Odio il calciomercato

[NoSurrender]

Come da titolo.

Discussioni di giorni su calciatori per me sconosciuti.

Liti su giocatori che nemmeno tratteremo mai.

Delusioni per i mancati arrivi.

Incazzature.

Invidie per altre squadre più ricche.

Sfinimento per trattative infinite.

L'erba del vicino (merdoso) descritta sempre come più bella e più verde.



Odio questo periodo, odio essere come un tossico che ha bisogno della roba che il delizioso oizaL ci elargisce ogni mattina    e che poco dopo si vorrebbe disintossicare schifato.


Poi, la mattina dopo, rieccoci tutti a leggere avidamente.

E poi litigare.

Discutere.

Incazzarsi.

Parlare di sconosciuti.

Invidiare.



Sì, odio questo periodo... 

 

[Setteblu]

Condivido ma ci andrei piano con l'invidia.
Ormai nessuno ha più soldi e tutti si sono dovuti dare una calmata.
Tranne le spagnole (piene di debiti e intollerabilmente protette dal sistema politico - finanziario iberico) e le squadre rette dagli sceicchi arabi.
Il tanto decantato Manchester Utd, per dirne una, ha quasi 1000 milioni di sterline di debito.
Noi abbiamo risorse limitate ed è per questo vorrei che fossimo più organizzati e bravi nello scoprire giocatori giusti al prezzo giusto.
Tare ci prova ma non è secondo me supportato da un'organizzazione all'altezza.

[Russotto]

Condivido ma ci andrei piano con l'invidia.
Ormai nessuno ha più soldi e tutti si sono dovuti dare una calmata.
Tranne le spagnole (piene di debiti e intollerabilmente protette dal sistema politico - finanziario iberico) e le squadre rette dagli sceicchi arabi.
Il tanto decantato Manchester Utd, per dirne una, ha quasi 1000 milioni di sterline di debito.
Noi abbiamo risorse limitate ed è per questo vorrei che fossimo più organizzati e bravi nello scoprire giocatori giusti al prezzo giusto.
Tare ci prova ma non è secondo me supportato da un'organizzazione all'altezza.

100%

[Reflexblue]

Pure quando c'era Cragnotti? 

[Boks XV]

Pure quando c'era Cragnotti? 

sì, perchè sapevamo che stavamo vincendo scorrettamente dato che i soldi di Cragnotti erano finti, fatti alle spalle dei poveri risparmiatori che bruciavano tutti i propri accantonamenti di una vita coi vampireschi bond Cirio.
noi, mentre Nesta sollevava coppe ogni quindi giorni, mentre Van der Saar guardava - bella Ci', nun lo tocca', continua a guardallo- il pigro pallone di Calori appollaiarsi in fondo alla rete, noi ci maceravamo di dubbi e incertezze.
tutto ciò non era pulito, tutto ciò non era giusto!
vittorie dal sapore amaro...

ma sarebbe arrivata un giorno, finalmente, l'Alba della Moralizzazione.
L'Era dei Tre Parametri aveva avuto inizio...

[NoSurrender]

Pure quando c'era Cragnotti? 

 

No, lo adoravo...

 

[NoSurrender]

ma sarebbe arrivata un giorno, finalmente, l'Alba della Demoralizzazione.

 

Comunque, seriamente.

Sarà che io sono piuttosto pragmatica nonostante mi occupi di mente umana.
Odio parlare di ipotesi e di fuffa.

Mi piace parlare di cose concrete, di calcio giocato, dei risultati.

Tutti 'sti preliminari dialettici che vanno a vuoto mi estenuano...

[Teo]

sì, perchè sapevamo che stavamo vincendo scorrettamente dato che i soldi di Cragnotti erano finti, fatti alle spalle dei poveri risparmiatori che bruciavano tutti i propri accantonamenti di una vita coi vampireschi bond Cirio.
noi, mentre Nesta sollevava coppe ogni quindi giorni, mentre Van der Saar guardava - bella Ci', nun lo tocca', continua a guardallo- il pigro pallone di Calori appollaiarsi in fondo alla rete, noi ci maceravamo di dubbi e incertezze.
tutto ciò non era pulito, tutto ciò non era giusto!
vittorie dal sapore amaro...

ma sarebbe arrivata un giorno, finalmente, l'Alba della Moralizzazione.
L'Era dei Tre Parametri aveva avuto inizio...

