Odio il calciomercato

[NoSurrender]

ma che significa " di essere una grande come ci compete"?
come la stabilisci una competenza,in base a quali parametri?
coi parametri cerracchiani?che dobbiamo vincere lo scudetto perchè siamo nati a Roma?
grandi come ci compete..ma che frase è???

Datti una calmata e cerca di essere educato, intanto.

Io credo che il calcio sia cambiato, che dopo Cragnotti la Lazio deve restare ad alti livelli, non è che se uno nasce povero poi non può cambiare il suo status, eh?

Tu fai come ti pare. Io educatamente al contrario di te la penso così. Puoi strillare quanto vuoi, la penso così.

[BobLovati]

Non potrei essere più in disaccordo.

Basta con questa sindrome da Lazietta. Io rivendico, in questo sì, il mio sogno di essere una grande come ci compete. Se noi siamo i primi ad accettare questo destino da sfigati, allora è finita.
Io starò sempre col fiato sul collo al presidente, niente scuse.

ferrea ammiratrice di Don Pedro Calderón de la Barca   

che tu sia d´accordo o no fa lo stesso; sempre 1-1 staremmo !
Quello di " sognare in grande " è il grande mito ammerecano.
Secondo me nella vita non si può, né si deve, perdere mai di vista quella che è la propria situazione; cercare di migliorarla è d´obbligo, chiaramente ma, come dice un proverbio " non è svegliandosi più presto che si fa prima giorno (cit) ".
La storia del " volli, sempre volli, fortissimamente volli (cit) " è una delle peggiori frescacce che scuola e chiesa ci hanno inculcato, fino al ´65-´68.

Poi, in meglio ed in peggio, è cambiato molto

[lollapalooza]

Basta con questa sindrome da Lazietta.

Rendersi conto delle nostre attuali possibilità finanziarie e confrontarle realisticamente con la nostra ultracentenaria storia sarebbe "sindrome da Lazietta"?
Similmente, il tuo sempiterno fiato sul collo potebbe essere derubricato a "megalomania cragnottiana" ma non sarei molto rispettoso, nel caso.

Tanto più che dovremmo avere lo stesso obiettivo, la costante e continua crescita della S.S. Lazio.
Cosa che sta pure avvenendo, tutto sommato.

Si disquisisce più che altro sulla velocità di tale crescita, ché mi sembra — più o meno — che la direzione imboccata sia quella giusta, con tutti i rallentamenti ed errori del caso.

Però ricominciare coi mantra "passi la mano" o "destino da sfigati" solo perché s'è coscenti che invece di Badstuber probabilmente contatteremo Uvini mi sembra poco costruttivo.

[NoSurrender]

Rendersi conto è una cosa. Dire che va bene così perché i poveri devono restare tali a me non sta bene.

Poi tanto non posso farci nulla per cui continuo ad amare la Lazio, vado sempre allo stadio al contrario di tanti adoratori del presidente e mi abbono a Sky, ma farmelo andare bene , no.

[fish_mark]

…

Dunque, carissimo es
La discussione langue perché si porta avanti sempre sui soliti binari: se non ce la fa lui, allora trovami un emiro. Il discorso, se vogliamo metterlo su un piano di serietà, non si risolve con questa alternativa, che non è l’unica disponibile e neanche la migliore.
La questione è semplicissima. Con Lotito, in una maniera e nell’altra, la società Lazio è stata messa in sicurezza e ora viaggia su un binario di moderata competitività. La tranquillità però dopo un po’ annoia e c’è la voglia di provare a fare l’allungo, di sbancare il tavolo, quanto meno di provare a giocare per la massima posta.
Ad oggi, siamo nei piani alti, in posizione di rincalzo, ma ci siamo anche noi. Se è vero che non si può andare oltre la soglia degli utili, almeno nel lugno periodo, nel breve si può provare a fare qualche sforzo. Intanto, si può e si deve provare a aumentare gli utili, dovere primario di ogni buon imprenditore, e da queste parti il dato è stazionario da qualche anno a questa parte. Quanto ai 500 milioni a sbafo questi se li può permettere, oggi, soltanto un PSG e tu sai perché. E’ inutile stare qui a parlarne: è capitato a loro. Punto.
Io credo fermamente che i margini di ulteriore sviluppo ci siano e che non siano adeguatamente sfruttati. Questi margini ci permetterebbero – è la mia ulteriore convinzione – di lottare per lo scudetto (in italiano: titolo di campione d’Italia). Questa sensazione ce l’ho dalle ultime due stagioni e ce l’avrei anche e soprattutto per la prossima dove un paio di big stanno facendo dei pesanti lavori di ristrutturazione quando non di downsizing.
Quindi un presidente non può stare qui soltanto per l’ordinaria amministrazione, soltanto per vivacchiare o per garantire l’esitenza. Non mi pare che si faccia sport soltanto per fare “testimonianza”. Si fa sport, si gareggia, si compete per la vittoria, nel rispetto delle regole e dell’avversario. Io voglio vincere: non lo pretendo, ma lo voglio.
Io vorrei tanto che questo presidente si renda conto di quanta voglia di lottare c’è nella Lazio e di quante possibilità abbiamo di poter competere ai massimi livelli.

