Autore Topic: Sessantotto  (Letto 6161 volte)

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Offline Karmilla

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Sessantotto
« : Sabato 5 Ottobre 2019, 11:12:22 »
Ok, se ne parlava e io –  in spregio al più elementare buonsenso – lo faccio: questo è il topic sul '68.

Lo apro non perché ami i bagni di sangue fratricidi tra utenti ma perché sono curiosa, io che son arrivata 20 anni dopo, di sapere cosa e come è stato per voi questo periodo, di cui ho sentito dire tanto e in modo molto polarizzato, ma su cui ho avuto davvero poche discussioni pacate.

Mi permetto di impostare il topic come una specie di intervista, a cui può rispondere chi ne avrà voglia, tanto è fine settimana e cinque ore e mezza ce le avete tutti (scherzo). Chi non ce l'ha faccia come gli pare che siamo in democrazia 😁😁 .


Come descriveresti il '68 ad un alieno che non ne ha mai sentito parlare?


É stato davvero un periodo di grandi cambiamenti, o si è creato un po' un mito che non ha motivo di esistere?


Quali erano le principali rivendicazioni all'epoca? Quale era il contesto in cui queste rivendicazioni maturavano? Secondo te c'è qualcosa che noi venuti dopo non riusciamo a capire dell'Italia di allora e che giustifica (o non giustifica) quel periodo?

Quale è stato il tuo coinvolgimento all'epoca? Partecipavi attivamente, facevi attivamente opposizione, guardavi distaccato?

Mi parleresti di un'esperienza che hai avuto e che ti ha particolarmente colpito in quegli anni?


Quali sono stati i principali pregi del movimento? Non le conquiste (domanda a parte), ma proprio i pregi del movimento in sé per sé. Ad esempio, ha avvicinato più persone alla politica?

Quali sono state le principali conquiste?

Quali sono stati i principali difetti del movimento?

Che ruolo avevano secondo te i partiti nel '68? (Ok, la domanda è molto generica quindi provo a circoscriverla: a me viene da pensare che il PCI sostenesse le proteste e con lui l'area della sinistra e gli altri partiti le avversassero. Questa idea è corretta? E i partiti di sx come si rapportavano al movimento? Lo controllavano, aspiravano a controllarlo, lasciavano spazio alle varie rivendicazioni? E quelli di cdx?)

In che rapporto sono, secondo te, il '68 ed i successivi eventi degli anni di piombo?


Secondo te senza il '68 l'emancipazione femminile e l'accesso ai diritti riproduttivi, e tutta l'evoluzione che c'è stata negli anni '70 (es. divorzio, riforma del diritto di famiglia, legalizzazione dell'aborto) ci sarebbero stati ugualmente?

Secondo te, l'esperienza del '68 ed il giudizio sul '68 possono essere influenzati dall'estrazione sociale, dal contesto familiare in cui si cresceva e dall'età che si aveva? In altre parole, un giovane studente, un operaio o  una casalinga come possono aver vissuto questo periodo? Lo descriveresti come un'esperienza trasversale o settoriale?

Cosa pensavi del movimento all'epoca?


Qual'è il tuo giudizio, a tanti anni di distanza? Coincide con le idee che avevi all'epoca? Se no, cosa è cambiato e perché?


Perché credi ci siano giudizi tanto polarizzati? C'è qualcosa nelle posizioni opposte alle tue che ti senti di condividere pur con qualche riserva?

Cosa abbiamo guadagnato grazie al '68 e cosa abbiamo perso a causa di esso? E quali promesse non sono state mantenute?


Qual è secondo te un mito che ancora aleggia sul '68?

(simile alla precedente ma anche no) Cos'è che le generazioni successive non hanno capito del '68, nel bene e nel male?

Cos'è che non hanno capito (se c'è qualcosa) le generazioni precedenti?

Annotazioni libere:


Grazie mille a chi darà il contributo.  ;D
Come si fa la citazione spacchettata tanto lo sappiamo tutti, no?
Citazione da: franz_kappa
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Panzabianca

Re:Sessantotto
« Risposta #1 : Sabato 5 Ottobre 2019, 11:25:27 »
Periodo controverso.

