Autore Topic: Dreaming at Stanford Bridge.  (Letto 7625 volte)

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Re:Dreaming at Stanford Bridge.
« Risposta #20 : Mercoledì 16 Ottobre 2019, 11:57:49 »
quindi se spendiamo 200 ml. per rifarlo il Comune ci regala il Flaminio?
E non ci chiederà prima di parlare con gli abitanti del Villaggio Olimpico?

'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
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Re:Dreaming at Stanford Bridge.
« Risposta #21 : Mercoledì 16 Ottobre 2019, 12:05:07 »
quindi se spendiamo 200 ml. per rifarlo il Comune ci regala il Flaminio?
E non ci chiederà prima di parlare con gli abitanti del Villaggio Olimpico?

Gli abitanti del Villaggio Olimpico ... Questo sarebbe l'ostacolo insormontabile?
Daje Robylele, abbiamo fatto tutti il militare a Cuneo eh
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POMATA

Re:Dreaming at Stanford Bridge.
« Risposta #22 : Mercoledì 16 Ottobre 2019, 13:13:32 »
Si, si hai ragione

geddy

Re:Dreaming at Stanford Bridge.
« Risposta #23 : Mercoledì 16 Ottobre 2019, 15:05:28 »
Per completezza di informazione, servirebbe aggiungere che per la gran parte dei cittadini londinesi l'auto di proprietà non serve proprio, con l'abbondanza dei trasporti pubblici a disposizione, night and day.

@geddy
Mi rammenti che Roma e' una citta dove il trasporto e' essenzialmente organizzato in macchina o mezzo privato equivalente, aggiungendo che i motivi sono tanti, ma l'ultimo e' la comodita'.
Quale? Quella di sentire le radio sulla tangenziale?
No, meglio sorvolare, altrimenti il topic prende strade - peraltro interessanti - che ci portano molto, troppo lontano.
Continiuamo a vivere così e farci del male.
Sei tu che vuoi portare 40000 persone a vedere Lazio Manchester City al flaminio col tram in un mercoledi sera d'aprile.

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Re:Dreaming at Stanford Bridge.
« Risposta #24 : Mercoledì 16 Ottobre 2019, 15:34:57 »
Sei tu che vuoi portare 40000 persone a vedere Lazio Manchester City al flaminio col tram in un mercoledi sera d'aprile.

Non è mia intenzione fare una cosa del genere. Sarebbe scandaloso.
Lo stesso scandalo a cui si assiste domenicalmente in qualsiasi città europea pensata e gestita come una moderna città vuole.
Del resto è già un successo portare 40 mila laziali allo stadio, costretti a parcheggiare a 1,5 km di distanza, per arrivare dentro lo stadio, dopo un lungo cammino esausti e stressati da 3 controlli di biglietto (2 a mano 1 con il tornello), tre esibizioni del documento di identità e un paio di perquisizioni personali.
Comodo no?

Si, si hai ragione

Non è necessario aggiungere niente quando non si ha niente da dire.
Se non ti piace l'argomento sei libero di non partecipare.
Lo si vede da un chilometro, anzi da 2000 chilometri che l'argomento urta la tua suscettibilità.
Non è mica un problema.
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geddy

Re:Dreaming at Stanford Bridge.
« Risposta #25 : Mercoledì 16 Ottobre 2019, 15:49:28 »
Non è mia intenzione fare una cosa del genere. Sarebbe scandaloso.
Lo stesso scandalo a cui si assiste domenicalmente in qualsiasi città europea pensata e gestita come una moderna città vuole.
Del resto è già un successo portare 40 mila laziali allo stadio, costretti a parcheggiare a 1,5 km di distanza, per arrivare dentro lo stadio, dopo un lungo cammino esausti e stressati da 3 controlli di biglietto (2 a mano 1 con il tornello), tre esibizioni del documento di identità e un paio di perquisizioni personali.
Comodo no?

Non è necessario aggiungere niente quando non si ha niente da dire.
Se non ti piace l'argomento sei libero di non partecipare.
Lo si vede da un chilometro, anzi da 2000 chilometri che l'argomento urta la tua suscettibilità.
Non è mica un problema.
Puoi andare anche all'olimpico in tram.

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Re:Dreaming at Stanford Bridge.
« Risposta #26 : Mercoledì 16 Ottobre 2019, 16:06:30 »
Puoi andare anche all'olimpico in tram.


