LA GAZZETTA DELLO SPORT
Oggi risorsa, ma il rischio è che diventi un problema. Dice Vladimir Petkovic: «Vorrei avere in rosa giocatori polisportivi, che conoscano altri sport, sarebbe un arricchimento ». A Formello, durante la stagione, si vedranno dunque esercitazioni prese in prestito dal rugby, dal tennis o dalla pallamano. Domani polisportivi, nell’attesa...polivalenti. Candreva, Ederson, Hernanes, Mauri e Lulic: cinque giocatori che possono muoversi in più ruoli. Tutti a centrocampo, tutti da piazzare: Petkovic lavora per trovare la quadratura giusta alla Lazio.
In fondo lo hanno detto le prove tattiche della prima metà del ritiro. Sulla difesa a quattro non si discute, così i cambi di modulo — per quanto la fase tattica debba ancora entrare nel vivo—hanno interessato soprattutto la disposizione dei centrocampisti. Dal 4-3-1-2 al 4-4-2, con toccata e fuga sul 4-2-3-1: si lavora sulla disposizione in mezzo al campo. La scelta è ampia, e ampie sono pure le soluzioni regalate dagli uomini in rosa. È partito il casting, restano da assegnare i ruoli del film, la scelta sarà fatta a fine ritiro.
Prendi Candreva: interno di centrocampo, esterno nei quattro (così ha giocato l’amichevole contro l’Auronzo) oppure trequartista di destra, che è poi il ruolo nel quale ha chiuso alla grande la scorsa stagione con Edy Reja. Di sicuro è uno degli uomini più in forma. Da ieri il suo riscatto è diventato ufficiale, ma i dubbi sulla volontà di Lotito e Tare non c’erano più ormai da almenoun mese. Petkovic nonlo conosceva a fondo e nel ritiro di Auronzo ha imparato ad apprezzarlo.
Ederson ed Hernanes, invece, l’allenatore li conosceva già. E prima che si facesse male l’ex giocatore del Lione è stata proprio la convivenza tra i due il tema caldo del ritiro. Dove li metto? Dice Ederson: «A centrocampo posso coprire cinque ruoli». Ad Auronzo ne ha fatti tre: trequartista, esterno sinistro di centrocampo e anche quello di centrale, con il compito di costruzione del gioco. Perché la ricerca continua della qualità a cui si riferisce Petkovic è da associare alla volontà del tecnico di mettere giocatori dotati tecnicamente in mezzo, ad avviare l’azione. Ruolo che potrebbe alla fine toccare ad Hernanes, provato prima da mezzala e poi da centrale nel 4-4-2. Più o meno la stessa sorte toccata a Mauri, che sarebbe una risorsa se non ci fosse la spada di Damocle del calcioscommesse: lui ed Ederson sono stati i migliori del primo test con l’Auronzo, scambiandosi continuamente posizione. «Confonderemo gli avversari », è l’idea del tecnico spiegata dall’ex giocatore del Lione.
L’importante è non confondere se stessi con tutte le scelte a disposizione. C’è pure Lulic nel frullatore biancoceleste. L’allenatore ha detto: «Può giocare a centrocampo, da esterno offensivo e anche in difesa, da lui mi aspetto il salto di qualità». In verità lo cerca tutta la Lazio polivalente. Petkovic ha iniziato i provini: va fatta la scelta corretta, il film va girato con gli interpreti giusti al posto giusto.
CORRIERE DELLO SPORT
Non è una visita di cortesia. E un viaggio di lavoro, è un blitz decisivo, ci sono varie missioni da compiere. Igli Tare è piombato in ritiro, è arrivato ad Auronzo di Cadore martedì sera e ieri mattina s’è riunito con Petkovic. Tutto alla luce del sole, è stato un vertice a cielo aperto, s’è svolto in campo, prima dell’allenamento delle 10. Diesse e tecnico sono rimasti a parlare per circa un’ora, hanno affrontato vari temi: il mercato e le strategie interne. E in serata, dopo la scalata del Monte Agudo, Tare e Petkovic si sono confrontati nuovamente e hanno contattato Lotito al telefono. Qualcosa bolle in pentola, la Lazio studia tre colpi e ha dato priorità alla difesa. Petkovic ha bisogno di un centrale e di un esterno sinistro, urgono questi rinforzi: «In fase difensiva dobbiamo stare più vicini all'uomo, è ciò che ancora ci manca», ha detto nella prima conferenza stampa fatta in ritiro, è sembrato un allarme. La difesa non lo convince pienamente, ha bisogno di una pedina in più. E in avanti spera di avere un'alternativa a Klose, un uomo che possa dargli il cambio. Tare è in azione e sta preparando il terreno a Lotito, il presidente potrebbe arrivare ad Auronzo nel week-end.