Quanto alla AS, tenuta da una banca e da prestanome americani, ti ricordo che anche noi siamo stati tenuti invita – artificialmente – da una banca e salvati grazie a un prezioso aiuto “giuridico”. Quindi, niente di inedito.
Peraltro, ti rammento che tra le tante traversie, restano comunque saldi e capaci di tenere alti i loro fatturati, con nuove iniziative e idee, quelle che talvolta latitano dalle nostre parti e di cui abbiamo sempre bisogno.

E poi tanto per rimanere nell’ambito cinematografico, so bene che siamo una banda di poveracci, ma proprio per questo mi infervoro e mi entusiasmo nelle nostre (purtroppo) rade vittorie. Siamo un po’ come la coppia dello scopone scientifico, che salivano dalla borgata per andare a giocare a carte con la vecchia riccona americana e perdevano regolarmente, ma almeno stavano lì a un soffio dall’impossibile.

“professò qui c’avemo 7 miioni che dovemo fa?”

[fish_mark]

Rendersi conto delle nostre attuali possibilità finanziarie e confrontarle realisticamente con la nostra ultracentenaria storia sarebbe "sindrome da Lazietta"?
Similmente, il tuo sempiterno fiato sul collo potebbe essere derubricato a "megalomania cragnottiana" ma non sarei molto rispettoso, nel caso.

Tanto più che dovremmo avere lo stesso obiettivo, la costante e continua crescita della S.S. Lazio.
Cosa che sta pure avvenendo, tutto sommato.

Si disquisisce più che altro sulla velocità di tale crescita, ché mi sembra — più o meno — che la direzione imboccata sia quella giusta, con tutti i rallentamenti ed errori del caso.

Però ricominciare coi mantra "passi la mano" o "destino da sfigati" solo perché s'è coscenti che invece di Badstuber probabilmente contatteremo Uvini mi sembra poco costruttivo.

Caro lollapalooza
tu non immagini quanto bene ti voglio (ma non temere ...)
dalle tue parole stai a vedere che dovremo citare per danni Cragnotti che ci ha fatto vincere, creando una illusoria parentesi in 100 anni di mediocrità!
E poi non è mica un reato chiedere di farsi da parte se emerge una incapacità o indisponibilità a giocare per il massimo. Non corrisponde a prescrizione medica fare il presidente di una squadra di calcio.

[aquilafelyx]

si dovrebbe stare col fiato sul collo a quelli che si lamentano di una riduzione delle promozioni per gli abbonamenti ,

altre società fanno pagare 280€ per le curve e 360€ per i distinti , te credo che hanno maggiori entrate .