Geddy, non è questione di come andarci allo stadio. So bene che c'è un tram ha un capolinea a 1 km dall'Olimpico e so anche che poca gente lo prende.
La massa va con il mezzo privato ed è costretta a parcheggiare a grande distanza, mentre all'uscita intasa tutte le strada di deflusso dall'impianto.

Non c'è bisogno di insistere sul punto che ci poterebbe molto lontano dalla questione dello stadio della SSLazio.
Lasciamo stare.
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geddy

Re:Dreaming at Stanford Bridge.
« Risposta #27 : Mercoledì 16 Ottobre 2019, 16:13:27 »
Il tram in questione parte da piazzale flaminio. Vuol dire che prima devi arrivare a piazzale flaminio e non tutti hanno una fermata della metro facilmente raggiungibile e pure se ce l'hanno magari devono cambiare a termini, che non e' la cosa piu rilassante del mondo. Anzi. Poi ci sono tutti quelli che da piazzale flaminio ci devono andare in autobus, uno se va bene, tre se va male. Funziona cosi', allora ci vai in macchina. O non ci vai.

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Re:Dreaming at Stanford Bridge.
« Risposta #28 : Mercoledì 16 Ottobre 2019, 17:05:39 »
Il tram in questione parte da piazzale flaminio. Vuol dire che prima devi arrivare a piazzale flaminio e non tutti hanno una fermata della metro facilmente raggiungibile e pure se ce l'hanno magari devono cambiare a termini, che non e' la cosa piu rilassante del mondo. Anzi. Poi ci sono tutti quelli che da piazzale flaminio ci devono andare in autobus, uno se va bene, tre se va male. Funziona cosi', allora ci vai in macchina. O non ci vai.

Geddy
conosco Roma come le mie tasche visto che ci abito dalla nascita e so pure come è ridotta.
Non sarebbe una questione di tram che ti porta davanti ai tornelli, ma di una rete che ti consente di arrivare in tutta comodità, anche col tram, davanti all'impianto. Il che pone un problema che attualmente ti fa venire i capelli dritti.

Quando sono uscito dallo Stanford Bridge è stato abbastanza comodo raggiungere la stazione della metro (150 mt) in mezzo alla calca che premeva ma senza esagerare. Il tempo di scendere sulla banchina - scaglionati -, ho dovuto aspettare prima un treno per poi prendere un altro e in un attimo stavo da Harrod's (era sabato pomeriggio).
Nessun patema d'animo, nessun problema.
Qui devono ancora riparare le scale mobili di Barberini da un anno.
Lo so bene perché si va in macchina. Ci vado anche io.
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Re:Dreaming at Stanford Bridge.
« Risposta #29 : Mercoledì 16 Ottobre 2019, 17:48:28 »
Qualsiasi soluzione che non preveda l'esplosione del Flaminio non è percorribile.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

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Re:Dreaming at Stanford Bridge.
« Risposta #30 : Giovedì 17 Ottobre 2019, 13:09:53 »
Gli abitanti del Villaggio Olimpico ... Questo sarebbe l'ostacolo insormontabile?
Daje Robylele, abbiamo fatto tutti il militare a Cuneo eh

Mai parlato di ostacolo insormontabile, copia e incolla dove l'avrei detto.
Dopodiché spiegaci se ci vai a parlare tu con loro e con i famigliari di Nervi.
Fammi sapere.
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Re:Dreaming at Stanford Bridge.
« Risposta #31 : Giovedì 17 Ottobre 2019, 13:18:37 »

Del resto è già un successo portare 40 mila laziali allo stadio, costretti a parcheggiare a 1,5 km di distanza, per arrivare dentro lo stadio, dopo un lungo cammino esausti e stressati da 3 controlli di biglietto (2 a mano 1 con il tornello), tre esibizioni del documento di identità e un paio di perquisizioni personali.
Comodo no?


Per chi ha problemi fisici credo ci siano già soluzioni, sono certo che tu le conosca più di me.
Per gli altri non vedo che problema ci sia di fare una passeggiata di 20 minuti, magari con amici e parenti.
Mi dicono che ci sia pure un servizio denominato BusInsieme.
E all'Olimpico ci siamo arrivati sempre così da 30 anni e oltre.

