"Non puo' esistere nessuna valida Ragion di Stato , procuratore Antonio Ingroia, che possa fermare le indagini e i conseguenti processi per la trattativa Stato-Mafia, conseguenza chiarissima della strage del 27 Maggio 1993 in via dei Georgofili a Firenze, la cosi' detta strage del 41 bis". A sottolinearlo in una nota, Giovanna Maggiani Chelli presidente dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili. "Dietro a quale 'ragion di Stato' si potrebbero mai nascondere omicidi come quello di Caterina Nencioni, Nadia Nencioni, i loro genitori e Dario Capolicchio o il massacro di 48 persone oggi invalide?", si chiede ancora Chelli.
"Cosa giustificherebbe una sua frenata su tutto il fronte, compresa la partenza per il Guatemala a cercare giustizia? Siamo costernati davanti a magistrati che hanno gettato il sasso nello stagno e oggi lasciano titolare dai giornalisti 'Se c'e' stata ragion di Stato torneremo indietro'. Abbiamo sempre avuto dubbi che la Procura di Palermo non ci avrebbe portato da nessuna parte. Oggi quei dubbi si sono trasformati in angosce"
Non sarà che pure Ingroia "tiene famiglia"?...