Forse l'inizio di tante cose che altrimenti ci avrebbero messo del tempo a quagliare (immagino sia questo il punto di vista di Jim, il quale da par suo ce le illustrerá), o forse solo una grande, enorme bolla di sapone (immagino invece sia quello di Frusta e, probabilmente, il mio).

Nasco nel '70 e ne ho solo sentito parlare.

Preferisco, dunque, che prenda parola chi, pur da giovanissimo, direttamente e di persona ne ha percepito e odorato gli umori.

Bel topic.




Offline Karmilla

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Re:Sessantotto
« Risposta #2 : Sabato 5 Ottobre 2019, 11:33:46 »

Preferisco, dunque, che prenda parola chi, pur da giovanissimo, direttamente e di persona ne ha percepito e odorato gli umori.

Sì, spero anche io che partecipino i diretti testimoni. Penso anche ad Arch, forse pure Giamma e Cartesio (mo' me menano perché gli sto indicando proprio loro...). Non so chi altro era già grandino all'epoca. Domani comunque faccio le stesse domande al babbo, lui è del '55 quindi era proprio giovane ma a quanto so gli anni '70 li ha vissuti intensamente  8)
Citazione da: franz_kappa
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Citazione da: franz_kappa
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Re:Sessantotto
« Risposta #5 : Sabato 5 Ottobre 2019, 12:15:13 »
un po' è in topic, un po' è off topic ma laziale:
https://www.repubblica.it/dossier/sport/la-partita-della-vita/2019/09/30/news/lazio_scudetto1974-237343410/?fbclid=IwAR0oqvKCgH1UHJXzfLGJPgHFnmOMsMSJN4CicOTgu3Wy2M1LAHeED1EopYQ
Di quella domenica ricordo tutto, anche che sono tornato a casa a piedi per via dell'austerity e la mia macchina era a targa dispari.
All'ultimo assalto Luciano infila una porta stregata e l'Olimpico salto' in area.
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Re:Sessantotto
« Risposta #6 : Sabato 5 Ottobre 2019, 12:35:56 »
Tornando al '68  e allacciandomi all'articolo, postato da TD, ti sintetizzo il mio pensiero sul sessantotto (io avevo 16 anni ed ero alle superiori ma frequentavo i movimenti universitari di sinistra post PCI), bene il '68 ma ancor prima il '64 americano sono stati per i giovani di allora quello che e' stato lo scudetto della Lazio nel '74.
Lo sdoganamento di un'idea e la presa di coscienza che non potevamo essere piu trattati da scolari ma da studenti con un metodo di insegnamento a mezzo confronto.
Nella Societa' c'eravamo e contavamo perche' li si stabili il principio che non contava solo chi produceva e creava ricchezza, sia essi imprenditori o maestranze.
Io ricado in quell'esempio di famiglia a cui hai accennato tu.
Padre colletto blu e sindacalista CGIL, madre casalinga, fratello maggiore... discussioni a non finire con arroccamenti sugli insegnamenti del vecchio PCI incontrovertibili anzi dogmatici.
L'emancipazione femminile e tutti i successi dei diritti civili, certo che sono figli di quel periodo, forse ci sarebbero stati ma molto rallentati
Del 68 e' figlia anche la legge del voto ai diciottenni e della maggiore eta non piu a 21 anni.
Purtroppo sono figlie di quel periodo anche le BR, che hanno definitivamente chiuso in modo tragico l'affermazione di un'idea.
Noi in quegli anni abbiamo assaporato, anche se in modo effimero, la liberta' delle idee e la fratellanza con popoli lontani che lottavano per gli stessi principi, ed io non mi pento di niente!
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Re:Sessantotto
« Risposta #7 : Sabato 5 Ottobre 2019, 13:02:36 »
Giovine Karmilla, essendo sicurissimo che se intervenissi il tuo topic andrebbe a meretrici, non interverrò per dire la mia su quel periodo, nel caso, ma solo (quindi senza scatenare polemiche) per collocare nel periodo storico preciso alcuni avvenimenti. Uno lo ha sballato l' amico Cartesio (che però è giustificato dal fatto che è più giovane di me e di Arch) collocando due anni prima i fatti di Valle Giulia, che in realtà avvennero il primo di marzo del 68 (Arch che era lì te può confermare) e dimenticando altre due occupazioni, cioè quella della facoltà di lettere da parte di almeno tre organizzazioni di sinistra e quella Legge da parte del Fuan.