Tre colpi, due in difesa, uno in attacco. Tre colpi da chiudere, è l’idea della Lazio. Lotito e Tare stanno studiando varie operazioni, l’incontro tra il diesse e Petkovic può essere servito per fissare precisamente gli obiettivi. Finora il mercato biancoceleste ha partorito solo l’acquisto di Ederson, da qui al 31 agosto i tifosi si augurano di avere altri regali. E insieme a loro spera anche il tecnico bosniaco-croato. Due acquisti su tre riguarderanno la difesa, non è solo un’impressione, è una necessità. C’è bisogno di un centrale in più e va rintracciato un esterno sinistro, il buco su questa corsia non si riesce a colmare da anni. Petkovic, nel vertice con il direttore sportivo, ha tracciato il bilancio dei primi dieci giorni di ritiro. Ha iniziato ad analizzare il gruppo, ha provato i giocatori in vari moduli, li ha alternati e associati, li ha sperimentati in tre assetti differenti (il 4-3-1-2, il 4-4-2, il 4-2-3-1). Vlado s’è preso tre settimane di tempo per valutare i 29 convocati (ad Auronzo in realtà ci sono 28 giocatori, Matuzalem è fuori rosa), al termine della prima fase di lavoro sceglierà il modulo base. Lo studio gli è servito per capire dove bisogna intervenire, ora ha le idee più chiare. Il tecnico Petkovic ha trasmesso a Igli Tare le sue impressioni, le sue valutazioni, in base alla relazione il diesse si lancerà sul mercato. Vlado sta plasmando una Lazio nuova nella mentalità e nell’impronta, vuole una squadra organizzata e affamata. Per realizzarla ha bisogno degli uomini giusti.
La priorità è la difesa, i rinforzi vanno scelti in breve tempo. Ma si pensa ad un colpo anche in attacco: l’acquisto era nei programmi da mesi. La Lazio si era lanciata su Yilmaz, un bomber potente e prolifico, l’affare è sfumato (alla fine il turco è andato al Galatasaray). Il club ha voltato pagina e s’è messo a caccia di un altro attaccante. C’è un indirizzo di mercato: si cerca un attaccante potente, capace di spaccare le difese. La giostra dei bomber è ripartita, si lavora a 360 gradi, scrutando il mercato europeo e sudamericano. La Lazio cercherà di accontentare Petkovic, ma dovrà fare i conti con la rosa extralarge e il mercato in uscita. In attacco, ad oggi, ci sono Klose, Zarate, Rocchi, Floccari, Kozak e Alfaro. Sei uomini sono troppi, al massimo ne possono restare cinque. La società vorrebbe cedere Floccari e Alfaro: il primo non ha intenzione di muoversi in prestito, sogna di avere un’altra chance; il secondo è stato richiesto dal Chievo e da alcuni club spagnoli. Il mercato della Lazio deve regalare altre sorprese e la società sta lavorando in questo senso. Il ritiro di Auronzo è entrato nel vivo e Petkovic si sta schiarendo le idee: nei prossimi giorni potrebbero registrarsi novità in entrata, partendo dalla difesa.
Tare in ritiro, i vertici con Petkovic e il filo diretto col presidente Lotito. C’è tanto da fare, la missione del diesse biancoceleste è doppia. Sono state definite le strategie di mercato e vanno sciolti i nodi Diakitè-Zarate. Due storie differenti, due casi da affrontare per delineare al meglio il futuro. Balla il rinnovo del contratto in scadenza nel 2013. Due incontri non sono bastati per arrivare alla firma, c’è stato un piccolissimo avvicinamento, non tale da determinare un nuovo matrimonio tra la Lazio e Diakitè. Non c’è accordo sull’ingaggio, c’è distanza tra domanda e offerta. Tare è sbarcato in ritiro con l’obiettivo di incontrare il giocatore. La società crede in Diakitè, vuole fargli sentire fiducia e stima, non vuole perderlo. Il francese è legato ai colori biancocelesti, ma pensa di meritare un premio per quanto fatto negli ultimi anni, per il comportamento tenuto in campo e fuori (ha uno degli ingaggi più bassi della rosa) e per la crescita dimostrata. Diakitè è un giovane di grande valore, sta raggiungendo la maturità calcistica, è stato autore di un’ottima stagione l’anno scorso, non si fermerà. Petkovic lo sta seguendo da vicino in campo, lo stimola, lo consiglia, lo tiene in grande considerazione. Servono due colpi in difesa, la strategia non prevede la partenza di Diakitè.
