HIC ET NUNC!

[Teo]

Per Teo: a me di Lotito come persona non frega un accidente, quindi che mi stia sulle balle o meno non è rilevante.

Secondo me un po' di astio a carattere del tutto personale esiste, da parte tua e di molti. Niente di male, succede.

Io continuo a dire che chi tifa per una squadra che da qualche tempo ha preso un passo discreto, può/deve aspirare, auspicare, sognare, arrabbiarsi se un quarto posto non è terzo e tutto quello che si vuole.

Ma far passare questi anni di Lazio come anni di merda, tanto per essere chiari, è un falso storico. Così come è un falso storico dire che ai tempi belli "eravamo sempre ottantamila" e invece co' Cragnotti "lo stadio nun se riempie", come borbottavano in tanti anche all'epoca: balle, con Cragnotti gli spettatori hanno superato quelli del '74 almeno in quattro campionati, senza contare le coppe con le quali il confronto diventa impietoso. Basta. Non si può insultare da mattina a sera una squadra che fa campionati perlomeno degni.

[Teo]

Secondo me un po' di astio a carattere del tutto personale esiste, da parte tua e di molti. Niente di male, succede.

Io continuo a dire che chi tifa per una squadra che da qualche tempo ha preso un passo discreto, può/deve aspirare, auspicare, sognare, arrabbiarsi se un quarto posto non è terzo e tutto quello che si vuole.

Ma far passare questi anni di Lazio come anni di merda, tanto per essere chiari, è un falso storico. Così come è un falso storico dire che ai tempi belli "eravamo sempre ottantamila" e invece co' Cragnotti "lo stadio nun se riempie", come borbottavano in tanti anche all'epoca: balle, con Cragnotti gli spettatori hanno superato quelli del '74 almeno in quattro campionati, senza contare le coppe comprendendo le quali il confronto diventa impietoso. Basta. Non si può insultare da mattina a sera una squadra che fa campionati perlomeno degni.

[diepa]

l'inter me me quest'anno prende una scoppola clamorosa..

la metto nel cestone con noi e le due merde.

Per me pure il Milan....
Il discorso scudetto si chiude, a mio avviso, prima di Natale.....
A favore della Juve, ovviamente.....

[CeiZanettiGarbuglia]

Per me pure il Milan....
Il discorso scudetto si chiude, a mio avviso, prima di Natale.....
A favore della Juve, ovviamente.....

Anche io la penserei così, ma mi sembra troppo banale, quindi non accadrà. Sarà l'anno daamaggica. 

[Bob]

Carta è penna...  pronti?  La Lazio vince lo scudetto!
 

[CeiZanettiGarbuglia]

Carta è penna...  pronti?  La Lazio vince lo scudetto!
 

Spostare nel topic dell'ottimismo. 

[ThomasDoll]

La Lazio nei primi cinque posti non è affatto una rarità, ma un fatto frequentissimo: negli ultimi vent'anni è successo nel 93, 94, 95, 96, 97, 99, 2000, 2001, 2003, 2007, 2011 e 2012 (12 volte) con il settimo posto del 1998, il sesto posto del 2004 e il decimo del 2009 arricchiti dalla conquista della coppa Italia e con la penalizzazione del 2006, in cui la squadra aveva conquistato l'Europa con una grande stagione. Insomma, la Lazio ha deluso in tutto nel 2001/2002 (comunque sesta), nel 2004/2005 (e ne aveva ben donde), nel 2007/2008 e nel 2009/2010. In vent'anni non c'è male. Una sola volta si è lottato per evitare la B sul serio, nel 2004/2005 con i Leoni Filippini. Anche gli interpreti mandati in campo sono stati di tutto rispetto. E se si va a contare si vede facilmente come la Lazio sia una delle prime cinque forze del campionato, su un lasso di tempo molto lungo.

[NoSurrender]

Secondo me un po' di astio a carattere del tutto personale esiste, da parte tua e di molti. Niente di male, succede.

