Autore Topic: Rassegna stampa - Venerdì 20 luglio  (Letto 1548 volte)

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oizaL

Rassegna stampa - Venerdì 20 luglio
« : Venerdì 20 Luglio 2012, 07:38:33 »

(DOMANI E DOMENICA DORMO. LA RASSEGNA TORNA LUNEDI' 22. E SENZA PDF PERCHE' NON SO BONO A FALLA)


GAZZETTA DELLO SPORT





 Laszlo Strasser porta altra acqua al mulino della Procura di Cremona, da tempo convinta che Novara-Siena e Lazio- Genoa siano state combinate. L’ex calciatore ungherese ieri è stato sentito di nuovo dal gip Guido Salvini e in un paio d’ore ha fornito i chiarimenti necessari, soprattutto sulle date. La sua presenza in Italia con altri indagati coincide con le gare sotto inchiesta. Strasser, sposato, due figli, gestore di un ristorante a Budapest, sarà scarcerato nelle prossime ore.Nei due interrogatori ha confermato di essere venuto nel nostro Paese per la prima volta l’8 e 9 aprile 2011 assieme a un altro degli indagati, Matyas Lazar, e di avere conosciuto Ilievski a Cernobbio. «Laszlo per questa gente faceva il factotum — hanno precisato gli avvocati Krisztina Molnar e Andrea Di Giuliomaria — non era a "libro paga" di nessuno e non ha alcun ruolo nei presunti comportamenti illeciti di queste persone». Strasser ha riferito che «in alcuni alberghi c’erano dei giocatori di calcio con i quali Ilievski e Lazar parlavano. Io, però, stavo in disparte, rimanevo in camera o seguivo altre cose legate al viaggio. Non ero al corrente o lo sono stato mai dei contenuti di questi colloqui ».Ma ha aggiunto: «Percepivo che loro in questi viaggi avevano un interesse legato al calcio e alle scommesse».

Tra l’1 e l’8 maggio Strasser è stato con Lazar a Como, Bari, Bologna, Milano, e l’ungherese ha detto di avere incontrato Almir Gegic, MauroBressan, Antonio Bellavista e Vittorio Gatti, quest’ultimo in un ristorante di Bergamo «la sera dell’8 maggio». Il giorno prima si era giocata Palermo-Bari e Gatti fu spedito dagli Zingari in Puglia a ritirare dal portantino Angelo Iacovelli i 250 mila euro della fallita combine. Soldi che, anche alla luce delle parole di Strasser, sarebbero stati restituiti a Gegic e Ilievski proprio a Bergamo l’8 maggio. Strasser ha rivelato, inoltre, che Lazar avrebbe incontrato anche «se non sbaglio un allenatore che aveva lavorato in Ungheria con tale mansione ». Chi è?

Che Lazar e Strasser fossero in Italia l’1 maggio, giorno di Novara-Siena, non ci sono dubbi. Ma sulla partita che vede coinvolto anche il tecnico della Juve, Antonio Conte, Strasser non ha portato altri elementi oltre a quelli già conosciuti. Strasser e Lazar sono tornati in Italia il 14 maggio, giorno di Lazio-Genoa, e hanno preso una camera all’Una Tocq di Milano. Lo stesso hotel dove erano alloggiati amici e compagni dell’ex genoano Dainelli per il suo addio al celibato, tra cui Milanetto (secondo l’accusa erano lì per ritirare il denaro per la combine, ma i due calciatori hanno sempre negato). «Ilievski non era con noi—ha detto Strasser — ma ricordo che Lazar era in contatto con lui e gli parlava per telefono. In albergo c’era Bellavista, che era in un gruppo di persone». E poi: «Qualche giorno dopo il nostro rientro in Ungheria, Bourgulya e Schultz sono andati in Italia. Mi sembra siano andati a Lecce». Per gli inquirenti è il viaggio finalizzato alla combine di Lecce-Lazio.