Contratti, fronte caldo. La Lazio vuole ridiscutere l’accordo con Zarate, è in scadenza nel 2014. La questione non riguarda la durata, centra l’ingaggio dell’argentino, è pesantissimo. La società punta a spalmare la cifra rinnovando il contratto sino al 2016. L’arrivo di Tare in ritiro può essere letto anche in questa ottica: ad Auronzo è presente Luis Ruzzi, l’uomo che portò Zarate in Italia, è tornato a seguirlo dopo un anno. Ruzzi e Tare potrebbero incrociarsi, in passato c’è stato qualche attrito, le crisi fanno parte del calcio come della vita, per guardare avanti bisognerà superarle. Lo staff di Mauro ha lasciato la porta aperta, in caso di chiamata si accomoderà al tavolo della trattativa e ascolterà la proposta della Lazio. Zarate ha fatto la sua scelta: vuole restare a Roma, vuole giocare accanto a Klose. Ha sposato la Lazio nel 2009, ha vissuto un anno d’esperienza all’Inter, non si è sentito amato. I tifosi laziali l’hanno accolto con gioia e lui s’è presentato nel modo migliore: col sorriso, in buona forma, con la volontà di rinascere. Si è ripreso la maglia 10, è diventato marito e papà, è più maturo. Petkovic lo sta curando e coccolando in campo, lo segue con attenzione, gli parla spesso: «Sta andando bene», ha detto in conferenza stampa. Zarate era scappato da Roma perché non si trovava con Reja, sera sentito escluso ed emarginato. Edy non cè più e Ballardini è un ricordo lontano. La nuova era stuzzica Maurito, la conferma sembra più vicina. Se son rose rifioriranno. Meglio una spalmatura oggi che un divorzio domani?
Si può chiudere, si vuole chiudere. Xandao è in arrivo, la trattativa è avanzata, il week-end può essere decisivo. Il pressing è asfissiante, come quello che Petkovic chiede in campo ai suoi uomini: la Lazio sta trattando senza sosta per avere il difensore centrale brasiliano. Xandao è sotto contratto col Desportivo Brasil, club di Porto Feliz (stato di San Paolo), ma non rientrerà in Brasile. E gestito dalla Traffic, società che segue moltissimi giocatori in Sudamerica: mantiene la maggior parte dei diritti alle prestazioni sportive e determina il futuro. Il Desportivo Brasil è un club di riferimento, non ha potere decisionale. Xandao piace alla società biancoceleste, di lui si sarà parlato sicuramente ieri in ritiro: il diesse Tare ha incontrato Petkovic, c’è stato un doppio vertice di mercato. Un’offerta per il brasiliano è già stata presentata, s’aspetta il via libera. Il giocatore vuole la Lazio, si è promesso a Lotito, ‘lItalia è la sua destinazione preferita (ha passaporto italiano, ha origini legate al nostro Paese). I biancocelesti hanno offerto due milioni di euro per averlo, la richiesta è di tre milioni, si sta lavorando per trovare un accordo. La trattativa è caldissima, la fumata bianca può arrivare da un momento all’altro. Xandao, classe 1988, è in Portogallo, si sta allenando con lo Sporting Lisbona, è la squadra che l’ha tesserato nell’ultima stagione. I portoghesi l’hanno acquisito in prestito con diritto di riscatto, ma non faranno valere l’opzione. La Lazio è in pole, s’è fatta avanti, cerca lo sconto sul cartellino. Xandao è in scadenza nel 2013, tra un anno, ecco perché Lotito non vuole versare tre milioni: ne ha messi due sul piatto, è disposto a migliorare di poco la proposta.
Xandao è la prima scelta per la difesa, il suo arrivo (se l’acquisto sarà chiuso) non basterà per rinforzare il reparto. Si cerca un terzino sinistro, il sogno Balzaretti è difficile da realizzare. Il Napoli ha lanciato un altro assalto e il giocatore non ha sciolto le riserve: «Ho parlato con Balzaretti perchè il Napoli insisteva. Ma lui non vuole andare a Napoli, ha la moglie di Palermo e vuole vivere a Palermo» , ha detto ieri il presidente Zamparini. Balzaretti entro oggi darà una risposta ai siciliani, deciderà se rinnovare il contratto in scadenza tra un anno oppure no. Per la corsia mancina piace Peluso dellAtalanta, ha una valutazione di cinque milioni di euro. Con i bergamaschi cerano stati dei contatti a giugno, il discorso potrebbe riaprirsi. Sul taccuino dei dirigenti c’è il nome di Simon Poulsen, 27 anni, cursore danese, nelle ultime quattro stagioni ha giocato in Eredivisie con lAz Alkmaar. Ma sulle sue tracce s’è messo il Milan, si può acquisire a parametro zero, è un affare che fa gola. Mercato in uscita, forse qualcosa si muove. Il Chievo ha fatto un sondaggio indiretto per Alfaro, l’attaccante uruguaiano non sarà confermato. La società vuole cederlo in prestito, i gialloblù potrebbero uscire allo scoperto a breve. E ufficiale l’acquisto di Antonio Candreva, non c’erano dubbi. L’esterno è in ritiro ad Auronzo di Cadore ed è tra i più in forma. La società ha diffuso questo comunicato sul suo sito: «La S.S. Lazio comunica che Antonio Candreva è ufficialmente un giocatore biancoceleste. E stato formalizzato l’accordo con la società Udinese Calcio con la formula del titolo temporaneo con diritto di opzione con accordo di partecipazione» .