Tu vuoi sapere meglio di me quello che provo, ok. Fai come ti pare ma la verità la conosco io.
Quello che non sopporto di Lotito è sempre relativo alla Lazio: non lo sento limpido e a volte dice cose che offendono l'intelligenza. Tutto qui.
Ma se mi facesse vincere andrei a fare la famosa stornellata con lui.
Il punto dolente è che sono sicura che non accadrà mai.

[POMATA]

Tu vuoi sapere meglio di me quello che provo, ok. Fai come ti pare ma la verità la conosco io.
Quello che non sopporto di Lotito è sempre relativo alla Lazio: non lo sento limpido e a volte dice cose che offendono l'intelligenza. Tutto qui.
Ma se mi facesse vincere andrei a fare la famosa stornellata con lui.
Il punto dolente è che sono sicura che non accadrà mai.

E invece io sono sicuro che accadrà, dopo il 2004 abbiamo vinto 2 trofei e siamo stabilmente in europa, chi diceva che con Lotito non si sarebbe più vinto nulla è stato smentito.

Fortuna? Sicuramente si, ma intanto è successo

Abbi fede

[Russotto]

Dipende anche da noi :

Bayern da record, stadio già esaurito
e bilancio sempre in attivo

L'Allianz Arena durante una partita del Bayern
Già venduti dal club bavarese tutti i biglietti della Bundesliga 2012/13 per le partite all'Allianz Arena. Rummenigge: "Ringrazio i tifosi, il club resta uno dei più attraenti e con maggior seguito". Dichiarati utili per il ventesimo esercizio di fila
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MONACO - L'Allianz Arena, "casa" del Bayern Monaco, è già esaurita in ogni ordine di posto in vista della stagione 2012/2013 della Bundesliga. Il Bayern ha annunciato che sono stati venduti tutti i biglietti per le 17 partite interne di campionato, che avrà inizio il 24 agosto prossimo.

TUTTI I POSTI OCCUPATI - Oltre ai 39.500 posti riservati agli abbonati, sono quindi già occupati anche i restanti 29.500, dato che l'Allianz ha una capienza totale di 69.000 persone. Le delusioni patite con la sconfitta nelle finali di Champions League e coppa di Germania e il secondo posto in campionato alle spalle del rivale Dortmund non hanno evidentemente raffreddato l'entusiasmo dei tifosi, che a un mese e mezzo dall'inizio della stagione si sono già garantiti un posto in tribuna.

"GRAZIE AI TIFOSI" - Karl-Heinz Rummenigge, amministratore delegato della società, ha commentato con soddisfazione: "Non posso far altro che ringraziare i tifosi per il loro magnifico appoggio. Ciò dimostra che il Bayern resta uno dei team più attraenti e con maggior seguito".

BILANCIO IN ATTIVO, UN RECORD - L'incasso garantito dai biglietti aiuterà il club bavarese a chiudere il bilancio in attivo per il ventesimo esercizio di fila, probabilmente un record nel mondo del calcio europeo. Nella stagione 2010/2011, il Bayern ha dichiarato un utile di 1,3 milioni di euro su un bilancio di circa 291 milioni (-6% sul precedente), quasi 44 dei quali dovuto al solo merchandising (+10%).
 

[MagoMerlino]

Secondo me un po' di astio a carattere del tutto personale esiste, da parte tua e di molti. Niente di male, succede.

Io continuo a dire che chi tifa per una squadra che da qualche tempo ha preso un passo discreto, può/deve aspirare, auspicare, sognare, arrabbiarsi se un quarto posto non è terzo e tutto quello che si vuole.

Ma far passare questi anni di Lazio come anni di merda, tanto per essere chiari, è un falso storico. Così come è un falso storico dire che ai tempi belli "eravamo sempre ottantamila" e invece co' Cragnotti "lo stadio nun se riempie", come borbottavano in tanti anche all'epoca: balle, con Cragnotti gli spettatori hanno superato quelli del '74 almeno in quattro campionati, senza contare le coppe con le quali il confronto diventa impietoso. Basta. Non si può insultare da mattina a sera una squadra che fa campionati perlomeno degni.

