Autore Topic: Rassegna stampa - Mercoledì 18 luglio  (Letto 628 volte)

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oizaL

Rassegna stampa - Mercoledì 18 luglio
« : Mercoledì 18 Luglio 2012, 07:43:15 »
PER MANCANZA DI SPAZIO IN UN TOPIC UNICO, LE NOTIZIE SULLA VICENDA "ERODIANI/LOTITO/CALCIOSCOMMESSE" LE TROVATE A PAGINA 10 DEL TOPIC "ERODIANI COINVOLGE LOTITO"




CORRIERE DELLO SPORT





Fabrizio Patania - Ci vorrebbe uno come Rolando, il centrale del Porto, per blindare la difesa della Lazio. Costa 15 milioni, lo tratta il Milan. Petkovic, sul tema acquisti, è stato chiaro: «E difficile trovare giocatori più forti di quelli che sono qui ad Auronzo» . La condanna di Breno ha sconvolto i piani della società biancoceleste, spiazzata dalla Procura di Monaco di Baviera. Il brasiliano aveva già firmato il contratto e sarebbe stato uno dei campioni promessi da Lotito per far crescere ancora il livello dell’organico. Servirà del tempo per riorganizzarsi e trovare la soluzione migliore, su cui il ds Tare sta lavorando. Ieri ha raggiunto Petkovic e la squadra nel ritiro di Auronzo. Preparerà il terreno in attesa dell’arrivo di Lotito. Due nodi da sciogliere: il rinnovo di Diakitè, la conferma o meno di Zarate.

Priorità alla difesa. Piace il centrale di proprietà del Desportivo Brasil, classe 88: negli ultimi sei mesi ha giocato in prestito con lo Sporting Lisbona, 10 presenze in campionato da febbraio a maggio, altre 7 in Europa League. S’è fatto apprezzare. Tare lo conosceva già dal 2009, quando era stato in Brasile. Alexandre Luiz Reame, detto Xandao, è transitato anche dal San Paolo, ha incrociato Andrè Dias (che poche settimane più tardi si sarebbe trasferito alla Lazio) e ha giocato con Hernanes. E’ alto un metro e 93, ha anche il passaporto italiano. Il Desportivo Brasil ha chiesto 3 milioni, Lotito e Tare sono partiti da 2 milioni di offerta. E in scadenza 2013. Xandao spinge per arrivare alla Lazio. E l’opzione più calda.

Si parlava di sondaggio. E stato riproposto a Lotito un altro centrale brasiliano con passaporto italiano. Si tratta di Bruno Uvini, classe 91, centrale del San Paolo su cui sta lavorando anche la Roma. Al ds Tare non piace, già a gennaio non aveva caldeggiato questa candidatura.

Alla Lazio interessa di più Rolin, l’uruguaiano, convocato dal ct Tabarez per le Olimpiadi di Londra, centrale del Nacional Montevideo. E ambidestro, può coprire tutti e quattro i ruoli della linea difensiva. Costa 5 milioni, lo ha bloccato lInter, dopo i Giochi il prezzo potrebbe lievitare. Lotito e Tare ne hanno parlato con DIppolito, lo stesso agente di Ledesma e Alfaro. L’attaccante uruguaiano, arrivato a gennaio dal Danubio, è stato richiesto dal Chievo. La Lazio è disponibile al prestito oneroso, non gratuito.

Rhodolfo è il gioiello del San Paolo, classe 86, centrale gestito da Joseph Lee, il manager di Hernanes. Il club paulista chiede 7 milioni per il suo cartellino, in scadenza 2016. Altro brasiliano, con passaporto olandese, è Douglas, stopper del Twente, classe 88. Tra un anno si svincola.

Lotito spera ancora di arrivare a Balzaretti. Sono ore decisive. Tra oggi e domani l’esterno azzurro e il Palermo decideranno se rinnovare il contratto o dirsi addio. Possibile il contatto in Lega tra Lotito e Zamparini. Su Balzaretti ci sono anche il Napoli (forte) e la Roma. Lui preferirebbe raggiungere la moglie (e Leonardo) a Parigi. Il PSG non è mai uscito allo scoperto. Due giorni fa il manager Alessandro Moggi ha incontrato Balzaretti a Ibiza, dove si trova in vacanza. Situazione in bilico.