Però che mi ti trasformi in zitellona da mercatino della frutta pure tu, non mi sta bene.

Cragnotti è diventato brutto e cattivo solo quando la Lazio ha cominciato ad andar male (fatte le debite proporzioni) sotto la sua gestione. Però i discorsi sulla "Lazio stabilmente inserita tra le grandi" e "società dal grande futuro" io me li ricordo bene, tu? Erano manifestazioni di intenzioni, speranze, auspici.

Certo, oggi il tifoso fa il paragone con gli anni del Dottore e si lamenta. Ma troverebbe sempre un pretesto, per farlo. Negli anni di Cragnotti ci si lamentava che quella Lazio non scaldava il cuore come quella del '74, quando lo stadio era sempre pieno ecc. ecc., inutile spiegare che negli anni del Dottore la media di presenze del primo scudetto è stata superata per quattro o cinque volte, mica una.

Quando arrivò Maestrelli, ci fu una mezza rivoluzione perché il fresco Seminatore d'Oro non era "adeguato al blasone della Lazio". Nel 1971?!? Quando ci ridevano dietro pure i polli, ma sul serio? Quando i giornali scrivevano "esistono ancora laziali", dopo una partita con un buon accesso di pubblico? Quando pure i libri ci prendevano per i fondelli?

Suvvìa, questo approccio appartiene alle suocere del pallone, non ad un tifoso. Il che non vuol dire che si debba dire "va tutto bene madama la marchesa", ma che dovremmo essere un po' più obiettivi, non dico di parte, nel valutare le vicende della Lazio.

[NoSurrender]

Negli anni di Cragnotti ci si lamentava che quella Lazio non scaldava il cuore come quella del '74

Ma quando mai?
Forse pochi imbecilli... io avevo il cuore bollente 

Suvvìa, questo approccio appartiene alle suocere del pallone, non ad un tifoso. Il che non vuol dire che si debba dire "va tutto bene madama la marchesa", ma che dovremmo essere un po' più obiettivi, non dico di parte, nel valutare le vicende della Lazio.

Ecco, appunto, non va tutto bene madama la marchesa e quel che fa il babbo non è sempre ben fatto 



E comunque odio il calciomercato...

[fish_mark]

Io amo il calciomercato
lo amo da sempre
momento di sogni e di fantasie
bello e fugace come un amore estivo
poi ti ritrovi a novembre con la solita di sempre ...

[Teo]

Ecco, appunto, non va tutto bene madama la marchesa e quel che fa il babbo non è sempre ben fatto 

Il problema è che qui dentro sta passando lo stile opposto, di stampo guidonesco-buzzancaro. Lamentamose sempre e comunque, e sarcasmo (da quattro soldi) a tutto spiano, coi soliti che si danno di gomito, che fa molto parrocchietta.

Mancano pure gli interventi disgustati contro questo atteggiamento, piuttosto frequenti quando era diretto nel campo dei criticoni. Forse è colpa del virus che ha bloccato qualche pc, chissà...

[feiez]

Donatè, correggerei il titolo in: odio il calciomercato dei lotitaretempi    

[NoSurrender]

Io amo il calciomercato
lo amo da sempre
momento di sogni e di fantasie
bello e fugace come un amore estivo
poi ti ritrovi a novembre con la solita di sempre ...

Infatti, era questo che volevo capire.
Vedo degli autentici appassionati di discussioni inconcludenti e vi invidio, in un certo senso.
Beati voi.
Non sarò più capace di sognare 


Niente, odio il calciomercato...

Donatè, correggerei il titolo in: odio il calciomercato dei lotitaretempi    

Il calciomercato ai tempi del Lotito? 

