ed io, invece che danneggiato vengo considerato colpevole. E’ un paradosso, o no?”.
Scusi, ma ci aiuta a capire che cosa le hanno contestato nell’interrogatorio?
“Sarebbe meglio parlare d’altro. Mi basta che le racconti questo: ho consegnato loro le querele che ho presentato contro chi mi accusa e loro che cosa mi hanno detto? Che lo avrei fatto per avere una prova a mio favore! Ma si rende conto. Chiunque presenta una querela sa che lo fa al momento in cui ne viene a conoscenza ed ha 90 giorni di tempo. C’è voluto quello tecnico ai miei legali per depositarla. E poi che cosa conta quando la presento? Conta che l’abbia fatta. Non è d’accordo? E su Iaconi? Mi hanno detto che è credibile perché ha parlato dopo essere stato condannato a quasi quattro anni in primo grado e che non aveva interesse a sconti. Ma se questo è amico di Erodiani di Pescara, è titolare di una tabaccheria dove si può scommettere e, insomma, io l’ho mandato via proprio perché avevo certi sospetti? Alla fine poi è solo lui che parla di me, gli altri parlano solo perché lui glielo ha detto e fra l’altro danno versioni contrastranti!”.
Sulle richieste di sequestro?
“Siamo al paradosso: mi hanno detto che non è competenza loro! Le racconto la più bella: mi contestavano di essere il padrone del Grosseto. Io l’ho confermato, ma ho detto loro che avevo gente che lavorava per me e che si occupava della società, mica ho solo questa di azienda. Lo sa che mi hanno detto? Che i dipendenti facevano l’ordinaria amministrazione, mentre comprarsi una partita era straordinaria amministrazione e me ne sarei dovuto occupare io. Se ne rende conto? Comprare una partita è straordinaria amministrazione, questa è grossa! Ma poi ci sono anche le versioni contrastanti tra i tre calciatori coinvolti. Tutti parlano per bocca di Iaconi, ma ad ognuno avrebbe riferito una cosa diversa. Ma come fanno a sostenere queste tesi? Eppoi dovrei dire che non ci sono disegni contro di noi?”
Ma non potevate portare testimoni come ha fatto il Siena?
“Scusi, ma se non ci sono prove contro di noi, perché dovrei portare testimoni. Dire che cosa ciò che non è provato?”
Come si difenderà?
“Ho incaricato l’avvocato Pierfrancesco Bruno, docente di diritto penale all’università di Roma che affiancherà l’avvocato Grassani. Daremo battaglia non si preoccupi!”.
Per il Tar si sta attivando?
“Spero proprio di non doverci arrivare! Ma che sia chiaro se provano a retrocederci io mollo tutto e da privato cittadino li perseguo tutti per danni, compresa la Federazione!”.
Intanto però ci complicato il mercato…
“Ci stanno danneggiando, questo è indubbio! Dia retta a me, c’è tutto un disegno, ma io sono sereno. Non hanno nulla contro di noi e vedrete che ci proscioglieranno!”
Questo è il modus operandi di Palazzi.....
Anche qui non c'è una sola prova concreta, ci sono solo le parole di alcuni tesserati ai quali, allo scoppiare dello scandalo, il presidente Camilli ha fatto effettuare il sequestro cautelativo dei beni di loro proprietà (case, auto etc etc) in previsione di una richiesta danni, e questi si vendicano così....