ho incontrato un laziale

[darienzo]

Mi trovavo ieri nel viterbese, a una rassegna gastronomica, quando ecco stagliarsi verso di me la figura di un birbaccione: veste una polo dai colori familiari, scruto meglio e riconosco le diciture di un gruppo organizzato molto in voga negli anni zero.
Resto perplesso: una volta incontrare un compagno di fede era sempre una festa, stavolta sono turbato e non è soltanto perchè quel gruppo nutriva passioni politiche diametralmente opposte alle mie, ma perché sono sicuro che il tale non è perfettamente sintonizzato come me nell'approvare il lavoro del Patron.

E' questa la novità: quando incontro in qualche simposio un lazialotto come me, la prima cosa che mi premunisco di chiedere è la posizione nei confronti della nostra dirigenza e quando talvolta ottengo una risposta irritante, liquido l'avventore allas tregua di qualcuno che non riconosco come membro della mia famiglia.

E' una cosa triste, lo so. ma a questo mi sta portando tanta ostilità preconcetta.

Verranno giorni in cui potremo di nuovo tutti remare all'unisono, lo spero forte, perdìo

[Eagles71]

mettere la Lazio davanti a tutto è cosa buona e giusta.
Per tutti quanti.

Forza Lazio

[feiez]

Che gruppo è/era ?

[darienzo]

Che gruppo è/era ?

 Non essere capsioso amico. Il senso del mio topic era altro

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[NoSurrender]

E' questa la novità: quando incontro in qualche simposio un lazialotto come me, la prima cosa che mi premunisco di chiedere è la posizione nei confronti della nostra dirigenza e quando talvolta ottengo una risposta irritante, liquido l'avventore allas tregua di qualcuno che non riconosco come membro della mia famiglia.

E' una cosa triste, lo so. ma a questo mi sta portando tanta ostilità preconcetta.

Verranno giorni in cui potremo di nuovo tutti remare all'unisono, lo spero forte, perdìo

Sì, ma questa è un'ostilità preconcetta pari pari.

E non so chi frequenti, ma io dove mi volto sento laziali, del tutto diversi tra loro, che la dirigenza la sopportano poco.
E non fanno né hanno mai fatto parte di alcun gruppo ultras.
Non avere in simpatia Lotito non vuol dire non remare per la Lazio, tranne poche eccezioni di cui sarebbe davvero ripetitivo discutere ancora.

Se ragioni così la famiglia ti si assottiglia parecchio, darienzo, te lo assicuro 

[Sanfatucchio]

La Lazio sempre al di sopra di tutto senza se e senza ma!!!!!

[giamma]

...................Verranno giorni in cui potremo di nuovo tutti remare all'unisono, lo spero forte, perdìo

Malgrado io sia abbastanza vicino alla tua posizione, ti devo disilludere, tutti i Laziali uniti non li vedrai mai come mai ci sono stati.

[Skorpius]

Stavo a cena in un ristorante si avvicina un bimbo... 5/6 anni
Ci dice che è della Lazio, anche noi.. e poi aggiunge "allora Lotito pezzodimerda"..

[feiez]

 Non essere capsioso amico. Il senso del mio topic era altro

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Capzioso, semmai. Ma io sinceramente, come NS, non chiedo nè la carta d'identità del Laziale che mi sta di fronte, nè tampoco la sua adesione al progetto del patron.
La Lazio sopra di tutto, come scrveva anche Arkham giorni addietro.

[ML]

Io quando incontro un laziale (ma direi piuttosto quando incontro chiunque) cerco di capire soprattutto se è intelligente o no. Nel caso di un laziale è ancora più importante, perché avendo una cosa in comune c'è più probablilità di interagire. Ci sono lotitari ed antilotitari che fanno scopa in quanto a ignoranza e stupidità, e ci sono sostenitori e detrattori del presidente ugualmente ben forniti di argomenti.
Anch'io quando incontro qualcuno che indossa abbigliamento riconducibile ai gruppi organizzati mi metto sulla difensiva, ma dipende dal fatto che nella tifoseria organizzata (qualunque tifoseria organizzata) la percentuale di intelligenti diminuisce rispetto alla media nazionale. Senza contare che si tratta spesso di capi truci(di) e/o pacchiani, e chi non ha gusto nel vestire è quasi sempre poco intelligente.