E se fosse lui il nuovo acquisto per l’attacco? Nuovo, per la Lazio, Mauro Zarate non è, visto che quello in corso è il suo quinto ritiro precampionato con la squadra biancoceleste. Ma nuovo, nel senso di diverso, è lo spirito con cui l’argentino si è calato nell’avventura con la sua vecchia squadra dopo la parentesi all’Inter. Tirato a lucido, sorridente e disponibile con la gente, altruista e amichevole con il resto del gruppo. Uno Zarate così alla Lazio non si eramai visto. Il suo ritorno alla Lazio doveva essere solo temporaneo. Il club di Lotito aveva infatti deciso di disfarsi dell’attaccante e del suo oneroso ingaggio. Ma i primi dieci giorni di ritiro hanno rimesso in discussione tutto. Il nuovo allenatore Petkovic è rimasto ben impressionato dalle qualità tecniche del giocatore (ieri in allenamento ha beffato Marchetti con un cucchiaio che ha scatenato l’entusiasmo del pubblico). Il tecnico sta pensando di farne un tassello importante della sua Lazio.

Ma la società che dice? È in attesa. Sfumato Yilmaz, non ci sono molte possibilità altrettanto interessanti e a costi contenuti. Ed ecco così che la riabilitazione di Zarate diventa sempre più probabile. A maggior ragione se Maurito dovesse sposare l’idea societaria di spalmare l’attuale contratto con scadenza 2014 (a oltre 2milioni netti a stagione più commissioni). Il presidente Lotito sarà ad Auronzo nel week end ed è probabile che ne cominci a parlare (finora non lo ha fatto) con il manager del giocatore Luis Ruzzi, che è già in Cadore. Oggi intanto Zarate sarà in campo insieme con i compagni per la seconda amichevole stagionale della Lazio. Avversario la Selezione Cadore (ad Auronzo, ore 17.30, diretta tv su SportItalia). Ieri, infine, controlli antidoping a sorpresa per un gruppo di calciatori.















CORRIERE DELLO SPORT





 Sono le ore decisive. La Lazio aspetta una risposta per Alexandre Luiz Reame, detto Xandao, difensore centrale brasiliano, classe 88. Potrebbe essere lo stopper scelto per sostituire Breno, che era già stato acquistato e il cui trasferimento è saltato a causa della condanna di primo grado dei giudici di Monaco di Baviera. La trattativa va avanti da più di una settimana. Lotito e il ds Tare lavorano per trovare l’intesa e acquistare a titolo definitivo Xandao, che dallo scorso febbraio al termine della stagione s’è fatto apprezzare in Europa League e nel campionato portoghese con la maglia dello Sporting Lisbona. E un centrale di un metro e 93, veloce nonostante l’altezza, considerato abile nel contrasto e in marcatura: sono le caratteristiche richieste da Petkovic, che cerca aggressività e non palleggiatori sulla linea difensiva. Tare vuole un difensore pronto, Xandao risponde al profilo giusto, anche perché la Lazio non abbandonerà Breno e spera che entro la fine dell’anno una sentenza di secondo grado possa consentire all’ex difensore del Bayern Monaco di abbandonare il carcere. Xandao appartiene alla scuderia della Traffic, ma non ha lo stesso manager di Hernanes. L’agenzia brasiliana lo ha tesserato attraverso il Desportivo Brasil, che nella passata sessione del mercato lo aveva girato in prestito allo Sporting Lisbona. Lotito può subentrare ai portoghesi nel diritto di riscatto, inizialmente fissato sui 3 milioni. La Lazio ha offerto 2 milioni e nelle ultime ore ha rilanciato, alzando la posta. Ora attende una risposta. Xandao è in scadenza 2013 e possiede il passaporto italiano, che gli consentirebbe di essere tesserato da comunitario.