[feiez]

Non è questione di Badstuber e Uvini, è questione di Badstuber e Natali (il massimo che ci possiamo permettere), mentre spendiamo soldi per i Garrido, gli Stankevcius e, fino a ieri i Makinwa della situazione. Che la Lazio si ami sopra ogni cazzata non v'è dubbio; che uno si faccia girare i chitarrini (cit) è altrettanto ovvio..
Poi che i poveri devono restare poveri, bisognerebbe spiegarlo a Udinese (una vita in Serie C) e Napoli, fallito clamorosamente dopo gli eccessi maradoniani

[franz_kappa]

E poi tanto per rimanere nell’ambito cinematografico, so bene che siamo una banda di poveracci, ma proprio per questo mi infervoro e mi entusiasmo nelle nostre (purtroppo) rade vittorie. Siamo un po’ come la coppia dello scopone scientifico, che salivano dalla borgata per andare a giocare a carte con la vecchia riccona americana e perdevano regolarmente, ma almeno stavano lì a un soffio dall’impossibile.

“professò qui c’avemo 7 miioni che dovemo fa?”

Mmm, parallelo avventato.

Hai visto mai che a qualcuno venga l'idea di regalare un dolcetto al Presidente...

[fish_mark]

Mmm, parallelo avventato.

Hai visto mai che a qualcuno venga l'idea di regalare un dolcetto al Presidente...

... mmm lo sapevo che correvo questo rischio  Però davvero non era mia intenzione.
Mi piace molto la scena dove, uscendo dalla villa, la Mangano riprende a male parole Sordi che intanto si perde l'Ape che va a sbattere su un albero.
Mi sembra la rappresentazione plastica del momento dei laziali.

[es]

Datti una calmata e cerca di essere educato, intanto.

Io credo che il calcio sia cambiato, che dopo Cragnotti la Lazio deve restare ad alti livelli, non è che se uno nasce povero poi non può cambiare il suo status, eh?

Tu fai come ti pare. Io educatamente al contrario di te la penso così. Puoi strillare quanto vuoi, la penso così.

Parli di "Basta con questa sindrome da Lazietta",scirvi che vuoi "essere grandi come ci compete" al che ti chiedo di spiegarmi quali sono i tuoi parametri,e sarei maleducato?ora trovami dove"urlo"come dici tu,o dove è la "mia maleducazione",dammi il riferimento testuale,per cortesia.
Nel contempo continuo ad attendere i tuoi parametri secondo i quali dobbiamo,con il portafoglio altrui, "essere grandi come ci compete".
Perchè sta frase è una meraviglia,io non so se te ne rendi conto,ma questo sì è di un offensivo incredibile verso il lavoro altrui;vorrei allora,a fronte di ciò,che riportassi quanto meno delle valutazioni oggettive,dei riscontri,che non entrino nel solito populismo.
Perchè dire:"io penso che si possa fare" significa non dire nulla,ti potrei rispondere che io penso che gli asini volino.E il tuo datore di lavoro potrebbe chiederti di lavorare il triplo e con il triplo dei risultati,perchè lui pensa,semplicemente, che potresti e dovresti farlo,sennò passa la mano;non avresti nulla,per coerenza,da contestare.

[franz_kappa]

... mmm lo sapevo che correvo questo rischio  Però davvero non era mia intenzione.
Mi piace molto la scena dove, uscendo dalla villa, la Mangano riprende a male parole Sordi che intanto si perde l'Ape che va a sbattere su un albero.
Mi sembra la rappresentazione plastica del momento dei laziali.

Lo so, era un riferimento lanciato lì perché un cinefilo come te lo cogliesse. So che ami molto il bel cinema italiano dei tempi andati. 

[franz_kappa]

Perchè dire:"io penso che si possa fare" significa non dire nulla,ti potrei rispondere che io penso che gli asini volino.E il tuo datore di lavoro potrebbe chiederti di lavorare il triplo e con il triplo dei risultati,perchè lui pensa,semplicemente, che potresti e dovresti farlo,sennò passa la mano;non avresti nulla,per coerenza,da contestare.

OT
E', più o meno, quello che sta avvenendo e avverrà nei prossimi anni. E quando non ci chiederanno di lavorare il triplo si limiteranno a farci lavorare solo il 25% in più. Ma con il 10% in meno di emolumenti.
Produttività, questa la nuova parola magica del mondo che si è svegliato nell'estate 2011 da un lungo oblio e che ora deve convivere con il 'rischio sovrano'.
EOT

[fish_mark]

Lo so, era un riferimento lanciato lì perché un cinefilo come te lo cogliesse. So che ami molto il bel cinema italiano dei tempi andati. 