Ma il vero falso storico è questo che stai sostenendo tu.
Dove, CHI, qui sul forum vuole far passare questi anni di Lazio come anni di merda?
NoSurrender ha spiegato come meglio non si potrebbe quelle che sono le posizioni critiche verso l'operato e l'atteggiamento di questo presidente.
Nessuno nega l'esistenza di personaggi che stanno portando avanti contro il Lotito una loro battaglia personale. Fatti loro, sono una più che sparuta minoranza. Ma relativamente a questo forum non c'entrano niente.
L'ufficiale di collegamento tra questi personaggi e il forum, sei tu, insieme ad altri solerti, quanto infaticabili  riportatori, con i tuoi stucchevoli riferimenti al catatere, ai giornalisti, agli ex Laziali, ad altri utenti del forum.
Sul forum esiste una critica, perchè esistono i motivi della critica. Ed è un discorso vacuo quello di sostenere che se anche la Lazio vincesse scudetti e Champions League ci sarebbe chi troverebbe da ridire, prima vinciamole e poi verifichiamo questa ipotesi, ma continuare a sostenere questa cosa per avvalorare il proprio inutile discorso è strumentale. Serve solo a buttare ogni discussione in caciara. Senza sottolineare che spesso si arriva all'offesa verso l'altrui pensiero ed intelligenza.
Accusare gli altri dei propri comportamenti è sempre stato uno sport diffuso sui forum, ma qui ognuno è responsabile delle proprie opinioni, non di quello che gli altri capiscono o vorrebbero trasformare a proprio uso e consumo per sostenere le proprie battaglie personali contro altri utenti o più genericamente contro il "mondo Lazio".

[Teo]

Dove, CHI, qui sul forum vuole far passare questi anni di Lazio come anni di merda?

E' l'impressione che si ricava leggendo i forum o parlando con altri tifosi. La sensazione più brutta riguarda l'impossibilità di condividere un sorriso, quando si parla della Lazio. Il clima è sempre teso, funereo, i denti sempre digrignati. E' un problema generale, radio o non rado. A meno che non si riscaldino per l'ennesima volta i polpettoni del settantaquattro e del menonove.

Comunque, in qualche caso, chi aveva ampiamente dimostrato di avere trasformato la questione presidente in una faccenda personale, salvo indignarsi offeso quando glielo si faceva presente, ha fatto outing, ammettendo che è proprio così. Del resto, non si può negare quello che è palese, da anni di scritti e di parole.

[franz_kappa]

Grazie ar caxxo, franz. Ma che a ogni frase bisogna scrivere "secondo me"?

Ma non intendevo quello. Mi sono spiegato male. E' palese che la tua è una percezione individuale. E' la tua visione che ti porta ad essere insofferente nei confronti di un clima che percepisci come negativo e insostenibile.

Ma è proprio questo aspetto che intendevo puntualizzare: visto che si tratta di un tuo individuale stato d'animo, evita di renderlo assoluto, di ribadire a ogni pie' sospinto che non è possibile vivere la Lazio in un certo modo.

Anche perché, pur a dispetto di molte tue ragionevoli osservazioni, c'è chi continua - e legittimamente, dico io - a ritenere gli ultimi anni di Lazio anni di merda.

La percezione individuale è TUTTO, l'oggettività NON ESISTE, a meno di voler negare che una partita finita 0-0 non si è conclusa in pareggio (questa sì un'affermazione inaccettabile, contrastante con l'unico svolgimento degli eventi che può essere accettato da ogni osservatore esterno).