E’ fondamentale trovare in fretta un difensore centrale. Il ds Tare potrebbe ripensare a un obiettivo del passato, anche se molto difficile da centrare. Si tratta di Humberto Rever, brasiliano trattato dalla Lazio nell’estate della Supercoppa di Pechino. E il capitano, un punto fermo dellAtletico Mineiro, capolista attuale nel Brasilerao: due anni fa è stato riscattato a titolo definitivo dal Wolfsburg, dove non era riuscito a ingranare. Ora costa di più: servono 6-7 milioni. E extracomunitario. Come Alexis Rolin, uruguaiano del Nacional Montevideo, convocato dal ct Tabarez per i Giochi di Londra. LInter non lo prenderà, la Lazio può rifarsi sotto. E ufficiale il trasferimento di Yilmaz al Galatasaray. Nilmar è stato ceduto dal Villarreal in Qatar.

Priorità alla difesa e considerando l’indisponibilità di Radu serve anche un terzino sinistro. Balzaretti è sempre più lontano. Il possibile arrivo di Xandao potrebbe diventare il preludio alla cessione di un altro stopper. S’è riaccesa la trattativa con l’Atalanta per Stendardo. E in scadenza 2013 e deve trovare l’accordo economico con Marino e Percassi, che continuano a corteggiarlo. Se Willy accetterà, Lotito proverà ad aprire una trattativa per Federico Peluso, una delle alternative più credibili a Balzaretti. Ma servono almeno 5 milioni per il suo cartellino, è un gioco di sottili equilibri finanziari. Così si può guardare anche alle occasioni: era stato proposto a giugno il terzino danese Simon Poulsen, che si è appena svincolato dall’Az Alkmaar e piace anche al Milan. Due giorni fa è emersa la candidatura dell’uruguaiano Pablo Caceres. Classe 85, ha il passaporto spagnolo, nell’ultima stagione ha totalizzato 28 presenze nella Liga con il Maiorca. Ha un’esperienza da giramondo: ha giocato con il Danubio Montevideo, in Bundesliga con il Duisburg, in Argentina con il Tigre. Può essere preso a parametro zero. Il ds Tare ha avviato il disgelo per arrivare al rinnovo con Diakitè (scadenza 2013). L’Ascoli ha chiesto in prestito o in comproprietà Crescenzi, ex difensore centrale della Primavera di Bollini.






 Seconda uscita per la Lazio. La squadra tornerà in campo nel pomeriggio per affrontare una selezione del Cadore (diretta tv su Sportitalia, 17,30). Doppio test ravvicinato perché domani (stesso orario) si replicherà col Montebelluna (serie D). E probabile che Petkovic decida di impiegare tutti i giocatori disponibili, alternando due formazioni nei primi sessanta minuti e nell’ultima mezzora. Domani potrebbe impiegare più a lungo chi oggi giocherà meno. Lotito è atteso tra domani e domenica ad Auronzo. Intanto ieri nel ritiro biancoceleste si sono presentati i medici della Federcalcio dell’antidoping per i controlli a sorpresa. Mancherà qualche giocatore a Petkovic. Ederson, fermo per la distorsione al ginocchio destro, verrà sottoposto tra lunedì e martedì ai controlli clinici alla Paideia. Stefano Lovati, consulente ortopedico della Lazio, lo visiterà e stabilirà i tempi precisi di recupero. Ieri è tornato a Roma con il medico Stefano Salvatori (che ha fatto staffetta con Roberto Bianchini, neoconsigliere comunale) largentino Scaloni. Oggi verrà sottoposto a una visita dermatologica: soffre per una verruca plantare. A riposo resterà Biava, che due giorni fa non aveva concluso l’allenamento a causa di una violenta pallonata nel basso ventre: gli si è gonfiato l’addome, ieri è stato a riposo. Petkovic spera di poterlo impiegare almeno contro il Montebelluna. Allenamento differenziato per Bizzarri, sofferente per una lieve forma di lombalgia.