Vedi, nel film, a un certo punto, si cambia partner e si vira decisamente per il belloccio e fortunato Domenico Modugno, uno esperto (esce da una bisca che è sita in Largo Preneste).
Ma poi, anche lui perde e ci si rende conto che non era il partner da cambiare, ma forse qualcos'altro.

[Teo]

Le basi di alcuni ragionamenti sono inattaccabili: nel senso che lo sono a fronte di qualsiasi risultato sportivo che non sia lo scudetto (anche se in quel caso scatterebbero le opzioni "non programmato", "campionato mediocre", ecc.) . Si tratta di istanze che siamo abituati a sentire, e che appaiono logiche, da tifosi di Inter Milan e Juventus: ne hanno poca in bocca a tifosi di tutte le altre squadre. Il che fa pensare a un'ossessione di carattere del tutto personale nei confronti dell'attuale proprietario della Lazio. Legittima, ma che non andrebbe mascherata sotto altre motivazioni: c'è chi tutto sommato apprezza quanto sta facendo questa Lazio sul campo e lo ritiene abbastanza coerente con le sue possibilità, senza trascurare di dare un'occhiata in alto, com'è giusto che sia: e ha l'impressione, leggendo tanti altri, di essere un povero collione illuso. Invece, una parte dei forum sembra congelata da anni, sugli stessi temi e sulle stesse posizioni: Coppa Italia o rischio retrocessione, Calciopoli o Pechino, derby vinti o persi, alcuni hanno scritto sempre e solo le stesse cose: gli sta sul cazzo il gestore, prendono un attimo fiato o "hanno da fare" ("sei sparito per mesi e ricompari oggi che perdiamo la partita x, che strano eh?" "come ti permetti, io ho avuto da fare") nei periodi in cui c'è qualcosa che va bene, per poi riattaccare la stessa musica di due giorni prima.

Io aprirei una sezione "Lotito" dove tutti questi abbiano modo di scrivere quello che vogliono e di sfogarsi a piacere, e lascerei spazio a chi ha voglia di parlare della Lazio, dei suoi insuccessi, dei suoi successi, del suo passato e del suo futuro. Di Bartù e Sukru che gli esperti di Lazio manco conoscono.

[fish_mark]

OT
E', più o meno, quello che sta avvenendo e avverrà nei prossimi anni. E quando non ci chiederanno di lavorare il triplo si limiteranno a farci lavorare solo il 25% in più. Ma con il 10% in meno di emolumenti.
Produttività, questa la nuova parola magica del mondo che si è svegliato nell'estate 2011 da un lungo oblio e che ora deve convivere con il 'rischio sovrano'.
EOT

piccolo OT

secondo le statistiche pubblicate a livello europeo
gli italiani lavorano una media di 1700 ore annue contro le 1400 dei tedeschi e le 1300 degli olandesi. I greci sopravanzano tutti: viaggiano sulle 2000 ore annue.
Ergo ci si chiede se lavorare di più aumenti la produttività.
Stando alle statistiche parrebbe di no.

Lavorare meno, lavorare meglio e magari lavorare TUTTI.

EOT (che poi tanto OT non è)

[Mazzola]

Non è questione di Lazietta o di sesto fatturato in Italia.
E' inutile mettersi ad elencare il fatto che in 112 anni hai lottato per lo scudetto soltanto tre/quattro volte. In concomitanza dei due che poi hai vinto.
"Ci si aspetta qualcosa."
"Si pretende" a volte.
E' come se non esistesse piu il fatto di "tifare" e basta.
Si pensa...ok io tifo...ma per cosa...?
Campionato tranquillo ? Per carità, non esiste.
Siamo la Lazio. La prima squadra della Capitale.
Almeno un motivo ci deve essere, anche fosse solo una qualificazione in CL.
Se ti "accontenti" vuol dire crogiolarsi nella mediocrità senza della Lazietta.
E non ci si sta piu.
Ma questo non dipende, per me, nè da Cragnotti nè da Lotito.
Staremmo (e staremo quando sarà) con il fiato sul collo, per usare le parole di NS, anche al prossimo presidente.
Chiunque esso sia.
Siamo cambiati. Siamo cambiati rispetto a prima quando il distacco tra società e tifosi era piu ampio di adesso (intendo fino almeno agli anni 90).
Oggi ad un presidente che lotta per lo scudetto, non faremmo passare liscia il fatto di comprare, per rinforzare la squadra e lottare per lo scudetto, solo Inselvini e Franzoni come rinforzi.
Lotito "si farà da parte", nel momento in cui ci sarà un imprenditore romano (lasciamo perdere gli sceicchi) che vuole comprare la Lazio.
Da quando mi ricordo, non ne ho visti molti.
In questa città non si riesce neanche a tenere in vita una squadra di basket di A1.

