Tanto per rinverdire infinita (e fumosa) discussione sul futuribile – fantasmatico – stadio della SSLazio colgo l'occasione per raccontare una recente esperienza che ho avuto per un match di premier league.
Dunque trasferta a Londra allo Stanford Bridge per Chelsea-Brighton and Hove Albion, che in termini di puro richiamo è una specie di Inter-Chievo niente di più, niente di meno.
Sorvolo sulla difficoltà di acquistare i biglietti perché come sapranno molti di voi, è praticamente impossibile acquistarli in premier league, visto che il 95 % dei posti disponibili appartengono agli abbonati. Eh si perché in Inghilterra premiano gli abbonati e i fidelizzati: più ci vai, più acquisti punti e possibilità di acquistare biglietti. L’unica possibilità per chi non è abbonato, né fidelizzato (un semplice turista per esempio) è acquistarli da loro, che se li fanno pagare e pure bene. E se tutto questo vale per una partita con il Brighton, ancora di più vale per match con le grandissime squadre della premier come Liverpool, Manchester (utd o city) o altro ancora!
Il match aveva inizio alle 15 e mi avvicino allo Stanford bridge a un’ora e mezza prima. All’arrivo, dopo aver preso la District line (la linea verde) della metropolitana di Londra, esco dalla Stazione di Fulham broadway che ci immette sull’omonima strada che è larga quanto via del Tritone, via Collatina o via di Boccea.
La gente che esce dalla stazione – dove c’è un discreto centro commerciale con bar, ristoranti e negozi – procede ordinatamente lungo i marciapiedi in direzione dello stadio. Il traffico, ogni minuto che passa verso la partita, è sempre più rado (la strada viene chiusa al traffico all’uscita dallo stadio quando il deflusso è massimo).
Passeggio lungo questa Fulham broadway per respirare l’aria della vigilia del match. Vado su e giù per questa strada, tra pub, negozi, bancarelle con le immancabili sciarpe e qualche touts (traduzione: bagarini) che ti dice ammiccante “tickezz?” (ma ci sono cartelli che ammoniscono ad acquistare da loro). Noto anche un adesivo degli zozzoni posto su un palo della luce: che dire? Senza vergogna!
Allo stadio si accede da tre varchi tutti posti su Fulham broadway (vedi frecce rosse), presidiati da un imponente schieramento di steward però è a maglie abbastanza larghe, senza cancellate di sorta a delimitare lo stadio e nessun poliziotto dietro di loro (ne vedrò qualcuno all’uscita) a intervenire. Insomma lo scenario che si presenta all’Obelisco o in curva nord per noi tifosi romani è lontanissimo e non soltanto geograficamente.
in rosso le frecce che indicano gli ingressi
l'ingresso principale di fulham broadway
altre visuali di fulham broadway
Dopo una mezz’oretta attraverso il primo varco semplicemente esibendo il biglietto che ho mano, senza alcun controllo di documenti e il corollario di perquisizioni personali: solo un sorriso e si va via senza problemi.
Passato il primo varco vago all’interno dello spazio circostante lo stadio dove ci sono ristoranti (un paio, oltre alle hospitality) e un albergo (Milennium and Copthorne), oltre al museo e al negozio, uno spazio a due piani bellissimo e brulicante di tifosi (ovvio il match è fra un’ora), che acquistano la qualunque in un’atmosfera febbrile.
Il mio ingresso è EAST LOWER SIDE BLOCK 4. Prima di entrare nella tribuna devo passare un secondo controllo di steward che anche qui si risolve nella semplice esibizione del tagliando: nessuna richiesta particolare, nessun documento, nessuna richiesta dei pagamenti di IMU-TASI e TARI e tantomeno perquisizioni personali. Mi avvicino allo steward – un uomo con aspetto bonario con la barba - sciorinandogli i due biglietti senza fermarmi a farglieli leggere e lui mi sorride soddisfatto di cotanta trasparenza.
Il settore è in pratica una tribuna Tevere, con i miei posti in basso, esattamente sopra le panchine, per me il lato Chelsea. Una figata pazzesca: starò a tu per tu con mister Lampard e magari potrò dargli qualche suggerimento tattico o magari per una sostituzione.
Da lì parte lo spettacolo con i riscaldamenti accompagnati dalle note di Parklife dei Blur e London Calling dei Clash. Poi inizia il match con il rumorosissimo contributo dei tifosi del Brighton accorsi in massa. Ma la partita non ha storia è un lungo monologo dei blues dove noto Mount un peperino molto tecnico e alla fine il risultato è fin troppo ovvio 2-0. Vedo i giocatori correre a qualche metro di distanza quasi a portata di mano. Alla fine per i più fortunati un saluto ravvicinato e magari una maglietta – tutta sudata in omaggio. Esco dallo stadio con la stessa resistenza che avrebbe un bambino appena sceso da una giostra fantastica. Una visuale perfetta, un contatto quasi fisico con lo spettacolo, una comodità ideale (i sedili sono un po’ angusti ma tutti comodi), un’atmosfera a “misura d’uomo”. Tutto un complesso di emozioni lontanissime dalla monumentalità e la scomodità dell’Olimpico.
In sostanza, non ho visto controlli stretti, come da noi, con gli steward che ti controllano il biglietto e i documenti all’Obelisco e poi ancora dopo il passaggio del tornello, con un paio di perquisizioni del personale di PS. Semplice esibizione di documenti e nessun poliziotto mi ha fatto la perquisizione: anzi non ne ho proprio visti, se non all’uscita.
Il resto è stato un sogno, con una partita che non aveva storia, ma con il senso del godimento di uno spettacolo con i giocatori che ti stanno a qualche metro di distanza e magari rischi pure una pallonata (il che per un tifoso è puro orgasmo).
Lo Stanford bridge poi è poco più grande del Flaminio e si vede una favola. Lo sottolineo perché noi romani siamo veramente in una condizione assolutamente negativa, inappropriata per il godimento dello spettacolo calcistico.
STADIO STANFORD BRIDGEDistanza dalla stazione di Fulham Broadway 150 metri
L’impianto ospita 41 mila spettatori e si tratta di un rettangolo che misura
Nelle curve (matthew harding stand e Shed End) 115 mt, nentre nelle tribune (East Stand e West Stand) 150 mt
Il complesso misura dal lato nord 167 mt, lato ovest 140 mt, Lato sud 182 mt e dal Lato est 220 mt
Sullo
STADIO FLAMINIO va detto che l’impianto era capace di più di 40.000 spettatori, poi ridotti a meno della metà per adeguamento alle norme di sicurezza. A tutto il 2011 ne ospitava circa 30.000 grazie a tribune provvisorie in materiale tubolare,
il complesso è un trapezio che misura lato nord 230 mt Lato ovest 483 mt Lato sud 309 mt Lato est 290 mt
L’impianto vero e proprio misura Nelle curve 140 mt e nelle tribune 160 mt
Foto flaminio
in rosso le msiure del "trapezio" (non ho chiamto il geometra ma ho provveduto con google map)
altre immagini del Flaminio
Un immagine ravvicinata dall'alto
lato parcheggio antistante ingresso alla curva nord
piazzale antistante ingresso alla curva sud
lato viale Tiziano
lato est dal cavalcavia di corso Francia
lato parcheggio antistante ingresso alla Tribuna Monte Mario