Probabile formazione (4-3-3): Marchetti; Konko, Diakitè, Dias, Garrido; Gonzalez, Ledesma, Lulic; Zarate, Kozak, Floccari. A disp. Berardi, Carrizo, Zauri, Stendardo, Cavanda, Cana, Hernanes, Candreva, Onazi, Mauri, Rozzi, Rocchi. Indisponibili: Bizzarri, Scaloni, Biava, Ederson.



IL TEMPO





 In principio sembrava una lieve lesione. Poi, con i giorni, s'è capito che i tempi di recupero di Ederson non saranno poi così corti. Il brasiliano abbandonerà il ritiro e dalla prossima settimana sarà a Roma. Ad Auronzo di Cadore non tornerà di sicuro e c'è la possibilità che il suo rientro in squadra non avvenga neppure per l'ultima tranche di preparazione a Fiuggi. Il «fattaccio» è avvenuto martedì scorso, quando durante una delle partitelle di allenamento il fantasista è corso incontro alla sfera in mezzo al campo e si è ritrovato in un contrasto col connazionale Hernanes. Ederson ha allungato male la gamba: stiramento del collaterale del ginocchio destro.L'unica novità della Lazio2012- 13 finisce così in infermeria. Per lui vengono subito diagnosticati cinque giorni di riposo assoluto, prima di iniziare delle vere cure. Il brasiliano resta solare ad Auronzo, passa il tempo a firmare autografi e a seguire gli allenamenti dei compagni, la gente sembra già amarlo e gli chiede di rientrare il prima possibile. Lui è sorridente,ottimista. Ogni giorno risponde ai suoi sostenitori: «Sto meglio». Anche ieri, dal suo profiloTwitter, ha scritto: «Buongiorno! Oggi tanto lavoro in palestra la mattina e il pomeriggio, tanta voglia di fare bene. Ogni giorno meglio. Forza Lazio!». Sì perché il fantasista,che gira con un tutore alla gamba e le stampelle, fa fisioterapia e palestra per la parte superiore del corpo. Ma l'ottimismo non sembra bastare. Inizialmente i giorni di stop dovevano essere dieci, compresi i cinque di totale riposo. Probabilmente ne serviranno di più. Almeno venti per tornare a spingere sul campo. Ciò vuol dire che buona parte della preparazione dovrà saltarla, che Petkovic dovrà pensare alla sua Lazio con Ederson solo nella testa. Il brasiliano arriverà a Roma tra lunedì e martedì per fare una risonanza alla Paideia. Subito dopo aver ricevuto i risultati, i medici decideranno cosa fare per rimetterlo in piedi.

Ma il neoacquisto non è l'unico a riempire l'infermeria della Lazio. Anche Lionel Scaloni si è dovuto fermare e da ieri sera è a Roma. Ai microfoni di Lazio Style Radio, il dottor Salvatori ha spiegato che dovrà farlo «a causa di una verruca plantare che il ragazzo ha contratto questa estate nel periodo post-campionato e che in questi giorni è riuscito a sopportare e gestire grazie alle cure e ai medicamenti che si fanno in questi casi, è arrivato il momento di fermarsi». Ieri mattina si è alzato con un forte dolore: stamattina nella Capitale bisognerà fare un controllo con un dermatologo. Salvatori ne ha approfittato anche per chiarire che l'altro ieri Biava ha subito un trauma fortuito di gioco e ha riportato una contusione alla regione scrotale, quindi in una zona abbastanza delicata. Ieri mattina «sentiva un po’ di dolore e la zona si era gonfiata. Ha provato lo stesso a svolgere una parte dell’allenamento ma il dolore si è fatto sempre più intenso visto che la zona è delicata, e quindi la cosa migliore era fermarlo». Oggi non  giocherà l’amichevole con il Cadore, forse potrà rientrare domani. Rassicurazioni, invece, sul trauma contusivo alla regione tibiale di Mauro Zarate: «Nulla di importante», dice Salvatori. Chiude l'elenco dell'infermeria Bizarri, che ieri non si è allenato per una lombalgia.