Due tornelli ti stressano? Se arrivi un pò prima ci metti pochissimo. Parti prima e vedrai che avrai meno problemi di quando dovevi aspettare l'inizio della gara 2/3 ore prima e senza poter giocherellare col cellulare.

la ''perquisizione'' dura un paio di secondi, forse 3.

Mi sembri un pò 'comodino', come diceva mia nonna.

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Re:Dreaming at Stanford Bridge.
« Risposta #32 : Giovedì 17 Ottobre 2019, 14:22:06 »
Per chi ha problemi fisici credo ci siano già soluzioni, sono certo che tu le conosca più di me.
Per gli altri non vedo che problema ci sia di fare una passeggiata di 20 minuti, magari con amici e parenti.
Mi dicono che ci sia pure un servizio denominato BusInsieme.
E all'Olimpico ci siamo arrivati sempre così da 30 anni e oltre.

Due tornelli ti stressano? Se arrivi un pò prima ci metti pochissimo. Parti prima e vedrai che avrai meno problemi di quando dovevi aspettare l'inizio della gara 2/3 ore prima e senza poter giocherellare col cellulare.

la ''perquisizione'' dura un paio di secondi, forse 3.

Mi sembri un pò 'comodino', come diceva mia nonna.

Noto come a te piace lo stadio scomodo per temprare la fibra del tifoso.
Sempre se anche tu pratichi lo sport estremo dell'avvicinamento - in singolare o a squadre - allo Stadio Olimpico.
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Re:Dreaming at Stanford Bridge.
« Risposta #33 : Giovedì 17 Ottobre 2019, 14:38:03 »
Tritolo.
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darienzo

Re:Dreaming at Stanford Bridge.
« Risposta #34 : Giovedì 17 Ottobre 2019, 14:45:07 »
Meno male che si era iniziato parlando del Chelsea e di una bella vacanza londinese

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Re:Dreaming at Stanford Bridge.
« Risposta #35 : Giovedì 17 Ottobre 2019, 14:46:19 »
Tritolo.

Giusto.

Nel frattempo sono anni, decenni, forse anche secoli che ci si appassiona su un discorso che non ha visto niente di concreto, a parte le nostre chiacchere.
Zero tituli direbbero in altri ambiti.
E dire che nella città da dove ho tratto il mio disprezzabilissimo reportage nel corso degli ultimi 30 anni - indichiamo questo termine che parte dall'idea del cav. Dino Viola di costruire lo stadio della maggeca in quel della Magliana (qualcosa di veramente fantastico nel senso che appartiene alla fantasia) - da quelle parti, nella capitale britannica, hanno ristrutturato più e più volte i loro stadi, ricostruito un paio (Arsenal e Tottenham), costruito uno stadio Olimpico per le Olimpiadi del 2012 e distrutto e ricostruito il mitico Wembley.
Da quelle parti oltre alle chiacchere passano anche ai fatti. Hanno idee, elaborano progetti (realizzabili, perché gli inglesi sono trememndamente concreti) e poi passano ai fatti.
Qui invece abbiamo millemile tavole rotonde, interviste su giornaloni, dichiarazioni tronituanti di questo o quell'imprenditore d'assalto e dove mai si è cominciato a fare qualcosa è arrivata subito la polizia a sirene spiegate ristabilire l'ordine, con un'ondata di arresti, roba che neanche in un film di Corbucci.


Meno male che si era iniziato parlando del Chelsea e di una bella vacanza londinese

Vero ma quando verso il finale di partita ho pensato a come viviamo il calcio a Roma. Noi che ce lo abbiamo portato ...
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Re:Dreaming at Stanford Bridge.
« Risposta #36 : Giovedì 17 Ottobre 2019, 16:12:32 »
Vabbe' pure quelli che lo hanno trovato non e' che lo vivono meglio dai.


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Re:Dreaming at Stanford Bridge.
« Risposta #37 : Giovedì 17 Ottobre 2019, 16:24:52 »
Vabbe' pure quelli che lo hanno trovato non e' che lo vivono meglio dai.

ovviamente.

(ma a loro ben gli sta)
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Re:Dreaming at Stanford Bridge.
« Risposta #38 : Giovedì 17 Ottobre 2019, 16:30:08 »
Per loro il tram e' piu conodo.

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Re:Dreaming at Stanford Bridge.
« Risposta #39 : Giovedì 17 Ottobre 2019, 16:35:07 »
Per loro il tram e' piu conodo.

Questa è sottile e la percepisco oltre a condividerla
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