Ricordo male io o Ameri era uno che ce l'aveva a morte con la Lazio ?
Nel periodo in cui lo ascoltavo regolarmente - quindi negli anni '80 - gli venivano assegnate le partite di cartello, alle quali la Nostra partecipava assai di rado: il materiale mi sembra insufficiente, anche sul piano quantitativo, per una valutazione così netta.
Chiedo a chi ha più anni di me in merito al periodo precedente.
In fatto di tifo, Ameri si guadagnò il poco qualificante soprannome di "Radio Posillipo" per l'eccesso di entusiasmo con cui aveva raccontato il primo furto tricolore del defunto Napoli.
Sull'origine di tale simpatia, piuttosto inattesa anche per motivi geografici, mi è stato raccontato un curioso - e non so quanto credibile - aneddoto.
Il radiocronista genovese era in realtà juventino sfegatato, inclinazione che aveva abilmente nascosto fino alla penultima giornata del campionato '80/'81.
All'indomani del mitico "go' de Turone", insomma, quando i bianconeri si presentarono al San Paolo per difendere il punto di vantaggio mentre i giallorotti erano impegnati in casa contro la già retrocessa Pistoiese.
Al gol di Verza, che sancì l'1-0 di fatto decisivo per l'assegnazione del titolo, Ameri perse il controllo e proruppe in un urlo tale da indisporre il pubblico - ovviamente di fede partenopea - fino a conseguenze non banali.
La cabina da cui trasmetteva la radiocronaca venne letteralmente presa d'assedio, e fu quasi per miracolo se non si arrivò al linciaggio.
Sarebbe interessante sollecitare l'opinione di Giulio Delfino, tanto per capire se ha colto la differenza rispetto a un innocuo "attaccate ar cazzo", ma torniamo ad Ameri e alla sua brutta esperienza.
Quello spavento e altre "attenzioni" seguite, sembra, allo spiacevole episodio gli causarono una sorta di Sindrome di Stoccolma, spostando progressivamente il suo tifo verso il sodalizio partenopeo.
Non so quanto ci sia di vero in questo racconto, ma la sua parzialità a favore di Maradona & c. era facilmente riscontrabile anche dall'ascoltatore meno prevenuto.
Memorabile, al riguardo, una battuta di Gian Maria Cazzaniga durante una trasmissione radiofonica.
Si era alla vigilia di Como-Milan, nella quale ai rossoneri bastava un pari per suggellare il primo e unico scudetto dell'era Sacchi dopo una clamorosa - e non proprio limpida - rimonta proprio ai danni del Napoli.
Un ascoltatore, dopo aver scoperto che la sua domanda gli era già stata "bruciata" da una telefonata precedente, venne preso alla sprovvista e non trovò di meglio che chiedere al giornalista se avesse intenzione di unirsi all'esodo rossonero verso il Lario.
Cazzaniga, milanista dichiarato e ruspante, sottolineò da par suo la banalità della domanda: "Secondo lei, in una domenica del genere, rimango attaccato alla radio a sentire Ameri che dice «il
nostro Giordano?»".
