Autore Topic: dove siamo  (Letto 5062 volte)

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Offline franz_kappa

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Re:dove siamo
« Risposta #40 : Giovedì 12 Luglio 2012, 12:19:20 »
grazie.
quindi il risultato è giustificato.
Cosa intendi per giustificato?

Intendi che i giallorossi si sono giustamente avvicinati all'inter, finendo secondi, avendo espanso il monte ingaggi sino quasi a eguagliare quello dei milanesi?
E' vero, però alla fine hanno perso comunque, quindi lo sforzo (di fatto insostenibile per le finanze della xxxx come dimostrato negli anni a seguire) non ha portato a nulla.

Espandere il costo del personale per provare a colmare un gap che NON e' annullabile per chi non è inter, milan o juve è una condotta di estrema rischiosità. Nessun dirigente calcistico serio dovrebbe mai adottare una simile strategia per un club di seconda fascia, per come la vedo io.
Buon viaggio, caro Piero.

ThomasDoll

Re:dove siamo
« Risposta #41 : Giovedì 12 Luglio 2012, 13:54:31 »
Fino a quando farà la differenza la capacità di sostenere il monte stipendi è impossibile programmare salti di qualità, tra l'altro uno sceicco creerebbe dei forti squilibri che potrebbero essere gestiti solo attraverso la continuità: prendi la società, la moltiplichi per dieci, sostieni gli investimenti necessari e col tempo diventi il Manchester United. E' una cosa che può costare miliardi di euro, possono volerci 10-15 anni, e siamo anche in un ambiente che remerebbe contro selvaggiamente: più facile fare un Manchester City o un PSG che entrare nella Lazio con un programma del genere. Per poter vincere diversamente ci si dovrebbe trovare in mano la squadra in grado di fare il colpo gobbo e farlo subito, non c'è altra strada. Se il calcio sapesse garantire la competitività contenendo le spese, sarebbe diverso, la competenza tornerebbe ad avere un peso. Oggi bisogna essere padreterni per arrivare in CL, oltre non si va, per vincere ci vuole il doping finanziario. Che se non lo sostieni negli anni ti ammazza.

Offline Russotto

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Re:dove siamo
« Risposta #42 : Giovedì 12 Luglio 2012, 14:02:01 »
Fino a quando farà la differenza la capacità di sostenere il monte stipendi è impossibile programmare salti di qualità, tra l'altro uno sceicco creerebbe dei forti squilibri che potrebbero essere gestiti solo attraverso la continuità: prendi la società, la moltiplichi per dieci, sostieni gli investimenti necessari e col tempo diventi il Manchester United. E' una cosa che può costare miliardi di euro, possono volerci 10-15 anni, e siamo anche in un ambiente che remerebbe contro selvaggiamente: più facile fare un Manchester City o un PSG che entrare nella Lazio con un programma del genere. Per poter vincere diversamente ci si dovrebbe trovare in mano la squadra in grado di fare il colpo gobbo e farlo subito, non c'è altra strada. Se il calcio sapesse garantire la competitività contenendo le spese, sarebbe diverso, la competenza tornerebbe ad avere un peso. Oggi bisogna essere padreterni per arrivare in CL, oltre non si va, per vincere ci vuole il doping finanziario. Che se non lo sostieni negli anni ti ammazza.

Con il monte ingaggi della Lazio e con una rete di oservatori che ti fanno approdare minimo un talento l'anno, dove puo' arrivare la Lazio?

Se al Sanchez di turno gli proponi i famosi 2.5 milioni di euro l'anno, e se non accetta lo vendi a 40 milioni, puo' migliorare la nostra squadra invece di prendere tutti parametri zero?

Il nostro grosso problema, che l'Udinese invece ha dimostrato di non avere, e' che per un Kolarov che va, arriva un Garrido. Per un Licht che va arriva un Konko. In tutto questo giro di trasferimenti siamo rimasti con un reparto difensivo vecchio, inaffidabile e acciaccato, senza nessuna prospettiva futura.

Boks XV

Re:dove siamo
« Risposta #43 : Giovedì 12 Luglio 2012, 14:10:22 »
Cosa intendi per giustificato?

Intendi che i giallorossi si sono giustamente avvicinati all'inter, finendo secondi, avendo espanso il monte ingaggi sino quasi a eguagliare quello dei milanesi?
E' vero, però alla fine hanno perso comunque, quindi lo sforzo (di fatto insostenibile per le finanze della xxxx come dimostrato negli anni a seguire) non ha portato a nulla.

sì, intendo ciò.
non ha portato a nulla per Pazzini, per oh noooo, per il lotitiano imponderabile.
non perchè sono arrivati secondi a dieci punti dall'Inter.