LA REPUBBLICA








CORRIERE DELLA SERA










(DOMANI E DOMENICA DORMO. LA RASSEGNA TORNA LUNEDI' 22. E SENZA PDF PERCHE' NON SO BONO A FALLA)


Offline gondrano

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 20 luglio
« Risposta #1 : Venerdì 20 Luglio 2012, 07:45:06 »
Grazie gvazie

Offline aquilafelyx

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 20 luglio
« Risposta #2 : Venerdì 20 Luglio 2012, 08:15:56 »
domo arigato
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


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Offline NoSurrender

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 20 luglio
« Risposta #3 : Venerdì 20 Luglio 2012, 08:16:39 »
Grazie, oizaL  :)

Ma Hernanes, per favore, noooooo....  :(


Odio il calciomercato.
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oizaL

Re:Rassegna stampa - Venerdì 20 luglio
« Risposta #4 : Venerdì 20 Luglio 2012, 08:17:11 »
(M'ero scordata questa. No, non è vero. In realtà un topic non può contenere più di 20.000 caratteri. Quindi molte volte devo "censurare" alcuni pezzi perché non c'entrano tutti. Stavolta faccio un'eccezione e mi "autoreplico" nel topic, aggiungendo questo articolo che non ho messo prima)



CORRIERE DELLO SPORT




 Tutti si chiedono se la Lazio, con il solo Ederson, si è rinforzata. Petkovic, in realtà, l’ha già cambiata. Sono gli stessi giocatori della passata stagione, con il brasiliano (fermo per una distorsione al ginocchio) e il rientro di Zarate dal prestito all’Inter. Ma più dei nomi sta incidendo il nuovo corso aperto dal tecnico bosniaco-croato, sconosciuto al grande pubblico sino a quando Lotito non lo ha messo sotto contratto, vera sorpresa d’inizio ritiro ad Auronzo. Da Reja a Petkovic, con lo stesso telaio, c’è una profonda differenza. Un vento nuovo nella mentalità di gioco, nei metodi di lavoro, nelle valutazioni dal punto di vista tecnico. Nessuno può ancora sapere cosa diventerà la Lazio. Ma sono bastati pochi giorni di studio, i sorrisi e le parole, i rumours dello spogliatoio e soprattutto l’entusiasmo che ci mettono i giocatori negli allenamenti per capire una verità difficile da contraddire. Prima ancora di conquistare critica e tifosi, che saranno trascinati soltanto dai risultati, Petkovic ha già conquistato il gruppo ed è forse il segnale più atteso, e determinante, per interpretare la stagione entrante. Ha ribaltato la Lazio nell’interpretazione della partita, nel modo di allenarsi dal punto di vista atletico, nelle richieste tattiche ad alcuni giocatori. Dovrà pareggiare Reja nel rapporto, ma i primi segnali emersi dal gruppo sono confortanti. Un breve viaggio aiuta a capire come Petkovic sta già cambiando la Lazio. Con la stessa squadra, è l’inizio di una rivoluzione.