Detto questo, contesto la retorica dell'auspicio finale: "Verranno giorni in cui potremo di nuovo tutti remare all'unisono, lo spero forte, perdìo". In realtà di giorni così ce ne sono ogni anno. Un paio, almeno, più qualche altro se la stagione si mette bene. Quello che voglio dire è che noi non siamo mai stati una tifoseria che marcia come un sol uomo. Se avessi avuto questo tipo di esigenza mi sarei buttato coi giallorossi, ma fortunatamente non ho bisogno di vivere in un branco. C'è anche da dire che l'avvento di radio, forum e social network ha moltiplicato la possibilità di discussione e con esse le divisioni, le fazioni, perché più si discute fino a spaccare il capello, più emergono le differenze anche tra persone con molte cose in comune. Un tempo c'era solo lo stadio, un paio d'ore ogni due settimane con la distrazione della partita. Adesso la guerra civile ha occupato tutti i tempi morti di tutte le giornate, di tutte le settimane. Io sono straconvinto che quando se ne andrà Lotito e arriverà uno sceicco faremo festa tutti insieme per cinque minuti, e poi ci saranno subito quelli che rimpiangeranno le tradizioni, e le "vecchie maniere", e perfino l'odiato gestore sarà rivalutato in quanto romano verace. Non è una profezia, ma una certezza. Basta guardarsi indietro e avere ben chiaro che la storia ripete sempre se stessa. A me tutto questo non sconvolge, domani come oggi continuerò a selezionare i miei interlocutori. Con i più affini coltiverò la discussione, con tutti gli altri condividerò i momenti in cui i nostri cuori battono per un solo scopo. Perché quando è dentro o fuori, quando è vita o morte, saremo sempre capaci di mettere da parte le divisioni. Lo abbiamo fatto ogni volta che è stato necessario, e lo faremo ancora.

[Matita]

Ottimo.

[NoSurrender]

Io quando incontro un laziale (ma direi piuttosto quando incontro chiunque) cerco di capire soprattutto se è intelligente o no.

Ecco, basta questo.

[darienzo]

Belle parole ma io vivo lo stesso in un grande conflitto

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[POMATA]

Ti capisco Dariè ma quello che ha scritto ML dovrebbe bastare

[Frusta]

Io incontro un laziale, sempre lo stesso, ogni mattina davanti allo specchio quando sto col rasoio e col pennello da barba in mano.
A volte andiamo d'accordo, soprattutto quando si parla della dirigenza, e a volte no.
A volte con la sua cocciutaggine mi sembra peggio di Lotito e mi fa incazzare.
Ma poi lo perdono e la barba gliela faccio lo stesso.
 

[mrmoto]

Non si può andare d'accordo con tutti i laziali, a parte in quei due giorni l'anno, ma solo per quel odio viscerale, perché se analizzi le partite poi ecco che rispuntano le divisioni. Facciamo pace.

[nanaighel]

Belle parole ma io vivo lo stesso in un grande conflitto

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hanno ragione gli altri
ma io la vedo come te

[matador72]

Per me che vivo a 600Km dalla capitale incontrare un laziale è sempre una festa, poi come dice ML per prima cosa cerco di capire se è intelligente o no.
Ho incontrato laziali che non lo erano e non fu bello parlare con loro nonostante non indossassero nessun capo di abbigliamento riconducibile al gruppo in voga negli anni 00.
Io ad esempio ho parecchio materiale di quel gruppo, in quel periodo per me era l'unico materiale che riuscivo a reperire nonostante vivessi lontano dalla capitale, ma nonostante cio' non sono mai stato allineato con il loro pensiero nei confronti della scoieta'.

[cuchillo]

Io cerco di non incontrare laziali. Ne sto lontano. O meglio, se ne incontro non voglio che sappiano che io lo sono.
Parlare di Lazio non mi piace. E se incontro un laziale che sa che io lo sono, molto probabilmente, vorrà parlare di Lazio.
Io parlo di Lazio solo con una persona: "mio cuggino". E' stato sempre così. Con chiunque altro non ne parlo volentieri.

Amo, invece, scrivere di Lazio qui e in passato su LN.

Ma parlare di Lazio è un'attività che detesto. Il lunedì mattina incrocio puntualmente un collega laziale e sia che abbiamo vinto sia che abbiamo perso, mi fa: "Allora 'sta Lazio?" o questi giorni che ne incontro un altro e mi chiede: "Chi 'amo comprato oggi? Ma insomma non compriamo nessuno?" Madonna mia, avessi un machete in mano cosa non farei...

No, se incontro (anzi, se sto per incontrare) un laziale cambio marciapiede. A meno che non si tratta di laziali come me, che se m'incontrano hanno desiderio di parlare di tutt'altro che non sia la Lazio.

La Lazio è qualcosa di sacro. Banalizzarla parlandone mi dà dolore.

[Reflexblue]

Se incontro un laziale parlo, se ho voglia e se l'interlocutore è recettivo, di Lazio. Del calciomercato, dei giocatori, del nuovo allenatore, delle vecchie glorie, della società, degli aneddoti, della tattica, del tifo... Conoscere la sua opinione sul presidente non è certo una priorità. E' un argomento come gli altri.