Offline hidalgo

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dove siamo
« Risposta #44 : Giovedì 12 Luglio 2012, 17:33:56 »
Un buon esercizio statistico che va preso per ciò che vale: statistica.
Allargando la forchetta a 30 anni o anche solo a 25 otterremmo risultati ancora differenti.
Se lo limitiamo al solo decennio Cragnotti magari siamo primi (anche se "tecnicamente" dal 95 al 98 ufficialmente il presidente fu Zoff)
Un buon esercizio di statistica.
Curioso. Divertente.
Ma tale resta.

ThomasDoll

Re:dove siamo
« Risposta #45 : Giovedì 12 Luglio 2012, 22:39:32 »
ma  non nasce come esercizio di statistica, nasce dalla domanda: essere nei primi cinque per la Lazio è un evento raro? La risposta è nei numeri: può darsi fosse un evento raro prima del 93 (sicuramente dagli anni 60 agli anni 80 lo è stato), ma negli ultimi vent'anni è stato più raro non arrivarci.

Offline DinoRaggio

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Re:dove siamo
« Risposta #46 : Giovedì 12 Luglio 2012, 22:49:16 »
Direi che ci sono 6 / 7 squadre che nell'immediato futuro si spartiranno quelle posizioni, ed è importante essere fra queste "nuove" 7 sorelle, che si giocheranno scudetto e competizioni europee. Tre di queste hanno un reddito che permette loro di viaggiare su macchine veloci, fare il peino di benzina quando vogliono. Un'altra ci ha i buoni pasto ed i buoni benzina dalla banca, un'altra ancora ha appena cambiato il pezzo migliore, vedremo come funzionaerà col pezzo nuovo, e poi ci siamo noi, che 7 anni e 51 settimane fa eravamo quasi in liquidazione, e che siamo, probabilmente, la società meglio gestita in Italia.

Partivamo con la zavorra del piano Baraldi (6, quando non 12, milioni stagionali che prendevano il volo dal bilancio societario), e con un salary cap che ci avvicinava più al Bologna che ad una squadra che qualcheanno prima aveva vinto lo scudetto. Ci hanno penalizzato di trenta ed anche tre punti, ci stavano mandando in B, ma abbiamo reagito con campionati da primi posti. Poi c'è stato un triennio d'involuzione, dove ironia della seorte abbiamo conquistato due trofei. Il calcio è pazzo.

Per due volte abbiamo sfiorato la qualificazione ai preliminari della massima competizione continentale per club, la scorsa stagione abbiamo passato il turno a gironi in Europa, dopo un bel po' di tempo.Dove siamo? Siamo là, nonostante errori nostri e di altri, siamo là nel gruppo dei primi, noi che la macchina ce la siamo dovuta comprare a rate, e manco tanto potente di cilindrata, che la benzina la dobbiamo fare nel week end quando c'è lo sconto, che abbiamo un guidatore che qualche volta sbaglia strada o marcia.

Ma ci siamo anche noi.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline Russotto

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dove siamo
« Risposta #47 : Venerdì 13 Luglio 2012, 01:03:50 »
Direi che ci sono 6 / 7 squadre che nell'immediato futuro si spartiranno quelle posizioni, ed è importante essere fra queste "nuove" 7 sorelle, che si giocheranno scudetto e competizioni europee. Tre di queste hanno un reddito che permette loro di viaggiare su macchine veloci, fare il peino di benzina quando vogliono. Un'altra ci ha i buoni pasto ed i buoni benzina dalla banca, un'altra ancora ha appena cambiato il pezzo migliore, vedremo come funzionaerà col pezzo nuovo, e poi ci siamo noi, che 7 anni e 51 settimane fa eravamo quasi in liquidazione, e che siamo, probabilmente, la società meglio gestita in Italia.

Partivamo con la zavorra del piano Baraldi (6, quando non 12, milioni stagionali che prendevano il volo dal bilancio societario), e con un salary cap che ci avvicinava più al Bologna che ad una squadra che qualcheanno prima aveva vinto lo scudetto. Ci hanno penalizzato di trenta ed anche tre punti, ci stavano mandando in B, ma abbiamo reagito con campionati da primi posti. Poi c'è stato un triennio d'involuzione, dove ironia della seorte abbiamo conquistato due trofei. Il calcio è pazzo.

Per due volte abbiamo sfiorato la qualificazione ai preliminari della massima competizione continentale per club, la scorsa stagione abbiamo passato il turno a gironi in Europa, dopo un bel po' di tempo.Dove siamo? Siamo là, nonostante errori nostri e di altri, siamo là nel gruppo dei primi, noi che la macchina ce la siamo dovuta comprare a rate, e manco tanto potente di cilindrata, che la benzina la dobbiamo fare nel week end quando c'è lo sconto, che abbiamo un guidatore che qualche volta sbaglia strada o marcia.

Ma ci siamo anche noi.
bello :)