Petkovic aspetta il terzino sinistro e valuta i centrali. Su Stendardo è tornata a farsi avanti l’Atalanta. Federico Peluso era e resta una candidatura alternativa a Balzaretti. Marino sera informato su Floccari, che intende restare alla Lazio. Se non arriva una proposta a titolo definitivo non si muoverà.

E ‘sicuro ma non ancora ufficiale il passaggio di Ylmaz al Galatasaray. Il bomber turco ha dato la colpa al Trabzonspor del mancato trasferimento alla Lazio. «C'erano 5-6 squadre su di me, ma nessuna disposta ad un'offerta concreta. La Lazio aveva fatto un'offerta molto allettante, avevo deciso di giocare in Italia. Avevo firmato anche un contratto preliminare, ma non credevo potesse essere così difficile gestire un trasferimento. La Lazio voleva pagare due rate da 3,5 milioni, ma il Trabzonspor non ha accettato. Avevo messo la Lazio prima di tutto».





Continuano i contatti tra il Pescara e la Lazio per Pasquale Foggia. S’è fatto avanti con decisione il Modena per Tommaso Ceccarelli, attaccante classe 92, ex Primavera rientrato dal prestito alla Juve Stabia. Lotito avrebbe intenzione di farlo giocare a Salerno. E un talento che può trovare collocazione anche in B. Sondaggi di Lanciano e Bari, nelle ultime ore ci sta provando il nuovo Modena, che in panchina lancerà Dario Marcolin e Pippo Pancaro, un altro vecchio laziale, come vice. Alessio Secco e il ds Cannella tenteranno di convincere Lotito. A gennaio Zeman voleva Ceccarelli a Pescara, ma la Lazio non era convinta della cessione con diritto di riscatto sulla comproprietà. Ora si lavora sul prestito secco. Ceccarelli, come altri ragazzi in attesa di sistemazione, non è stato convocato per Auronzo.

Dalla Roma alla Lazio passando per l’Inter. Ieri a Formello si è legato alla società biancoceleste con un biennale Gianmarco Falasca, classe 93, centrocampista nato a Zagarolo e cresciuto nel settore giovanile della Roma. Ha vinto lo scudetto Allievi a Trigoria con Stramaccioni, si è ripetuto nel 2011 con la Primavera di De Rossi, ha giocato con l’Inter di Bernazzani a Gubbio i play off scudetto, battendo in finale proprio la Lazio. Era svincolato. Giocherà nella Primavera di Bollini.

Da oggi, sino al 28 luglio, scatterà la nuova campagna riservata in prelazione ai possessori della Tessera Millenovecento. La vendita libera partirà il 30 luglio.





Tutti chiedono di Miro Klose. Ma dov’è? Quando arriva? Se lo chiedono i tifosi sugli spalti, se lo chiedono i bambini nel villaggio biancoceleste. Sorpresa: Klose è già a Roma, ieri è stato avvistato nella Capitale. E sbarcato in città, ha completato la vacanza vissuta in Sardegna con la sua famiglia. I programmi iniziali erano questi: si sarebbe unito al gruppo il 30 luglio. Nelle prossime ore si saprà se il piano sarà confermato o se il tedesco anticiperà il rientro in squadra sbarcando nel ritiro di Auronzo di Cadore. E un professionista esemplare, sta seguendo la Lazio da lontano. E’ stato protagonista agli Europei, si è ricaricato e ha smaltito la delusione vissuta a causa dell’eliminazione in semifinale. Klose conoscerà presto Petkovic, si ritufferà nel mondo biancoceleste. Ha confermato il suo amore al club nelle scorse settimane, l’ha fatto nel momento in cui s’erano diffuse strane voci di mercato, quelle relative all’interesse del Barcellona nei suoi confronti. Klose sta arrivando, sta per tornare a giocare con la Lazio. Lo aspettano tutti, anche i compagni. Lo aspetta in particolare Mauro Zarate, sogna di esibirsi al suo fianco. Si sono conosciuti l’anno scorso, ma hanno giocato pochissimo insieme. Se l’argentino rimarrà, insieme a Klose potrà formare una coppia d’attacco spettacolare e letale. Klose è di nuovo in Italia, la voglia di Lazio potrebbe spingerlo a partire di corsa per raggiungere i compagni. Se non sarà così, l’appuntamento con i tifosi è fissato nel ritiro di Fiuggi, seconda parte del precampionato (dovrebbe iniziare il 31 luglio). L’esordio di Klose in amichevole potrebbe avvenire il 7 agosto a Salerno, nella sfida che vedrà di fronte la Salernitana e la Lazio (fischio d’inizio alle 20.45).




