ho incontrato un laziale

[feiez]

del resto anche io vengo considerato un minus habens per stare dalla parte del patron

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Nessuno tra di noi ti considera così, te lo dice uno che per il patron nutre poca simpatia.
Ma siamo persone che ragioniamo con le nostre teste, si discute, ci si inc....a, poi magari ci si siede intorno ad un desco o ad una birra. Portiamo avanti le nostre idee, ma il fine ultimo è uno solo: il bene della Lazio.
Certo poi all'esterno le cose cambiano, ma tu, se sei convinto delle tue idee, portale avanti a fronte alta.
Daje Chirì, che la nottata passerà 

[Skorpius]

Questa mattina a radio 6 un ascoltatore.. un laziale come quelli incontrati da deadario non un ultrà dicva queste testuali parole:
"fiero dal 1900? Ma de che? Fiero dal 1900 fino al 2004 perchè da quel momento in poi mi vergogno e basta"

Non ho comunanza con chi dice queste cose... gestore o non gestore.. irriducibili o non irriducibili...

Per radio, per strada chi non è contro lotito è insultato!
Preferisco parlare cento volte con il mio amico e collega romanista che mi prende in giro bonariamente che passare dieci secondi con persone (con cui prima discutevo) che mi insultano.
Prima del 2004 questa cosa non esisteva

[Il frigorifero]

Prima del 2004 questa cosa non esisteva

Ce credo, li pagavano...
Il fatto è che  oggi, dopo 8/9 anni di propaganda martellante su radio e giornali, anche tanti laziali come quello che hai citato tu vanno dietro a certi soggetti come fossero pecoroni.

[Skorpius]

Ce credo, li pagavano...
Il fatto è che  oggi, dopo 8/9 anni di propaganda martellante su radio e giornali, anche tanti laziali come quello che hai citato tu vanno dietro a certi soggetti come fossero pecoroni.

Non mi interessa il motivo, ad esempio proprio su questo punto io e FK ci siamo scannati.

Quello che mi interessa è l'effetto, quello che descrive chi ha aperto questo topic... ci sono persone della Lazio con le quali (dopo il 2004) ho meno affinità che con un romanista

[Il frigorifero]

Dipende da loro purtroppo, non da noi. Alcuni laziali hanno anteposto l'avversione nei confronti di Lotito alla loro stessa passione. E' un vero peccato.

[Giglic]

Non mi interessa il motivo, ad esempio proprio su questo punto io e FK ci siamo scannati.

Quello che mi interessa è l'effetto, quello che descrive chi ha aperto questo topic... ci sono persone della Lazio con le quali (dopo il 2004) ho meno affinità che con un romanista

Pare che oggi ti insegua....
Scusa, ma questo è un problema tuo, non dell'altra persona.
Il prolema dell'altra persona è solo quello di campare male. (e magari di fare un rapido corso di mirror climbing)

[Boks XV]

è vero ciò che dite -ed è per questo che pure io adotto la regola cuchillo- ma alla fine poi...palla a Klose e s'abbracciamo.
chè, alla fine, è l'unica cosa che conta.
io, per dire, dopo un gol al derby m'abbraccerei pure pol pot, se fosse laziale.

[franz_kappa]

Ce credo, li pagavano...
Il fatto è che  oggi, dopo 8/9 anni di propaganda martellante su radio e giornali, anche tanti laziali come quello che hai citato tu vanno dietro a certi soggetti come fossero pecoroni.

Due obiezioni. Di metodo e non di contenuto.
1) ammesso che alcune componenti della tifoseria ricevessero, a vario titolo, prebende /eo benefici dalla gestione Cragnotti il numero di coloro direttamente beneficiati non superava, a mio immodesto avviso, le 50 unità (ed è una stima per eccesso esagerata in maniera colossale). Ci sono migliaia di persone che da Cragnotti non hanno mai ricevuto un euro che tuttavia non amano affatto l'attuale Presidenza. Come la mettiamo?