IL TEMPO
L'incontro in Lega tra Lotito e Zamparini non porta a Roma Federico Balzaretti. Fumata grigio scura tendente al nero. Il presidente biancoceleste, interpellato all’uscita dell'assemblea, non parla,ma lo fa per lui il patron del Palermo: «Ci sono state diverse offerte. Anche il ragazzo, con il quale ho parlato, mi ha detto che preferisce restare. Non vuole andare a Napoli, o resta a Palermo o va al Psg». Insomma,Zamparini neanche nomina la Lazio, seppure nei giorni scorsi tra le due società ci siano stati reali contatti. Nonostante il pressing della dirigenza laziale sia stato a tratti asfissiante. I segnali che la trattativa sarebbe stata difficile però c'erano tutti. A iniziare dalle parole della moglie,Eleonora Abbagnale, che lavora a Parigi e spera di vedere il marito giocare dalle sue parti,magari proprio al Psg. Insomma, se andrà da qualche parte il difensore laterale della nazionale non sarà quasi sicuramente a Formello. In attesa di sapere se prenderà un aereo per altra destinazione, ieri sul sito ufficiale del Palermo è stata resa nota la rosa dei siciliani e Balzaretti è nel gruppo con tanto di maglia numero 42. Per la Lazio sembra essere il terzo acquisto sfumato, dopo Yilmaz e Breno. L'attaccante turco sta per fare le valigie destinazione Galatasaray, in seguito a settimane di intense trattative tra il club di Lotito e il Trazbonspor che sembravano essere giunte a una conclusione positiva, ma hanno subito un arresto improvviso quando i presidenti delle sue società non hanno trovato l'accordo non sulla quantità di soldi bensì sul metodo di pagamento. Anche Breno è sfuggito per un soffio, in questo caso però le trattative c'entrano poco: il difensore centrale brasiliano è finito sotto processo per aver incendiato la sua abitazione in Germania nel settembre scorso e i giudici tedeschi l'hanno condannato a 3 anni e 9 mesi di carcere, costringendo a interrompere il trasferimento alla Lazio del giocatore. La dirigenza biancoceleste ora è in cerca di nuove opzioni. In ballo c'è il nome di Xandao, difensore centrale in forza allo Sporting Lisbona, classe '88 e forte fisicamente, di proprietà della società brasiliana di procuratori Traffic. La Lazio avrebbe offerto 3 milioni, ma ce ne vogliono 3,5 per portarlo a Roma. Altro obiettivo potrebbe essere la punta Guidetti del Manchester City: l'agente s'è reso disponibile a parlare di un trasferimento, ma tra le società contatti non ce ne sono ancora. E intanto da ieri Tare è con la squadra ad Auronzo di Cadore. Il diesse ha avuto un colloquio di un'ora scarsa con Petkovic nella prima mattinata. Con ogni probabilità i due hanno parlato di chi potrebbero partire. In cima alla lista ci sono Foggia, Floccari e Carrizo: il Pescara chiama. Si tratta per vendere un pacchetto che potrebbe valere dieci milioni.
LA REPUBBLICA
CORRIERE DELLA SERA
TUTTOSPORT
Petkovic lancia la Lazio in scalata del Monte Agudo, la cima che fa capolino sul ritiro biancoceleste di Auronzo di Cadore: 1600 metri di passeggiata veloce racchette alla mano. Alfaro e Zarate i primi ad arrivare : «Era meglio correre sul campo», hanno commentato. Al rientro l'aquila Olympia per un'ora ha fatto perdere le sue tracce. Dopo averla individuata tra i rami in cima al monte, il falconiere ha fatto
mettere in diffusione l'inno biancoceleste: Olympia ha fatto il suo ritorno in serata.
LIBERO