[BobLovati]

Rendersi conto è una cosa. Dire che va bene così perché i poveri devono restare tali a me non sta bene.

Poi tanto non posso farci nulla per cui continuo ad amare la Lazio, vado sempre allo stadio al contrario di tanti adoratori del presidente e mi abbono a Sky, ma farmelo andare bene , no.

brutta scivolata di stile, trattandosi di te; peccato   

[BobLovati]

Le basi di alcuni ragionamenti sono inattaccabili: nel senso che lo sono a fronte di qualsiasi risultato sportivo che non sia lo scudetto (anche se in quel caso scatterebbero le opzioni "non programmato", "campionato mediocre", ecc.) . Si tratta di istanze che siamo abituati a sentire, e che appaiono logiche, da tifosi di Inter Milan e Juventus: ne hanno poca in bocca a tifosi di tutte le altre squadre. Il che fa pensare a un'ossessione di carattere del tutto personale nei confronti dell'attuale proprietario della Lazio. Legittima, ma che non andrebbe mascherata sotto altre motivazioni: c'è chi tutto sommato apprezza quanto sta facendo questa Lazio sul campo e lo ritiene abbastanza coerente con le sue possibilità, senza trascurare di dare un'occhiata in alto, com'è giusto che sia: e ha l'impressione, leggendo tanti altri, di essere un povero collione illuso. Invece, una parte dei forum sembra congelata da anni, sugli stessi temi e sulle stesse posizioni: Coppa Italia o rischio retrocessione, Calciopoli o Pechino, derby vinti o persi, alcuni hanno scritto sempre e solo le stesse cose: gli sta sul cazzo il gestore, prendono un attimo fiato o "hanno da fare" ("sei sparito per mesi e ricompari oggi che perdiamo la partita x, che strano eh?" "come ti permetti, io ho avuto da fare") nei periodi in cui c'è qualcosa che va bene, per poi riattaccare la stessa musica di due giorni prima.

Io aprirei una sezione "Lotito" dove tutti questi abbiano modo di scrivere quello che vogliono e di sfogarsi a piacere, e lascerei spazio a chi ha voglia di parlare della Lazio, dei suoi insuccessi, dei suoi successi, del suo passato e del suo futuro. Di Bartù e Sukru che gli esperti di Lazio manco conoscono.

non prendetemi pe un presuntuoso, ma circa quanto afferma Teo, vorrei far notare che io, che da 2 anni non amavo Reja, ho sempre sottolineato nello stesso contesto, che pur non apprezzandolo mi     davanti ai risultati da lui ottenuti.
Credo che Teo stesse parlando di qualcosa di simile; se sbaglio corrigeretemi

[es]

ma noi,amico mio,siamo daccordo su molte cose,compreso quel che scrivi a livello di gestione,tutto è migliorabile.Io contesto il fatto che gli sceicchi,compresi quelli del psg,mettano soldi "aggratise",quando ne troveremo qualcuno che farà una operazione del genere ne studieremo le caratteristiche.
E sulla gestione ti invito solo,vista la tua abilità che riconosco con piacere,ad approfondire gli
argomenti,credo che più approfondiamo più abbiamo una visione chiara di ciò che si può "contestare" perchè migliorabile e cosa no.Ste cose comunque si discutono alla grande di fronte a una birrozza,in una fresca serata romana,un giorno la organizzeremo tutti assieme magari