2) sostenere che sia bastata l'esposizione a una serie di messaggi veicolati da alcuni media (radio e giornali) nel corso degli ultimi 8-9 anni per produrre in alcune migliaia di persone reazioni così automatiche e generalizzate (di natura quasi pavloviana, se posso azzardare) che portano costoro a detestare Lotito utilizzando sempre i medesimi, generalizzati, argomenti è abbastanza contestabile.
Vedi, le scienze sociali adottavano questo paradigma per spiegare le dinamiche attraverso cui i media influenzano la realtà negli anni Venti e, soprattutto, Trenta. Una simile teoria è nata agli albori della sociologia delle comunicazioni, nell'epoca dei totalitarismi. Ovvero quando i sociologi credevano che ad azione (messaggi di propaganda veicolati da più fonti, tutte sotto il controllo statale) corrispondesse universale e costante reazione da parte dell'audience.
Diciamo che da allora le scienze sociali si sono un po' evolute, in sostanza superando un rozzo schematismo (quello della teoria che ho per sommi capi appena enunciato) per provare a trovare delle chiavi di interpretazione della realtà un po' più evolute e in linea con un diverso 'presente'.
E' un po' come pensare di interpretare oggi le leggi fisiche che governano l'universo presupponendo, nella propria descrizione del mondo, che esista l'etere luminifero, ovvero (cito da wikipedia) "l'ipotetico mezzo attraverso il quale, fino al XIX secolo, si pensava si propagassero le onde elettromagnetiche".
Ebbene, l'etere non esiste. Teniamone conto.

Sostenere che Lotito è poco amato (od odiato, fai tu) da molti per colpa di radio e giornali non è opinabile. E' con ogni probabilità un'affermazione priva di ogni fondamento, fondata sul senso comune e su una lettura troppo 'piatta' della realtà: approcci che, in un complesso scenario come quello delle vicende laziali, ci portano verosimilmente lontani da una fedele lettura della realtà biancoceleste.

[ML]

Ci sono migliaia di persone che da Cragnotti non hanno mai ricevuto un euro che tuttavia non amano affatto l'attuale Presidenza. Come la mettiamo?

2) sostenere che sia bastata l'esposizione a una serie di messaggi veicolati da alcuni media (radio e giornali) nel corso degli ultimi 8-9 anni per produrre in alcune migliaia di persone reazioni così automatiche e generalizzate (di natura quasi pavloviana, se posso azzardare) che portano costoro a detestare Lotito utilizzando sempre i medesimi, generalizzati, argomenti è abbastanza contestabile.

Eh ma guarda che un sacco di gente è molto meno intelligente di un cane.
Detto questo, ricordiamoci le critiche a Cragnotti. Che pagava, stravinceva, eppure era spesso contestato da "quattro cialtroni".
Lotito non paga, non stravince...

[Teo]

Due obiezioni. Di metodo e non di contenuto.
1) ammesso che alcune componenti della tifoseria ricevessero, a vario titolo, prebende /eo benefici dalla gestione Cragnotti il numero di coloro direttamente beneficiati non superava, a mio immodesto avviso, le 50 unità (ed è una stima per eccesso esagerata in maniera colossale). Ci sono migliaia di persone che da Cragnotti non hanno mai ricevuto un euro che tuttavia non amano affatto l'attuale Presidenza. Come la mettiamo?

La propaganda esiste, non l'abbiamo inventata oggi, né sfruttiamo da oggi i suoi effetti.

Aggiungo che, per come la vedo io, l'effetto della propaganda ha distrutto anche la credibilità della critica genuina, che io "affido" a poche persone che conosco da anni come refrattarie a certi stimoli.

Per il resto, non rimane che affidarsi all'unico giudice imparziale e oggettivo: le classifiche. Fra trent'anni rimarranno quelle, delle cazzate su aaaa mancanza de lazziali naaaa Lazio non si ricorderà più nessuno.

[robylele]

ma perché sono sicuro che il tale non è perfettamente sintonizzato come me nell'approvare il lavoro del Patron.

 

Questa mattina a radio 6 un ascoltatore.. un laziale come quelli incontrati da deadario non un ultrà dicva queste testuali parole:
"fiero dal 1900? Ma de che? Fiero dal 1900 fino al 2004 perchè da quel momento in poi mi vergogno e basta"

Non ho comunanza con chi dice queste cose... gestore o non gestore.. irriducibili o non irriducibili...

Per radio, per strada chi non è contro lotito è insultato!
Preferisco parlare cento volte con il mio amico e collega romanista che mi prende in giro bonariamente che passare dieci secondi con persone (con cui prima discutevo) che mi insultano.
Prima del 2004 questa cosa non esisteva

Ti capisco benissimo! 

che poi de che se vergogneranno questi? mah..