"... la turbò il sospetto tardivo che è il presidente, più che il calciomercato, a non avere limiti" 

[fish_mark]

Infatti, era questo che volevo capire.
Vedo degli autentici appassionati di discussioni inconcludenti e vi invidio, in un certo senso.
Beati voi.
Non sarò più capace di sognare 


Niente, odio il calciomercato...

Ma questo è il fascino incomprensibile del calciomercato.
Quella svedesona che non ti filerebbe mai in vita sua, di agosto per incanto si innamora di te.
Poi la vai a trovare a casa sua a ottobre e neanche ti riconosce.
E torni al punto di partenza. Per una nuova estate, per nuovi sogni.

Del resto i titoli sono a dir poco accattivanti: "Lazio: attacco a (...)"; "lazio-(...): in settimana si chiude"; "Intrigo(...). La Lazio non ci sta"; "Lazio-(...): l'affare si complica";
"lazio: (...) è tuo" e via dicendo.
Poi altra letteratura accattivante è quella dei titoli riferiti ai nostri vicini di casa. Che bello leggere "INTRIGO VANENBURG"; "INTRIGO SOLDADO"; "WINTER ALLA AS".

E poi è tutto molto poetico.
Immagina di entrare in una concessionaria Ferrari e chiedere un preventivo. Ovvio, che esci ridendo con il foglio del preventivo in mano. Ma non diresti mai "Fish-Ferrari. Si può fare"
Invece, se il presidente chiama il Real per Cristiano Ronaldo il titolo che appare è "Lazio-Ronaldo. C'è il contatto". E' più entusiasmante, non trovi?

[SAV]

sì, perchè sapevamo che stavamo vincendo scorrettamente dato che i soldi di Cragnotti erano finti, fatti alle spalle dei poveri risparmiatori che bruciavano tutti i propri accantonamenti di una vita coi vampireschi bond Cirio.
noi, mentre Nesta sollevava coppe ogni quindi giorni, mentre Van der Saar guardava - bella Ci', nun lo tocca', continua a guardallo- il pigro pallone di Calori appollaiarsi in fondo alla rete, noi ci maceravamo di dubbi e incertezze.
tutto ciò non era pulito, tutto ciò non era giusto!
vittorie dal sapore amaro...

ma sarebbe arrivata un giorno, finalmente, l'Alba della Moralizzazione.
L'Era dei Tre Parametri aveva avuto inizio...

Splendido! 
Grazie, Boks!

Comunque, anche con Lotito qualche calciomercato divertente lo abbiamo vissuto.  L'anno scorso non è stato male, ad esempio.
Sono d'accordo che, in genere, abbiamo ben poco da entusiasmarci per i calcimercati lotitiani... ma, ahinoi, dobbiamo fare di necessità virtù... Sappiamo che il tifoso è saggio e calcolatore, no? 

[franz_kappa]

Certo, oggi il tifoso fa il paragone con gli anni del Dottore e si lamenta.

E' proprio così. Molti non sopportano Lotito, secondo me, perché non accettano che l'era Cragnotti sia terminata (e terminata, poi, in quel modo così traumatico) e che dopo Cragnotti, passando per la parentesi Capitalia, sia arrivato Lotito al timone della Lazio. La principale e forse unica colpa di Lotito, dunque, è non essere Cragnotti. Pochi esplicitano questa lamentela, però... E così abbiamo costruito una serie infinita di criticità per travestire l'unica, fondamentale, rivendicazione che ho appena esplicitato.
 
E' umano, in fondo. Dopo decenni di tragedie, rischiarati dal fugace triennio 1972-1975, con Cragnotti sembrava davvero che per un po' di anni i laziali avrebbero trovato serenità, stabilità societaria e prospettive concrete di vittoria. E invece siamo passati in soli tre anni dallo Scudetto del 2000 al quasi default, evitato grazie all'aumento di capitale del 2003 (ma il default è stato solo rimandato di dodici mesi e si è infatti resa necessaria una nuova ricapitalizzazione nell’estate 2004).