LA GAZZETTA DELLO SPORT






 Fanno tutti i brasiliani, in questa estate della Lazio. Ederson si ferma, dopo un contrasto con Hernanes. Matuzalem resta in castigo e spera nel perdono, mentre Xandao prepara le valigie: lo aspetta Andre Dias al centro della difesa. Siamo ad Auronzo, Veneto: l’Austria è pochi km più in là, ma qui si parla portoghese. Lo facevano anche in campo ieri mattina Hernanes ed Ederson, prima che in un normale scontro di gioco l’ex giocatore del Lione si fermasse toccandosi il ginocchio destro. Attimi di paura, Ederson ha lasciato il campo zoppicando. La diagnosi è una distorsione al ginocchio «con interessamento parziale del legamento collaterale mediale», come spiegato dal dottor Salvatori attraverso il suo blog. C’è una piccola lesione del collaterale, ma non sarà necessario l’intervento chirurgico. Per cinque giorni Ederson indosserà un tutore e camminerà con l’aiuto delle stampelle, per evitare sovraccarico del ginocchio interessato. Lo step fondamentale sarà 48 ore dopo l’infortunio: domani saranno nuovamente verificate le condizioni, se il brasiliano dovesse ancora avvertire dolore a quel punto si renderà necessario ricontrollare il collaterale e il menisco interno. Tempi di recupero? Circa tre settimane, Ederson dovrebbe saltare anche la seconda fase di preparazione a Fiuggi: non è il caso di affrettare i tempi. Il ginocchio infortunato è comunque il destro, non quello operato a Lione negli anni scorsi. Il brasiliano si è però spaventato: ha temuto il peggio, poi l’esito lo ha confortato. «Presto tornerò in forma », ha rassicurato attraverso twitter. Resterà comunque in ritiro: nelle prossime ore sarà raggiunto dalla moglie e dal figlio. E farà un lavoro alternativo rispetto ai compagni: certamente oggi pomeriggio non andrà sul monte Agudo per la corsa in salita studiata da Petkovic.

Non farà lo scalatore neppure Xandao, ma il difensore in prestito allo Sporting Lisbona dal Desportivo Brasil potrebbe essere presto in ritiro con la Lazio. Ora è in Spagna, al lavoro con il club portoghese, in attesa di un cenno per partire. La trattativa continua, la Lazio ha scelto lui come rinforzo per la difesa e i contatti sono quotidiani. Lo Sporting è in difficoltà economica e non eserciterà il diritto di riscatto a 3 milioni di euro. La stessa cifra richiesta a Lotito, che finora ha offerto poco più di 2 milioni: le parti non sono lontane, la differenza può essere colmata e c’è la volontà della Lazio di farlo. Volontà che c’era pure per Yilmaz: «Avevo firmato pure un precontratto», ha rivelato l’attaccante turco. L’affare è saltato per le modalità di pagamento. Ora Lotito è concentrato sulla difesa. E oltre a Xandao tiene d’occhio Balzaretti: il terzino sta valutando un’offerta di rinnovo del Palermo, Lotito è in pressing sull’agente Alessandro Moggi. Certo, tutto sarebbe più facile se si riuscisse ad alleggerire il monte ingaggi: in uscita ci sono Sculli, Matuzalem (per lui ancora niente perdono), Foggia, Floccari e Stendardo. Se si aggiunge la possibile spalmatura del contratto di Zarate, sarebbe una «spending review» da 15 milioni di euro lordi. Ci lavorerà il d.s Tare, arrivato ieri sera nel ritiro di Auronzo.