Stessa Lazio, filosofia di gioco agli antipodi. Da Reja a Petkovic, in attesa dei nuovi acquisti, sono bastati pochi giorni di lavoro per vedere subito una profonda differenza di mentalità. E l’argomento non può essere archiviato con la scelta del modulo, peraltro ancora indefinito. La diversità della Lazio sarà nell’atteggiamento. La squadra di Reja giocava d’attesa, aspettava per ripartire, non si scopriva, sapendo che prima o poi le qualità tecniche dei suoi giocatori più forti (da Klose a Hernanes, passando per Mauri) avrebbero prodotto il gol buono per centrare il risultato. Tutti dietro la linea della palla, questa era la strategia, peraltro comune ad una larga parte del campionato di serie A. Rendimento ottimale, divertimento scarso. La sfida di Petkovic è opposta. Ribaltare la mentalità e l’idea di gioco. In tanti davanti alla linea della palla. Il mister di Sarajevo ha chiesto alla Lazio di attaccare, di essere coraggiosa, di andare a riconquistare il pallone nell’altra metà campo. Si attacca con cinque o sei giocatori, ma gli altri devono garantire coperture feroci. Sabato, con i dilettanti di Auronzo, è emersa nitida la richiesta di Petkovic ai suoi centrocampisti. Ledesma, Cana, Hernanes salivano in pressing sino ai limiti dellarea. Servirà una squadra corta, una difesa alta e aggressiva, gli equilibri tattici e tanta gamba per sostenere un tipo di gioco così offensivo. Ma la Lazio si sta allenando sul pressing, sugli scambi veloci, gioca palla a terra, cerca la profondità sulle fasce laterali. Qualche rischio in più, ma anche la possibilità di divertire il pubblico e divertirsi, a patto di crederci. Se i giocatori della Lazio, come è sembrato nell’avvio di ritiro, saranno i primi a pensare che questa sia la strada giusta per ottenere il successo, allora arriveranno i risultati e presto si parlerà dei segreti di Petkovic. Ora si tratta solo di sensazioni e di auspici. Ma ‘lidea che il tecnico arrivato dalla Svizzera abbia già cominciato a sgretolare incognite e diffidenze è qualcosa di concreto per un motivo semplice. Piace ai suoi giocatori. Il timore principale di Lotito nel chiudere il rapporto con Edy Reja era legato allo spogliatoio. Il tecnico friulano, negli ultimi due anni e mezzo, ha tenuto il gruppo, gestito le tensioni e ammorbidito le frizioni tra giocatori e società come nessun altro allenatore era riuscito in passato. Una dote, un valore aggiunto di cui il presidente, scottato dalla stagione della Champions (2007/08), non intendeva privarsi. Nel colloquio avvenuto a metà maggio con Vladimir Petkovic, occhi di ghiaccio e forte personalità abbinati ad un carattere generoso, era però stato colpito in modo positivo. Il bosniaco-croato lo aveva colpito così tanto da decidere il rischio calcolato di affidargli la Lazio. L’ex allenatore dello Young Boys è partito molto bene anche con il gruppo. Sono i primi giorni, d’accordo, ma il feeling sta scoccando. Rispetto a tre anni fa, quando Ballardini si era presentato allo spogliatoio con estrema freddezza, si respira unaria diversa. Petkovic sta parlando molto con i suoi giocatori, è aperto al dialogo, colloquiale. Questo è il motivo per cui nei giorni scorsi ha chiesto di non essere etichettato come un sergente di ferro, non è un’immagine che gli appartiene. Fa lavorare tanto i suoi giocatori, è alto e incute rispetto, trasmette personalità, ma ha anche un sorriso dolcissimo, da uomo generoso. Non a caso, quando lo stipendio del Bellinzona non gli permetteva di vivere di solo calcio, lavorava anche alla Caritas.