Molti laziali, a mio avviso, non hanno voglia di dire a se stessi e agli altri che si sono stancati, che non hanno più le energie morali per tornare a vivere quotidianamente una Lazio che sembra loro ricordare quella tragica degli anni Sessanta-Ottanta. Mi riferisco alla generazione dai 40-45 anni in su. Quanto ai più giovani, ovvero i nati dal 1980 in poi, in loro il ricordo di Cragnotti (per molti la prima Lazio mai vissuta) è ancora vivo e tangibile ed è inevitabile che essi credano che quella debba essere la ‘norma’, per i tifosi della Lazio.
E così si finisce per ritenere che la Lazio attuale sia peggiore di molte Lazio del passato. Ebbene, va sottolineato che un simile assunto è semplicemente FOLLE, visto che la Lazio di oggi ha prospettive INCOMMENSURABILMENTE migliori rispetto a TUTTE le Lazio allestite tra il 1960 e il 1990 (eccezion fatta per il triennio 1972-75 richiamato sopra).

Ma noi speravamo altro, volevamo altro (ed è legittimo. Il tifoso deve sempre sperare nel massimo. Sopporto assai poco chi sostiene che il tifoso dovrebbe comportarsi, più o meno, come un ottuso beota pronto sempre ad accettare supinamente e col sorriso sulle labbra ogni decisione della propria dirigenza. Il tifoso, anche alla luce della passione che profonde per la sua squadra, ha il diritto di pretendere. Poi, mi pare ovvio, ci sono pretese legittime e pretese assurde). E invece ci è toccato in sorte un personaggio per tanti versi assurdo, anche se va detto che i danni commessi dal nostro Presidente sono infinitamente meno numerosi rispetto alle cose buone realizzate in otto anni di gestione.
Però le ombre nella Presidenza Lotito ci sono, ci sono state e inevitabilmente ci saranno (solo chi fa sbaglia, anche se il nostro in certi ambiti sbaglia spesso e senza mai apprendere dagli errori commessi). E sono quelle ombre che, ingigantite, allargano sempre più un solco che ormai si è scavato tra Società e buona parte della tifoseria.

C'è dunque un'ampia porzione della tifoseria ormai abituata a vivere di quotidiane delusioni e rivendicazioni per ciò che vorrebbe avere e che non ha. E' una sottile depressione, la nostra. E' la storica incapacità di trovare un modo per vivere serenamente la Lazio, come i riferimenti agli anni Settanta o all'era Cragnotti confermano. E' la sofferenza per l'ingombrante presenza cittadina della xxxx. E' mille altre cose che ci impediscono di essere felici nel vivere la Lazio. A tutto ciò diamo nome Lotito.

Ma Lotito è solo il simulacro della nostra disillusione. Con ogni evidenza.

[Setteblu]

E' proprio così. Molti non sopportano Lotito, secondo me, perché non accettano che l'era Cragnotti sia terminata (e terminata, poi, in quel modo così traumatico) e che dopo Cragnotti, passando per la parentesi Capitalia, sia arrivato Lotito al timone della Lazio. La principale e forse unica colpa di Lotito, dunque, è non essere Cragnotti. Pochi esplicitano questa lamentela, però... E così abbiamo costruito una serie infinita di criticità per travestire l'unica, fondamentale, rivendicazione che ho appena esplicitato.
 
E' umano, in fondo. Dopo decenni di tragedie, rischiarati dal fugace triennio 1972-1975, con Cragnotti sembrava davvero che per un po' di anni i laziali avrebbero trovato serenità, stabilità societaria e prospettive concrete di vittoria. E invece siamo passati in soli tre anni dallo Scudetto del 2000 al quasi default, evitato grazie all'aumento di capitale del 2003 (ma il default è stato solo rimandato di dodici mesi e si è infatti resa necessaria una nuova ricapitalizzazione nell’estate 2004).