E’ il gigante dai piedi buoni: si chiama Xandao, la Lazio lì dietro ha deciso di imparare il portoghese. Lui e Andre Dias: potrebbe essere questa la coppia di centrali titolari della prossima stagione. La trattativa è calda, i prossimi giorni saranno decisivi in un senso o nell’altro. Il giocatore aspetta solo un cenno per lasciare il ritiro di Cartaya, nel sud della Spagna, e raggiungere la Lazio, magari già ad Auronzo di Cadore. Xandao piace a tutti: al d.s. Tare, ad esempio, e allo stesso Petkovic che ha dato il suo benestare all’operazione. Chissà che i due non ne abbiano parlato già ieri sera: il dirigente albanese è infatti arrivato in ritiro per fare il punto della situazione con il tecnico croato. Ma chi è Xandao? E’ uno che in sei mesi ha conquistato lo Sporting Lisbona (è arrivato in Portogallo lo scorso gennaio). La notizia dell’interessamento della Lazio ha scatenato su internet le reazioni sdegnate dei tifosi dello Sporting: «Ma perché lo lasciamo partire?», il commento più gettonato. In campo ha convinto tutti. Soprattutto lo staff tecnico, che nel giro di pochi giorni gli ha affidato una maglia da titolare al fianco dell’ex milanista Onyewu. Gioca sul centrosinistra, lo Sporting lo aveva rilevato in prestito dal Desportivo Brasil ma ora non ha i soldi per riscattarlo alla cifra di tre milioni di euro. E qui si è inserita la Lazio. E’ brasiliano, ma ha il passaporto italiano: i nonni italiani emigrarono in Sudamerica.

La Lazio lo seguiva da tempo e lui non ha mai nascosto l’ambizione di giocare nel campionato italiano: «Mi piace la Serie A», ha rivelato anche di recente. Lo Sporting ha già pensato al suo sostituto — l’olandese Boulahrouz, ex Stoccarda —, segno evidente che si è rassegnato a perderlo. Con lo Sporting ha giocato con la maglia numero 93. Non è l’anno di nascita (è nato il 23 febbraio 1988 ad Araçatuba), ma la sua...altezza: 193 centimetri per 88 kg di peso forma, un gigante. Bravo di testa, ovviamente, piedi buoni, discreto senso dell’anticipo, forse un po’ lento ma di sicuro con grandi margini di crescita.Ha sempre considerato il Portogallo come trampolino di lancio per i campionati europei più prestigiosi. La Lazio non è la prima squadra italiana che lo tratta: in passato è stato accostato alla Roma, pure il Palermo lo ha seguito a lungo. Roberto Mancini lo ricorda ancora: in Europa League— era l’8 marzo scorso— il Manchester City fu sconfitto in Portogallo da un colpo di tacco di Xandao. Colpo da brasiliano.

















IL TEMPO





Che centrare l'obiettivo Champions sarà come arrivare in cima a una montagna i giocatori già lo sapevano. Quello che non sapevano è che la montagna dovranno scalarla veramente. E dovranno farlo oggi. Se a pochi chilometri da Petkovic, in quel di Riscone di Brunico il giallorosso Zeman ha rispolverato i famosi gradoni e la corsa con i sacchi che da sempre contraddistinguono le preparazioni atletiche del boemo, qui ad Auronzo di Cadore il biancoceleste punta sull'«alpinismo». Non sarà una gita di piacere. Appuntamento con tutta la squadra per salire sulla punta estrema del Monte Agudo. 1.600 metri ripidissimi, lungo un sentiero in mezzo al bosco, alternando una corsa pe potenziare i muscoli delle gambe a una passeggiata veloce. Si partirà dalla base della montagna, che si trova proprio di fronte al ritiro della Lazio. I giocatori,che già da ieri parlano tra di loro dell'esperimento atletico, avranno probabilmente un equipaggiamento adatto alla scalata. Scarpe da ginnastica - quasi da trekking – e magari qualche paio di racchette al seguito in caso di bisogno per i passaggi più ripidi. A metà strada ci sarà un primo stop per verificare in quali condizioni è il gruppo. Se sarà possibile, allora, si andrà avanti fino a su, fino al rifugio di «Malon» che domina tutta la valle. Lì si farà «rifornimento »: acqua e qualcosa da mettere sotto i denti per riprendere le forze( la scalata sarà di pomeriggio e allora sarà una merenda sostanziosa).