Tu parli di un "impressione che si ricava leggendo i forum o parlando con altri tifosi". Ma si tratta della tua personale impressione, della visione (o percezione che dir si voglia) di Teo. Una personale e soggettiva interpretazione della realtà che tu vuoi rendere assoluta, asserendo che esiste tra i laziali un clima generale più che plumbeo dove non esistono sorrisi, gioia e soddisfazione.

Ma non è affatto detto che la realtà generale sia come tu la descrivi. E' la TUA realtà. Che, però, pretendi di rendere assoluta, valida per tutti. Non è così, semplicemente.

[Teo]

E' palese che la tua è una percezione individuale.

Certo che è individuale. Quello che a me dispiace è che questa mia visione dei fatti della Lazio come strettamente collegati alle vicende del campo, sia poco spendibile con altri "fratelli" laziali. Dopo la partita di Pechino, faccio un esempio, doveva esserci tempo per la gioia: parca, commisurata a una Supercoppa, e per un quarto d'ora al massimo, non sia mai: ma doveva esserci. POI si poteva/doveva cominciare a discutere della prestazione, dei problemi della squadra, di Ballardini Pandev e Ledesma. Invece il dramma è cominciato esattamente al fischio finale, per molti. Un "calcio" dove le vicende del campo non contano più, nemmeno per un quarto d'ora. E' un "calcio" che a me non piace.

[franz_kappa]

Certo che è individuale. Quello che a me dispiace è che questa mia visione dei fatti della Lazio come strettamente collegati alle vicende del campo, sia poco spendibile con altri "fratelli" laziali. Dopo la partita di Pechino, faccio un esempio, doveva esserci tempo per la gioia: parca, commisurata a una Supercoppa, e per un quarto d'ora al massimo, non sia mai: ma doveva esserci. POI si poteva/doveva cominciare a discutere della prestazione, dei problemi della squadra, di Ballardini Pandev e Ledesma. Invece il dramma è cominciato esattamente al fischio finale, per molti. Un "calcio" dove le vicende del campo non contano più, nemmeno per un quarto d'ora. E' un "calcio" che a me non piace.

Comprendo e rispetto (credimi) il tuo stato d'animo. Ma c'è poco da fare, probabilmente con gli anni siamo peggiorati.

In fondo, se ripenso agli anni Ottanta della Lazio, fatico enormemente a concepire come - pur ricordando tutti quel periodo INFAME, da vera e propria tregenda sportiva - non sia stato possibile (ammesso che così sia andata) vivere in maniera compiuta e collettiva il momento della gioia dopo la vittoria di Pechino.

Tu sei spasmodicamente attaccato al campo. E mi pare giusto, per Dio! In fondo quasi tutti noi ci siamo innamorati del pallone prima praticandolo sul campo (ovvero nella piazza o nel cortile sotto casa, nei prati, al mare sulla spiaggia, sul cemento della scuola nell'intervallo delle lezioni) in condizioni assurde e su terreni decisamente 'non convenzionali'; poi ci ha conquistato il pallone raccontato (dalle figurine, dai giornali illustrati, dalla tv). E solo dopo, da una certa età, abbiamo iniziato a frequentare lo stadio completando la nostra formazione.

Al centro di tutto c'èra il gesto tecnico, la finta, il tiro, la parata. Tutto ciò, poi, veniva trasfigurato e reso mito (trasformando in mito anche chi mitico non era. Ma era così eccezionale, per dire, Paolone Monelli? Eppure quando ero un giovane tifoso Monelli era il mio mito). Ma di fondo la prima attività era la pratica. Solo in seconda battuta veniva il racconto.

Sono passati decenni, il mondo è cambiato. Per estrarre maggior valore (ovvero ricchezza, ovvero profitti) dal calcio lo stesso è stato trasformato in bene di consumo, in consuetudine di fatto permanente ma sempre meno attiva. Il praticante (anche anomalo, anche 'irrituale') si è trasformato in consumatore passivo da un lato ma attivo dall'altro, nel senso che due calci a un pallone non li tiriamo più neanche a morire ma di calcio parliamo ore e ore ogni giorno.