[franz_kappa]

Eh ma guarda che un sacco di gente è molto meno intelligente di un cane.
Detto questo, ricordiamoci le critiche a Cragnotti. Che pagava, stravinceva, eppure era spesso contestato da "quattro cialtroni".
Lotito non paga, non stravince...

Caro amico, dissento. Molte persone hanno una consapevolezza di sé e del mondo che li circonda davvero infima, certo, ma comunque superiore a quella di una bestia pur intelligente come il cane. Ritengo anzi che gli uomini dell'anno 2012 siano assai più in grado di interpretare i messaggi che loro giungono dai media rispetto agli uomini degli anni Venti o Trenta.

In due parole, una parte dei laziali attuali non riescono a dar voce al lancinante dolore per la chiusura troppo rapida della parentesi cragnottiana. Una buona metafora per 'vestire' questo malessere è la vergogna che suscita la persona di Claudio Lotito. Che è censurabile, certo, in molti suoi comportamenti ma non peggiore di quasi tutti i presidenti che hanno guidato la Lazio da inizio Novecento.

I media hanno dato voce, trasformandolo in una serie di messaggi davvero efficaci, a questo malessere. E solo dopo essersi sintonizzati sulla lunghezza d'onda di una componente non minoritaria della tifoseria laziale sono riusciti a elaborare dei nuovi messaggi - mere variazioni sul tema - che alimentano un diffuso scetticismo che si traduce sempre più frequentemente in insofferenza che sfocia non di rado nel vero e proprio odio.

Il percorso non è certo da monte (media) a valle (pubblico) ma è piuttosto circolare, con un interscambio permanente.
E nessuno trascuri che senza l'insofferenza di base (che NON E' STATA CREATA dai media) radio, giornali, tv e quello che vi pare NON AVREBBERO MAI modificato i sentimenti che di un pugno di pochissimi individui (loro sì davvero influenzabili come se le loro menti fossero tabulae rasae).
I media si sono limitati a dare forma a qualcosa che esisteva già nell'animo di molti.

[franz_kappa]

La propaganda esiste, non l'abbiamo inventata oggi, né sfruttiamo da oggi i suoi effetti.

Sono certo che tu non mi ritieni un perfetto imbecille. E solo un perfetto imbecille potrebbe negare l'esistenza della propaganda, attuata anche attraverso i mezzi di comunicazione convenzionali (come radio, tv e giornali). Ti ringrazio per la sottolineatura ma ammetto di trovarla tuttavia superflua. Almeno per me.

Quello che vorrei condividere con il forum non è la negazione che da parte dei media si comunichi anche con l'obiettivo di influenzare l'audience laziale, quanto la ferma consapevolezza che la seguente rozza interpretazione "Sono le radio che hanno cambiato la testa alla gente!!!" - da molti adottata e seguita pedissequamente in ogni dibattito su questi temi - è ragionevolmente semplicistica, riduttiva e parziale. In definitiva falsa, dunque.

[Teo]

Se domani Lotito "investe" 500.000 Euro in "comunicazione", tra sei mesi diverrà il presidente più amato della storia della Lazio, franz.

Poi ci sarà una minoranza, quella che io reputo "credibile", che continuerà a fregarsene degli input del De Angelis e degli altri "ministri della paura" (bella questa definizione). E io quelli continuerò a leggere ed ascoltare.

[cuchillo]

Ah, ovviamente allo stadio, dopo i gol, abbraccio chiunque anche con prese e atteggiamenti imbarazzanti. E più il vicino di posto mi è sconosciuto e più il contatto dei corpi è invasivo...

Ma questo, appunto, non è in contraddizione col fatto che per strada, in ufficio, al bar, al circo Togni o alla sagra della castagna di Canepina, se incontro un laziale pretendo che non si parli di Lazio...

[robylele]

Sostenere che Lotito è poco amato (od odiato, fai tu) da molti per colpa di radio e giornali non è opinabile. E' con ogni probabilità un'affermazione priva di ogni fondamento, fondata sul senso comune e su una lettura troppo 'piatta' della realtà: approcci che, in un complesso scenario come quello delle vicende laziali, ci portano verosimilmente lontani da una fedele lettura della realtà biancoceleste.