E’ piaciuto ai senatori, ma Petkovic ha colpito anche i più giovani e inesperti. Per un motivo semplice. Tratta tutti allo stesso modo, non fa avvertire differenze sul campo. Rimprovera i big se necessario, un aspetto apprezzato da chi riteneva che Reja, compiute le sue scelte, mettesse in discussione prevalentemente i panchinari durante gli allenamenti. I cazziatoni ai titolari erano rarissimi per zio Edy. Petkovic, per adesso, sta tenendo tutti sullo stesso piano: sul campo piace ai suoi giocatori perché la critica è costruttiva. Ti spiega e ti fa vedere dove hai sbagliato. Come un vero maestro di calcio, in attesa che i risultati lo premino e giustifichino la definizione. La costruzione della nuova Lazio di Petkovic sta passando anche attraverso la conversione tattica o il recupero di alcuni giocatori. E’ il caso di Hernanes e Zarate. Già dai giorni in cui Lotito gli aveva affidato la panchina biancoceleste, Vladimir Petkovic aveva pensato a come utilizzare il brasiliano di Recife, volante nel San Paolo e trequartista per due stagioni di fila con la Lazio di Reja. Le prove e gli esperimenti non sono ancora conclusi, il tecnico di Sarajevo sta approfittando del ritiro di Auronzo per verificarne le caratteristiche. L’idea di provare Hernanes alla Pirlo era emersa già un mese fa e ha trovato conferma sul campo. Nella prima amichevole il Profeta si è mosso da regista classico di impostazione, così ha giocato nella ripresa con l’Auronzo, facendo coppia con Cana. Petkovic, durante gli allenamenti, lo ha utilizzato anche da mezzala di un centrocampo a tre.

Petkovic aveva voglia di studiare e conoscere da vicino Mauro Zarate, forse l’unico vero attaccante esterno di cui potrebbe disporre per il 4-3-3. E un patrimonio della società, un talento che potrebbe regalare (se recuperato in pieno) il salto di qualità che serve alla Lazio. Il tandem con Klose fa sognare. Nel test con l’Auronzo, Petkovic ha provato l’argentino da seconda punta centrale, era quasi un vero numero 10. Si muoveva dietro a Kozak. E piaciuto per la disponibilità al dialogo e per l’altruismo. Forse è più maturo Maurito. Oppure Petkovic lo sta riuscendo a prendere per il verso giusto: nei primi giorni di ritiro ha fatto cose che all’epoca di Reja erano impensabili. L’augurio è che continui così. Il rilancio di Zarate può scavare un solco importante rispetto alla gestione passata. Un’altra differenza sostanziale, dal punto di vista tecnico, risiede nella specificità dei difensori centrali. Reja prediligeva gli stopper che sapessero avviare l’azione e impostare il gioco. Petkovic chiede aggressività e marcature strette: sta vedendo i suoi difensori troppo lontani dagli attaccanti. Questo è un aspetto su cui lavorare.

Petkovic ha portato entusiasmo e cultura del lavoro. Si fatica sotto le Tre Cime di Lavaredo, è un impegno duro, ma i giocatori della Lazio sinora non hanno perso il sorriso. Entusiasti del nuovo staff tecnico, «sono bravi» dicono a microfoni spenti. E si tratta già di un buon inizio. Aveva bisogno la squadra biancoceleste di tornare a lavorare, ad allenarsi. L’ultima stagione, segnata da una lunghissima catena di infortuni muscolari, aveva lasciato tutti sorpresi, a partire dallo spogliatoio. E ora cè voglia di mettersi alle spalle il passato, si corre e si mette benzina nelle gambe, sapendo che nei prossimi mesi il motore riuscirà ad assicurare risposte positive. Reja e Febbrari, privi di esperienza in Europa League, l’estate scorsa erano stati costretti ad accorciare la preparazione, diminuendo il lavoro dedicato alla prevenzione degli infortuni. La Lazio si allenava solo sul campo di calcio. Ora esce spesso. Ha fatto scalpore la nordic walking per scalare il Monte Agudo così come nella scorsa settimana Petkovic aveva sorpreso tutti portando la Lazio a correre a bordo lago subito dopo la sveglia, alle 7.45 di mattina, per bruciare i grassi in eccesso.

