Credo che la percezione delle potenzialità delle vittorie sia stato drogato dal decennio in cui avevamo le famose "7 sorelle".
Per quasi un secolo lo scudetto e le vittorie internazionali sono state esclusivo appannaggio delle tre strisciate del nord, con raro inserimento di squadra, come Torino e Bologna, che appunto sono durate qualche decennio e non oltre. Le altre squadre interferivano molto raramente, e per tre/quattro stagioni al massimo.
Basterebbe guardare le classifiche e i campionati dal 1945 ad oggi, e le relative competizioni europee.
Inter, Milan, Juve, Inter, Milan, Juve, Juve, Juve, Milan, Milan, Inter, Inter, Juve, Juve, Milan...un rosario. Con qualche, sporadicissima, interruzione. Lazio, Cagliari, Torino etc.
Nel 1990 il solo Napoli ha spezzato, nell'era di Maradona, lo strapotere. Ma era, appunto, Maradona. Ed è durato un quattro/cinque anni.
Nel 1995, con l'avvento di Stream, per un decennio, ci sono stati sprazzi di altre squadre: Parma, Samp, Lazio, asfalliti, Fiorentina...
Dopo il 2003, con il tracollo delle squadre capitoline e del Parma, siamo tornati allo status quo precedente.
Affare delle strisciate.
Non facciamoci buttare il fumo negli occhi dalle varie Udinese, neaples, asfalliti e dalla nostra stessa Lazio. In champions ci finiscono quasi sempre solo loro, gli scudetti se li giocano sempre e solo loro.
E molti, questa restaurazione, la vivono molto male.
Non solo noi della Lazio.