Molti laziali, a mio avviso, non hanno voglia di dire a se stessi e agli altri che si sono stancati, che non hanno più le energie morali per tornare a vivere quotidianamente una Lazio che sembra loro ricordare quella tragica degli anni Sessanta-Ottanta. Mi riferisco alla generazione dai 40-45 anni in su. Quanto ai più giovani, ovvero i nati dal 1980 in poi, in loro il ricordo di Cragnotti (per molti la prima Lazio mai vissuta) è ancora vivo e tangibile ed è inevitabile che essi credano che quella debba essere la ‘norma’, per i tifosi della Lazio.
E così si finisce per ritenere che la Lazio attuale sia peggiore di molte Lazio del passato. Ebbene, va sottolineato che un simile assunto è semplicemente FOLLE, visto che la Lazio di oggi ha prospettive INCOMMENSURABILMENTE migliori rispetto a TUTTE le Lazio allestite tra il 1960 e il 1990 (eccezion fatta per il triennio 1972-75 richiamato sopra).

Ma noi speravamo altro, volevamo altro (ed è legittimo. Il tifoso deve sempre sperare nel massimo. Sopporto assai poco chi sostiene che il tifoso dovrebbe comportarsi, più o meno, come un ottuso beota pronto sempre ad accettare supinamente e col sorriso sulle labbra ogni decisione della propria dirigenza. Il tifoso, anche alla luce della passione che profonde per la sua squadra, ha il diritto di pretendere. Poi, mi pare ovvio, ci sono pretese legittime e pretese assurde). E invece ci è toccato in sorte un personaggio per tanti versi assurdo, anche se va detto che i danni commessi dal nostro Presidente sono infinitamente meno numerosi rispetto alle cose buone realizzate in otto anni di gestione.
Però le ombre nella Presidenza Lotito ci sono, ci sono state e inevitabilmente ci saranno (solo chi fa sbaglia, anche se il nostro in certi ambiti sbaglia spesso e senza mai apprendere dagli errori commessi). E sono quelle ombre che, ingigantite, allargano sempre più un solco che ormai si è scavato tra Società e buona parte della tifoseria.

C'è dunque un'ampia porzione della tifoseria ormai abituata a vivere di quotidiane delusioni e rivendicazioni per ciò che vorrebbe avere e che non ha. E' una sottile depressione, la nostra. E' la storica incapacità di trovare un modo per vivere serenamente la Lazio, come i riferimenti agli anni Settanta o all'era Cragnotti confermano. E' la sofferenza per l'ingombrante presenza cittadina della xxxx. E' mille altre cose che ci impediscono di essere felici nel vivere la Lazio. A tutto ciò diamo nome Lotito.

Ma Lotito è solo il simulacro della nostra disillusione. Con ogni evidenza.

1000%

[Mazzola]

Ottima analisi f_k.

Per quello che mi riguarda (faccio parte dei 40/45enni...) rimpiango i "bei tempi" del calcio un po' piu semplice di questo.
Quello in cui (almeno per me) il periodo luglio/agosto, dal calciomercato alle prime partite al Flaminio in Coppa Italia, era quello piu bello. Piu del campionato addirittura.
Senza trofeitim e biremoretti, presentazioni all'americana all'Olimpico.
Quello del raduno in sede, quello del ritiro a Pievepelago o Castel del Piano, quello della foto dell'allenatore con i nuovi acquisti.
Quello in cui tu cedevi un centrocampista + conguaglio per comprare un altro centrocampista reputato piu forte.
Adesso "non ci si capisce piu niente". Non puoi cedere (quasi) nessuno, (quasi) ogni calciatore che prendi te lo tieni sul groppone per almeno 5 anni e compri (quasi) sempre calciatori stranieri che non hai mai sentito nominare.

[BobLovati]

Pure quando c'era Cragnotti? 

 
No, lo adoravo...
 

non me lo sarei mai aspettato   










 

[BobLovati]

Io amo il calciomercato
lo amo da sempre
momento di sogni e di fantasie
bello e fugace come un amore estivo
poi ti ritrovi a novembre con la solita di sempre ...

SE te ce ritovi f_m; SE