Io a uno come Berlusconi, che mi avesse fatto diventare la squadra più titolata del mondo, concederei una stagione di transizione ogni tanto.
7 Scudetti: 1988, 1992, 1993, 1994, 1996, 1999, 2004; Uno con il profeta di Fusignate, Arrigo Sacchi; quattro con quinto Fabio Capello, il cunctator, il temporeggiatore; uno con Alberto Zaccheroni ed uno con Carlo Ancelotti.
5 Coppe dei Campioni (o Champions League): 1989, 1990, 1994, 2003, 2007. Due con Sacchi e gli olandesi volanti (Gullit, Van Basten e Rijkaard); uno con Capello e gli slavi (Savicevic e Boban); due con Ancelotti e Inzaghi.
5 Supercoppe europee: due sempre con Sacchi; una ai rigori con Capello; le ultime due con Carletto in panca e Shevchenko e Kakà a maramaldeggiare su Porto e Siviglia.
3 Intercontinentali o Mondiale per Club: le prime con Sacchi e i gregari Chicco Evani, oggi selezionatore della nazionale Under-18, e Stroppa assurti a protagonisti; l’altra con Ancelotti. In mezzo 3 delusioni con Capello (due) e Ancelotti.
5 Supercoppe italiane: il Milan inaugurò, contro la Sampdoria di Vialli e Mancini, l’albo d’oro. In quella vittoriosa notte per 3-1 segnarono Rijkaard, Van Basten ed uno scomparso talento di nome Graziano Mannari. Poi fu Capello a vincere tre volte, prima dell’ultima vittoria con Ancelotti e tre reti di Shevchenko sulla Roma.
1 Coppa Italia: Con Ancelotti.
Poi ci sarebbe pure il Mundialito di Borghi, nel 1987, con il Porto campione d'Europa, il PSG, il Barcellona e l'Inter. Insomma 'na cosa che varrebbe più della coppa delle fiere dei cugini zerotitolati.