Petkovic e il preparatore atletico Rongoni saranno assieme ai ragazzi. Parte dello staff, invece, dovrebbe andare in seggiovia. Di sicuro la prenderà il falconiere Juan per portare sulla vetta l'aquila Olympia. L'idea è di farla volare davanti alle tre cime di Lavaredo, ma bisognerà conoscere sul posto le condizioni dei cieli per liberarla. Proprio tra queste montagne, infatti, vivono altre due aquile reali selvatiche che proteggono il proprio territorio e non devono venire a contatto con Olympia che da tempo non è più in cattività. In discesa sarà tutto più facile. I giocatori prenderanno la seggiovia dal rifugio fino a valle. O meglio,non proprio a valle. I ragazzi si fermeranno a metà strada e l'ultimo tratto, invece, lo percorreranno sul fan-bob: una monorotaia su cui monteranno i calciatori che scenderanno a 45 km orari. Tutto rientra nella filosofia di Petkovic: miscelare il lavoro fisico al divertimento che sul campo si traduce in esercizi con il pallone e sul Monte Agudo vuol dire fan-bob.

La scalata è solo l'ultima novità della Lazio. Anche ieri, infatti, è andata in scena l'ormai nota corsa all'alba (ore 7.30) e a stomaco vuoto intorno al lago. Poi in mattinata prima sessione vera con riscaldamento, torello e qualche esercizio tecnico. Petkovic cura molto la fase di possesso e non possesso palla con particolare attenzione ai centrocampisti. Nel pomeriggio stessa logica ma con più intensità. Il tecnico ha diviso in quattro squadre il gruppo. Le mini partite hanno esaltato il pubblico, più numeroso rispetto ai giorni scorsi, e le qualità di Konko,Floccari,Hernanes e Candreva. Petko ha chiesto velocità nello stretto e movimenti rapidi con un possesso palla che, a tratti, poteva essere sostenuto solo di prima. Chiusura della sessione pomeridiana con stretching e defaticante. Oggi c'è un monte da scalare.












LA REPUBBLICA








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Offline aquilafelyx

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Re:Rassegna stampa - Mercoledì 18 luglio
« Risposta #1 : Mercoledì 18 Luglio 2012, 08:05:05 »
Thanks !
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline Eagles71

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Re:Rassegna stampa - Mercoledì 18 luglio
« Risposta #2 : Mercoledì 18 Luglio 2012, 08:06:45 »
Grazie oizaL
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

borgorosso

Re:Rassegna stampa - Mercoledì 18 luglio
« Risposta #3 : Mercoledì 18 Luglio 2012, 08:21:08 »
allenamento modello zeman...

ma mica lo sapevo che solo zema faceva allenare i giocatori.

Offline blackdahlia

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Re:Rassegna stampa - Mercoledì 18 luglio
« Risposta #4 : Mercoledì 18 Luglio 2012, 08:49:18 »
Grazie Oizal!!

allenamento modello zeman...

ma mica lo sapevo che solo zema faceva allenare i giocatori.

Zema ora è il "protoallenatore", un po' come giggierico l'anno scorso....
"Mio fratello è figlio unico perché è convinto che Chinaglia non può passare al Frosinone"
Ciao Giorgio

Offline lollapalooza

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Re:Rassegna stampa - Mercoledì 18 luglio
« Risposta #5 : Mercoledì 18 Luglio 2012, 08:50:52 »
!sknahT


Offline NoSurrender

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Re:Rassegna stampa - Mercoledì 18 luglio
« Risposta #6 : Mercoledì 18 Luglio 2012, 08:51:26 »
allenamento modello zeman...

ma mica lo sapevo che solo zema faceva allenare i giocatori.

Sì, infatti. Che fastidio, ci si mette pure "Il Tempo" :-X


E sempre grazie oizaL  :)

"No retreat, baby, no surrender"


Offline nestorburma

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Re:Rassegna stampa - Mercoledì 18 luglio
« Risposta #7 : Mercoledì 18 Luglio 2012, 09:02:37 »
L'articolo del Tempo sembra scritto da biscardi sotto acido.


Grazie oizaL.
E la Storia? La Lazio ha 111 anni, nelle ultime stagioni ha vinto una Coppa Italia e una Supercoppa. Le altre non mi pare. E si è sempre chiamata Lazio, non Napoli Soccer. Facile ripartire dalla C e non sanare i debiti pregressi come ho fatto io. Però la storia, almeno quella, la perdi.