Per il resto, dato che l' argomento lo abbiamo trattato in pvt io e la persona che più stimo in questo forum, e cioè Arch, se davvero ti interessa sapere come l' abbiamo vissuta da ventenni e come la vediamo oggi, ti posso mandare in pvt (se lui è d' accordo) le mail che ho spedito a lui, lui , se vuole, quelle che ha spedito a me. Se poi (è anziano, lo devi capì  ;)) se le è perse nn te preoccupà che le ho conservate io.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:Sessantotto
« Risposta #8 : Sabato 5 Ottobre 2019, 13:10:28 »
Giovine Karmilla, essendo sicurissimo che se intervenissi il tuo topic andrebbe a meretrici, non interverrò per dire la mia su quel periodo, nel caso, ma solo (quindi senza scatenare polemiche) per collocare nel periodo storico preciso alcuni avvenimenti. Uno lo ha sballato l' amico Cartesio (che però è giustificato dal fatto che è più giovane di me e di Arch) collocando due anni prima i fatti di Valle Giulia, che in realtà avvennero il primo di marzo del 68 (Arch che era lì te può confermare) e dimenticando altre due occupazioni, cioè quella della facoltà di lettere da parte di almeno tre organizzazioni di sinistra e quella Legge da parte del Fuan.

Per il resto, dato che l' argomento lo abbiamo trattato in pvt io e la persona che più stimo in questo forum, e cioè Arch, se davvero ti interessa sapere come l' abbiamo vissuta da ventenni e come la vediamo oggi, ti posso mandare in pvt (se lui è d' accordo) le mail che ho spedito a lui, lui , se vuole, quelle che ha spedito a me. Se poi (è anziano, lo devi capì  ;)) se le è perse nn te preoccupà che le ho conservate io.

Magari! Ve ne sarei grata.

Aggiungo: che vuoi che sia un topic che va a meretrici su questo foruma  ;D ;D ;D l'OT è la mia specialità! Ma se davvero preferisci non esprimerti, quella che paventi è un'ottima soluzione (sempre che le soluzioni si "paventino")
Citazione da: franz_kappa
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Re:Sessantotto
« Risposta #9 : Sabato 5 Ottobre 2019, 13:10:50 »
Tornando al '68  e allacciandomi all'articolo, postato da TD, ti sintetizzo il mio pensiero sul sessantotto (io avevo 16 anni ed ero alle superiori ma frequentavo i movimenti universitari di sinistra post PCI), bene il '68 ma ancor prima il '64 americano sono stati per i giovani di allora quello che e' stato lo scudetto della Lazio nel '74.
Lo sdoganamento di un'idea e la presa di coscienza che non potevamo essere piu trattati da scolari ma da studenti con un metodo di insegnamento a mezzo confronto.
Nella Societa' c'eravamo e contavamo perche' li si stabili il principio che non contava solo chi produceva e creava ricchezza, sia essi imprenditori o maestranze.
Io ricado in quell'esempio di famiglia a cui hai accennato tu.
Padre colletto blu e sindacalista CGIL, madre casalinga, fratello maggiore... discussioni a non finire con arroccamenti sugli insegnamenti del vecchio PCI incontrovertibili anzi dogmatici.
L'emancipazione femminile e tutti i successi dei diritti civili, certo che sono figli di quel periodo, forse ci sarebbero stati ma molto rallentati
Del 68 e' figlia anche la legge del voto ai diciottenni e della maggiore eta non piu a 21 anni.
Purtroppo sono figlie di quel periodo anche le BR, che hanno definitivamente chiuso in modo tragico l'affermazione di un'idea.
Noi in quegli anni abbiamo assaporato, anche se in modo effimero, la liberta' delle idee e la fratellanza con popoli lontani che lottavano per gli stessi principi, ed io non mi pento di niente!