E' inevitabile che a forza di parlare di un fenomeno ci siamo troppo allontanati dal campo, ovvero dall'essenza dell'evento. E, in definitiva, ci siamo forse dimenticati di quanto ci entusiasmavamo quando il pallone rotolava nella rete (o, magari, sbatteva contro un muro di cemento o mattoni o contro una rete metallica).

"Ma se questo è a me non piace più", tu dici. Condivido e sono solidale con te. Ma temo che non sia più possibile tornare indietro.

[Teo]

No, non si può più tornare indietro, ovvio. Ma, pur arricchendo enormemente di contorni il piatto, la bistecca al centro deve esserci sempre.

[fish_mark]

La percezione di un evento sportivo è assolutamente personale e pertanto non esistono dettami a cui riferirsi per celebrare le vittorie o per affrontare la dura realtà delle sconfitte.
Si è sempre parlato della vittoria dell Supercoppa di Pechino come momento dove si è consumato, recentemente, il doloroso paradosso di una vittoria mutilata dalle polemiche che hanno accompagnato quell'evento, prima e dopo la gara.
Le vicende umane hanno un corso che va sempre inquadrato con il contesto. Non si può estrarre e astrarre un fatto in sé senza fare le opportune, anzi necessarie valutazioni di contesto.
Mettiamo in confronto la vittoria della supercoppa di Monaco con quella di Pechino. Nel primo caso avevamo una squadra di livello europeo, anzi potremmo dire mondiale, ma non so quanti ricordano i carboni ancora fumanti per le polemiche per la vendita di Vieri e l'acquisto di troppi giocatori argentini impegnati con la Nazionale, tanto da mettere in secondo piano l'acquisto di un certo Veron, tanto per dire. In ogni caso la fiducia di fondo per la squadra e la soceità era ai massimi livelli.
Nel secondo caso invece andiamo a Pechino in mezzo alle roventi polemiche sui dissidenti, con un mercato asfittico e una rosa considerata dalla maggior parte degli addetti ai lavori e anche dei tifosi poco competitiva. Eppure avviene il miracolo di fronte alla corazzata Potemkin dell'Inter. Le polemiche riprendono più forti che mai appena finita la doccia, in conicidenza con l'infittirsi dell'intrigo Pandev-Ledesma che ci porterà a una delle peggiori stagioni degli ultimi 20 anni.
Se non basta questo confronto, ricordiamo anche il momento in cui, per la prima volta, la Lazio si qualifica per una finale di un trofeo continentale, dopo lo 0-0 interno con l'Atletico Madrid. Un risultato storico viene salutato tra i fischi dell'Olimpico.
Incredibile, assurdo, eppure si spiega - cosa diversa dalla giustificazione - con la sconfitta interna con la Juventus di una settiamna prima e la caduta libera di una squadra che nei tre mesi precedenti aveva fatto stropicciare gli occhi a tutti.

Il contesto storico è importante, direi decisivo per spiegare certi fenomeni.
L'albo d'oro dice molto, ma non spiega tutto.

[MagoMerlino]

L'albo d'oro dice molto, ma non spiega tutto.

Bravo, questa la possiamo catalogare tra gli aforismi

[NoSurrender]

Comunque, in qualche caso, chi aveva ampiamente dimostrato di avere trasformato la questione presidente in una faccenda personale, salvo indignarsi offeso quando glielo si faceva presente, ha fatto outing, ammettendo che è proprio così. Del resto, non si può negare quello che è palese, da anni di scritti e di parole.

Chi e dove?
Io non trovo quello che tu dici qui sul forum, per cui se per favore puoi essere più preciso è meglio 

[feiez]

Chi e dove?
Io non trovo quello che tu dici qui sul forum, per cui se per favore puoi essere più preciso è meglio 

Forse, dico forse, ci si riferisce ad una delle mie firme.