Le vere novità portate dal preparatore atletico Paolo Rongoni sono altre. E’ un lavoro misto. La Lazio alterna in continuazione fondo, pallone, resistenza alla velocità. Gli allenamenti durano un’ora e quarantacinque minuti. Si varia ogni giorno o quasi il tema. Altissima intensità nel possesso sviluppato attraverso il torello multiplo (si fa in 10 con un jolly e tre squadre da 3 giocatori), le corse nei boschi e non soltanto sul campo. Attraverso la raccolta dei dati, si andrà sempre di più verso una preparazione a gruppi o individuale. Rongoni modulerà i carichi di lavoro in relazione alle caratteristiche dei giocatori, alla capacità aerobica, allo stato di forma monitorato con costanza. Concetti simili applicava dieci anni fa Ivan Carminati, preparatore della Lazio di Eriksson e in una fase successiva di Mancini. Grandissima attenzione alla prevenzione: sessioni di stretching ed esercizi di ginnastica posturale per tonificare il fisico e diminuire il rischio di infortuni.

Offline nanaighel

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 20 luglio
« Risposta #5 : Venerdì 20 Luglio 2012, 08:25:46 »
Grazie e buon riposo

Offline Breizh

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 20 luglio
« Risposta #6 : Venerdì 20 Luglio 2012, 08:48:07 »
Grazie oizaL e buon fine settimana.

Mi sembra molto interessante l'ultimo articolo postato: la sensazione è che ci si divertirà di più quest'anno magari con il rischio di fare qualche punto in meno (impressione personale, ma spero davvero tanto di sbagliarmi).

Offline lollapalooza

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 20 luglio
« Risposta #7 : Venerdì 20 Luglio 2012, 08:56:32 »
Thanks!


Offline simcar

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 20 luglio
« Risposta #8 : Venerdì 20 Luglio 2012, 09:02:07 »
Incredibile come i giornali riportano alcune notizie. Ieri ho letto su qualche sito che hernes era nella lista dei 50 giocatori che potevano interessare il Barça di Tito Villanova. Da qui a dire che Il Bracellona è su Hernanes c'è una bella differnza....

Offline cuchillo

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 20 luglio
« Risposta #9 : Venerdì 20 Luglio 2012, 09:14:03 »
Hernanes ha un grande estimatore in Allegri, da sempre.
La cosa mi ha sempre preoccupato.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline disabitato

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Rassegna stampa - Venerdì 20 luglio
« Risposta #10 : Venerdì 20 Luglio 2012, 09:22:25 »
Grazie per la rassegna quotidiana.

Il buon arzilli non lesina mai una stilettata alla Lazio.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

zorba

Re:Rassegna stampa - Venerdì 20 luglio
« Risposta #11 : Venerdì 20 Luglio 2012, 14:57:30 »
Va bene che si tratta di pura illazione, ma se il Barça facesse un'offerta concreta per Hernanes, a quanto potremmo cederlo, con soddisfazione reciproca?!?

Dai 25 mijoni in su, possiamo parlarne, secondo voi?

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Offline disabitato

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Rassegna stampa - Venerdì 20 luglio
« Risposta #12 : Venerdì 20 Luglio 2012, 15:10:31 »
Lo venderei dai 25 in su.
Però non saprei chi andare a prendere con quei soldi.
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Offline DinoRaggio

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 20 luglio
« Risposta #13 : Venerdì 20 Luglio 2012, 21:06:57 »
Un articolo sulla preparazione atletica e su Rongoni senza citare Zeman, il 21 dicembre 2012 si avvicina a grandi passi.

Un ringraziamento ad oizaL, goditi il meritatissimo giorno di riposo. :)
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline Fabio70rm

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Re:Rassegna stampa - Venerdì 20 luglio
« Risposta #14 : Sabato 21 Luglio 2012, 10:34:36 »
Va bene che si tratta di pura illazione, ma se il Barça facesse un'offerta concreta per Hernanes, a quanto potremmo cederlo, con soddisfazione reciproca?!?

Dai 25 mijoni in su, possiamo parlarne, secondo voi?

 8) 8) 8)

Troppo poco.

Dai 50 mln in su, a meno mi faccio una risata.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!