Grazie Jim, molto interessante.  ;)
Citazione da: franz_kappa
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Offline Arch

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Re:Sessantotto
« Risposta #10 : Sabato 5 Ottobre 2019, 14:28:29 »
Karmilla, nel 1968 ero iscritto al 2° anno di Architettura a Valle Giulia. Il '68 l'ho vissuto e ne ho condiviso attivamente le passioni, i significati, le azioni dal suo interno. Per rispondere alle tue domande con serietà e verità ci vorrebbe veramente una settimana. Potrò formulare qualche pensiero nel tempo ma ti dico che è stato, e non perché ero giovane, il periodo più formativo della mia vita e ringrazio gli astri di averlo vissuto totalmente. Quel che è certo è che la maggior parte dei libri e dei saggi scritti sul '68 scontano la visione distorta di molti autori da una parte e la malafede vergognosa di altri. Si è voluto raccontare un '68 non vero e, purtroppo, la maggioranza di chi è venuto dopo non è informata sull'essenza di quel momento storico che è stato presentato in maniera contraffatta, svisata e travisata da chi allora era politicamente e culturalmente potente e tale è rimasto. Il "sistema" ha temuto di crollare ed è ricorso a mezzi potentissimi (magistratura, potentati economici, apparati politici, servizi segreti, fascisti, chiesa, USA, ipocriti benpensanti manovrati, massoni) per salvarsi. Il '68 è stato un momento storico ricco di fremiti rivoluzionari e antifascisti di grande spessore. Una nuova Resistenza attuata da una massa giovanile cresciuta nel conformismo più autoritario e reazionario (i nostri professori delle elementari, medie e superiori si erano formati in epoca fascista e la maggior parte di essi fascisti erano rimasti*) che improvvisamente ha aperto gli occhi sul ruolo che ad essa era riservato nella vita. Che poi tra i cosiddetti sessantottini ci sia stato chi ha rinnegato i principi e gli ideali è innegabile ma non per questo il '68 va assimilato, come fanno molti, con i comportamenti di costoro. Il '68 ha portato il femminismo, la solidarietà tra i popoli, il divorzio, la legge sull'aborto, ha contribuito fortemente a far terminare la guerra nel Vietnam (23 marce a Roma con la città bloccata con 100.000 presenze per 23 giorni consecutivi), il superamento dell'arte accademica, la riforma della scuola con gli organi collegiali, il ridimensionamento del potere (allora enorme) dei sindacati, ha smosso il PCI che si riteneva depositario della sinistra, ha introdotto un nuovo linguaggio che poi è quello che usiamo tutti oggi, il modo di pensare ecc.
Che poi qualcuno che voleva studiare e fare esami ne è stato impedito per sei mesi (due sessioni, non un'eternità), può dispiacermi ma vale il generale e non il particolare.
Il professor Bruno Zevi, storico dell'architettura e mio professore al biennio di Architettura, disse allora "uno studente di architettura che aderisce alle idee del movimento studentesco non saprebbe costruire una casetta di due piani. Lo studente che ha studiato prima del '68 saprebbe costruire senza difficoltà un grattacielo. La differenza è che il secondo non sa perché l'ha costruito, mentre il primo sa quale speculazione c'è dietro quel grattacielo".
Sulle cosiddette "degenerazioni" degli anni '70 ho le mie opinioni che so che creerebbero polemiche. Tralascio di esporle ma non le cambio.

* Il mio professore di Scienze al liceo era Landra, uno dei firmatari del Manifesto della Razza.

Panzabianca

Re:Sessantotto
« Risposta #11 : Sabato 5 Ottobre 2019, 14:46:12 »
E invece devi  esporle, se vuoi  ;)
Grazie Arch.

Thomas, bella la cosa che hai postato.

Offline Arch

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Re:Sessantotto
« Risposta #12 : Sabato 5 Ottobre 2019, 14:54:28 »
Frusta, vai col tango. Non puoi, devi. ;)

Panzabianca

Re:Sessantotto
« Risposta #13 : Sabato 5 Ottobre 2019, 15:37:54 »
Ah ah ah il Frusta incendiario