E' un'affermazione priva di fondamento per te, che sei discretamente colto e sufficientemente scaltro per convincere persino sè stesso, se scegli appositamente di farlo, dell'opinabilità di una questione.

Oggettivamente mi pare che tra 1000 errori e varie performances spesso pacchiane, non c'è UN MOTIVO che sia uno per giustificare un odio così viscerale e radicato.
Questo non dimostra comunque niente, si intende, ma certo fa pensare che radio, giornali e spicchi di curva abbiano condizionato non poco, su..

Se domani Lotito "investe" 500.000 Euro in "comunicazione", tra sei mesi diverrà il presidente più amato della storia della Lazio, franz.

Poi ci sarà una minoranza, quella che io reputo "credibile", che continuerà a fregarsene degli input del De Angelis e degli altri "ministri della paura" (bella questa definizione). E io quelli continuerò a leggere ed ascoltare.

quoto.

[franz_kappa]

Se domani Lotito "investe" 500.000 Euro in "comunicazione", tra sei mesi diverrà il presidente più amato della storia della Lazio, franz.

Purtroppo non c'è alcuna riprova che ciò avverrebbe. E rilevo che tu, rispondendo in tal modo, continui a ritenere il pubblico nella sua generalità un golem ottuso e senza vita nel quale ogni comunicatore potrebbe insufflare ogni sorta di messaggio ottenendo immediato riscontro in termini di convincimento e introiettamento di una determinata visione del mondo laziale.

Anche perché li vorrei vedere, da Anselmi e Tirone in giù, a coprire Lotito di "miele e giulebbe" dopo anni di critiche, anche feroci. Dubito che risulterebbero credibili.

Ci vorrebbero sì 500mila euri. Ma a testa a ogni laziale. Allora sì che Lotito diverrebbe Dio in terra.

[Teo]

Purtroppo non c'è alcuna riprova che ciò avverrebbe.

C'è, c'è... Fino alla cacciata di Carletti nel 2005 (la vera "svolta" nei rapporti tra Lotito e il mondo lazialoide) il presidente era osannato e portato a esempio di "schiettezza e sincerità", con i suoi "nun te faccio entra' più a Formello".

[Boks XV]

C'è, c'è... Fino alla cacciata di Carletti nel 2005 (la vera "svolta" nei rapporti tra Lotito e il mondo lazialoide) il presidente era osannato e portato a esempio di "schiettezza e sincerità", con i suoi "nun te faccio entra' più a Formello".

concordo con questa ricostruzione, che è però condizione necessaria, ma non sufficiente, a spiegare il malcontento di centinaia di migliaia -inutile vestirsi da struzzi, lì fuori lo detestano pressochè tutti- di laziali.
l'analisi deve essere, necessariamente, più articolata.
la greppia di media e professionisti del tifo è una giustificazione parziale.
quì c'è altro, evidentemente.

[franz_kappa]

C'è, c'è... Fino alla cacciata di Carletti nel 2005 (la vera "svolta" nei rapporti tra Lotito e il mondo lazialoide) il presidente era osannato e portato a esempio di "schiettezza e sincerità", con i suoi "nun te faccio entra' più a Formello".

Si era ancora troppo vicini al concreto rischio di fallimento. Da parte di molti c'era un'innegabile indulgenza alla luce del ricordo, ancora vivissimo, dello scampato recente pericolo di scomparire.
Non c'è dubbio che la cacciata di Carletti abbia mutato il 'mood' della Curva Nord.
Ma la curva sono 5.000 persone, molte delle quali legate da rapporti di solida e personale amicizia, rapporti creati e consolidati nell'ambito del gruppo degli Irriducibili.

A distanza di pochi anni dalla cacciata di Carletti anche arzilli vecchietti, giovani adolescenti, uomini di mezza età, tutti non certo frequentatori della Curva Nord, urlano Lotito pezzo di m. allo stadio e gli lanciano contro improperivia radio.
Che potere che ha la curva e il suo gruppo egemone, una sorta di Moloch la cui capacità di persuasione supererebbe, in efficacia e capacità di penetrazione dei propri messaggi, la macchina della propaganda delle dittature totalitarie del '900...
Costoro avrebbero davvero plasmato tutti quelli che vediamo accanto a noi, quelli che sono seduti accanto a noi allo stadio in Tevere, Monte Mario o Distinti Est o che ascoltiamo quando ci sintonizziamo sulle frequenze di Radio6?