Offline Frusta

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Re:Sessantotto
« Risposta #14 : Sabato 5 Ottobre 2019, 15:51:32 »
Sulle cosiddette "degenerazioni" degli anni '70 ho le mie opinioni che so che creerebbero polemiche. Tralascio di esporle ma non le cambio.
Ma il vero sessantotto è arrivato allora, e non si è trattato di due sessioni, ma di un decennio assolutamente sciagurato perché, "ponctuel et importun comme une menstruation" arrivò la profezia che Michel Clouscard aveva fatto riguardo al maggio francese, e cioè l'avvento del "tout est permis, mais rien n’est possible".
Vabbè, alla sora Karmilla mando solo le mie e anche le tue?
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Arch

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Re:Sessantotto
« Risposta #15 : Sabato 5 Ottobre 2019, 16:11:20 »
Pure le mie,. :icon_colors: :occasion14:

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Re:Sessantotto
« Risposta #16 : Sabato 5 Ottobre 2019, 17:26:29 »
Ma il vero sessantotto è arrivato allora, e non si è trattato di due sessioni, ma di un decennio assolutamente sciagurato perché, "ponctuel et importun comme une menstruation" arrivò la profezia che Michel Clouscard aveva fatto riguardo al maggio francese, e cioè l'avvento del "tout est permis, mais rien n’est possible".
Vabbè, alla sora Karmilla mando solo le mie e anche le tue?
Ridurre il '68 soltanto come la madre delle BR e' un esercizio che non mi sarei aspettato da parte tua.
Il '68 ha origini profonde e come detto inizia nei primi anni '60 in USA, d'altra parte tutte le novita cultuarli del dopoguerra si affermano prima qui e poi si propagano in Europa.
In Italia i primi sentori furono nel '60 con le manifestazioni contro il governo fascioclericale di Tambroni, ci sono morti a Bologna e Licata e a Luglio 1960 i D'Inzeo lanciano la carica a cavallo contro i manifestanti a Roma a Pizaa San Paolo, manifestanti composti da operai e STUDENTI.
Come dice Arch furono messi in campo tutte le misure possibili ed impossibili in mano allo stato, non ultima la strage di Piazza Fontana (1969) e le bombe esplose senza danni all'Altare della Patria, addossando le colpe agli anarchici che poi come si vedra non c'entrano nulla, mentre lo STATO e' il vero assassino di Pinelli che fu suicidato.
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Re:Sessantotto
« Risposta #17 : Sabato 5 Ottobre 2019, 17:37:54 »
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Fatto.
Per correttezza ho inviato anche a te quanto spedito a lei, ma mi manca la tua ultima.
 :D O forse non me l'hai più spedita? Mica me ricordo.
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Re:Sessantotto
« Risposta #18 : Sabato 5 Ottobre 2019, 17:47:51 »
Ridurre il '68 soltanto come la madre delle BR e' un esercizio che non mi sarei aspettato da parte tua.
Il '68 ha origini profonde e come detto inizia nei primi anni '60 in USA, d'altra parte tutte le novita cultuarli del dopoguerra si affermano prima qui e poi si propagano in Europa.
In Italia i primi sentori furono nel '60 con le manifestazioni contro il governo fascioclericale di Tambroni, ci sono morti a Bologna e Licata e a Luglio 1960 i D'Inzeo lanciano la carica a cavallo contro i manifestanti a Roma a Pizaa San Paolo, manifestanti composti da operai e STUDENTI.
Come dice Arch furono messi in campo tutte le misure possibili ed impossibili in mano allo stato, non ultima la strage di Piazza Fontana (1969) e le bombe esplose senza danni all'Altare della Patria, addossando le colpe agli anarchici che poi come si vedra non c'entrano nulla, mentre lo STATO e' il vero assassino di Pinelli che fu suicidato.
Mi ero riproposto di non intervenire proprio perché non volevo arrivare a questo.
Comunque tu parli di quello che avrebbe potuto (o voluto) essere e non è stato, mentre io di quello che è successo. Che poi è esattamente quello i vari Clouscard, Habermas, Hofmann (e non a caso ti cito tre marxisti) eccetera avevano paventato.
P.s.
Però, per favore, non mettetemi in bocca quello che non scrivo.

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Offline Arch

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Re:Sessantotto
« Risposta #19 : Sabato 5 Ottobre 2019, 18:01:09 »
Frustaccia, me chiedi troppo. Io non mi ricordo manco come me chiamo! La stima è reciproca. :-*